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greymatter

Concilio dei Wyrm
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  1. È come avere vantaggio, che però applichi in media ad un tiro ogni 20 (o 5 tiri ogni 100). È una caratteristica razziale utile ma situazionale - non ha una limitazione di uso giornaliera, ma ha comunque una limitazione di tipo 'probabilistico', nel senso che le probabilità di fare 1 sono quelle che sono. Sembra potente, ma a conti fatti il vantaggio statistico che il personaggio ottiene è marginale.
  2. @The Stroy e @Azer - grazie per esservi presi la briga di controllare
  3. Per quel che vale, io invece i mezzelfi non li toccherei; in game non mi sono sembrati OP. Secondo me hanno fatto un'ottimo lavoro con i mezzelfi, e hanno dato dei buoni motivi meccanici per giocarne uno. Era un bel po' che non vedevo mezzelfi al mio tavolo
  4. Non vorrei confondermi con la 3.x, ma che mi risulti il fallimento aumatico con 1 non esiste con le prove di caratteristica/abilità (idem per il 20: AFAIK non esiste il critico a una prova di caratteristica/abilità). Fallimento e successo automatico dovrebbero verificarsi solo con i tiri per i colpire. Qualcun altro può confermare/confutare? Non ho il PHB dietro. EDIT: The Stroy l'aveva già detto nel post precedente, non me n'ero accorto.
  5. @The Scarecrow Grazie per la risposta, davvero interessante. Ah, Stoneheart Valley me la volevo comprare Poi appena avrò tempo darò un'occhiata ai post che mi hai linkato, sono molto curioso Complimenti, mi sembri davvero appassionato e quelle campagne hanno l'aria di essere divertentissime! Mi piacerebbe un sacco partecipare a La Tomba di Abysthor ma temo di non aver tempo causa real life
  6. Io probabilmente cambierei la dicitura da "Narcotici" a "Narcotici e sostanze ipnotico-sedative"
  7. Questo riflette anche la mia esperienza (infatti mi pareva avessi risposto così). In tanti anni di gioco, ho iniziato parecchie campagne, ma la stragrande maggioranza di queste si sono fermate prima del 15° livello. Credo che solo 3-4 siano arrivate oltre. Tra i miei amici identico. La causa più comune del termine delle campagne è stato lo sgretolarsi dei gruppi, di solito per la difficoltà a trovarsi, perché ci si sono messi di mezzo real life events, o per lo studio.
  8. ? Dove hai letto questo...? Una cosa: persona a cui piace la 5E =/= fanboy, fanatico etc. Cioè non è che tutti quelli che si esprimono in favore della 5E siano fanboy che pensano che la 5E sia l'inizio e la fine di tutto o che si presti a qualunque stile di gioco. Premesso questo, devi tenere presente che non è che qualcuno stia rinnegando le edizioni passate. Le edizioni passate sono giocabilissime e se ti diverti con quelle, puoi continuare a giocarci. Però (parlo per me, ma penso valga per molti giocatori che apprezzano i cambiamenti della 5E) io mi sono stancato del tipo di esperienza che ho al tavolo con quelle edizioni. Non ne posso più. Chiamalo burnout, chiamala noia, chiama voglia di cambiare, non lo so. Fatto sta che non mi diverto più con quelle edizioni, non sarei entusiasta all'idea di giocarci né di fare il DM, e non ho più voglia di stare dietro ai loro meccanismi. *A me* la 5E offre un'esperienza di gioco che io ritengo più congeniale al mio modo di giocare oggi. Magari domani cambierò idea. La 3.x non è obsoleta in senso assoluto, semplicemente non è più quello che cerco. Yeah, well, you know, that's just, like, your opinion, man. Questione di gusti. Chi è cresciuto con le vecchie edizioni ama questo tipo di gioco; chi ha vissuto solo quelle dalla 3.x in poi tende ad avere più difficoltà ad apprezzarlo.
  9. Premessa: non hai torto in questo. Però è anche vero che discutere e confrontarsi con chi la pensa diversamente fa parte dell'esperienza dei forum online. Molte discussioni interessanti nascono così. Quello che è tossico è il troll che arriva e posta in modo polemico e infiammatorio, non chi esprime un'opinione contraria al resto degli utenti in maniera ragionata. Per dire, a me i post di Blackstorm piacciono un sacco. Anzi, onestamente io sarei contento se ci fossero più opinioni contrarie; senza opinioni contrarie il tutto diverrebbe ben presto un grosso circlejerk. E non c'è niente di peggio delle comunità online che si trasformano in segheincerchio. Ecco, questo è molto vero ed è un'esperienza che ho avuto anche io con certe comunità online (parlo di quelle internazionali perché quelle italiane non le conosco), che sono ossessionate da certi rpg (come dungeon world) e che sono dei giganteschi circlejerk irrespirabili. Anche io proprio con DW ho avuto un'esperienza molto simile. Ritengo molto irritanti i fanboy che lo osannano per tutto e lo raccomandano *in ogni situazione*. "voglio giocare a un gioco di ruolo high fantasy. Mi piac-" "gioca a Dungeon World" "voglio giocare a un gioco di ruolo low fantasy, con poca magia, dove si muore facilm-" "Dungeon World." "voglio giocare a un gioco di ruolo dove ci sono robottoni e laser e-" "Dungeon World o FATE" "voglio giocare a D&D. Proprio *letteralmente* D&D. Non voglio altri giochi" "Dungeon World" Effettivamente anche io sono stato certamente condizionato dall'atteggiamento spocchioso e profetico di queste community nella mia opinione su DW. Ed è verissimo che l'atteggiamento di una community può allontanare persone dal gioco o condizionarne l'opinione. Se un gioco ti viene consistentemente presentano in un certo modo, è difficile separare l'idea che ti fai del gioco in quanto tale, dall'idea che emerge dalla community. Anche perché le community online, come scrivevo più su, possono diventare delle casse di risonanza a compartimenti stagni, dove le opinioni si amplificano e si rinforzano tramite feedback positivo tra gli utenti.
  10. Innanzi tutto, grazie per aver scelto di discutere l'argomento in maniera costruttiva e non come nazimoderatore Io personalmente non l'ho notato in maniera particolare, ma 1) leggo questo forum da poche settimane 2) può essere per un mio bias. Facendo un esame di coscienza, credo in parte di essermene reso (involontariamente) colpevole in alcune occasioni. Da parte mia, cerco di limitare la cosa sforzandomi di assumere toni non polemici quando scrivo (non sempre riuscendoci); e quando noto che qualcuno si scalda, cerco di descalare e di chiudere la faccenda. Penso che sì, dovremmo sforzarci in ogni modo per non creare un'atmosfera tossica per chi si avvicina alla 5E o più in generale alla community. E penso anche che ci si debba sforzare per evitare che la community si trasformi in un circlejerk, dove tutti ripetiamo le stesse opinioni su cui siamo d'accordo dandoci grandi pacche sulle spalle, attaccando in modo più o meno compatto opinioni differenti. Tuttavia, penso che alcune degli esempi che hai fatto non siano intrinsecamente tossici. Per esempio: Ora, forse una cosa del genere potrebbe essere riformulata in modo più diplomatico, ma di per sé non la trovo sbagliata. Per carità, dipende dal contesto, ma *secondo me* è vero che se ti piace creare la build, personalizzare al massimo, etc., 5E non è l'edizione adatta. E credo non ci sia niente di male nel farlo presente. Insomma, è come se volessi tagliare un foglio con forchetta e coltello; se qualcuno mi facesse presente che le forbici sono uno strumento più adatto per quello che voglio fare, tutti i torti non li avrebbe. Poi, ovviamente, dipende dal contesto: se questa frase fosse la risposta ad un thread innocuo tipo "Secondo voi che talento dovrei prendere con il mio nuovo personaggio", si tratterebbe ovviamente di una risposta tossica e gratuitamente ostile. Simili considerazioni potrei farle per "stai usando una forma mentis da 4e"; non ci vedo niente di particolarmente sbagliato nel sottolineare che la 5E incoraggia un tipo di gioco molto differente da quello della 4E. Poi, di nuovo dipende dal contesto. Quello che voglio dire è: cercare di costruire un'atmosfera non tossica e accogliente per tutti è super ok; però non mi piacerebbe nemmeno che il tutto si trasformasse in un hugbox in cui non si può dire niente di vagamente critico. Insomma, molte delle frasi che hai scritto sarebbero accettabili togliendo un po' di spocchia e riformulandole in modo educato e rispettoso. Riguardo alla causa dell'atteggiamento, credo sia in parte da ricercare nel fatto che è molto difficile vedere le cose con gli occhi degli altri. Per una persona che non apprezza la soddisfazione di creare un personaggio meccanicamente efficiente, è difficile rendersi conto che ci sono alcune persone che si divertono in quel modo; forse c'è un po' la tentazione di voler mostrare qual è il modo "giusto" di divertirsi (che ovviamente non esiste). In parte credo anche che sia dovuto ad una sorta di pregiudizio che c'è sempre un po' stato verso certi stili di gioco: nelle mia esperienza chi ama giocare in modo più narrativo e più freeform a volte finisce per vedere il gioco che si concentra sugli aspetti meccanici come una sorta di forma inferiore o meno nobile di gioco di ruolo. In parte, è possibile che alcuni abbiano col tempo sviluppato una sorta di burnout per i giochi tipo 3.x/PF, e tendano quindi a vederli in una luce particolarmente negativa (io mi autoaccuso di questo, per esempio).
  11. Sì, il significato etimologico di "narcotico" è qualsiasi cosa che ti addormenta, ma l'uso della parola con questo tipo di accezione è desueto. Come ti scrivevo, narcotico è un termine che in medicina non si usa più perché è ritenuto impreciso; l'uso però è rimasto soprattutto al di fuori dell'ambito medico, e come puoi immaginare nel linguaggio comune il significato tende a essere relativamente libero ed inconsistente perché ognuno lo usa come vuole, più o meno impropriamente. Per dire, a volte viene usato come sinonimo di sostanza illegale in generale (penso ad es. a quella che un tempo era nota come "sezione narcotici" nella polizia). Diciamo che, oggi come oggi, la maggior parte delle volte quando si dice narcotico si indicano gli oppioidi. È lo stesso in inglese. Sui libri di farmacologia recenti, non troverai il capitolo sui narcotici, ma sugli oppioidi. Le sostanze che inducono il sonno sono invece indicate come sedativi e ipnoinducenti, e in genere sono incluse in questa categoria le benzodiazepine ed i barbiturici. Certo, infatti come ti dicevo era solo una piccola imprecisione; vedi tu se merita correggerla. Se la cosa ti confonde o pensi possa complicare il tutto in modo sterile, lascialo così - nessuno pretende correttezza enciclopedica da una serie di house rules per un gioco di ruolo Hai fatto benissimo a inserire l'etere! Solo che, forse per deformazione professionale, mi ha fatto strano vederlo insieme ai narcotici Insomma vedi tu, non volevo complicarti la vita - se lasci narcotici come sono non penso che saranno in molti ad avere qualcosa da ridire, eheh
  12. Sì, posso sicuramente essere d'accordo se la metti così. Comunque non volevo deragliare il thread, volevo solo chiarire l'intento della mia affermazione che mi è sembrato fosse stata fraintesa. Eviterò di rispondere ulteriormente sulla cosa, penso che la mia posizione sia chiara. Mi dispiace se con quella affermazione ho involontariamente iniziato uno scambio di opinioni poco costruttivo. Pace e amore.
  13. Per inciso, io non intendevo affermare che la 5E è letteralmente "la 3.5 streamlined". Mi sembra sottinteso che sia una edizione a sé stante, che funziona in modo diverso dalle precedenti, etc etc; trovo un po' assurdo il trovarmi a dover specificare questo perché non pensavo che qualcuno avrebbe letto quell'affermazione in senso letterale. Semplicemente, se dovessi descriverla a qualcuno che non è familiare con questa edizione, l'edizione con cui farei un paragone è la 3.5 piuttosto che la 4E o AD&D 1E. Sì, la 5E è un'edizione diversa bla bla bla, ma *come design* è più vicina alla 3.x di quanto non lo sia alla 4.x o ad AD&D, e mi sembra difficile negarlo. Poi sono d'accordo che lo spirito è completamente diverso. Come spirito è probabilmente più vicina ad AD&D piuttosto che alla 3.x. Senza offesa, ma temo tu non abbia letto bene quello che ho scritto. Riprova.
  14. @The Scarecrow: bellissimo! Puoi linkarmi i thread della campagna PbF di S&W? Stai giocando al complete o al core?
  15. Purtroppo non posso darti PE! Sì, non mi sono spiegato molto chiaramente; scusa. Allora, "narcotico" è un termine che in medicina non si usa più, ma che continua a essere usato nel linguaggio comune e (credo, ma non sono sicuro) anche nel linguaggio giuridico. È un termine un po' vago, ma di solito quando si parla di narcotici ci si riferisce alle sostanze oppiodi, cioè le sostanze con effetto simile alla morfina, il che comprende sia composti sintetici che composti naturali derivati dall'oppio. Morfina, eroina (diacetilmorfina), ossicodone etc. sono tutti oppioidi. Si tratta di sostanze che in medicina sono usate principalmente come *analgesici* (sopprimono il dolore), soprattutto nel dolore moderato e intenso, quando farmaci meno potenti non funzionano più. Oltre all'azione analgesica, hanno anche altri effetti (es. sensazione di benessere, depressione respiratoria, etc) e hanno un notevole potenziale di addiction. Ora, l'etere chimicamente non è correlato alla morfina, e non ha le problematiche di dipendenza che hanno gli oppiodi; quindi non è generalmente indicato come narcotico. Tecnicamente è un anestetico (è stato il primo a essere applicato in medicina, ma che io sappia non è più utilizzato dagli anni '50-'60); anche la Ketamina è un anestetico. Gli anestetici sono sostanze usate per indurre l'anestesia, che è una cosa diversa dall'analgesia. I barbiturici invece hanno diverse proprietà (sedativi, anticonvulsivaneti etc), ma anche questi non sono correlati chimicamente alla morfina; comunque hanno un certo potenziale di addiction (e si possono creare abbastanza facilmente situazioni di abuso, ma non a livello di quanto succede con morfina e co.) Anche questi non sono narcotici in senso stretto. Possono essere usati nell'induzione dell'anestesia (e dunque considerati per certi versi anestetici), ma, se ci tenessi ad inserirli, sono sostanze che io includerei in una categoria a sé stante, es. "Sedativi ipnotici", insieme alle benzodiazepine. Le benzodiazepine potrebbero avere una tossicità di 2, mentre i barbiturici direi 4 (5 se assunti con alcool), perché possono facilmente condurre a morte se assunti in quantità eccessive. Se ti interessa posso darti una mano a scrivere un piccolo paragrafo su queste sostanze comunque
  16. È possibile che quel DM avesse esperienza con precedenti edizioni (penso alla 3.5) che paradossalmente rendono *più* difficile entrare nel mindset della 5E. Cioè, dal punto di vista di imparare come funzionano le regole, forse è più avvantaggiato chi parte da zero rispetto a chi ha giocato per anni alla 3.5, perché ha meno preconcetti riguardo ad un sacco di cose. Per esempio, i miei giocatori ragionano ancora con i termini della 3.5 (l'altro giorno: "ma questa è un'azione di round completo?"). Questo, specie nel combattimento, può creare rallentamenti perché uno ha la tentazione di controllare continunamente se una tale cosa funziona ancora come nella 3.5 o davvero è cambiata (penso alle regole per gli incantesimi in mischia o agli attacchi di opportunità, che sono cose su cui al tavolo ci confondiamo spesso per la pesante eredità della 3.5). Questo è un peccato perché i miei giocatori sono abituati al combattimento molto "tecnico" della 3.5, e quando devono decidere cosa fare ragionano in modo tecnico invece di usare la propria fantasia. Quando viene il loro turno, pensano in termini di azioni e movimento, invece di pensare semplicemente a cosa fare. Sto infatti pensando di eliminare griglia e miniature per spingerli a uscire da questo mindset. Concordo che la 5E sia in buona sostanza una versione streamlined della 3.5, anche se non sono d'accordo riguardo al fatto che alcune cose siano state complicate (o meglio: non mi viene in mente niente; se hai qualche esempio ne discuto volentieri). Per esempio, è vero che c'è ancora la necessità di tenere traccia di effetti che si protraggono per molti round, ma nella gran parte dei casi questi effetti sono a concentrazione. Io come DM ho tendenzialmente un lavoro molto più semplice rispetto a prima. Nella 3.5, potevo avere diversi effetti a durata in atto, e dovevo tenere traccia di ciascuno separatamente ("allora, questo dura un round per livello... l'avevi lanciato nel secondo turno, vero? Quindi ne mancano ancora 5, ti torna?"). Nella 5E, poiché molti effetti sono a concentrazione, ne segue che 1) ne ho al massimo uno per personaggio; 2) non ho bisogno di tenerne traccia: un effetto dura finché un personaggio si concentra su di esso. Per me è *molto* più semplice. Devo solo tenere traccia di chi si sta concentrando su cosa.
  17. Bel lavoro, complimenti - non ho letto tutto, ma quel che ho letto mi è davvero piaciuto. Devo dire anche che, per quanto espresse con regole semplificate, molti fenomeni che hai inserito sono abbastanza realistici, e penso tu li abbia resi abbastanza correttamente con le regole. Bravo! Solo un paio di piccole imprecisioni che mi sono saltate all'occhio. Niente di importante in realtà, vedi tu se merita correggere: Gli anestetici sono una cosa differente dagli analgesici. Gli anestetici si usano per indurre anestesia, sia nel senso di anestesia generale es. prima di una operazione chirurgica, sia nel senso di anestesia locale. La correzione suggerita è: "Sono considerati parte di questa categoria una grande parte dei medicinali analgesici" Quando si parla di narcotici ci si riferisce per lo più alle sostanze oppiodi; nell'ultima frase, le sostanze che hai indicato vanno tutte bene come narcotici, tranne due. L'etere (che è un anestetico e non un analgesico; può essere comunque una sostanza di abuso) e i barbiturici (che possono essere sostanze di abuso, ma che tuttavia sono sostanze differenti dagli oppiodi). Per il resto non ho notato niente se non piccolissime imprecisioni che non merita correggere. Complimenti di nuovo!
  18. Anche perché con certe build che ho visto in passato al mio tavolo (e che penso siano relativamente comuni), sospetto che i personaggi attraverebbero molte avventure con statistiche precise come un coltello caldo nel burro. Io non ho mai capito questo attaccamento a D&D come marchio. Per esempio, io sarei incline a provare un sacco di RPG (penso che ognuno abbia qualcosa da offrire), ma incontro spesso resistenza da parte di non pochi giocatori che sembrano diffidenti verso qualunque cosa non sia D&D. Alcuni di questi sembrano semplicemente non interessati a provare a RPG diversi, altri apparentemente sono convinti che D&D (di solito si riferiscono alla 3.5) sia il miglior RPG mai creato sulla faccia della terra - pur non avendone provati altri. D&D è un brand come un altro; e in effetti se uno ci pensa, l'unica cosa che è rimasta costante tra le varie edizioni è la WotC, perché poi per il resto le ultime edizioni hanno avuto ben poco in comune tra loro. Ci sono un sacco di RPG fantastici che non si chiamano D&D, e se uno prende il brand come metro di giudizio si perde un sacco di roba.
  19. sì, ecco, è la stessa impressione che ho sempre avuto io. Grazie per il tuo parere I manuali di GURPS sono fantastici a prescindere dal proprio RPG di scelta. Merita averli sulla scrivania anche se non si gioca a GURPS secondo me Comunque è vero quello che dici, la maggior parte delle persone che passano a GURPS poi difficilmente cambiano. Personalmente è il mio sistema di prima scelta quando voglio fare giochi realistici o dove la sopravvivenza è importante. Però quando voglio qualunque altro tipo di gioco scelgo altro. grazie mille per aver approfondito, mi interessano moltissimo questi piccoli pezzi di storia vissuti di prima mano. Spero che i mod non me ne vogliano se non è perfettamente on topic, ehehe Sì, del materiale in rete concordo. E concordo anche sulla tua precisazione - giocare e fare community sono due cose diverse. Grazie
  20. Ho l'impressione che GURPS in Italia non sia mai stato un rpg di successo rispetto a D&D. Ha una community fedele di appassionati ma non mi risulta che sia mai stato veramente diffuso. Quindi direi che la situazione non è molto cambiata negli anni. (se hai un'esperienza diversa sarei interessato a sentirla) Del vecchio mondo di tenebra invece non direi che non è rimasto niente; io conosco ancora un sacco di gente (ovviamente, si tratta di evidenze aneddotiche) che gioca al vecchio Vampiri e del nuovo non vuole sentirne nemmeno parlare. Negli anni '90 vampiri era popolare quasi come AD&D, poi negli anni è passato un po' di moda, ma ha ancora un discreto seguito di appassionati che io sappia. (idem anche qui: se hai un'impressione diversa sarei interessato a sentirla) Interessante. Potresti espandere un po' su quest'ultimo punto? In che senso sarà un tempo morto? Incidentalmente non mi ero affatto reso conto che Numenera stesse diventando così popolare qui in Italia.
  21. A131 Seguendo le regole alla lettera, questi incantesimi non fanno perdere la concentrazione. RAW, si perde la concentrazione in tre situazioni: se si lancia un altro incantesimo che richiede la concentrazione, se si subisce danno e si fallisce il saving throw sulla costituzione, oppure se si è incapacitati o uccisi. incapacitato (incapacitated) è una condizione ben precisa, e nelle regole è distinta da spaventato (frightened); tanto che una creatura potrebbe teoricamente avere entrambe le condizioni in atto su di sé (vedi p. 106 delle Basic Rules v. 0.2). Nessuno dei due incantesimi da te citati impone la condizione incapacitato. Incidentalmente, sarebbe secondo me legitimo da parte del DM decretare la perdita di concentrazione (o imporre un ST sulla costituzione) come effetto di questi due incantesimi; tuttavia, per quanto questo IMO possa essere in accordo allo spirito del gioco, sarebbe sostanzialmente una HR perché da RAW non succede.
  22. che dire, ti ringrazio davvero. Ce ne fossero di mod così umani... :D purtroppo non posso darti exp.

  23. grazie mille per i PE :)

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