DedeLord

Graat'z "Non preoccuparti tesoro, neanche ad un orso piacerebbe sgranocchiare le sue ossa." Dico ad Elethea, lanciando però uno sguardo preoccupato nella direzione del nano, vedendolo sparire nella grotta.

ABADIUS 05, Primo Pomeriggio. Clima: neve Debole, Temperatura 9o Guglia di Smeraldo. Lorna lancia un'occhiataccia alla scalinata che scende nelle profondità, digrigna le zanne e torna indietro verso Kevorkian, apostrofandolo con una battutaccia delle sue. "Cos'è, ti fanno male le mani?" dice caricando il grosso della paccottaglia e muovendo i primi passi verso l'ingresso dove Sabrhina si sta ancora occupando di uno scosso Banes. Per quanto decisamente più lucido, l'oracolo mostra ancora i segni delle percosse ricevute. In particolare, lo zigomo e l'arcata sopraccigliare destra rivelano un brutto ematoma bluastro e l'impronta di un grosso piede stampata in pieno viso. Una gelida folata di vento proveniente da fuori fa danzare le fiamme del falò allestito dalla chierica, la nevicata si è intensificata all'esterno e tutto è ammantato di bianco. Lasciate a terra ciò che avete trovato, riscaldate un attimo le mani al fuoco scambiando due chiacchiere prima di proseguire verso le stanze ad est, ancora inesplorate. Aggirato il nucleo centrale, attraverso il dormitorio dei goblin arrivate davanti ad una doppia porta simile a quella da poco visitata dietro la quale la strana guglia di smeraldo cela i suoi misteri. Anche da questo lato c'è una stretta avvolgente scalinata anche se, a differenza dell'altra, sale verso l'alto probabilmente al piano superiore del'antica torre visibile da fuori. Il cadavere di un goblin giace a terra appena accanto alla porta ed un'altro si trova poco più su, sugli scalini. Una freccia conficcata in piena fronte deve aver spazzato via i suoi ultimi pensieri, ammesso ne abbia mai avuti degni di tale nome. Un attimo di indecisione, poi decidete di aprire prima l'altra porta più ad est che non si rivela chiusa chiave. In questa stanza c'è un lussuoso letto a baldacchino di dimensioni adatte ad un umano, sopra il tavolo poco distante, notate un tubo osseo simile ad un porta pergamene (chiuso), vasi pieni di bulbi oculari, artigli e denti. Varie parti di automa giacciono sparse un po ovunque. Quasi sicuramente la camera dove dormiva il chierico goblin.

Salkumendes

ABADIUS 05, Mezzodì Clima: neve Debole, Temperatura 10o Guglia di Smeraldo. "Prima di andarvene, datemi una mano a raccogliere la legna, quel mobilio sfasciato di la farà al caso nostro." Brontola Sabrhina, dopo aver posato la pesante coperta sulle spalle di un Banes ancora stordito e confuso. Lasciate la chierica ai suoi doveri e riprendete l'esplorazione della fortezza con cautela e circospezione, controllando stanza per stanza. Kevorkian impiega qualche minuto ad aprire la porta di quella che si rivela essere una specie di armeria. Appese alle pareti, file di grate legno che reggono una sgangherata raccolta di lame arrugginite e frammenti di armature, per terra una pila di frecce storte e deformate. I goblin, se ce ne fosse mai stato bisogno, confermano di non essere abili armaioli e la maggior parte degli oggetti qui è di scarsissima qualità e inutilizzabile, ad eccezione di alcune delle loro armi preferite che giacciano alla rinfusa nella stanza. Una cassa sfondata nell'angolo dietro la porta attira l'attenzione dell'inquisitore. Dopo aver rovistato un po tra una serie di cianfrusaglie ammassate all'interno ne estrae qualcosa che potrebbe tornare utile, due zaini da viaggio quasi nuovi e carichi di oggetti, l'equipaggiamento di Banes e Jones. Bottino Armeria Mentre Kevorkian ispeziona l'armeria Salkumendes non resiste alla curiosità e da un'occhiata alla doppia porta alle sue spalle, dalla quale filtra la strana luce verde. Protetto da Lorna che sorveglia nervosamente lo stretto corridoio lo gnomo entra e riesce infine ad ammirare cosa si cela davvero nel cuore della fortezza. Una serie di logori scalini sulla destra conducono giù, girando attorno ad un enorme cristallo di pietra verde semi trasparente. Sembra come se l'antica torre Azlanti sia stata costruita attorno ad un nucleo ancora più antico, fatto di qualche altro materiale simile a puro smeraldo, una guglia dentro una guglia che irradia una debole luminescenza. Lo strano enorme cristallo sbuca dal pavimento, assottigliandosi leggermente verso l'alto fino a forare il soffitto tre metri sopra. Emana una specie di energia, debolissima ma percepibile ad ondate ritmiche, come se ne incanalasse un flusso dopo l'altro dalle viscere della terra, un misto di magia della scuola dell'Invocazione e di quella necessaria ad aprire portali magici nonché di necromanzia che il mago però non riesce ad identificare. Per un attimo, riflessa sulla superficie liscia ma sfaccettata della guglia interna, Salkumendes ha l'impressione di vedere qualcosa al di la, il riflesso di un altro luogo, di molti altri luoghi lontani, luoghi dove l'acqua ricopre tutto e che si fondono con altri dove è il fuoco a dominare l'orizzonte, poi il miraggio svanisce. Inciso a mezza altezza in bassorilievo, gli occhi di Salkumendes individuano un complicato glifo appuntito delle dimensioni di un palmo, un simbolo che richiama alla mente qualcosa... Conoscenze (Arcane) Il mago è estremamente incuriosito dalla scoperta e potrebbe passare ore a studiare le proprietà del cristallo, ma qualcosa lo distoglie dall'intento. Dal basso, nell'oscurità della scalinata che presumibilmente conduce alle fondamenta della fortezza sale un mormorio sgraziato, suoni di lamenti e passi lenti e strascicati che provocano un brivido di paura lungo la schiena. Tutti

Io direi di sì.

Aspetto un post da @Hobbes per chiudere la scena, entro sabato proseguo comunque per l'esplorazione come indicato. Non ha capito se alla fine Banes rimane a riposare con Sabrhina o si unirà al gruppo nell'esplorazione.

Keith Un muto cenno di assenso al capitano ed eseguo. Pochi passi e sono spalle al muro di fianco alla porta nord, sul lato destro ed indico ad Orione di fare altrettanto dall'altra parte. Una volta in posizione, orecchie aperte ed arco in mano do il segnale al mio compagno di entrare e lo seguo subito dietro. DM

ABADIUS 05, Primo Pomeriggio. Clima: Neve Debole, Temperatura 10o "Piano...." Sabrhina cerca di aiutare Banes ad alzarsi ma con scarso successo data la mole dell'uomo e si gira verso gli altri in cerca di aiuto. "Sei stato avvelenato, ma non ho idea co cosa....serve un guaritore più esperto, un alchimista...." Mentre l'oracolo si rimette in piedi a fatica, ancora confuso e incerto sulle gambe, viene percorso da un lungo brivido di freddo. "....e dobbiamo trovare assolutamente qualcosa da metterti addosso o finirai congelato."

Torni tra i vivi. 🤣 Scusa i ritardi, ma non è stato semplice far incastrare i due momenti.

Banes ABADIUS 05, Primo Pomeriggio. Clima: neve Debole, Temperatura 10o Cosa? La giovane adepta di Abadar lascia Francys alle sue inquietudini ed entra nel magazzino proprio mentre Kevorkian vede, appeso ad un piccolo gancio nel muro, un anello metallico su cui sono infilate tre chiavi arrugginite, una delle quali apre le manette che serrano i polsi di Banes. Adagiato l’oracolo su uno dei sudici giacigli, Sabrhina si mette subito al lavoro. Estrae la consueta borsetta medica ed inizia ad esaminare il nuovo paziente. OH Signore mio…ma chi è? Cosa gli hanno fatto? Tasta con due dita la giugulare e poi avvicina l’orecchio al petto Non va bene non va affatto bene…..E’ in ipotermia… Dice indicando i piedi gonfi che hanno assunto un colore bluastro, poi passa l’indice davanti allo sguardo fisso di Banes, ma le pupille non seguono il movimento. È catatonico…e il suo cuore sta cedendo. Sabrhina sfila dai capelli un lungo sottile ago che teneva assieme la crocchia dorata e lo usa per pungere una mano di Banes, osserva la punta dell’ago che sembra cambiar colore e la annusa per un lungo istante. E’ stato avvelenato, una dose massiccia, non ho mai visto niente di simile….e gli hanno dato anche qualcos’altro, non so dirvi cosa….l’ago non era mai diventato…blu! prosegue agitata scuotendo la testa, colta da un attimo di incertezza. Dobbiamo svegliarlo, o morirà di sicuro. Così dicendo versa a forza il liquido di una piccola fialetta giù per la gola di Banes che ha un sussulto e un rigurgito, applica un unguento sul petto e stappa una scatolina di sali fortemente odorosi. Vi osserva preoccupata Tenetelo fermo! Ordina. Poi avvicina i sali sotto il naso del malconcio compagno… Sabrhina (Guarire) Benes (TS Tempra) …per un attimo nulla sembra accadere, poi la luce torna negli occhi di Banes che sembra guardarvi senza rendersi conto di cosa sia successo e dove si trovi. Banes

Keith Sollevo il braccio per far fermare gli altri, poi indico la parete sulla destra, disegnando un'immaginaria porta segreta. Da dietro quella principale non provengono suoni anche se la cosa non mi tranquillizza del tutto, mi posizione spalle al muro di fianco all'invisibile ingresso e faccio segno al capitano di avvicinarsi, aspettando sia lui a decidere come procedere. c'è il rischio di essere presi in mezzo penso, lanciando un'altra occhiata alle due porte.

ABADIUS 05, Primo Pomeriggio. Clima: neve Debole, Temperatura 10o Il battibecco tra Salkumendes e Kevorkian un po spiazza Sabrhina, certamente non quanto vedere la testa di Skizzertz brandita da Lorna, ma abbastanza da non capire subito se lo gnomo dica sul serio affidandole la bacchetta magica. Alla fine accetta e la infila alla cintola prima di seguirvi nella messa in sicurezza della fortezza di giada, rivolge un bellissimo innocente sorriso al Tiefling per le parole gentili che forse non intende del tutto e abbozza una linguaccia a Lorna appena questa le volta le spalle. Prima di procedere Kevorkian esamina il cadavere della lupa dal pelo d'argento. Pensando all'aspetto economico, dato che la pelliccia di un simile esemplare potrebbe valere molto tra i conciatori, si rende conto che senza strumenti per scuoiare e con la sua poca pratica alla fine farebbe solo ulteriore scempio dei resti dell'animale. Non è solo questo a fermare la sua mano dal fare un tentativo. Qualcosa di mistico e sacro, una specie di ancestrale rispetto scaccia le venali intenzioni dell'inquisitore. Appena avvicina il pugnale alla carcassa per reciderne i tendini, una profonda tristezza si insinua nel suo spirito senza apparente ragione, facendolo desistere. *********** Procedete con cautela, stanza per stanza in cerca di eventuali sopravvissuti alla ciurma del chierico pazzo, ma nessuno altro sembra rimasto a proteggere le antiche volte. Attiguo alla mensa c'è quello che ha tutta l'aria essere un improvvisato laboratorio alchemico, nel disordine più totale. Odore di decotti d'erba provenienti da alambicchi in ebollizione satura l'aria in modo sgradevole, appese in malo modo alle pareti varie piante e radici parzialmente ammuffite, di cui ignorate le proprietà. A Lorna, grazie alle sue cattive frequentazioni tra i bucanieri della Baia della Chimera, sembra di riconoscere una delle grosse piante grasse i cui petali rossi sonno ammucchiati sul tavolo. il Pesh, un cactus dei deserti del Katapesh da cui prende il nome e da cui è possibile estrarre un succo biancastro, saporito e dai piacevoli effetti nonché dalla forte assuefazione. L'intera fortezza sembra costruita attorno ad una torre centrale, un perno dalla forma circolare protetto da due doppie porte socchiuse che sorvegliano il lato est e quello ovest. Da dietro gli stipiti una luce verde si irradia nelle tenebre, tenue e sottile come sorgente radiosa immersa in acque scure e profonde. Salkumendes ricorda di aver già visto lo strano effetto ottico mentre scappava a gambe levate nella prima spedizione e vorrebbe investigare ulteriormente, ma Kevorkian insiste di procedere per gradi e vi guida tutti verso l'ingresso dove un Francys nervoso emette il suo raglio di benvenuto vedendovi arrivare, subito accudito e rinfrancato dalle carezza della giovane chierica di Abadar. Sabrhina coccola il piccolo mulo mentre l'inquisitore inizia ad armeggiare con la serratura arrugginita della torre sud-ovest. Senza gli adeguati strumenti l'impresa potrebbe essere ardua e richiedere molto tempo... Disable Device ...ma la maestria di Kevorkian è tale da suscitare qualche sospetto nei pensieri dei compagni. La serratura cede con un clik al primo tentativo fatto con un improvvisata punta di pietra, la porta si apre e rivela una stanza circolare nella quale sono stipate alcune casse di legno sfasciate, un barilotto da cui proviene un fortissimo odore di salamoia e due giacigli di paglia il cui tanfo vorreste non aver mai sentito...niente di più che un inutile magazzino e cuccia per cani goblin, se non fosse per la figura immobile sullo sfondo. Un uomo non tanto alto e corpulento vestito solo di un sacco di iuta che arriva appena a nascondere le pudenda è appeso al muro, incatenato per i polsi. La posizione in avanti a peso morto tiene tese le catene e la mancanza di qualsiasi movimento indica sia privo di conoscenza nonostante abbia occhi spalancati che mostrano vuote dilatate pupille marroni. Kevorkian arretra e mette mano alla balestra così come stanno per fare Lorna e Salkumedes subito in allarme, ma poi la mezzorca afferrail braccio dell'inquisitore prima che questi possa colpire. Lorna e Salkumendes (SOLO!) Anche Sabrhina ha un sobbalzo seguito da un raglio del mulo molto meno amichevole.. "Che succede?"

Denitor Sento il nervosismo aumentare tra i miei compagni e in un certo senso li comprendo. I movimenti furtivi che a malapena riesco a distinguere nell'oscurità preoccupano tutti, ma non saranno certo delle ombre a spaventare un guerriero orso. "Tenete gli occhi aperti, io provo a spostarla." Poso la berdica sulla parete vicino alla roccia in modo da avere abbastanza luce ed entrambe le mani libere. osservo per un attimo i solchi lasciati sul fango dal pesante masso, cercando di capire come sia stata spostata, inspiro tutta l'aria che i miei polmoni possono contenere e applico tutta la forza di cui sono capace. DM

Keith Un leggero cenno di assenso al capitano, poi mi metto in moto percorrendo a rapidi passi il corridoio di sinistra fino alla porta, veloce e silenzioso gli occhi ben aperti, l'arco in pugno. Trattengo il respiro e mi avvicino alla porta il più possibile cercando però di non farla aprire...sembra rilevino in qualche modo il movimento...tendendo l'orecchio per carpire qualcosa che l'occhio non può vedere. DM

Graat'z Leggermente sollevato per aver espletato i miei bisogni, sono anche felice di aver trovato abbastanza erbe per preparare alcuni dei miei estratti. Osservo una delle ampolle in cui oscilla un liquido ambrato...questa farà un bel botto...spero...penso sorridendo. Gli altri si stanno preparando a partire e quando Thord da il segnale di metterci in movimento eseguo, cercando nella memoria qualcosa di letto su questi Ankheg. "Graat'z è pronto, andiamo." DM

Anche io sono messo maluccio fino a lunedì, forse oggi riesco a fare un post (se solo mi riuscisse a tornare a casa) XD

Perdonami master, ma (forse per la prima volta) non ho molto chiara la scena. Ci siamo calati con la fune da un dislivello e siamo in un tunnel o in una grotta? La diramazione chiusa dal masso é lungo la via? I movimenti che percepiamo tra le pareti sono davanti o sopra di noi? Perdonami, non riesco a vedere la scena chiaramente. Mea culpa. 😯

1250 Pixel!!! Ad un passo dall'arrivo..... PS. Avete tutti questi punti esperienza, anche Kevorkian. Mi era sembrato che preferivate essere tutti allo stesso livello.

ABADIUS 05, Mezzodì Clima: neve Debole, Temperatura 10o Guglia di Smeraldo/Mensa. "Certo che sei proprio antipatica!" Sbuffa infastidita Sabrhina cercando di apparire risoluta, ma il macabro trofeo che la mezzorca sfoggia la fa impallidire di nuovo e volta lo sguardo dall'altra parte. "Certo che posso svegliarlo, questa bacchetta è molto potente così come presto lo sarà anche la mia magia! Abadar mi ha concesso un dono e non lo sprecherò!" Ripetendo gesti rituale intona una preghiera al Dio della Prima Volta, incanalando il potere della bacchetta magica nella mano sinistra con la quale vi sfiora le ferite. Lentamente e piacevolmente i tagli si richiudono lasciando cicatrici solo appena visibili che presto scompariranno del tutto. "Visto?" Replica con ancor più convinzione, porgendo poi il magico ramoscello a Salkumendes, a cui appartiene, o così crede lei. Tutti Banes

ABADIUS 05, Mezzodì Clima: neve Debole, Temperatura 10o Guglia di Smeraldo/Mensa. Sabrhina afferra il piccolo ramoscello senza ben capire cosa intenda Salkumendes, almeno per qualche momento, poi qualcosa scatta nella sua memoria. "Dici che posso usare questa per curare? Sembra...assomiglia a quelle che costruisce maestra Namury, ma i segni...sono diversi..." dice scorrendo l'indice sulle rune, sfiorandole appena. "Va bene, lasciami provare...però non ho mai fatto una cosa del genere." Stretta l'ultima fasciatura sul polso di Kevorkian, ripone i suoi strumenti guaritrici nella valigetta e si concentra impugnando la bacchetta con rispetto e circospezione, pronunciando una breve preghiera. Una luce via via più intensa si sprigiona dal ramoscello, calda e benefica. Qualche istante dopo, l'inquisitore apre gli occhi, confuso e sofferente, mentre la chierica ripete la magia anche su Lorna, prima che questa possa protestare. "Sei ferita, non brontolare." Dice con un po di ritrovata fermezza, mostrando anche di possedere un talento innato nell'uso di incantesimi guaritori. Kevorkian e Lorna.

@GammaRayBurst, scusa ma in game mi sono dimenticato di risponderti. In realtà avevo scritto il post ma probabilmente non lo ho inserito. Sorry, comunque la risposta è si, c'legna secca, abbastanza per accendere un fuoco.

Una rapida ispezione divinatoria basta al mago per capire che la fiala non ha niente di magico, si tratta di un liquido maleodorante estremamente denso, probabilmente un estratto di qualche pianta grassa di cui diversi tipi si possono vedere appese nell'altra stanza, che ha tutta l'aria di essere un rudimentale laboratorio alchemico improvvisato. Il ramoscello invece è tutta un'altra cosa, sprigiona una debole aura di evocazione della sottoscuola della guarigione che lo gnomo impiega un po a decifrare, rigirandola tra le dita studia le rune e alla fine ne intuisce il potere. Salkumendes (Individuazione del magico +Sapienza Magica)

"Io-Io non ci vado di la da sola!" Sabrhina assume di nuovo la posizione con le mani sui fianchi ma quella che vorrebbe essere un'imbronciatura cocciuta assomiglia più a vera paura. Le parole dure di Lorna la scuotono e ora una lacrima scorre lungo la guancia paffutella. Le condizioni di Kevorkian sembrano gravi, il Tiefling respira pesantemente in modo irregolare e quando la mezzorca si avvicina per prenderlo sotto braccio Sabrhina si frappone. "Dagli qualche minuto, così rischi di riaprirgli la ferita." Dice estraendo una piccola borsa dal quale salta fuori un rotolo di garza e qualche unguento che odora di mentolo. Mentre si adopera come crocerossina, Lorna ispeziona la mensa, passando in rassegna i cadaveri dei goblin, non prima però di aver notato ciò che giace sul tavolo più lontano. Un magnifico esemplare (femmina) di lupo dal pelo argentato è stato sventrato malamente, la testa mozzata che per poco tempo ha fatto da copricapo al maledetto sacrilego goblin, i feti di due cuccioli mai nati gettati in un angolo polveroso. Oltre al solito equipaggiamento malandato dei goblin, roba di poco valore, per terra giacciono cappello e frusta di Jones, uno dei cadaveri indossa ancora le vesti di Banes e un pessimo pensiero passa nella testa. Dopo aver visto lo scempio del cadavere della lupa, potete solo immaginare a quali orrori siano andati incontro i vostri ex-compagni di avventura. Skizzertz, o ciò che ne rimane, ha indossato la testa di lupo prima che anche la sua finisse per diventare un altrettanto macabro trofeo. Il dannato chierico però ha ancora un'ultima sorpresa da rivelare, l'unica piacevole da quando avete avuto la sfortuna di incontrarlo. Frugando il piccolo corpo la mezzorca trova infine qualcosa che solletica il suo gusto, seppur le ferite riportate implorano di riposarsi almeno qualche minuto. Bottino