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Checco

Circolo degli Antichi
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  1. @SilentWolf, la libertà di parola non l'ho invocata io e, francamente, linkarmi il regolamento lo trovo davvero fuori luogo. Tu sostieni che io sia OT ed evidentemente non è possibile che tu possa aver sbagliato la tua valutazione, giusto? Cioè: io dico: la squadra Pincopallo perde sempre perché ha la maglia bianca. Mi suggerite che colore potrei dare alla maglia così che la Pincopallo non perda più tutte le partite? tu rispondi: guarda che il problema non può essere il colore della maglia, ma probabilmente è il fatto che quei giocatori dovrebbero allenarsi di più. e io: lo so bene, ma io voglio cambiare il colore della maglia e ho chiesto suggerimenti in tal sesno. Mi interessa questo, quindi l'allenamento dei giocatori è off-topic. Ma, seriamente, che senso ha una discussione del genere?
  2. Avevo detto che avrei abbandonato la discussione, ma è più forte di me, chiedo venia. Cioè, ma di cosa stiamo parlando? Sulla base di cosa si deve discutere? Sulla base di cosa ci si confronta? La vertità è che quando non si ha davvero interesse a confrontarsi e si vuole sentire solo ciò che ci fa più comodo, limitandosi peraltro ad argomentare le proprie obiezioni con degli slogans di una banalità straziante, qualsiasi discorso diventa sterile. Chiedere aiuto, ricevere dei suggerimenti, argomentare i propri punti di vista e trovare assieme delle soluzioni alternative: questo è costruttivo. Questo è discutere civilmente. Non certo fossilizzarsi sulle proprie idee (perché allora si chiede aiuto, mi chiedo?) e accusare i propri interlocutori di limitare la propria libertà di pensiero o di usare metodi di interazione sgradevoli. Io penso che nolavocals non abbia chiari dei concetti basilari, il che lo porta ad assumere una certa rigidità che non aiuta a trovare delle soluzioni valide, in questo caso come in altri. Prendo atto, ancora una volta, che probabilmente a lui non importa una fava di tutto ciò, ma per favore non facciamo finta di non vedere quale sia il reale problema liquidando tutto con: sei OT.
  3. Dunque, io, seppur con le migliori intenzioni, avrei parlato di tutto tranne che di quello che ha chiesto nolavocals, fraintendendo la situazione e le richieste dell’utente e fornendo una risposta inadeguata e, peraltro, usando toni non civili. Bene, nel pieno rispetto del tuo ruolo di moderatore, prendo atto della tua valutazione e abbandono la discussione, ma prima mi permetto di esternare un’ultima riflessione. È vero che l’OP chiedeva “solo un'idea di come far funzionare PAROLE TAGLIENTI del BARDO senza mostrare il risultato”, ma è anche vero che ad alcuni suggerimenti ricevuti da chi si è preso la briga di provare a dargli una mano, egli abbia risposto sollevando dei giudizi di merito riguardo alcuni aspetti del gioco che, a quanto pare, a suo parere vanno a tutto detrimento del “gdr” e della “fantasia”, ossia: “il sistema del calcolo”, il “calcolo di CA/AC o del TXC”, la presenza di “solo meccaniche e tattiche”, il “badare più a cosa comprare al personaggio al passaggio di livello”, l’impostazione “PG VS Master”. Nel prosieguo della discussione, prosieguo nato a partire da una proposta che, condivisibile o meno, sfido chiunque a sostenere non fosse mirata a provare a risolvere il problema dell’OP, io mi sono allacciato alle perplessità da lui mosse (da lui, non da me o da altri) e ho cercato di porre l’accento sul fatto che, probabilmente, la percezione che i suddetti aspetti siano negativi di per sé è fallace e che, forse, le sue difficoltà (espresse peraltro in precedenti discussioni su altri argomenti in questo stesso forum) siano anche ad ascriversi a tale erronea percezione e al fatto, soprattutto, che è probabile egli si stia sforzando di giocare a un gioco non adatto a quelle che sono le sue priorità estetiche. Ovviamente questo resta semplicemente il mio punto di vista, ma, evidentemente, esternarlo è mutilare la libertà di pensiero e significa rapportarsi utilizzando metodi che sono comuni presso altri social networks, ma da cui sarebbe meglio stare alla larga. Ciò detto, auguro buon proseguimento a tutti.
  4. Allora, partiamo dall'inizio: parli di sistema del calcolo vs gdr. Reputo, pertanto, che questo fantomatico "sistema del calcolo" sia un qualcosa che non apprezzi, dal momento che lo evidenzi in modo più o meno palese in molti dei tuoi interventi, anche perché in opposizione con "gdr" che, invece, pare sia la cosa che ti sta più a cuore. Io mi sono permesso di dirti che non è con i tiri dietro lo schermo che risolverai la questione perché probabilmente il sistema che usi ti rema contro. probabilmente, le "3 regole in croce" della scatola rossa facevano più al caso tuo, perché non tornare a giocarci allora? Ti faccio un esempio: la scatola rossa era una zattera che muovevi agilmente con i remi. La 5e è una barca a motore: potrai anche muoverla con i remi come facevi ai bei vecchi tempi, ma farai una fatica immane. Ti conviene? Speravo almeno potessi rispondere alle domande che ti ho fatto, non fosse altro che per mera cortesia. Ma vabbeh, non è che perderò il sonno per questo. È la risposta a un'affermazione che è fuori dal tempo. Comunque, dai, a quanto pare hai il potere di fare tutto al tavolo, non stare qui a scervellarti su che espedienti trovare per muovere il gioco nella direzione che vorresti. Va' un po' a braccio e, magari, le cose si aggiusteranno da sé. Buona fortuna...
  5. Scusami se sarò molto diretto (spero tu possa almeno aprrezzare la franchezza del mio intervento): ma siamo nel 2019, 'sta roba non si può più sentire! Lo vedi tu stesso come continui a dare accezioni negative a un tipo di gioco? Ma allora perché non ritorni a giocare alla tua "perfetta" scatola rossa? Non sono provocatorio, è proprio che non ne capisco il motivo. P.S. - nel mio messaggio precedente ti ho posto delle domande: potresti essere così gentile da rispondermi, per favore?
  6. Non ho espresso solo un "fastidio", ma ho voluto anche fare delle precisazioni e, inoltre, ti ho anche dato un consiglio. Hai giocato all'OD&D? Alla Holmes? Alla Moldvay/Cook? Gli altri discorsi li ho letti, quindi la tua è una considerazione è errata. Sei tu quello che dice o no? Ma, mi pare assai evidente, non hai colto il senso del mio messaggio (il che potrebbe essere certamente dovuto anche al fatto che io potrei essere stato poco chiaro). E quale sarebbe stato il mio modo di rapportarsi, di grazia?
  7. Guarda, io leggendoti resto perplesso. Anche io ho iniziato con la scatola rossa dell'85, ma questo discorso che ci fossero tre regole in croce e che il resto lo si faceva con la "fantasia" io continuo a non condividerlo. Le premesse del gioco erano semplicemente differenti: i personaggi dei giocatori avevano una ristretta gamma di personalizzazione (vuoi per lo stato del design dell'epoca vuoi per consapevoli scelte estetiche, ma non è questo il punto) e il gioco era incentrato principalmente sul dungeon crawling, pertanto, c'erano le regole essenziali che servivano a tale scopo. Tutto il resto, nel caso, era affidato alla discrezionalità del GM (e qui potremmo discutere per giorni sull'efficienza o meno di una tale impostazione, ma, oltre ad andare completamente off-topic, non temo smentite nel dire che l'argomento sia stato trattato già ampiamente anche su questi lidi e quindi mi fermo qui). La 3a edizione, a cui ho giocato con gusto per anni, ma a cui ora non rigiocherei neanche se riavessi le vagonate di tempo libero che avevo un tempo, aveva premesse simili, ma ha introdotto un "gioco nel gioco" che è stato quello di fornire ai giocatori e allo stesso GM vastissime possibilità di personalizzazione dei personaggi e dei mostri (possibilità che, a dirla tutta, sono cominciate a uscire già sul finire della 2a edizione, ma questa è un'altra storia). Perché bisogna lasciare intendere che quel tipo di gioco faccesse schifo in assoluto? Sai cosa? A me ottimizzare i personaggi mi ha sempre fatto tristezza. È un approccio che trovavo e trovo orribile e, sì, triste, ma penso anche che sia assolutamente legittimo che ad altri possa piacere, tanto più se poi scelgono di proposito un gioco pensato (anche) proprio per questo. Non sono lo schermo del GM o i tiri nascosti che ti ridaranno il "vecchio" D&D, semplicemente perché non puoi pensare di ricreare completamente quell'atmosfera e quelle dinamiche utlizzando giochi che, molto banalmente, non nascono per fare ciò (va bene, la 5a edizione strizza l'occhio alla vecchia scuola, ma, appunto, è un occhiolino o poco più e, dico io, meno male visto che siamo nel 2019!). Scusate il "mezzo-sfogo", ma comincio davvero a trovare insopportabile questa dicotomia (scatola rossa = il "vero" D&D dove contava solo la fantasia; tutto il resto = un tradimento alla "purezza" della scatola rossa) che vedo fin troppo spesso tirata in ballo quando ci si confronta con le edizioni del passato (confronti che, per la cronaca, noto spesso ignorare o sottovalutare il fatto che all'uscita in Italia della scatola rossa di Mentzer, il "nostro" caro D&D avesse già più di 10 anni!). Senza contare che la scatola rossa è D&D Basic mentre, 3a, 4a e 5a sono di fatto sviluppi dell'Advanced e quindi già questo dovrebbe palesare che stiamo parlando di giochi diversi proprio come impostazione di partenza e per l'audience principale a cui si rivolgono. Il mio consiglio è semplicemente questo: trova persone che abbiano le tue stesse priorità e gioca a un gioco che le soddisfi. Vuoi ricreare il D&D della scatola rossa? Trova persone disposte ad accompagnarti in questo viaggio e gioca alla scatola rossa (o a un suo clone, ecc. ecc.). Magari passerai delle belle serate o, magari, scoprirai che in fondo in fondo è solo nostalgia e bei ricordi e che oramai, a essere onesto, cerchi anche tu dell'altro.
  8. Il tuo personaggio è diventato capo di una tribù di licantropi prima comandata da un capo più alto, forte e cazzuto di lui. Come fa a sembrarvi strano che il licantropo più piccolo sia riuscito a sconfiggere il "gran mannaro" se è esattamente quello che è successo? Cioè, prima il tuo personaggio diventa capo dei licantropi e poi cerchi un qualche tipo di potenziamento che giustifichi la cosa? Questo mi sembra strano, onestamente, non il resto.
  9. Il dungeon in D&D nasce come fosse una sorta di spazio stregato (è chiamato "Underwold" nell'edizione del 1974), un luogo dove le normali leggi naturali potrebbero non funzionare come dovrebbero o essere spezzate del tutto. Qualche esempio: la maggior parte delle porte si richiudevano da sole e i PG dovevano aprirle con apposite chiavi o con la forza, ma i mostri che abitano il dungeon potevano invece aprirle senza problemi (c'era anche una regola per provare a mantenere di proposito le porte bloccate così che non potessero richiudersi); tutti i mostri che abitano il dungeon vedevano al buio, ma perdevano questo potere se passavano al servizio di un PG, al pari di elfi e nani che si vedevano privati della loro infravisione dall'aura sovrannaturale emanata dal dungeon. Tutto ciò perché il dungeon era appunto inteso come una sorta di spazio "alieno", nemico dei PG, ostile alle loro incursioni e deciso letteralmente a farli fuori. Questo aspetto si è lentamente perso nel corso delle edizioni e secondo me è stato un peccato (anche se oggigiorno è stato per certi versi recuperato da 13th Age e i suoi dungeon viventi).
  10. Attenzione però, che appiattirsi per pigrizia o altro sulle proposte del GM o scegliere di proposito di seguire la strada che ti propone non credo che sia railroading. Nell'accezione che conosco io, il railroading annulla le decisioni di un giocatore e spezza gli accordi al tavolo: cioè qualunque cosa io giocatore decida non ha importanza perché tanto il mio personaggio finirà comunque con il seguire i binari che vuole il GM.
  11. Checco ha risposto a Burronix a un messaggio in una discussione D&D 5e regole
    https://twitter.com/JeremyECrawford/status/758738791293001729
  12. Checco ha risposto a nolavocals a un messaggio in una discussione Discussioni GdR Generiche
    In alcuni giochi sì, in altri no.
  13. Io ti ho risposto in base a quelle che sono le mie conoscenze, ma non sono un esperto in diritto d'autore né tantomeno un consulente legale: declino sin da ora ogni responsabilità civile o penale sugli eventuali disastri che potresti combinare con 'sta benedetta OGL! 😄 Esagerato, non mi sembra proprio il caso. 🙂 Direi di no: spiegarti le cose è troppo faticoso! 😉 ¡Buena suerte!
  14. Puoi creare classi e razze di testa tua basandoti su meccaniche che sono Open Game Content e rilasciando poi tutto sotto OGL. Tra parentesi, l'ho scritto già più volte nei messaggi precedenti. Di più non so dirti e meglio non so spiegarti. Prova a chiedere a qualcun altro sul forum, magari saprà spiegartelo meglio di me.
  15. Se la tua opera è originale non sei costretto a rilasciarla sotto OGL. Se invece vuoi appoggiarti a un prodotto rilasciato con l'OGL, allora la relativa licensa conterrà informazioni su quanto dell'opera è Open Game Content (e quindi riutilizzabile sotto OGL) e quanto è Product Identity (e quindi inutilizzabile a meno di accordi extra con i diretti interessati). Basta leggersi la "fottutissima licensa". Ciao, ciao.
  16. Le restrizioni ci sono. Devi rispettare la licenza e in particoalre puoi eventualmente riutilizzare (in tutto o in parte) solo quanto in essa è espressamente indicato come Open Game Content e solo se, a tua volta, rilascerai il materiale sotto OGL. Tra l'altro, spulciando il Forum, troverai diverse altre discussioni sull'OGL che potrebbero toglierti ulteriori dubbi in merito. In ogni caso, tutte le risposte che cerchi sono contenute nella licenza: basta leggersela con attenzione.
  17. Se hai l'ambizione di scrivere e pubblicare qualcosa di tuo, ti consiglio di prestare più attenzione a quando scrivi in generale: magari è perché scrivi dallo smartphone, magari è perché vai di fretta o che ne so, ma i tuoi messaggi presentano diversi errori grammaticali.
  18. Non è corretto. Non c'è un obbligo a rendere fruibile gratuitamente alcunché. Di fatto, quando si rilascia un prodotto sotto OGL bisogna stabilire quanto del proprio lavoro è Open Game Content (e quindi quanto è eventualmente riutilizzabile a sua volta sotto OGL) e quanto no. Non ha niente a che vedere con la gratuità o meno del materiale. Dunque, è del tutto possibile mettere in vendita un prodotto sotto OGL e chi l'acquista potrà poi scegliere di riutilizzare quanto di esso è indicato in licenza come Open Game Content e rilasciarlo quindi a sua volta sotto OGL, gratuitamente o meno.
  19. Checco ha risposto a Maxwell Monster a un messaggio in una discussione D&D 5e regole
    No.
  20. I prodotti rilasciati con l'OGL (Open Game License) contengono in genere una parte utilizzabile liberamente sempre sotto OGL (l'Open Game Content) e una parte non utilizzabile (il Product Identity): cosa sia Open Game Content e cosa Product Identity varia da prodotto a prodotto e le indicazioni in merito sono contenute nella rispettiva licenza. Pertanto, se fai uso di Open Game Content puoi utilizzarlo anche così com'è oppure adattarlo alle tue esigenze come preferisci (sempre nei limiti della OGL, ovviamente). Ciò premesso, ti consiglio vivamente di prestare più cura a come scrivi, soprattutto sei hai l'ambizione di pubblicare qualcosa di tuo.
  21. Checco ha risposto a nolavocals a un messaggio in una discussione Discussioni GdR Generiche
    Come al solito, anche se siamo in Discussioni GdR Generiche e il titolo della discussione sia Incontro dei PG e GDR, parliamo di D&D giusto?
  22. Checco commented on Bellerofonte's commento su una voce blog in Se Mordenkainen avesse Tumblr
    @Bellerofonte Praticamente la totalità dei problemi che sollevi sono risolvibili al di fuori del gioco. Da quanto leggo, invece, tu proponi soluzioni che vengono applicate durante il gioco e che di fatto si concretizzano in punizioni o limitazioni di vario tipo applicate al personaggio (e, dunque, al rispettivo giocatore). Se una persona non conosce i fondamenti del gioco e tu ritieni fondamentale che li conosca prima di sedersi al tavolo, beh, non farlo sedere al tavolo prima che se li sia imparati. E non servono necessariamente "sessioni di prova" simili ai tutorial di certi videogiochi (come dice @MattoMatteo): per capire se un giocatore conosce l'ABC di un regolamento bastano anche quattro chiarriere in un pub davanti a una birra. Se poi tu richiedi una preparazione di partenza ben più alta dell'ABC, allora non accettare al buio neofiti nel tuo gruppo. In fondo, i neofiti si chiamano così per un motivo, no? Riguardo al discorso spadone. Anche qui, non capisco perché, invece di ricorrere a correttivi in gioco invocando la coerenza del mondo di gioco e il suo intervento (che poi, inutile girarci attorno, si riduce al tuo intervento, o sbaglio?), non si cominci invece da "fuori" il gioco. Le regole contano. Se c'è una regola (scritta sul regolamento, concordata tra voi in quanto gruppo di gioco, o quant'altro) che impone ai personaggi di 1° livello il divieto di avere spadoni vorpal +5, i personaggi di 1° livello non avranno spadoni vorpal. Punto. E se un giocatore lo vuole a tutti i costi, che vada a giocare ad altro (di fatto, questo giocatore vuole egli stesso giocare ad altro dal momento che intende seguire regole diverse da quelle del gioco che tu e il resto del gruppo intendente giocare). Se io metto su un gruppo per giocare a poker (= nessuno ha le spade vorpal) e tu ti presenti al tavolo e vuoi giocare a poker con le carte di Magic (= vuoi la spada vorpal), beh, con noi non puoi giocare perché usiamo regole differenti. Punto. Non c'è molto da discutere. Non è che lo fate giocare lo stesso con voi a poker e poi gliela fai pagare perché ha portato le carte di Magic! Questo è il punto. Comunque, buon gioco.
  23. Checco commented on Bellerofonte's commento su una voce blog in Se Mordenkainen avesse Tumblr
    @Bellerofonte Beh, io ho espresso i miei punti di vista, non ho molto altro da aggiungere. Se reputi, giusto per fare un esempio, che dare una spada magica sbroccata al PG di un giocatore e poi trucidarglielo di proposito perché ha avuto l'arma sbroccata sia una buona pratica, contento tu (e, spero, contenti quelli che giocano con te). E non venirmi a dire che era una provocazione o che hai scritto di getto perché non regge. Non mi piace l'idea di punire. Punto. Trovo che ci siano altre soluzioni che possano essere utilizzate. Ciò detto, anche senza l'approvazione del Director, vi saluto.
  24. Checco ha risposto a MadLuke a un messaggio in una discussione It's a Mad World
    C'è anche da dire che gli gnoll sono un incrocio tra gnomo e troll, da cui il nome gno-ll). È quanto scritto nel D&D del '74. Quindi il loro legame con i troll non è poi così del tutto campato in aria.
  25. Checco commented on Bellerofonte's commento su una voce blog in Se Mordenkainen avesse Tumblr
    Basterebbe assicurarsi extra-sessione che i concetti ritenuti essenziali siano stati appresi e non verificarlo a gioco in corso. In questo modo eviti semplicemente il verificarsi di simili situazioni spiacevoli che vanno a tutto detrimento del gioco giocato. Un personaggio identico a un'altro è del tutto inaccettabile per qualcuno, ma completamente apprezzabile per qualcun altro. Basta che si resti nel solco delle regole concordate. EDIT: non capisco cosa tu intenda per essere in linea con il regolamento di gioco. Se è una questione estetica, basta reskinnare ciò che serve quanto serve. Se è una questione di non rispetto delle regole, allora è naturale che il personaggio vada ridimensionato perché resti nelle regole (e, anche qui, il reskin può venire in aiuto senza per forza dover cassare l'idea di personaggio che il giocatore ha in mente). I metodi sono diversi, ma sono diversi anche gli effetti che sortiscono: o non gli date lo spadone (che lui vorrebbe) oppure glielo date e poi lo punite perché ce l'ha (gli fate trucidare il personaggio da un branco di assassini). Io propongo di darglielo (ciò che vuole il giocatore), ma con delle limitazioni calate nella fiction (come voglio io) che, oltretutto, potrebbero anche stimolare il gioco di tutti e creare intrecci interessanti. Io propongo di trovare un accordo, voi proponete di decidere soltanto voi. Anche il tuo esempio dello spadone smarrito, seppur simile all'idea dell'arma incastrata nel vetro, è sottilmente diverso. Nel tuo caso non gli dai subito quel che vuole, nel secondo caso glielo dai subito, ma metti la premessa che debba comunque conquistarne l'uso con una quest o simili. La differenza è sottile, ma c'è. La cosa migliore è costruire l'idea assieme. Dargli dei livelli in meno difficilmente lo stimolerà a migliorarsi e difficilmente lo aiuterà a mettersi al passo con gli altri (che, oltre a padroneggiare il gioco, gestiscono oltretutto anche personaggi più performanti del suo).