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Checco

Circolo degli Antichi
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  1. La classe del ranger in D&D è apparsa per la prima volta (anche se inizialemente non era intesa propriamente come una classe, quanto invece come una sotto-classe del guerriero) nell'estate del 1975, in un articolo dell'allora diciotenne Joe Fischer apparso sulla Strategic Review (vol. 1, n. 2, pagg. 4-5). È chiaramente ispirata alla figura dell'Aragorn versione "ramingo" de Il Signore degli Anelli (tant'è che il titolo ottenuto al 2° livello era Strider...): di fatto, non c'è una spiegazione del perché abbia accesso a degli incantesimi (peraltro sia da chierico e da mago), li ha e basta. Personalmente, penso che gli incantesimi in suo possesso dovrebbero aiutare a simulare/rappresentare un po' alcune delle abilità eccezionali messe in mostra da Grampasso nel romanzo.
  2. Ritenete improbabile che possano essere pubblicati dei manuali ciascuno dedicato a più di una singola ambientazione? Sarebbe insolito, ma seguendo la logica editoriale che hanno adottato fin qui, io lo troveri tutto sommato sensato.
  3. A370 E perché dovrebbe svegliarsi? Mica sta dormendo o è priva di sensi... Comunque, la durata dello stordimento dovebbe essere indicata in maniera esplicita (come è il caso, per esempio, di determinati incantesimi, v. contagion, PHB p227).
  4. Affermare che la rimozione delle miniature abbia salvato D&D è esagerato, ma certamente il fatto di rendere il loro uso facoltativo rispetto alla precedente edizione amplia il bacino di potenziali utenti e ciò, perlomeno da un punto di vista banalmente economico, è semplicemente un fattore positivo. Tra l’altro, è sempre un bene ricordarlo, D&D non nasce per essere giocato con le miniature (lo stesso Gygax non le usava, giusto per fare un esempio): è stata la terza edizione che di fatto ha spinto forte sull’acceleratore perché venissero usate, con la quarta che ha invece cercato letteralmente di imporle. Trovo invece di una superficialità disarmante il discorso “meglio 2 giocatori che si dedicano con passione…che 50 che giocano con regole semplici”, ma mi fermo qui, soprattutto per evitare di cadere nella trappola dell’off-topic.
  5. Io la penso diversamente. Purché ci sia una coerenza narrativa, credo si possano mettere tutte le statistiche che si vogliono perché parliamo pur sempre di statistiche relative a una manifestazione di una divinità. Per esempio, in una fase della campagna in cui la dea sta perdendo terreno ed è in crisi, la stessa Tiamat portata come esempio potrebbe manifestarsi in una forma più debole o, viceversa, essere ancora più forte in un scenario opposto.
  6. Sulla wiki c'è tutto il necessario per avere una panoramica generale sul dio e non capisco cos'altro potrebbe servirti per poter cominciare a "scrivere due righe sull'ordine di sto Dio".
  7. Qui anche c'è del materiale "fatto in casa" che sembra essere interessante: https://www.reddit.com/r/UnearthedArcana/comments/6gsyb9/dark_arts_players_companion_v20_rebalanced_and/.
  8. È uscita, alla fine, l'SRD in italiano? Ebbene sì! Segnalo con piacere che l'SRD ufficiale in italiano di TIH è finalmente disponibile online su https://scablandspress.com/srd/srd_it/. Buon gioco!
  9. Ah okay, errore mio allora, chiedo scusa.
  10. È un'illusione innocua che dura 1 minuto. Ma resta pur sempre un'illusione, appunto: è un inganno! Personalmente io direi che ci puoi creare anche una spada, se vuoi, ma se poi colpisci il bersaglio non lo nuoci. E a che serve allora? Beh, magari in realtà sei disarmato, ma invece ottieni un vantaggio perché appari armato (scoraggi un rapinatore? Giusto per fare un esempio). Potresti anche far apparire l'illusione di una trappola su di una porta, per allontanare un pontenziale scassinatore ficcanaso. Boh, non so, io non ci vedo nulla di così strano.
  11. Mi pare di capire che per te sia necessaria la presenza di un certo tipo di bilanciamento: non conoscendo il tuo gioco trovo difficile orientarmi e poterti dare dei consigli, mi spiace.
  12. Senza sapere di che gioco parliamo, è un po' difficile riuscire a darti una mano...
  13. Checco

    Tevennec - Gioco di Ruolo

    Concordo in linea di massima con Ji ji. Personalmente lo trovo molto D&Diesco e molto in odore di R0: se ciò possa essere apprezzabile o meno è un'altra questione.
  14. E ciò ha senso? Se le cose dovessero restare così, questo sarebbe un pregio? Cioè, praticamente parliamo di un gioco "grosso" (nel senso editoriale del termine) che uscirà verosimilmente nel 2019 e in cui verosimilmente troveremo per l'ennesima volta il paradigma "vabbeh dai, tanto poi se qualcosa non funziona, funziona male o è semplicemente d'impiccio, i giocatori ci potranno mettere una pezza".
  15. Non mi sento in difficoltà perché, a differenza tua, io scrivo di argomenti che conosco. Potrò forse non essere bravo a scrivere, nonostante la laurea in lettere classiche, ma cerco solo di evitare confusione e di dare i miei contributi alla discussione, contributi che, guarda caso, vengono apprezzati proprio dalle persone che rispondono alle tue domande. Comunque, evitiamo di trasformare la discussione in uno sterile botta e risposta e impegniamoci, io per primo, a assere costruttivi per il topic.
  16. Hai ragione, è che cerco soltanto di fare chiarezza e di evitare fraintendimenti e quindi ho ceduto a puntualizzare la questione, ma evidentemente è servito a poco se mi tiri in ballo la teoria forgita....Cioè davvero, si rischia veramente di fare un minestrone
  17. Concetto che tu evidentemente non avevi del tutto chiaro prima di questa discussione (non che ci sia nulla di male beninteso, ma basta rileggersi alcuni dei tuoi interventi precedenti per capire come non ti fosse chiaro) e che Monte Cook spiega nel passo che ho citato diverse pagina fa. Forse per te non era così chiaro in quel passaggio, ma resta il fatto che la system mastery è proprio quella cosa lì, e senza bisogno di scomodare la teoria forgita.
  18. Non è sbilanciato per questo, lo capisci o no? Non è sbilanciato perché se usato male genera esperienze negative è sbilanciato perché è letteralmente costruito in questo modo!
  19. Veramente l'aveva già fatta prima quella mossa Hai centrato il punto, altrimenti si fa una fatica pazzesca e si fa solo confusione. La system mastery prevede che chi abbia maggiore padronanza del sistema sia ricompensato dal sistema stesso ritrovandosi il personaggio più ca**uto. Un gioco basato sulla system mastery ha di fatto al suo interno, tra le altre, delle opzioni ottime e delle opzioni pessime, disseminate nel suo stesso regolamento. Le opzioni ottime sono lì, talvolta sepolte da qualche parte, proprio in attesa che qualcuno (leggasi: chi investe più risorse a padroneggiare il sistema) le scovi e ne faccia uso. Le opzioni pessime sono invece quasi delle trappole (da un punto di vista puramente meccanico): non servono a un'emerita ceppa e se ne farai uso (perché sei un neofita o altro) non potrai reggere il confronto con chi invece (data la padronanza del sistema) le ha scartate perché consapevole dell'esistenza di alternative nettamente migliori. Sono questi ultimi due punti a determinare uno sbilanciamento ed ecco il perché un gioco basato sulla system mastery non può essere considerato bilanciato.
  20. No, ti prego, siamo alla 7a pagina della discussione, non puoi uscirtene con robe così...
  21. Io non voglio accusarti di nulla...sia chiaro. Il tuo problema non era la definizione di System Mastery? Ma se sei lo stesso Dadone citato da tamriel qualche pagina fa (qui)? La questione relativa al bilanciamento/sbilanciamento (unitamente alle tue richieste di delucidazioni al riguardo) è giunta successivamente.... Vabbe', davvero, mi arrendo.
  22. Credo anche io faccia riferimento al BECMI che, giusto per precisare, non è la prima edizione di D&D (è soltanto il primo D&D che sia mai stato tradotto in italiano): la prima edizione di D&D, il cosiddetto OD&D, è questo.
  23. No, per favore, non metterla su questo piano: forse hai semplicemente dato solo una letta veloce a quel passo dell'intervista a Cook (e la confusione sulle virgolette mi sembra confermarlo) e magari ti è sfuggito il senso generale delle sue parole. Per carità, io non ho studiato l'inglese sin da bambino né tantomeno ho alcun "grammar mastery", il punto è che reputo che il passo che ho citato, che fa proprio parte di una delle interviste che The Stroy consiglia di leggere e che tu stesso dici di voler andare a leggere, non lasci spazio a particolari dubbi e non richieda chissà quale conoscenza dell'inglese per capirlo; cioè, davvero, ho appena usato Google Translate e perfino con quella traduzione così raffazzonata il concetto mi sembra chiaro. ...ecco qui la traduzione in Google Translate: Per la 3a edizione di D & D, abbiamo deciso che la "padronanza del sistema" sarebbe stata una ricompensa incorporata. Questa è l'idea che le persone che giocano più a lungo decidano scelte migliori rispetto a un giocatore nuovo di zecca, e quindi il vecchio veterano attorno al tavolo si sente ricompensato. Alcune persone odiano l'idea della padronanza del sistema, però, quindi non è giusto per ogni gioco. Tuttavia, si potrebbe anche osservare che sono semplicemente le altre persone intorno al tavolo a sentirsi punite, il bicchiere mezzo vuoto.
  24. Infatti. Mi chiedo: ma il passo che ho citato non è sufficiente a capire il concetto?
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