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Checco

Circolo degli Antichi
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  1. Dunque, io e molti dei giocatori con cui gioco attualmente siamo partiti con il BECMI, poi siamo passati alla RC (che è pur sempre il BECMI seppur con alcune differenze significative) e quindi ad AD&D1+2+2.5 per poi approdare alla 3.x e PF. Dopo circa un decennio di 3.x/PF abbiamo quindi deciso di provare la 5e anche perché avevamo saltato a piè pari la 4e ed eravamo curiosi di scoprire cosa offrisse questo “nuovissimo” D&D. L’impressione iniziale fu ottima: finalmente una sorta di terza edizione alleggerita di tante inutili (a mio parere) zavorre e una strizzatina d’occhio alle passate edizioni della nostra gioventù. Poi sono sorte le prime difficoltà. La difficoltà principale fu data dal fatto che il tempo a disposizione si era ridotto drasticamente: trovare un giorno che andasse bene a tutti diveniva sempre più difficile e leggersi il manuale al di fuori della sessione era diventata complicato o comunque non più scontato come un tempo. Quando ci si ritrovava intorno al tavolo per un paio d’ore di gioco, magari stanchi per la giornata, il desiderio era semplicemente quello di sedersi e giocare senza tanti fronzoli. E magari quella sera le persone al tavolo non erano nemmeno tutte quelle presenti la settimana passata: e allora giù di schede nuove. Allora ragazzi: queste sono le razze...queste le classi...sì ma quella razza com’è? E questa classe? Ma gli incantesimi? Dai qui che mi leggo! Oh, fai presto che non abbiamo tutta la serata! Okay, poi tenete presente che ci sono i background...wow...figo...che aggiungono queste cose….e queste qui...e s’incastrano con quest’altro...e questo con quest’altro...ecc. ecc... Beh, ragazzi, le regole della quinta edizione sono tante, è inutile girarci attorno, e se non dedichi del tempo al gioco al di fuori della sessione di gioco (come per me accadeva un tempo) c'è una difficoltà oggettiva nel godersi tutte le potenzialità del gioco. Hanno alleggerito le cose rispetto alla 3.x, ma resta un gioco mediamente complesso a mio parere e se non ci stai dietro un minimo non riesci a giocarlo come dovrebbe. Per dirne una, per me che ho a disposizione un paio d’ore alla settimana per giocare attorno al tavolo, l’idea di passare metà sessione a farsi le schede è diventata un’eresia. Poi mi si possono fare tutti i discorsi che si vogliono: è modulare, nessuno ti costringe a usare tutte le regole, usa solo quelle basic, fatti delle houserules...okay, va bene...ma il punto non è questo… e spero lo abbiate capito…. Se non avessi quarantanni e gli impegni che ho adesso, probabilmente starei giocando ancora alla 5e, ma tutto ciò non mi ha costretto ad abbandonare questo hobby a cui sono tanto legato...anzi...ho scoperto tanti giochi nuovi e apprezzato nuovamente le edizioni che giocavo da ragazzino (in particolare il BECMI e l’AD&D1, oltre ad aver scoperto con gran piacere l’edizione 0) che, lasciatemelo dire, in quanto a semplicità sono altra cosa rispetto alla 5e. Se ci fate caso, io sono intervenuto nella discussione quando si parlava del fatto che la 5e con la sua semplicità fa rimanere nei gdr i 30enni+ che non hanno molto tempo per le regole e quando ho letto che la 5e è un D&D adatto a chi ha poco tempo. Beh, io non sono d’accordo perché per me non è andata così. Magari il mio sarà un caso isolato, non lo metto in dubbio, ma io posso e voglio parlare solo in base alle mie esperienze e la mia esperienza è stata questa. Sono questi motivi del perché io abbia trovato del tutto fuori luogo le accuse che mi sono state mosse da Silentwolf: ero e sono qui soltanto per condividere il mio punto di vista e offrire qualche spunto di riflessione. Tutto qui.
  2. Io mi perdo nel tentativo di descrivere quale sia il gioco migliore? Descrivere? Ma se non ho nominato alcun gioco oltre a D&D! Ho solo fatto un riferimento all'esistenza di alternative e alla vecchie edizioni, senza peraltro specificarne una in particolare (e la riprova è che Pippomaster92 si domandi a quale edizione io faccia riferimento). Ho aggiunto il mio punto di vista ed espresso la mia esperienza personale, sollevando alcune perplessità su quanto scrivi: in questo topic, nello specifico, sulla questione del fattore tempo. Potrò essere l'unico sul pianeta ad aver avuto questo tipo di problema e la mia esperienza conta meno di 0, ma questo è un altro discorso... Oh, cavolo, ma mi permetti di dissentire, visto che il tempo è stato uno dei motivi per cui non gioco più alla 5e?!? Poi, te lo ripeto per la seconda volta, ti pregherei di smetterla di attribuirmi secondi fini. Io vorrei demolire la 5e? Ma per cortesia: non voglio demonizzare la 5e e ho scritto più volte che reputo che per come sia stata scritta e studiata essa sia secondo me la migliore edizione di D&D di sempre. Comunque, davvero, forse è meglio chiuderla qui come consigliato da Alonewolf87.
  3. Scusami, mi ero ripromesso di non risponderti, ma non ce la faccio a non chiederti una cosa. Tu scrivi: Visto che credo che anche Pippomaster92 abbia avuto la mia stessa impressione, a quanto pare, dal momento che scrive vuoi dirmi che abbiamo preso entrambe un granchio? E allora sulla base di cosa è possibile muovere critiche al tuo articolo (ammesso che ciò sia possibile)? Io non voglio dimostrare proprio nulla (al contrario di te, probabilmente): io ho solo messo in discussione alcune delle tue affermazioni basandomi sulla mia personale esperienza al tavolo, esperienza che ho semplicemente condiviso per confrontarmi. Tutto ciò lascia il tempo che trova, per carità, ma ti pregherei di non attribuirmi alcun secondo fine. Questo non lo tollero.
  4. Le hai mai giocate per davvero? Io sì, al tavolo, per anni e la loro semplicità non è paragonabile alla 5e. E se le hai giocate e le hai trovate difficili, mi piacerebbe saperne di più perché saresti il primo che mi dice una cosa del genere. Io sto parlando del fatto che tu scrivi (dedicandoci una senzione) che la 5e è un D&D adatto a chi ha poco tempo: io ho mosso una critica al riguardo...perché sarei off-topic? A vent'anni non avevo di questi problemi e dedicavo al GdR un porzione di tempo che adesso mi pare inimmaginabile. Io e il mio gruppo di gioco abituale siamo ora tutti quarantenni e, nella maggior parte dei casi, il tempo che riusciamo a dedicare al gioco oltre a quello effettivamente giocato al tavolo è davvero irrisorio, per non dire nullo: ciò, crea diversi problemi. Ciò detto, io parlo ovviamente soltanto in base alla mia esperienza personale: quando ho letto che la 5e sarebbe un gioco adatto a chi ha poco tempo mi sono cadute le braccia. Ripeto: la mancanza di tempo è uno dei motivi per cui non ci gioco più. Ci abbiamo provato (tra l'altro, è un regolamento che apprezzo), ma il tempo è stato tiranno e ci siamo resi conto che forse le stesse esperienze alla DnD le avremmo potute avere con altri giochi o addirittura riprendendo in mano le edizioni più vecchie. Beh...ha funzionato. Comunque, non preoccuparti, non intaserò oltre il "tuo" topic.
  5. Parli delle altre edizioni dell'Advanced? O di D&D in genere? O ti stai riferendo alla 3.X etc.? Perché francamente il discorso cambia, e di parecchio. Pochi minuti???? Boh, sarò io che sbaglio qualcosa allora....
  6. Silent, complimenti (come al solito) per la passione che metti nei tuoi articoli! Leggendo questa seconda parte, ho la conferma che, evidentemente, rispetto al gioco di ruolo io e te abbiamo 2 concetti di semplicità molto diversi! Ciò detto, quando ho però letto che reputi che la 5e sia mi sono trovato totalmente in disaccordo e sinceramente anche un po' spiazzato/incredulo nel leggerlo. Poi, per carità, magari resta soltanto un "problema" mio e dei giocatori con cui gioco/giocavo, ma uno dei motivi che mi ha spinto a mollare la 5e è stata proprio la mancanza di tempo.
  7. Sì a entrambe le domande, ma le avventure sono pensate per AD&D1e. http://www.dmsguild.com/product/141690/Classic-Dragonlance-BUNDLE http://www.dmsguild.com/product/182424/Atlas-of-the-Dragonlance-World-1e
  8. Io li ho apprezzati, anche se uno degli elementi che preferisco della 5e resta la bounded accuracy. Ma tieni presente che sono parecchio di parte, nel senso che a leggere i consigli di Brillacciaio (assolutamente validi, per carità!) mi stava venendo il mal di pancia...
  9. Io ti consiglierei di vederla così: un personaggio con 18 all'intelligenza non è necessariamente più intelligente di uno con un punteggio di 3; semplicemente, nelle situazioni di stress in cui l'intelligenza è messa alla prova, il personaggio con 18 eccelle mentre quello che ha 3 è un vero disastro. Lo stesso criterio è applicabile alle altre caratteristiche e potrebbe anche offrire qualche spunto interessante per l'interpretazione del personaggio.
  10. La quinta edizione ha diversi vantaggi: è il DnD attualmente supportato, le regole base sono gratuite, ha un impostazione moderna e aperta ai supporti digitali e ha un sistema equilibrato a metà strada tra la "leggerezza" dei DnD più datati e la "pesantezza" di quelli più recenti. Il discorso è che mentre in passato non c'erano alternative (o, se c'erano, erano difficili da trovare), adesso ce ne sono a dozzine e tutte alla portata di un click del mouse e alcune di queste alternative regalano una piacevole esperienza alla DnD pur non avendo 177 pagine di regolamento. Se poi il logo "D&D" stampato sul manuale è un qualcosa a cui non si può rinunciare, allora concordo sul fatto che la quinta edizione sia senza dubbio più user-friendly (e, secondo me, anche semplicemente più bella) rispetto alle sue più recenti incarnazioni e mi sentirei assolutamente di consigliarla.
  11. Personalmente (e parlo da chi oramai ha fatto il giro di boa dei 40 anni e viaggia lentamente, ma inserobailmente verso i 50...), la mia “permanenza” nel GdR non è di certo dovuta alla 5e. La 5e è certamente più semplice se comparata al DnD 3.x (e per certi versi anche al cosiddetto ”2.5”), questo sì, ma è comunque un gioco complesso e in cui il solo regolamento “core” ammonta a quasi 1000 (mille!) pagine… Chiariamoci, reputo che per come sia stata scritta e impostata, la 5e rappresenti attualmente la migliore edizione di DnD di sempre (ribadisco: è un parere assolutamente personale), ma ciononostante non la considero assolutamente un gioco di ruolo semplice e, davvero, “out there” ci sono oramai secchiate gargantuesche di alternative, alcune secondo me anche molto valide. My 2¢.
  12. L'idea non è assurda di per sé, è assurda nel contesto: usi la 3.5 e stai arbitrando personaggi del 5° livello e da un punto di vista meccanico non puoi ignorare questo aspetto. Tanto vale ignorare del tutto l'aspetto meccanico (tipo la "scheda personaggio" per un dio) e andare completamente a braccio.
  13. Grazie per l'info @SilentWolf...posso al limite capirlo per gli Arcani Rivelati ecc. ecc., ma per le Basic Rules lo trovo francamente assurdo...
  14. Ho una domanda: ma le basic rules in italiano?
  15. Francamente, reputo che un discorso del genere regga soltanto per taluni giochi (in particolare quelli con i personaggi che possono essere potenzialmente"buildati"). In linea di massima, mi trovi d'accordo ed è anche per questo motivo che non gioco più con determinati regolamenti.
  16. Sempre sul MM...variant: dragons as innate spellcasters.
  17. Sul MM...è un adult white dragon.
  18. Presumendo tu stia parlando della prima edizione e volendo prestar fede a questa wiki (d'altronde, io non ho più accesso al manuale cartaceo da un'eternità...), in realtà pare sia vero il contrario: con l'aquila puoi usare tutte le armi tranne quelle contundenti. Il motivo penso sia una (presunta e comunque, secondo me, debole) associazione tra la tipologia dei danni che può infliggere l'animale e quella delle armi.
  19. A325 Scusami, ma sinceramente non penso di aver ben capito le tue perplessità. A uno stadio passivo, l'incantesimo ti consente di "sentire" la magia in un raggio di 9 m da te (non contando potenziali barriere che potrebbero ostacolarlo). A uno stadio attivo (cioè al costo di un'azione) e sempre nei limiti di portata visti sopra, puoi individuare a vista anche l'ubicazione delle auree magiche e la loro eventuale scuola di magia di appartenenza. Che tutto ciò poi possa essere effettivamente utile, inutile o quant'altro è un altro discorso.
  20. Questo passaggio, secondo me, non è molto chiaro: la nota tabella d20 di cui si parla è (presumo le intenzioni siano queste...) il cosiddetto ACS o Alternative Combat System che, di fatto, diverrà successivamente la base del sistema di combattimento canonico di D&D. Sostanzialmente, si poteva/può usare un sistema di combattimento (Chainmail) o l'altro (l'ACS), ma l'adozione dell'ACS non si riduce nell'usare semplicemente un d20 invece che 2d6 o di cambiare una tabella di riferimento, di fatto modifica anche l'intero sistema di iniziativa...perché? Prima di tutto perché nei 3 libretti non è contemplato un sistema di iniziativa, tantomeno per chi intenda utilizzare l'ACS (e, se è per questo, la parola "initiative" è proprio assente nei 3 manualetti...). In buona sostanza, con l'ACS il sistema di inziativa è affidato ad alcune indicazioni (a volte sepolte nell'ahimè caotica e disorganica presentazione del materiale) e, in particolar modo, al giudizio dell'arbitro, oltre che ad alcune fonti "esterne" (in particolare le F.A.Q. contenute nel Vol. 1 No. 2 della Strategic Review), e ciò rientrava/rientra pienamente nello spirito della 0e: potrei fare diversi esempi su alcuni possibili sistemi adottabili (basati su quanto letto in giro per la rete e su come gioco io al tavolo), ma francamente non so quanto ciò possa essere considerato in topic dal momento che questa è una panoramica dell'iniziativa in tutte le edizioni e non limitata alla 0e (e poi magari non interessa a nessuno ) e quindi mi fermo qui.
  21. A325 Per la durata dell'incantesimo, "senti" la presenza di magia entro la portata dell'incantesimo, ma se "spendi" un'azione allora potrai anche visualizzare le auree emanate da ciò che è incantato e conoscere l'eventuale scuola di magia coinvolta, se presente.
  22. A324 DMG, p. 92.
  23. A322 Di per sé il disingage non offre movimento extra. A323 DMG, p.271.
  24. Come per altri, per me dipende dal gioco: se esso prevede un sistema a classi, tendenzialmente parto prima dalla classe e poi sviluppo il resto. Presumo intenda che in giochi in cui la classe riveste un ruolo preponderante nella definizione generale di un personaggio, è inevitabile che tale classe limiti un po' il campo d'azione e indirizzi il background a includere inevitabilmente determinati aspetti rispetto a altri.
  25. Quoto in toto KlunK e a questo punto non capisco la tua insistenza nel voler dare loro degli indizi a tutti i costi... Hai esordito nel tuo primo post scrivendo che hai iniziato da poco a giocare, beh, spero allora tu possa accettare un consiglio da chi ha un po' più esperienza di gioco giocato rispetto a te: i personaggi dei giocatori magari faranno esattamente come ti aspetti, ma non darlo mai per scontato...fidati.
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