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Hiade Airik

Circolo degli Antichi
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  1. Mmmmh... verissimo! Ricordo inoltre che evitare il minmaxing è un effetto collaterale, ma non il nostro obiettivo, visto il target "maturo" del T20. A questo punto mi chiedo a cosa servano i gruppi, visto che vincolare le abilità tra di loro non ci interessa particolarmente. Il punto qui dovrebbe essere quello di capire come non "sforare" oltre un certo limite. Dobbiamo trovare una regola che, a parità di grado di sfida, possa usare il limite massimo come parametro (quindi qualcosa di aggiustabile dal master come i punti spesi per il personaggio all'inizio) per caratterizzare il setting in cui si gioca: supereroico, eroico, normale... insomma, il problema rimane quello di non uccidere il drago starnutendo. Ciò premesso mi chiedo se è necessario poi mettere dei paletti per far si che i giocatori non spendano punti abilità senza aver interpretato l'acquisizione della stessa. Se il veto del master funziona per il minmaxing, funziona ancora meglio per la spesa dei punti...
  2. Sembrano ottimi. Per capire meglio le scelte ho dovuto fare del "reverse engineering", sulle tue intenzioni. Ecco il mio risultato. Confermi i criteri di raggruppamento? Se questi criteri sono corretti, credo che la scelta sia ottima!
  3. Così a occhio mi pare di si. Ragioniamo: secondo il manuale T20, se non ricordo male, una sfida di CD 45 è un'impresa supereroica (con questo si intende che senza poteri speciali e immensi, è pressochè inaccessibile). L'idea è che un Personaggio di 20° livello trovi questa sfida ancora ardua? O che al 20° si arrivi ad ottenere un successo sul 45 tirando un 10 con il d20? (sfida normale) Sto sbagliando qualcosa nell'approccio?
  4. Esatto Beld! Anzi, ne approfitto per calcare la mano su una questione: riformare il sistema delle CD è inutile oltrechè dannoso. La CD è solo un numero imprescindibile finchè si mantiene il concetto di Check sull'abilità! Il suo valore massimo non interessa, basta poi commisurare la scala, la progressione delle abilità. Cambiare questa scala forza a rimaneggiare il materiale disponibile, e questo darebbe un duro colpo all'adozione di questo sistema di abilità. Lo slogan dovrebbe essere: gioca lo stesso materiale di prima, meglio!
  5. WOW! Spiega, spiega!!! Vorrei capire meglio!
  6. Al contrario, come il True20 ci dimostra in modo lampante, non è la proliferazione degli elementi ad aggiungere flessibilità. Un qualsiasi elenco, per quanto lungo, sarà sempre finito. La flessibilità di raggiunge dando la regola generale e lasciando al gioco il compito di calcolare il singolo evento. Se questo è lo scopo, si può ragionare in questa direzione!
  7. Scusate, entro solo ora nel topic perchè ne sono venuto a conoscenza di recente e ho avuto poco tempo... Premetto che ho letto tutto il topic e ci vedo un discreto problema alla radice (nel topic, non nelle soluzioni): nessuno ha detto cosa significa "migliorare le abilità". Capisco che il bilanciamento di Livello+3 non piace (e non funziona), ma... la direzione che volete prendere qual'è di preciso? Non permettere ai giocatori di fare "minmaxing" con le abilità? Evitare valori supereroistici agli alti livelli che facciano passare le sfide in secondo piano? (CD 45 agevolmente superata al 15° livello, ad esemio) Aumentare il realismo delle prove d'abilità, magari considerando che se uno è un ottimo acrobata sarà forte e sciolto e gli sarà più facile nuotare o sfuggire ad una costrizione? Questa cosa non si capisce, non riesco a capire dove volete arrivare. Se l'intento è quello da pt. 1, ovvero una maggior omogeneità, allora forse nel T20 ci si fascia la testa per nulla: come più volte Crisc ripete, l'arbitrio e il veto del master la fan da padroni, quindi nessuno vieta che il master impedisca l'acquisizione di abilità non interpretate o che pretenda una forzatura della distribuzione dei punti abilità. E questo è citato anche nel manuale, se non ricordo male... Se il punto è il 2, allora si sta facendo il discorso all'inverso: prima andrebbero definiti i limiti oltre il quale un'abilità non deve salire (il metodo originario di Zand sul tiro del d20 mi pareva interessante, da elaborare) per non essere considerata inumana. Per me ad esempio, questo è il problema fondamentale del sistema di abilità: una sfida dichiarata impossibile non dovrebbe essere possibile solo perchè si è di alto livello. Ci dovrebbe essere un limite al cumulo di bonus che un personaggio può avere, pur in un avanzamento lineare. Se sommiamo il caso 2 al caso 3, la divisione in gruppi verrebbe in aiuto, associata ad un limite massimo non basato sul livello. Ad esempio si potrebbe immaginare di dividere le abilità in gruppi e di non permettere che tra più abilità dello stesso gruppo di sia una differenza maggiore a +4 gradi. D'altronde è improbabile che l'esercizio di un'abilità prescinda dall'esercizio di TUTTE quelle a lui simili! Utilizzare (ed incrementare) la tua diplomazia, ti porterà esperienze dove dovrai agire "a muso duro", e questo significa che intimidire si deve alzare in grado. O magari dovrai fare la faccia di bronzo, ed ecco che raggirare non può stare indietro. La cosa funziona anche per le conoscenze... comincia a studiare informatica e presto ti serviranno nozioni di logica. Con quelle ti serviranno nozioni di matematica e filosofia. Con esse nozioni di storia. Prova a studiare genetica. Per farlo ti servirà studiare biologia, e con essa chimica. Con la chimica la statistica e la termodinamica, e con essa la matematica. Prova a studiare lettere e ti serviranno filosofia, storia e folklore... ecc, ecc, ecc. Con il concetto di distanza, non dal livello ma tra l'abilità più bassa e più alta di un gruppo, si ottiene l'effetto collaterale di eliminare anche il minmaxing. Si può introdurre anche una massima distanza tra gruppi, basato magari sul ruolo (il guerriero può lasciare da parte le conoscenze, mentre l'adepto può ignorare le applicazioni fisiche. Lo skilled, per sua natura, cercherà una distribuzione abbastanza omogenea, ma si potrebbe permettergli di decidere un numero di gruppi "svincolati" pari al suo bonus di caratteristica primaria, scelto come da ruolo. Che ne dite?
  8. Hiade Airik ha risposto a Zandramas a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    Più che di parte lo ritengo un post ironico da parte di un giocatore maturo. D'altronde per quanto si ruoli è difficile prescindere dalla componente "Gioco", poichè in una sessione, l'impianto regolistico, per quanto violentato, rimane sempre. Nessuno lo ignora a piè pari. La componende "Ruolo" invece, spesso se ne va facilmente a quel paese lasciando solo lo scheletro giocabile. Con un'automobile senza carrozzeria puoi andare in giro lo stesso, prendendo un sacco d'aria. Con la carrozzeria di un'automobile non fai proprio nulla. Ma è la somma delle parti che fa un'automobile intera. Per questo (a mio avviso) si denuncia ironicamente in questo elenco di definizioni, chi se ne dimentica a scopo prettamente funzionale. Comunque sto con Shade: tu voglia fare Rally, gare di Modding, esposizioni di auto d'epoca o amplessi sul sedile posteriore, non conta. Basta che se hai una macchina in mano ti diverti senza ammazzarci nessuno!
  9. EDIT: Battuto da Leonard!!! Zandramas e Leonard hanno percepito lo spirito che intendevo mettere nella discussione. In particolare, faccio notare che un sondaggio non si configura come una discussione ma come una votazione, con la differenza che puoi esplicitare i motivi del tuo voto. Ad esempio, posto che tutti i commenti di jls-sensei sono stati ben accetti, credo che disquisire se la cosa si possa fare o non si possa fare qualcosa di simile esista già o meno il master abbia o meno la responsabilità del risultato il sistema di DnD si adatti o meno ad un simile progetto non ha senso. Infatti, posto con le dovute accortezze si può fare tutto, posto che ho specificato che non mi interessano raffronti con l'esistente (peraltro trovo Eberron l'antitesi di quanto da me descritto: Kalamar è certamente più vicino al concetto), posto che un coltello in mano ad un bambino è pericoloso, i primi tre punti non rientrano nell'argomento del sondaggio. Per quanto riguarda l'ultimo punto, il sondaggio chiede appositamente se una simile ambientazione sarebbe gradita con o senza il sistema di regole di DnD 3.5. (il tè con o senza zucchero? ). Questo non per invalidare i commenti di jls, ma per puntualizzare che non è quello il piano di discussione su cui intendevo muovermi. Il sondaggio tenta di far emergere i gusti più narrativi, meno tecnici del DnD. Proprio sulla tecnica mi pare che DnD si sia impantanato e un post come quello di jls, ne è una delle dimostrazioni. Non perchè non sia utile, anzi!!! E' un'ottima analisi del perchè tecnicamente non ci sia necessità di materiale simile. Un po' come sulle auto di fascia alta non ci sia necessità di cruscotti in radica... chiaro l'esempio? A volte il feeling prevarica il contenuto tecnico. A volte lo fa al punto da incalzare ed aiutare master e giocatori a vedere il gioco sotto una certa ottica. Si dice che non è il sistema o l'ambientazione che possono, ad esempio, evitare il powerplaying. Ed è vero, non puoi evitarlo. Ma se lo si disincentiva, probabilmente chi lo vuole fare sceglierà altri lidi in cui manifestare questa tendenza. Viceversa, un'ambientazione piena di eroi epici e semidivinità, disincentiva i giocatori che cercano più semplicità e più eroismo... chi salverebbe mai un mondo pieno di persone invulnerabili? Zandramas e Leo hanno capito cosa intendevo: ingegno, eroismo, narrazione, avventura pura e semplice... D'altronde chi di voi (voi come persone, non come PG) salterebbe dentro un muro di cinta dentro al quale scorrazzano tre grossi cani da guardia molto incattiviti? Sarebbe già un'avventura, no? Recuperare una dimensione più umana e meno "manga" dell'avventura può essere anche compito dell'impianto narrativo, e ambientazioni come DragonLance sono ottimi esempi. Grazie a tutti per l'apporto.
  10. EDIT: Non c'è di mezzo alcun venerdì!!! Sono sabato e domenica, quindi ritiro tutto il mio precedente post. Rimane da vedere se non ho un impegno già preso (ho un vago sentore ma non riesco a ricordare). Se non è così, Piri, sarò il tuo campione!
  11. Hiade Airik ha risposto a _Akéiron_ a un messaggio in una discussione Giochi di miniature
    La vita del singolo non ha valore per un orco. Solo la sua memoria, e il racconto del suo valore. Che i figli degli orchi sappiano, e sia riconosciuta la sua stirpe! EU'! Spoiler: Peccato Ake! Mi sa che era da cuocere, no?! Davvero davvero peccato!
  12. Hiade Airik ha risposto a drumboy a un messaggio in una discussione Disegni e Illustrazioni
    Ringraziando DrumBoy per il suo impegno, mi sento di mantenere una promessa e pubblicare un estratto, per quanto spoiler, di quanto sta facendo per la R'Dice da un mese a questa parte. Grazie ad Andrea, perfetto gregario di Ake (aka Roberto), il nuovo sito di MethyrFall, ancora in costruzione, sta assumendo un volto incredibilmente migliore di quanto noi stessi ci potessimo aspettare. Molte idee e molte soluzioni, senza l'apporto di Andrea, non avrebbero MAI e poi MAI visto la luce. Sebbene questo non offra reali possibilità di dissertazione critica (il segreto editoriale mi impone di non esagerare con le preview ), spero possa essere adeguato a capire quanto, e con che risultati, il buon Drumboy sta lavorando ultimamente! Io in particolare, sento di dovergli un ringraziamento speciale. GRANDE DRUMBOY!!!
  13. Hiade Airik ha risposto a drumboy a un messaggio in una discussione Disegni e Illustrazioni
    Drum, è fantastico!!! Posso chiederti di usarlo per il lavoro che stiamo facendo assieme?
  14. Hiade Airik ha risposto a DarthVader a un messaggio in una discussione Disegni e Illustrazioni
    Ake, cerchi davvero acquirenti?! L'orco è qualcosa di meraviglioso! Incredibile!!! L'acquerello invece fa schifo Spoiler:
  15. Hiade Airik ha risposto a Leonard Sylverblade a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Straquoto. Peccato soltanto che la Wyrd sia (giocoforza, poracci...) un po' lenta nel rilascio delle traduzioni. Io uso i manuali in inglese ma sono quasi irreperibili in Italia, e comunque la traduzione non è mai un male!
  16. Hiade Airik ha risposto a Zandramas a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    Verissimo ma qui non si discuteva se si può o meno fare i PP. Anzi, il True20 è molto più vulnerabile di altri giochi come CP2020 o GURPS, vista la sua prossimità con DnD. Diciamo che però nasce da persone e creativi che hanno in mente un modo di giocare esattamente OPPOSTO al PP!!! E si sente, si percepisce nella lettura del manuale stesso. D'altronde un sistema di combattimento dove quando vieni colpito risenti degli effetti negativi del tuo stato (ferito, azzoppato, morente e via...) è sintomo di un orientamento differente da quello più ludico di DnD, dove finchè non sei morto, rimani sempre al 100% delle tue forze... Insomma, è proprio l'approccio a cambiare. Un'automobile si guida sempre nello stesso modo e con ogni auto si può infrangere il codice della strada. Ma alcune auto sono decisamente più "pericolose" di altre in questi termini, no? Beh, non sono un così fine conoscitore dei giochi di carte da poter capire la battuta e/o darti una risposta concreta. Diciamo che tra DnD e True20, preferisco uno strip poker con la Aniston in una baita di montagna...
  17. Hiade Airik ha risposto a Zandramas a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    Posto che gli ultimi interventi mi trovano in generale molto d'accordo, vorrei rispondere a Sire e specificare una cosa alla volta sua e di Jade. Quando ho scritto che DnD è una fi6ata pazzesca non parlavo in termini assoluti. Era quasi, anzi, una mezza provocazione. Diciamo uno sdrammatizzare una discussione che aveva preso in quel frangente toni un po' pomposi! Diciamo che non posso negare che DnD sia divertente. Giocare a DnD è sempre stato bello, lo sarà sempre in qualche modo. E' vero, DnD ha limiti e anche grossi. Ma spesso i suoi limiti sono anche i suoi pregi... o per meglio dire i suoi limiti sono il rovescio della medaglia dei suoi pregi. Se un ragazzino comincia a giocare a DnD, sfogliando il manuale vede SUBITO il mago, il guerriero, il sacerdote... sono figure ben caratterizzate, stereotipate ed identificabili. Sono archetipi concettuali nei quali un novizio si colloca agevolmente, senza sforzo. E gli avanzamenti di livello, pieni di privilegi di classe già arredati e corredati, permettono al novellino di "farsi un'idea" di come le regole modificano il gioco man mano! Insomma, non si può certo dire che la qualità di DnD sia bassa. E poi rimane spesso uno stendardo dietro al quale molti corrono. Questo soprattutto grazie al fatto che i più grandi investimenti nell'ambito dei GdR vengono probabilmente fatti dalla WoTC, proprio a vantaggio di questo prodotto, quindi se ci sono novità sostanziali nell'ambito del GdR è probabile (per quanto non certo) che compaiano in queste linee editoriali. Tornando a bomba comunque, e chiarito il senso della mia affermazione, rispondo direttamente a Sire: io non continuo a giocare DnD! O meglio, anche si. Ma ormai sono innamorato perso di True20 (al punto che sfrutterò il mio blog di socio per pubblicare del materiale a riguardo). Perchè True20 e non altro è una domanda un po' di lana caprina, ma posso dire questo: 1) il "modus ludendi" di DnD non mi dispiace per nulla e True20 eredita moltissimo da DnD in questo senso, puntando però l'accento su narrazione e interpretazione, come piace a me. Effetto collaterale di dette analogie strutturali: un giocatore di DnD può imparare a giocare True20 senza aver letto il manuale in una sola sessione. Ritengo che le domande e le precisazioni rivolte al master da un gruppo di quattro giocatori, possano risolversi in qualcosa come una mezz'ora, il tutto giocando! 2) Trovo il sistema di DnD gravato ed impacciato a causa di un'eccessiva commistione di regole generaliste e regole ad-hoc, le une imprescindibili dalle altre. Questo in True20 non esiste: il sistema è modulare all'osso, pur conservando la struttura propria dei giochi d20-based. 3) A causa della comunanza di cui al pt. 2, il 90% del materiale disponibile per DnD è agevolmente fruibile con fatica pressochè nulla in una campagna True20. Ergo, si evita il problema del "gioco a DnD perchè l'ambientazione che amo è solo per DnD", o per motivi simili. Purtroppo Jack Ryan ha ragione: DnD, commercialmente, la fa da padrone: moltissimi di noi non hanno il tempo fisico di mettersi a inventare materiale di sana pianta sempre e comunque... poter usare ambientazioni, png, classi, avventure, scenari... non è una cosa da ignorare. True20 è l'unico motore che permette all'istante di accedere in tempi ragionevoli e senza necessità di conversioni scritte che superino le poche paginette di appunti scritti a penna, alla quasi totalità del materiale per DnD disponibile sul mercato. Provare per credere. In questi termini e considerato il modo di masterizzare di Jack, io gli consiglio vivamente di dare un'occhiata a questo motore di gioco. Potrebbe rimanere estasiato, com'è successo a me. Grazie per lo spazio concessomi, ne approfitto per salutare mamma, papà e i nonni che mi guardano da casa!
  18. Hiade Airik ha risposto a Zandramas a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    Ma infatti non ho nulla da dire riguardo a te, piuttosto che Dedalo o Larin, che siete fantastici in quel che fate. E nemmeno riguardo alla sezione "sviluppo dei PG"... ma guarda un secondo qui: http://www.dragonslair.it/forum/showthread.php?t=15881 Il concetto è chiaro: "ho bisogno una CdP bella per uno stregone!"... Tra l'altro di decimo livello! Non importa il suo passato, la sua personalità, il suo ruolo nel gruppo... importa trovare qualcosa di bello, perchè (cito) "leggendo ho notato che non mi conviene assolutamente fare lo stregone" (il grassetto è mio, per evidenzare la parte interessante). Che approccio alla costruizione del PG è questo? Un PG di decimo livello dovrebbe avere un passato. Avrà dei compagni di avventure, magari appena incontrati ma in ogni caso qualcuno con cui vedersela. Avrà una personalità, delle preferenze, un percorso... Le CdP sono state pensate per aggungere profondità al PG, non perchè "conviene"... Questo post invece: http://www.dragonslair.it/forum/showthread.php?t=15450 secondo me è decisamente migliore. Qui viene richiesto un parere (e un consiglio regolistico) per creare un PG caratterizzato. E nota che si parla di un picchiatore puro, quindi ad una prima analisi potrebbe sembrare l'approccio che io tanto odio... invece mi piace come è stato messo l'argomento... "che ne pensate? Il PG sarebbe carino? Si dovrebbe focalizzare su questo e quello...". Insomma, io ci leggo: "ho già una direzione, un'idea! Voi che siete regolisti migliori mi date una mano a tradurla in regole?". E questo è tutto un altro paio di maniche, a mio avviso. E sia chiaro: non sto scrivendo che esiste un modo giusto ed uno sbagliato di fare i PG! Lungi da me! Semplicemente concordo con Egno: se il modo impiegato è quello del primo post che ho linkato, allora DnD diventa poco più che un gioco di soldatini. E come in tutti i cloni di Risiko, chi ha più potere e più risorse, vince! Ed ecco la corsa al PP che denuncia Zandramas. Poi i giocatori possono anche trovare una propria dimensione interpretativa a partire da un PG fatto a tavolino, certo!!! Possono maturare assieme al loro personaggio, imparare ad interpretare di più o a dare uno spessore al gioco... insomma, non c'è nulla di "male" in questo! ' Però è innegabile che la tendenza a fare i PG a capocchia c'è eccome! Sul nostro topic di creazione firme, dove si propaganda l'interpretazione e il ruolo sopra ad ogni cosa, è arrivato anche chi si è presentato bullandosi di creare sistematicamente i personaggi più assurdi, con tonnellate di archetipi e CDP al solo scopo di far impazzire il master... vedi un po'...
  19. Hiade Airik ha risposto a Zandramas a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    Merin, credo che la discussione sia da intendere su due differenti piani, quello dell'approccio e quello della tendenza del gioco. Se scindi le due cose, Egno ha ragione quanto gli altri... nel senso che DnD è supereroistico e lo sappiamo tutti. Anche Hiade (il mio PG intendo, che gli dèi lo benedicano) ha un livello di potere a dir poco imbarazzante. E solo perchè è al tredicesimo livello. Pare pressochè impossibile, per come funzionano le cose in DnD non "accumularlo", questo potere. Hiade si è specializzato nella creazione di oggetti magici e ora come ora si è costruito i suoi ninnoli. Questo basta ad avere tanto di quel potere "addosso" che nemmeno so cosa farmene. E in questo DnD non aiuta, visto che usare questo potere non ha un reale costo. In True20, ad esempio, usare il potere arcano sarebbe comunque faticoso, quindi dovrei farlo con parsimonia... ecco come il DnD si trasforma quindi in un sistema che in qualche modo "promuove" l'accumulo di potere... e questo è innegabile. D'altro canto, il punto di vista mio personale (quello che condividi anche tu credo, e un po' tutti qui) è che, tralasciando la struttura del gioco, c'è una bella differenza nel giocare per vivere le avventure ed avere l'effetto "collaterale" di accumulare potere e ricchezza, piuttosto che sfogliare per ore i manuali alla ricerca della combinazione più astrusa e più forte per "vincere", non importa in che campo. In questo senso io intendo il PP ed è uno dei motivi per cui non partecipo MAI alle richieste di costruzione dei PG qui sul forum. Arrivasse mai UN cristiano che chiede "Vorrei costruire uno sciamano il cui passato bla bla bla", piuttosto che "Devo fare uno stregone, avete qualche bella CdP da proporre?". Così non me la sento di dare una mano! Pissènlov
  20. I ogni caso, unendo i puntini da 1 a X tra il post di Samirah, il conseguente intervento di Piri e la giusta congettura di Shar, ho la netta impressione che a parlare di questa cosa qui ci siano quasi solo gli utenti che non abusano in modo spudorato di questo strumento. Io ho ricevuto solo una volta un "Rep deserves rep", ma non ho risposto nemmeno via MP perchè non m'è parso giusto... sebbene abbia apprezzato il gesto di gratitudine, per carità, mi ha ricordato all'istante quella strana forza che governa i regali di Natale, per la quale tu ne fai uno a persone di cui non ti interessa, credendo fermamente ne riceverai uno. Poi tali persone non ne hanno uno per te e tu ti senti fighissimo perchè li hai gabbati e loro si arrabbiano del regalo perchè si sentono barboni a non ricambiare... insomma, quella strana alchimia di educazione da "falso galateo per contadini arricchiti" *****cata in anni di vita su questa terra. Alla fin fine, se il problema rimane quello dei nuovi utenti, cambiare il nome alla reputazione risolverebbe il 90% dei problemi. Proporrei come Piri "Popolarità", ma se vogliamo togliere ogni dubbio, anche cose come "Apprezzamento", "Stima" o "Simpatia", benchè soggettive, sono adeguate per quello che simboleggiano. Per quanto riguarda l'affidabilità in senso GdRristico di una risposta, di un utente o di un topic, a quel punto la tanto promossa funziona "Cerca" unita alla possibilità di votare un topic, dovrebbero sistemare la maggior parte dei newbie! Perchè in effetti votare l'affidabilità di un utente "in toto" quando egli si focalizza nell'ambito del GdR? E l'area informatica? Se io sono un drago con le regole ma non so usare il computer ed un utente del forum si legge un mio consiglio tipo "Vai tranquillo!!! Spiana tutto che tanto i tuoi dati sono al sicuro!" nell'area informatica? L'affidabilità di un utente è una cosa da tenere con le pinze. Io non ho mai inteso la reputazione come il gradi di affidabilità di un utente sul forum... affidabilità in cosa?! Poi finisce che per aiutare qualcuno a fare un PG, questi si gioca i dati del lavoro di suo padre sul PC di casa e finisce linciato... Come la mettiamo in questi termini? Come facciamo a decidere quale sia l'affidabilità? Un'altra considerazione: non tutti gli utenti sono abbastanza maturi (soprattutto quelli nuovi) da apprezzare un consiglio preciso ma dato a colpi di cartavetra. Quanti dei nuovi utenti "reputeranno" un post che li aiuta a fare un PG facendoli sentire apertamente ignoranti? (capita ragazzi, capita...) Ecco come il sistema di apprezzamento delle competenze può NON funzionare. E d'altronde se ci sono regolisti con i contropifferi che hanno repute nulle, ecco la prova che non funzioneranno mai in ogni caso. Cambia cambia, il problema non è che utenti non meritevoli hanno repute alte, ma che in ogni caso quelli meritevoli non le hanno! Ed ecco invalidata la speranza che un giorno "qualcuno usi la reputazione per com'è pensata!". Per com'è pensata non serve a molto perchè si rivolge ad un pubblico idealizzato... Almeno imho. EDIT: conclusione... a questo punto si cambi il nome alla reputa, che tanto per come volete voi non funzionerebbe in ogni caso, si lasci così com'è con un nome diverso per permettere a noi che la usiamo in modo più umano di fruirne come sempre e si trovi un metodo per far capire ai nuovi utenti bisognosi chi ne sa e chi no (magari una classifica semestrale gestita ESCLUSIVAMENTE allo scopo di elencare le personalità che hanno un forte impatto nell'area GDR).
  21. Si, si... lo so! Ma siccome il T20 ti permette di creare dei path (degli avanzamenti precostituiti) a partire dalle normali regole di avanzamento, è molto più semplice ricostuire dall'osservazione le "classi" dei personaggi (che magari erano pure multiclasse) piuttosto che non cercare gli incastri con il lanternino. Soprattutto visto che tra OD&D e D&D 3.5/4 ce ne passa di acqua sotto i ponti. Inoltre la necessità di voler rendere differenti tipi di magia si sposa perfettamente con un sistema simile a quello di T20 o eventualmente quello proposto di True Sorcery, dove non sei vincolato ad un elenco delle pubblicazioni ufficiali (pena l'inaderenza al motore di gioco O al tema originale di Lodoss). Secondo me un sistema più modulare è ottimo per una simile impresa... poi per carità! ' Era solo un'indicazione!
  22. Hiade Airik ha risposto a Zandramas a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    Uhmmm... devo ammettere che del tuo post precedente non avevo capito un piffero! Chiedo scusa. Allora... in questi termini posso (almeno in parte) stare con te! Il problema che DnD sia un po' fuorviante per i giocatori novelli e che induca un certo tipo di comportamento è generalmente vero. Ritengo però sia colpa non tanto del regolamento (che in quanto a creazione del personaggio ormai mi è decisamente inviso), quanto al "sapore" della linea editoriale. Quando si compra un nuovo manuale di DnD, cosa si legge nella quarta di copertina? Tipicamente niente più e niente meno che "Nuovi talenti, incantesimi e Classi di Prestigio per il tuo personaggio". Questo per noi maschietti suona circa come "Saldi all'outlet di Serravalle" per le femminucce... non so se mi spiego! Soprattutto attorno all'età dell'adolescenza "matura", quando la spinta naturale del ragazzo verso la tecnica, l'assemblaggio e la costruzione di schemi si fa sentire moltissimo. E siccome i prodotti editoriali per DnD 3.5 sono tutto fuorchè equilibrati nell'utilizzo... addio! E' facilissimo cadere nel tranello. Non è da dimenticare poi che i prodotti della WoTC sono americani e, checchè se ne dica, gli americani hanno un modo di pensare e di porsi ben diverso dal nostro, soprattutto quando devono fare la gara a chi ce l'ha più lungo. Non a caso ci sono produzioni nostrane per DnD che (leggere per credere) sono stese e scritte in un modo completamente differente e non ti portano minimamente a fare PG esasperati, poichè pongono l'accento su tutt'altro! Ambientazioni con PNG di secondo livello o con soli livelli da esperto o aristocratico, ti aiutano a capire che non è importante la supercombo quanto la tua collocazione nel contesto di gioco. Perchè combattere con un aristocratico di 6° livello credo sia accessibile ad un normale avventuriero di terzo. Ma un avventuriero difficilmente combatterà con un aristocratico di 6°... presumibilmente se la vedrà con tutta la sua guardia armata, no?! Ecco dove (a mio avviso) la produzione americana si ferma! Ascoltate le sparate di marketing della WoTC e vi accorgerete che per loro esiste solo il dungeon, il mostro e il tesoro. E a volte qualche cattivone. Egno fa una giusta osservazione (ora che l'ho capita! ') a dire che DnD ti rende "inutile" nei casi limite della vita vera... ma i casi limite della vita vera non sono per nulla contemplati da DnD!!! Forse nemmeno da GURPS se è per quello... Riguardo all'osservazione di Sub: così su due piedi credo sia il contrario di quanto dici, ma dovrei ragionarci molto attentamente. Ad una prima analisi però posso dirti che, proprio poichè i personaggi di un gioco modulare prendono vita da una base comune a tutti, il min-maxing è più difficile. In DnD un personaggio ha una base di possibilità "inamovibile" e regalata che sono i suoi privilegi di classe. Da li, quindi da una posizione già avvantaggiata su alcuni fronti rispetto ai suoi compagni, egli può costruire il PG, sicuro che in qualcosa è gia "bravo di sicuro". In un sistema modulare, in qualche modo un equilibrio lo devi trovare tu. Il DnD fornisce undici percorsi tra cui scegliere il proprio futuro... questi percorsi hanno il vantaggio di essere facilmente comprensibili e molto evocativi per i giocatori. Ma proprio per questo hanno lo svantaggio di porre l'accento in maniera univoca e imprescindibile, su alcuni lati dello sviluppo del tuo personaggio. Il che per un giocatore novello è un po' come dire: "Ecco, vedi? Hai scelto di fare il mago quindi siccome questo è quello che fa il mago, quando ti troverai al scegliere mi raccomando, non scegliere a cappella... il mago è il mago, per gli dèi!!!" Chi mai ha fatto un mago (Mago come classe, eh?!) con Arma focalizzata in qualcosa che non fosse un incantesimo? Capisci cosa voglio dire? La tendenza invece, di solito, non è quella di focalizzare. La specializzazione fa paura. E la dimostrazione ne è il proliferare di tutte queste classi (a mio avviso un po' del cavolo) come warmage, warlock, chierico da guerra, ecc ecc... Praticamente classi che ti fanno essere "un po' e un po'". Che è esattamente il contrario del min-maxing, senonchè il sistema di classi di DnD ti permette di farlo lo stesso, fornendoti una base "un po' e un po'" già pronta si cui costruire una fortezza con le gambe o un supermago negromante maledetto. Quando invece costruisci il personaggio in totale libertà ma senza "regali", puoi scegliere. Scegli il minmaxing? Benissimo, ma ricordati che se da un lato sei una macchina, dall'altro sei DAVVERO nelle feci. Scegli un maggior eclettismo? Probabilmente il sistema di regole sarà abbastanza bilanciato da non farti passare in secondo piano rispetto al resto del gruppo. D'altronde i privilegi di classe in DnD sono roba che scotta, e in questo Egno ha ragione: se puoi perderli per una scelta interpretativa significa che il sistema è debole sul lato della libertà interpretativa... Che poi il sistema perfetto non esista e DnD sia (pregi e difetti) una fi6ata pazzesca... siamo tutti d'accordo credo!!!
  23. Hiade Airik ha risposto a Zandramas a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    In primis mi preme sottolineare che (con esplicito riferimento al mio post), un esempio come quello portato da te suona molto più come voglia di dialogare che non l'esempio portato da Egno, volutamente esagerato. Il tuo caso è quello di un esperto giocatore in mezzo a un gruppo di "bravi" PP. Beh... ovvio che il sistema lo permette. Non posso però dire che il sistema lo fomenti. Sai che un'automobile è un ottimo mezzo per scappare dopo una rapina in banca? Ma tu l'hai mai usata a questo scopo? A parte questi parallelismi da Zelig, il tuo problema nello specifico è proprio quello di trovarti a giocare con un gruppo di persone che hanno un approccio ludico differente dal tuo. A parte che sul fatto che il master non ci possa fare niente avrei da dire qualche cosina... ma d'altra parte l'equilibrio in un gruppo con trent'anni di media, non sta al master trovarlo. Dici di divertirti ma al contempo dici che è frustrante. O pratichi sadomaso da tavolo oppure qualcosa non torna! Probabilmente quello che vuoi dire è "il mio personaggio mi piace così ed è così che io voglio viverlo, ma non mi si rende la vita facile e nessuna regola è li per darmi una mano!". Beh, su questo posso stare anche con te. Ma è proprio qui che si manifesta la tendenza che "denuncia" Zandramas. Molti riescono a "ruolare" ma non riescono a prescindere dal costruire i personaggi in modo cantieristico. Se piace a loro ben venga. Se a te non piace, ben venga altrettanto. Se a loro piace, a te no e dovete giocare assieme... purtroppo non son cose che riguardano la WoTC, sebbene credo che il 90% dei loro acquirenti ne trarrebbe grande beneficio. Cionondimeno non si può parlare come ha fatto Egno, in senso assolutistico. Esistono un fottio di combinazioni, di multiclassamenti, di costruizioni di PG che permettono di creare un gruppo affiatato ed allineato. Questo passa per il modo di giocare, certo: passa per persone che invece che "sfotterti il PG" (passami la brutta immagine), ti aiutano a viverlo. Giocatori che pensano a sè E agli altri. Utopia? No, io ci sono dentro. Caso raro? Si, ma un singolo caso invalida la regola. Hai letto il fumetto linkato da Zandramas? Quello è il modo di pensare DnD che io odio profondamente. Leggere un post dove mi si scrive che quello è l'unico giusto e possibile se non voglio trovarmi con un PG inutile... beh, c'è differenza!
  24. Hiade Airik ha risposto a Zandramas a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    Non so bene da dove prendere un post del genere... Posso solo dirti che 1) se giochi da una vita con persone (master e giocatori) che si divertono non con te ma a discapito tuo, non siamo noi che abbiamo sbagliato gioco ma tu che hai sbagliato amicizie. 2) Il compito del master (ed è scritto nella GDM in mille salse) è anche quello di garantire omogeneità al gioco e al party, evitando abusi e soprusi e guidando per quanto possibile i giocatori ad una collaborazione che abbia come fine il divertimento. 3) Un monaco che dopo 12 livelli si mette l'armatura e sale a cavallo con l'arbitrarietà che hai sarcasticamente infilato nel tuo post, corrisponde all'interpretazione che forse un giocatore lobotomizzato e stupido dalla nascita potrebbe operare del suo PG. Interpretare non significa "decido e lo faccio". Se interpreti come si deve il tuo PG non salta di palo in frasca! EDIT: ricevuta ammonizione per questo post. Credo che il punto 3, qui sopra sia il motivo principale. Non avevo la minima intenzione di dare del cerebroleso a Egno nel particolare, e ci mancherebbe. Semplicemente ritengo che esempio così poco azzeccati siano faziosi e fuorivianti ai fini della discussione, come tento di spiegare nel punto seguente. Questo edit a scopo puramente chiarificatorio. Rimane quanto scritto e mi scuso per aver scritto in un modo troppo frettoloso per farmi capire. 4) Il fatto che il tuo PG si infila l'armatura, sale a cavallo e diventa inutile, non è assolutamente corrispondente a realtà. Salvo casi limite come quello da te citato, un mago di 12° che prende un livello da monaco, guerriero, chierico o ranger, risulta perfettamente bilanciato rispetto ai suoi compagni di party. Un mago di 12° che sceglie di prendere un livello da barbaro è ovviamente un'idiozia: non si chiama interpretazione ma voler rompere le p***e a master e compagni di gioco! Certo se il tuo concetto non ammette interpretazione già "di base"... non si può pretendere tu percorra con equilibrio il sentiero di questa discussione. Da un lato hai ragione: DND è un gioco di soldatini e puoi giocarlo così! Anzi, è la morte sua! Cordialmente
  25. Hiade Airik ha risposto a drumboy a un messaggio in una discussione Disegni e Illustrazioni
    Potrei dire che questo è decisamente il peggiore che hai postato... ma forse non mi rendo conto che è una prova per qualche tecnica differente dal solito. In ogni caso è più di quello che potrei fare io ad un anno da qui se OGGI mi mettessi a disegnare tutto il giorno!