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Divertirsi con poco.
Hiade Airik commented on Selvaggio Saky's inserzione blog in Mondo,mi ricevete?
Se mi diverto con poco? Basta vedermi in piedi su una sedia in mezzo ad un ristorante ad urlare "DL!!! WHAT IS YOUR PROFESSION?" Come Piri, avrei volute esserci anche io! Credo avrei preso la marionetta del lombrico da mettere sul pis... no, aspetta, siamo su DL, non si può!!! -
Saky, tu sei un esempio da seguire. Sei una persona complessa ma non complicata, semplice ma non sempliciotta, ricca ma non possidente, forte ma non prepotente, intelligente ma non intellettualoide, pratico ma non becero, saggio ma non arrogante, coscienzioso ma non pavido, coraggioso ma non incoscente, alto ma non bello... no, scancella quest'ultima... Dicevo... sei una delle persone più equilibrate, splendide, raggianti e meravigliose che io conosca! Sei un muro di solida pietra con un milione di finestre su mondi nuovi, dipinto a murales da una scolaresca di bambini festanti. Davvero, davvero e davvero ancora, Saky, TU SEI IL CUNGI! Un abbraccio fortissimo!
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Tanto per cambiare sono impressionto! Un'oretta?! O_O Marò...
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Wild Saky's drawing
Hiade Airik ha risposto alla discussione di Selvaggio Saky in Disegni e Illustrazioni
Oltre ai commenti degli altri, tutti correttissimi, vorrei farti una "critica" di carattere più generale... Se guardo il disegno "da lontano", mi pare che in generale i particolari di cui hai arricchito il disegno (e che sono il tuo punto di maggior forza imho), siano stati ricamati senza tenere in considerazione l'inquadratura. Purtroppo non ho terminologia tecnica riguardo all'illustrazione per spiegarmi ma... guarda ad esempio il volto. Gli occhi sono inclinati con quello sinistro (la sinistra del personaggio) più alto del destro, mentre il naso sembra essere inquadrato da davanti e non a tre quarti come il resto del disegno. Allo stesso modo, la parte sinistra della catena non è ben verticale, e con questo piccolo errore ti giochi tutto il realismo del disegno che pare non avere più un equilibrio. Fatte queste considerazioni, ecco la domanda: ma tu usi delle linee di costruzione? Forse sbaglio (chiedo agli illustratori veri di massacrarmi se dico eresie) ma spesso le linee di costruzione ti danno dei riferimenti eccezionali per tutto il disegno, eliminando automaticamente gli errori più grossolani... Ad esempio, hai mai visto quei disegno dove la testa viene prima bozzettata con due cerchi (uno per il cranio e uno per la parte bassa della faccia) e poi su di essi si traccia una specie di "croce" che identifica il centro della faccia in funzione della prospettiva? Oppure, una bella linea verticale fatta a squadretta, mooolto leggera attorno alla quale posizionare la catena? Se prendi simili riferimenti fissando dei paletti mentre guardi il disegno nel suo insieme, non dovresi più trovarti con certe imprecisioni nelle proporzioni e dovresti anche sempre avere automaticamente ad occhio la prospettiva... Spero davvero di non aver detto cretinate! In ogni caso, a me come disegni piace un sacco!!! DAI DAI DAI che tra un po' DL avrà un altro capace illustratore! -
dnd 3e Gary Gygax ci ha lasciati
Hiade Airik ha risposto alla discussione di Dees in Dungeons & Dragons
Non c'è la faccina che piange. -
La pratica onanistica e contemplata dal regolamento DL? No perchè... :sbav:
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No, no beh... non è molto OT, visto che il topic riguarda proprio i pareri su questo argomento e credo che tutto sommato, dovesse essere letto da qualcuno che è in dubbio se comprare o no il manuale, sarebbe certamente utile! Ad ogni modo, quando parlo di niubbo intendo per lo più proprio colui che non si avvicina al GdR per la primissimissima volta!!! Tu hai giocato a DnD, giusto? Quantomeno quando hai letto M&M avevi in mente come si sviluppa la dinamica di un GdR. Io parlo proprio di quelle persone alle quali se proponi di giocare e gli spieghi di che si tratta, ti guardano un attimo disorientati e ti chiedono: "Si, ho capito ma... com'è che si gioca di preciso?". A me è capitato spesso. Ma non perchè ho a che fare con stupidi: al contrario, perchè do per scontate talmente tante cose che non è ovvio per nulla come si gioca. Ecco, in questi casi credo che True20 sia già fin troppo astratto, salvo che tu non abbia davanti una persona con un'intelligenza veramente, veramente notevole, in grado di creare collegamenti pressochè istantanei tra il modello regolistico e l'esperienza pratica. Da che gioco (e ormai son quasi dodici anni), mi è capitato una volta sola di trovare una persona del genere. Stando strettamente nel confronto da T20 e M&M, comunque, trovo che i due sistemi di creazione del PG, comunque disponibili come reciproca opzione (anche se in M&M non è contemplato il concetto di "ruolo", che ha anche poco senso, è facile crearlo con le regole), siano molto validi e possano essere applicati al caso. Du sistèm il megl che uan, no?! In generale comunque, il sistema di costruzione a punti è fondamentalmente la formalizzazione del "bilancino" che hanno usato per creare il sistema a ruoli, quindi è un'ulteriore astrazione. Il che, per me, è sempre solo un bene!
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Airon, faccio eco a Crisc e te lo spiego con un parallelismo. Hai mai assemblato una batteria? Parlo dello strumento musicale. Ti assicuro che non c'è niente di difficile: anzi, la batteria è lo strumento più modulare del mondo, perchè non ha setup predefiniti! La puoi mettere come ti pare; ti faccio vedere una foto e poi fai tu. Io sabato pomeriggio mi sono preso un momento di meritato relax e mi sono assemblato l'altra "metà" della batteria elettronica che mi sono preso. Suono la batteria da dieci anni, eppure a trovare un setup come si deve ci ho messo 5 ore. Un pianoforte invece ha una caratteristica stupenda: il do è sempre li, prima dei due tasti neri! Sarà noioso ma appena vedi una tastiera sai dove mettere le mani! Spero d'essermi fatto capire, ma in definitiva: maggior libertà richiede maggior saggezza da parte di chi ne gode. Altrimenti rischia (attento, rischia) di essere frustrante. Un niubbo spesso trova già frustrante non capire che dado tirare e se deve fare alto o basso... quando costruisci il tuo "primo" PG non hai oggettivamente la minima idea di come tutti quei numeri influiranno sul tuo modo di giocare. E dover scegliere del tutto come bilanciare il PG è una gallata pazzesca ma è anche un po' spaventoso. Poi ovviamente, come tutti i prodotti GR, M&M è fatto strabene sul lato di esempi, archetipi, guide, ecc!!! Il che è splendido. Ma rimane il fatto che più libertà = più "responsabilità".
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Amo quando mi dai ragione! Scherzi a parte, in effetti (non volevo dirlo così spudoratamente) il "bello" del T20 è proprio che si colloca in quella fascia intermedia che identifica un "prodotto per tutti, fatto molto bene". DnD mostra un po' il fianco ai giocatori più maturi, mentre M&M non è proprio per tutti. Quantomeno non per chi si scoraggia facilmente. Ad ogni modo le regole opzionali del companion colmano un buco in un modo che accontenta anche i palati più fini. Gioco a parte (rispetto a True20 sono certo esserci molto di meglio) la qualità del prodotto editoriale rimane molto alta. Mi permetto di dire che da quel lato è un prodotto esemplare! EDIT: Airon, scusa... hai letto la versione inglese o l'italiana? Io devo precisare che ho letto i manuali in inglese, non so se Wyrd ha fatto un buon lavoro con la versione tradotta, anche se ci metterei la mano sul fuoco... ' Comunque non parlavo tanto del sistema in sè: Crisc ne faceva un questione di creazione del PG e devo dire che la creazione a punti in mano ad un newbie è scoraggiante. Poi, non tutti i newbie sono uguali, per carità... ma una delle forze di DnD è proprio quella di saperti dare degli archetipi facilmente identificabili per fare il tuo PG, il che per uno che approccia al gioco nelle prime battute è un bel vantaggio. Questo è anche lo svantaggio quando si arriva al dunque del "fare il PG come vuoi tu, giocatore esperto". T20 si è elegantemente collocato a metà, non rinunciando totalmente agli archetipi ma senza appesantirli di caratterizzazioni arbitrarie che prima o poi finiscono per ledere la libertà del giocatore. Ci sono modi molto più elenganti ma (sarà per deformazione infomatico-professionale) trovo che la maggior parte delle loro soluzioni sia quanto di meglio si potesse fare per raggiungere il loro obiettivo.
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Credo che la scelta sia stata quella della progressione a ruoli poichè True20 è nato dalla generalizzazione del motore di Blue Rose (prima edizione). Il tentativo fu talmente apprezzato che la seconda edizione di BR fu basata "all'inverso" sul T20. M&M ha seguito una linea editoriale sua, che sicuramente ha tratto molto dalle discussioni "interne" della GR. Forse in questo più che nella vendita di un manuale in più, si può ritrovare la natura "aziendale" di GR, che porta avanti più progetti anche slegati tra loro. Ad ogni modo, a scopo puramente informativo, sul manuale opzionale True20 Companion, un "enanchement" per narratori, viene spiegato sia come costruire ruoli con criteri differenti, sia come utilizzare un sistema completamente svincolato per la creazione del personaggio, derivato da quello di M&M. Purtroppo (o per fortuna, in funzione dei gusti) è rimasta un'opzione. Io ad esempio, preferisco la "strada" dei ruoli, ma di certo una maggior modularizzazione è solo un bene!
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True Magic - Introduzione e scaletta
Hiade Airik commented on Hiade Airik's inserzione blog in Modus ludendi
Grazie Sub, per gli auguri! Gid, il discorso del "vero nome" va benissimo ma è solo una delle tante manifestazioni che può avere in un setting di gioco la magia. Quello che sto cercando di fare non è dare un particolare "aspetto" alla magia, ma creare un sistema di regole tale per cui, ad esempio: - Tu giochi una campagna in un mondo di tua invenzione usando l'approccio del "Vero nome". - Megres "traduce" i Forgotten Realms al True20 e non ha alcun problema a gestire tutta la magia come veicolata dalla Trama (almeno nella 3.5 ) - Sami crea una campagna su MethyrFall e può rappresentare sia la magia spontanea, sia quella nozionistica, sia quella divina, tramite l'utilizzo del Flusso. - Crisc fa un'ambientazione steampunk e ci infila dentro solo la psionica e non ha problemi a farla funzionare senza arzigogolamenti mentali - Io mi faccio un "porting" di StormBringer sul sistema True20 e posso rappresentare la magia rituale e i patti planari melniboneani. ... insomma, il problema non è trovare un tipo di magia che "me piàscje", ma trovare un impianto di regole che permetta al meglio possibile, di rappresentare il più ampio spettro possibile di varianti, di comportamenti, di concezioni e di folklore legati alla magia! Per usare un esempio che certamente ti sarà chiaro, io non voglio disegnare una persona, voglio scrivere un manuale di anatomia per illustratori! Spero di essermi spiegato ^_^' Comunque stamane ho avuto un'illuminazione. Devo verificare ma se tutto va bene ho trovato una strada nella nebbia! Grazie a tutti! -
True Magic - Introduzione e scaletta
Hiade Airik commented on Hiade Airik's inserzione blog in Modus ludendi
No, in sè il sistema non sarebbe da creare ex-novo, ma sarebbe un estensione di quello già presente nel T20 con i concetti tipici della magia Vanciana, ma senza quelle assurdità tipicamente ludiche come gli slot o lo studio mattutino. Nè tantomeno il livello di incantesimo... Ma mi sembra tu abbia frainteso il mio scopo: come dici tu, spesso la magia è mutuata dal folklore. Io non voglio dare una rappresentazione a questo folklore, bensì voglio creare un set di regole abbastanza completo ed elastico da permettere ad un narratore/master di rappresentare agevolmente la quasi totalità del folklore e in generale, di ogni forma di magia presente nel fantastico. Non importa in che setting giochi o cosa sia la magia per te... il sistema riesce a rappresentarla senza richiederti degli sforzi paurosi per far sembrare il tutto coerente (ripeto: pensa allo stregone 3.5 e capirai di che sforzi parlo). -
Verissimo, ma lo ritengo uno spartiacque piuttosto misero. Un anno e 200 messaggio son pochi. Ripeto: dire che uno è antico per un simile motivo è come dire che "sono innamorato della mia lavatrice"... per quanto la possa apprezzare come elettrodomestico, mi pare un po' esagerato. Io per primo che ho poco più di 600 messaggi, dovrei essere declassato davanti ad un Aerys o ad un Dusdan che passano i 4000 e si ricordano del multiutente, per dire. Allora si che "essere degli Antichi" ha un significato. Tecnica a parte, siamo su un forum di GdR ed è bello anche sognare e... conquistarsi il passaggio di livello, se mi spiego. Io lo feci con la reputa, ora che non c'è più questo limite non mi sembra giusto che gli altri due vincoli rimangano strettamente invariati. Preferisco tornare pischello e sudarmi di nuovo l'ingresso nel Circolo. Inoltre, a dirla tutta, credo proprio che il "cambio di nome sotto all'avatar" sia più adatto a Wyrm ed Antichi, che si sono conquistati una posizione nel forum, piuttosto che ai soci che per quanto contribuenti potrebbero essere i primi venuti (invalidando così l'utilità del titolo di cui tu parli riguardo alla suddivisione in gruppi). EDIT: Anzi, sapete che vi dico? Che io torno alla nomenclatura standard a meno che un giorno non mi meriti di essere Wyrm. Essere socio è un piacere che prescinde dalle caratteristiche del mio account! Boh, così mi pare che perda totalmente di valore l'esistenza stessa del Circolo.
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[ADC PIGNA MOD ON] Intendevi "realismo"? [ADC PIGNA MOD OFF]
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True Magic - Introduzione e scaletta
Hiade Airik commented on Hiade Airik's inserzione blog in Modus ludendi
Gli interventi non sono MAI fuori luogo! Vediamo subito di analizzare i tuoi due punti: a) No, assolutamente! Anzi, dovrò/emo prestare molta attenzione a che non avvenga il contrario. Nel True20 la costruzione di un PG avviene senza l'ausilio di classi. I concetti stessi di Stregone e Mago, di cui mi servirò inizialmente per orientare l'analisi, non esistono in True20. Ma nemmeno quello di chierico e mago, o di psionico, o di druido. Certo questo non significa che non ci possono essere chierici, maghi, stregoni o altro, bensì che non è il motore di gioco a creare una classificazione rigida, ma il personaggio che, evolvendosi lungo la progressione dei livelli, costruisce la sua esperienza "mattone dopo mattone" per dare vita ad un eroe unico e non per forza catalogabile. C'è da fare molta attenzione ad un fatto: True20 non è un gioco ma un motore per giochi: è fatto per poter dare vita a qualsiasi ambientazione, dal fantasy alla fantascienza. Anche per questo non può permettersi il lusso di archetipi chiusi. Ad ogni modo, no! La magia spontanea non sarà meno potente di quella nozionistica; al contrario, chi avrà nozioni di magia ma sarà carente di talento dovrebbe trovarsi allo stesso livello di chi ha talento ma non sa di preciso come usarlo. Entrambi questi poi, dovrebbero essere limitati rispetto a chi ha un forte talento E le nozioni per usarlo. Certo, questo costerà in eclettismo, dato che (come logico), una persona che focalizza tutto sullo studio e lo sviluppo delle sue predisposizioni lascerà da parte tutto ciò per cui non è naturalmente predisposto! Almeno, questo nell'idea iniziale. Il punto B forse si spiega da solo dopo quanto scritto sopra. Il sistema di Magia che ho in mente dovrebbe proprio permettere di esprimere l'una o l'altra delle facce della medaglia, premiando poi l'abnegazione di chi le abbraccia entrambe, a costo di tutto il resto. Puntualizzo un'altra cosa: questo sistema di magia dovrebbe funzionare al di fuori del setting, proprio come quello di True20. In effetti il modo migliore di percorrere questa strada, a mio avviso, consiste nell'estendere il sistema già presente e non di soppiantarlo (che poi il l'approccio promosso dal manuale con tutto ciò che vi è contenuto). Già che ci siamo premetto che parte delle idee che esporrò saranno derivate da Blue Rose, una delle più belle "applicazioni" del True20: seppur come setting non mi piaccia per nulla, la qualità dell'impianto regolistico è molto alta. Infine ricordo a tutti che, viste le somiglianze tra True20 e d20 System, si porrà anche un occhio d'attenzione alla possibilità di un "porting" verso DnD o d20 Modern. Quello che mi piacerebbe discutere qui è il concetto e l'impianto prima che il prodotto. Grazie Strike! -
Ti adoro!!! Già messo sul desktop! YEAH!!!
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Dark, so che rompo le scatole ma non hai possibilità di farne una versione per monitor Widescreen (1440x900 ad esempio). Il mio portatile ringrazierebbe INFINITAMENTE! Grazie anche per l'onore di comparire sul primo, che mi piace un botto!!!
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True Magic - Introduzione e scaletta
Hiade Airik ha inviato una inserzione nel blog in Modus ludendi
Finalmente, dopo giorni di silenzio, eccomi qui a rubare dei minuti alla mia vita professionale ed iniziare quello che vuole essere il primo passo verso la costruzione (o quantomeno la definizione) di un sistema magico completo e versatile per i giochi basati su True20 o, con pochi e semplici adattamenti, sul caro vecchio d20 System. Alcune premesse sono doverose. In primo luogo, la mia prima intenzione era quella di scrivere un unico post dove presentare la mia visione, ma in questi giorni di ragionamento mi sono reso conto che l'impresa è piuttosto irrealizzabile. Al di fuori della lungaggine, su cui già non lesino, ho ancora idee troppo lanuginose per poter stendere qualcosa di chiaro e comprensibile. Inoltre preferirei percorrere questa strada assieme a voi e ai vostri pareri, che mi saranno utili per "ragionare". Dai lettori che si sono palesati alle mie presentazioni mi attendo più domande che risposte e più questioni che proposte, poichè ho bisogno d'essere stimolato a ragionare sul problema. Cionondimento ogni idea è ben accetta, da chiunque! Altra premessa riguarda una nota "un po' dolente". Durante i miei ragionamenti, da qui in poi, presupporrò che il sistema di magia proposto nel manuale "True20 Adventure Roleplaying" di Green Ronin Publishing (tradotto in italiano da Wyrd Edizioni) sia materia assodata. Risponderò volentieri a domande a riguardo ma non posso riscrivere per tutti come funziona l'intero sistema di magia del True20, con il quale il nostro nuovo sistema dovrà risultare compatibile, almeno a grandi linee. Per chi volesse, una specie di bigino per il True20 è disponibile gratuitamente a questo indirizzo. Per tutti gli altri, posso solo dire che esiste una pletora di modi più o meno legittimi per procurarsi una versione leggibile del manuale, ma che il migliore rimane quello di spendere 20€ e fare proprio uno dei prodotti migliori che il mercato dei GdR proponga ad oggi. Infine, e poi la chiudo con l'introduzione, ho deciso di intitolare questa serie di post True Magic. La GR pubblicò tempo fa un manuale intitolato True Sorcery, che voleva creare una variante del sistema di magia che desse un reale spessore agli stregoni del DnD 3.5. Il sistema ivi presentato è macchinoso e farraginoso, per quanto efficace, e richiede grande maturità da parte del giocatore per non essere abusato. In definitiva fu un flop. La Magia, d'altro canto, è una componente tanto fondamentale della fantasia e dell'immaginario di tutti noi, che merita un posto d'onore nelle meccaniche di quasi ogni GdR. Sperando che la magia si avveri e strizzando l'occhiolino al tentativo della GR di dare risalto a questo argomento, ho scelto True Magic. Vedremo dove andremo a finire! In questo post presenterò la scaletta degli argomenti futuri e cercherò di definire una visione d'insieme molto, molto vaga. Andiamo quindi ad incominciare! SOMMARIO DEI LAVORI Concetti e definizioni: La magia vanciana: il concetto di spell La magia spontanea: il concetto di power Cosa serve per lanciare uno spell (il concetto di Mago) Cosa serve per usare un power (il concetto di Stregone) La base del sistema: Un passo indietro: Maghi e Stregoni in un mondo senza classi. Proposte per la gestione degli spell: Gli adepti e gli spell: sistema a talenti Gli adepti e gli spell: sistema ad abilità [*]Gli spell e i power per i non adepti Regole opzionali e riflessioni: La Magia Rituale Differenze tra un rituale ed uno spell I rituali e i power I rituali e gli spell [*]Oggetti magici ed artefatti CONSIDERAZIONI Come si può evincere dalla scaletta abbiamo creato una dicotomia tra la magia di carattere nozionistico (ben rappresentata dal sistema vanciano) e quella di carattere sovrannaturale. Preciso subito che le parole "Power" e "Spell" non sono state scelte a caso, o per fare il tamarro con l'Inglese. Ho scelto di non usare l'Italiano proprio per identificare due termini univoci, di cui daremo in futuro una precisa definizione! L'Inglese è ottimo perchè il senso delle parole è subito comprensibile ma esse, una volta definite, non daranno adito a fraintendimenti in una trattazione scritta in Italiano. Tornando a bomba: ritengo che la distinzione tra innato e nozionistico sia più che sensata nel tentativo di creare un sistema che coinvolga un po' tutti gli archetipi di incantatore presenti nell'immaginario. Dal vecchio druido che parla con la natura, al giovane Harry Potter di turno, con le sue formule magiche, ad Elric e le sue evocazioni simili a preghiere, finanche ai poteri mentali di razze aliene o ad antiche pergamene contenenti formule magiche che anche il primo ladruncolo può attivare per sbaglio, un sistema magico con pretese di completezza, dovrebbe poter rappresentare senza sforzi di "menefreghismo regolistico" da parte del giocatore, tutti questi casi e anche più. Il problema principale dei sistemi attuali infatti, è che richiedono questo tipo di sforzo, quando si arriva al dunque nell'utilizzo del proprio personaggio incantatore: stregoni che sentono la magia scorrere dentro e che nonostante ciò, devono imparare gli incantesimi la mattina appena svegli (ai quali ci ha abituato il DnD), piuttosto che non alacri studiosi che una volta conquistato il dominio su un ambito delle scienze arcane, possono fruirne come meglio gli pare (fenomeni ricreabili con il True20, se non si fa la giusta attenzione) sono solo alcuni esempi di come i sistemi attuali facciano cilecca nella descrizione degli uni e degli altri casi. Ma anche la congiunzione dei due tipi di magia, nozionistica e spontanea (pensate alla classe DnDesca dell'Ultimate Magus) piuttosto che la totalmente inadeguata rappresentazione della magia divina, o ancora il fatto che per risultare credibile la psionica debba fare eccezione con un intero manuale a se, mi da parecchio da pensare. Sancita infatti una distinzione tra i due approcci alla rappresentazione della magia, possiamo creare quell'omomorfismo di cui avevo parlato in precedenti commenti, tra magia e musica. Mi ripeto per dover di cronaca: immaginiamo un incantatore spontaneo come una persona dotata d'orecchio e talento musicale. Egli sarà in grado di creare musica (magia) anche senza nozioni, magari con particolari predisposizioni verso un certo stile o genere. E' i tipico autodidatta, che di volta in volta, in base alle sue capacità congenite, potrà azzardare qualcosa di nuovo ed ottenere differenti risultati, almeno entro un certo ambito. Dall'altra parte della medaglia abbiamo lo studente di conservatorio. Una persona che, pur senza essere dotata di un vero e proprio talento, può diventare un'ottimo esecutore di partiture scritte in precedenza. La sua forza è la tecnica pura e semplice dell'esecuzione. E' la confidenza con la meccanica del suo strumento e con la capacità di riprodurre fedelmente ciò che trova scritto. Quello che voglio far emergere da questa similitudine è qualcosa di nuovo rispetto agli attuali regolamenti: un quadro dove la magia spontanea e quella nozionistica non sono in contrapposizione ma soltanto due facce della stessa medaglia. Un talentuoso musicista dotato di grande orecchio e talento, dopo aver frequentato il conservatorio con profitto, non sarà menomato del suo orecchio; al contrario, avrà certamente maturato capacità che gli permetteranno di sfruttarlo al meglio. Ecco che allo stesso modo, un talentuoso stregone (nel senso DnDesco del termine) dovrebbe trovare nello studio della magia un'eccezionale risorsa per incanalare e sfruttare al meglio le sue capacità. Come diceva Piri, io vorrei trovare il modo di fare "magia jazz". Direi che per oggi è abbastanza, anche perchè meriterei il licenziamento in tronco, visto il tempo che ho rubato sul lavoro. Lascio sedimentare i concetti, per ora. Chiedendovi lo sforzo di non prendere per assoluto quanto fin qui scritto (visto che come dicevo, la visione è ancora nebulosa), rimango in trepidante attesa dei vostri pareri, delle vostre questioni e dei vostri dubbi. Grazie a tutti per la pazienza. Hiade -
Il discorso di Phate, uinitamente a quello di Anatra, mi trovano d'accordo ma non credo che, come dice Anatra, sia solo una questione di "scudetto". Piuttosto ne faccio una questione di qualità! Mi spiego: quando entrai nel circolo degli antichi avevo già 300 messaggi (ma altrettante firme fatte per tutto il forum in un'area che di conteggio non ne genera, per qualcosa come, a occhio, almeno 600 messaggi o più). Ero sul forum da un anno e poco più ed inizialmente la mia presenza al di fuori dell'area firme era sporadicissima. Ciò che mi fece entrare negli antichi fu proprio l'apprezzamento di cui la comunità mi volle omaggiare con la reputazione. Vuoi per le firme fatte, vuoi per il mio tentativo di integrarmi in modo cortese, vuoi per le tante piccole collaborazioni in area progetti, vuoi anche forse per un raduno e la partecipazione ad un flame (che però contarono anche pochino), alla fin fine mi "sudai" all'interno della comunità la mia appartenenza al Circolo degli Antichi. Ora, prendiamo uno Hiade che arriva fresco fresco sul forum e si mette a postare persino in area DnD una serie di post del genere "Si, si! Bello il barbaro mezzodemone! XD XD" o anche solo "Quoto in pieno! Anche io lo facevo sempre col mio master!". Quanto ci si può mettere a raggiungere i 200 post in un anno in questo modo? Ma per il forum chi diamine sei alla fin fine? Al di la dell'età, ho sempre apprezzato il fatto che gli antichi dovessero godere di "reputazione". Da neo-iscritto, per un bell'annetto, ho guardato con giusta riverenza gli antichi che parlavano con me: non solo sapevo che c'erano da almeno un anno, non solo sapevo che avevano contribuito almeno un po', ma sapevo anche che per una buona parte del forum, il loro contributo era stato "di qualità"; pensate che per lo stesso motivo ci misi parecchio a capire che gli Wyrm non erano antichi "ancora più antichi" ma venivano eletti pescando tra tutti gli utenti. Comunque questo principio di "apporti di qualità" oggi non è più considerato. Che poi vada definito il concetto di "qualità", d'accordissimo... a questo punto però se tutto si basa sulla "quantità", allora che la quantità venga ridimensionata, per gli Dèi. Perchè se io sono un antico (e parlo proprio di me), chi su questa board passa i 4.000 post ed è iscritto magari tra i primi 100 utenti (su oltre 4000 odierni) come lo devo chiamare? "Non morto"? Sebbene non senta il bisogno di un altro gruppo d'utenti (l'Ordine del Drago va benissimo per i neoiscritti, basta ed avanza, unitamente ai quadretti di fama e al numero di post, per capire con chi hai a che fare), i limiti per l'ingresso nel Circolo degli Antichi dovrebbero essere alzati. Ovviamente IMHO e CIMI (Contro Il Mio Interesse ). Ad ogni modo, staremo a vedere, visto che non credo proprio lo staff abbia intenzione di rivedere le scelte ormai prese solo per i commenti su questo post. Augh e saluti a tutti quelli che mi conoscono!
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YEEEEEAAAH! Non sono ancora un fan di Martin, solo perchè ancora non ho avuto modo di leggere la sua saga (rimedierò appena in pensione, credo), ma da totale fan dei prodotti Green Ronin, non posso che gioire del fatto che un simile testimone sia stato raccolto proprio dalla mia editrice preferita! La scelta di un sistema di gioco proprietario potrebbe portare interessanti novità in un momento in cui il d20 di DnD 3.5 mostra il fianco, anche a livello commerciale, visti gli annunci della 4th. E' vero che GR stessa ha altre carte da giocare su questo frangente ma ogni innovazione va vista come una conquista, soprattutto da un'azienda che ha mantenuto degli standard contenutistici altissimi! Non vedo l'ora di tirarmi in pari!!!
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Alla prossima riunione soci chiederò l'inserimento di un'emoticon con un bel dito medio alzato da usare in occasioni come questa! Ad ogni modo, sono felice di leggere parole simili, anche perchè è verissimo che il mio entusiasmo diventa spesso molesto, ma non è mai gratuito. Quando arrivo a non pensare ad altro che ad un solo argomento è perchè questo è riuscito a rapirmi mente e cuore al punto da "costringermi" ad operare un continuo confronto. Se queste parole non mi autorizzano a trifolare le gonadi a tutti ogni volta che mi piace qualcosa, almeno avvalorano le mie considerazioni che probabilmente sono suonate tanto "lancio da ufficio stampa". Grazie Sami! (ora ti faccio la ricarica postepay come promesso! )
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Ringrazio tutti quanti del vostro apporto e vi assicuro che il prossimo post non è lontano... come vedete l'unica promessa che riesco a mantenere è proprio quella di non essere frequente nei miei interventi! ^_^' Per ora voglio solo puntualizzare a Freppi che non è mia intenzione creare un pastone difficile da gestire. Anzi!!! La mia idea è proprio quella di semplificare le meccaniche del sistema vanciano senza per questo negarne il concetto, a mio avviso molto caratterizzante. Se dicessi che so già come fare di preciso direi una bugia, ma ho un'immagine in mente e sono abbastanza fiducioso che si possa concretizzare (con il vostro aiuto) in qualcosa di buono. Mettiamola così: se è vero che ci sono musicisti talentati e musicisti tecnici, questo non rende più difficile per l'ascoltatore mettere su un CD e fruire della musica. Spero d'essermi spiegato. A Padishar dico che sarò orgoglioso di poter contare sul suo apporto. Ti prego però di procurarti e leggerti qualcosa sul sistema True20 perchè sarà il presupposto fondamentale per cominciare il lavoro. E a dire il vero, sono certo al 100% che poi non torneresti più a DnD 3.5... A presto, davvero!
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Concordo! Fantastico!!! Sembra vero, e ha quel che ti "patinato" tipico delle foto scattate da fotografi esperti con pellicole ricercate... Molto realArtistico! E mi ha fatto venire un'altra idea delle mie! Ti contatto via MP!
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Zandra, te hai battuto la testa! Comunque, si... pensavo ti riferissi a me! Andando a bomba al sistema di magia, di cui però farò solo accenni dato che ne parlerò subito nel mio prossimo post, ti posso dire che in linea generale dovrebbe essere un'integrazione al sistema già presente nel sistema True20 (scelto al di la delle simpatie, da me e Megres come sistema per le sessioni dei nostri gruppi di gioco da qui in futuro). Il sistema True20 è piuttosto vicino a quello che tu desidereresti, sebbene non sia "arbitrariamente libero" come mi pare sia -da quel che ho capito- Dimensioni Arcane, per citarne uno. La mia mira è più o meno questa: in un sistema più libero ed elastico come quello proposto da True20, vorrei riuscire ad integrare il concetto di "magia preparata, con incantesimi predefiniti", in modo che una non neghi l'altra, ma anzi si integrino. Cercherò di spiegarmi con un parallelismo magiamusica. Da un lato ciò che vorresti (e che con True20 in parte hai) è un sistema che permetta l'improvvisazione musicale di svariati stili ed identifichi i "musicisti" come persone talentuose , che "generano" musica dalla loro creatività. Dall'altra parte, il sistema di DnD assume le forme della musica classica, dove il musicista è un esecutore tecnicamente ineccepibile ma che riproduce solo partiture scritte in precedenza, sulle quali non ha alcuna nozione di improvvisazione o di composizione. Quello che l'esperienza musicale insegna è che se un musicista classico, con anni di conservatorio alle spalle, ha anche un talento creativo innato, il risultato del suo "suonare" è migliore sia dei talentuosi ma ignoranti improvvisatori, sia degli eruditi ma rigidi esecutori. Questo concetto di talento E studio, non riesce a prendere una forma precisa in nessun sistema magico che ho visto attualmente. L'obiettivo non è di negare l'uno o l'altro modo di pensare la magia ma di integrare, anche come opzione per il master, le due visioni in modo organico ed interattivo (parlando di interazione tra una visione e l'altra). Mi spiace non essere più chiaro qui, ma tra poco arriverà un post a riguardo e lì cercherò di fare chiarezza sulla mia visione. Intanto grazie a tutti!
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La Gallery di _Akéiron_
Hiade Airik ha risposto alla discussione di DarthVader in Disegni e Illustrazioni
Ake, sia per il disegno dei mostricciatoli, sia per questa ECCEZIONALE caricatura... SEI BRAVISSIMO!!! Ha ragione Saky, è incredibile quanto tu riesca ad essere eclettico in quanto a tecniche, stile, mood... oooooh... ti amo forte e duro!!!