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Hiade Airik

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Hiade Airik

  1. Hiade Airik

    Presentazioni

    Puoi rompermi le scatole quanto vuoi, tanto mi vendico! In realtà mi farà molto piacere avere i vostri pareri di creativi e di master, visto che conto di riuscire a studiare uno o più metodi utili a chi ora usa per lo più un sano ma caotico empirismo. Si vede che i miei studi mi hanno traviato!?
  2. Hiade Airik

    Presentazioni

    Scrivo questo primo post dopo molto tempo dal suo concepimento. E devo dire che mi trovo piuttosto impacciato, nonostante la lunga gestazione. Ho deciso, sebbene mi riprometta puntualmente d'andare a letto per un'ora decente, di curare questo spazio che D'L mi regala come corredo alla tessera soci. Avendo già un blog a cui non resco a star dietro più che due o tre volte l'anno, con tutta la roba che ho sempre in ballo da fare, mi sto chiedendo se sarò in grado di usare questo strumento con la dovuta continuità (non parliamo d'assiduità, per l'amor del cielo). Nonostante i dubbi e le poche rassicurazioni che posso dare a me stesso, faccio comunque il piccolo grande passo. Il motivo ufficiale è che ho deciso di pubblicare una serie di analisi e riflessioni volte a trovare nuove tecniche e punti di vista sullo sviluppo del GdR e dei mondi di fantasia. Il motivo ufficioso è che ho scelto questo spazio per riversare i miei pensieri in ordine sparso e cercare, con il prezioso aiuto di chi vorrà contribuire con commenti od altro, a mettervi un po' d'ordine e tirarne fuori qualcosa di buono. Non so ancora dirvi cosa questo blog non conterrà, vista anche la mia compulsiva sesquipedalità oratoria, ma posso sin d'ora anticipare che i primi argomenti trattati, a differenti gradi di profondità, saranno: Un tentativo di razionalizzare la creazione di un mondo di gioco, dal motore fino all'ultimo PNG secondo un modello a pila, derivato da concetti di multilayering già usati in ambito informatico. Speculazioni su un sistema di magia/poteri alternativo al classico vanciano e compatibile con il sistema magico proposto dal True20, che permetta di caratterizzare l'archetipo del Mago studioso, sbarazzandosi però delle forzature assolutamente anti-interpretative come lo studio mattutino, gli slot di incantesimi e gli incantesimi distribuiti su più livelli di potere. Altro scopo principale di tale sistema sarebbe quello di permettere una forte e concreta caratterizzazione delle classi di incantatori spontanei, attualmente una specie di farsa/surrogato, incapaci di scrollarsi di dosso l'eredità di trent'anni di regole create ad-hoc per gli incantatori vanciani. Recensioni, pareri, proposte e polpettoni infiniti sul True20, che (al di fuori dei suoi intenti complessivi) considero "il miglior motore che un utente maturo possa scegliere per giocare a DnD". D'altro non so. Credo vi saranno divagazioni a tutto tondo sulla creatività, la fantasia e i sogni... ma sono un po' inevitabili in un simile contesto, no?! Nella speranza di poter imparare dai vostri pareri e di riuscire a trovare qualche spunto teorico che possa essere messo in pratica da chi poi sviluppa per davvero, auguro per un volta a me stesso buona strada!
  3. Ho conosciuto Evangelisti quando fu pubblicato come Premio Urania nel '94... da tempo non lo leggo più ma la saga di Eymerich rimane una delle più intelligenti e coraggiose della storia della letteratura fantastica nostrana. In primis mette al centro delle vicende uno dei più controversi antieroi mai creati, un personaggio che vorresti uccidere pur ammirandone la sagacia. In secondo luogo, rimete in discussione in modo amaro ma nobile il tema dell'inquisizione e del fanatismo religioso, in un modo troppo acritico ed equilibrato per permettere al lettore di rimanere con una sensazione chiara e precisa di cosa sia "il giusto". Credo che i prossimi non ti deluderanno! Smack
  4. Beh, tu parli di autocelebrazione perchè sei Wyrm, ma si tratterebbe di semplice celebrazione, visto che l'inserimento nell'albo degli Wyrm è a carico dello staff... Da un lato, sebbene io mi sia cambiato il commento sotto al nome, come possibile anche ai soci, tutto sommato potrebbe essere una buona cosa tornare a dare questo privilegio solo ai Wyrm. Alla fin fine, socio per socio, ma è l'Ordine del Drago a dichiararmi Cavaliere, Maestro o che altro, giusto!? Gli Wyrm invece sono personalità meritevoli di un posto d'onore e questo si potrebbe riflettere proprio nel fatto che non sono semplicemente dei "graduati", ma che assumono epiteti, come i vecchi veterani di un esercito o le personalità più di spicco di ogni contesto sociale. Se vi nomino "Il Cavaliere" a chi pensate? E "Il baffo"? Mentre se parlo di senatori o televenditori (o etichette di birre, in alternativa ) mi riferisco ad una classe di cui fanno parte molte persone... Si capisce?!
  5. Quoto Gid. I miei privilegi li ho "comprati", pur con l'intenzione di partecipare al mantenimento di D'L e non certo di acquisire privilegi (che una volta manco c'erano forse). Gli Wyrm si meritano, al di la dei numeri e dell'accesso all'utilizzo del forum, qualcosa di più: alla fin fine è un po' la differenza che passa tra i dividendi a fine anno per i soci e una medaglia al valore per chi se l'è meritata senza riserve! Voto sì alla proposta di Gid. Un topic in rilievo nell'area Sito/Associazione non può che rendere il giusto omaggio a chi lo merita!
  6. Dico solo:
  7. Da un lato posso essere più che d'accordo con l'entusiasmo di chi ha speso anni a lavorare a quello che a buona ragione è forse il prodotto editoriale di qualità più alta nel mondo dei GdR (non a livello contenutistico, eh?! Parlo della qualità editoriale!). Ciononostante sto con te: molte delle varie sparate dello staff mi paiono per lo più frasi di marketing, studiate a memoria e poco aderenti alla realtà. In particolare mi rugano i commenti di Meyer riguardo al sistema vanciano, quando diceva che non si aspettava che fosse così poco benvoluto dal pubblico! Ma se sono vent'anni che si parla di come il sistema vanciano sia fondamentalmente una castroneria?! Non voglio nè posso credere che alla WoTC/TSR "nessuno se lo immaginasse"... tsk! Queste cose sono quelle che non riesco a mandare giù. Per il resto, attendo i manuali ma ho come l'impressione che rimarrò meno impressionato di quanto spero.
  8. Parecchio! Ma battute a parte, ritieni che sia una cretinata manifestare i motivi per i quali qualcuno ha la nomina di Wyrm?
  9. Non capisci la logica usata per la divisione in gruppi o il fatto "in sè" di dividere in gruppi differenti gli utenti? Io trovo che la divisione in gruppi possa essere una buona indicazione dell'affidabilità di un certo utente; forse più di quanto potesse esserlo prima la reputazione. Ad esempio, un nuovo utente che si trova a parlare con uno del circolo degli antichi sa che in definitiva il suo interlocutore è "quantomeno" presente da un annetto (passi il discorso post, che 200 sono forse anche pochi se si è eliminata la soglia di reputazione...), il che comunque gli fa capire che quantomeno riguardo ad alcuni argomenti, magari riguardandi la stessa board, il regolamento del forum e le attività di DL, non si tratta dell'ultimo arrivato. Stessa cosa per soci e wyrm. Trovo ottima l'introduzione del gruppo soci, dato che spesso tra riunioni, raduni e altre amenità, i soci DL sono tra i primi a muoversi per supportare le attività della community, anche dal vivo (e per il poco che conta, materialmente tramite la quota associativa). Quando un socio ti parla della board o fa alcune dichiarazioni sulle attività di DL, è attualmente (non mi illudo sia una regola precisa) abbastanza informato e partecipe da essere piuttosto autorevole, almeno a mio avviso. Per gli Wyrm poi il discorso è chiaro: se lo staff sceglie gli Wyrm per meriti verso la community (posto che lo staff decida in modo oggettivo e motivato, ma credo che in DL sia questo il caso), allora l'autorevolezza di uno Wyrm è comprovata. A tal proposito, una delle modifiche che riterrei utilissime, anche a seguito del discorso fatto recentemente sulla reputazione è questa: se nel profilo pubblico di uno wyrm lo staff potesse inserire i motivi per i quali è avvenuta l'elezione, un utente potrebbe valutare inequivocabilmente l'attendibilità di certe dichiarazioni. Ad esempio, Dusdan potrebbe ricevere la nomina a Wyrm per aver seguito e supportato attivamente il progetto Aid20, mentre Dedalo, pur senza godere di punteggi altissimi di reputazione, potrebbe ricevere la nomina per la sua competenza regolistica. Ancora, qualcuno potrebbe diventare Wyrm per l'impegno nei progetti DL, altri per meriti "sociali", altri perchè sono fisicamente sempre presenti quando c'è bisogno... Se un utente potesse passare sullo scudetto dorato e veder comparire un popup con i motivi dell'elezione, quelli SI sarebbe un certificato di qualità, riguardo all'argomento di discussione. In questo modo si saprà subito quando qualcuno è autorevole riguardo un certo argomento, cosa che la reputazione, anche nella sua precedente accezione, non realizzava.
  10. Ho votato per i bassi livelli per lo più per motivi di gusto personale sul concetto di "eroe". Gioco a DnD (ai GdR in particolare) per interpretare un eroe, cosa che può sembrare scontata finchè non si pensa a Vampiri, Cthulu o anche al DnD, in ambiti non romantici. In particolare trovo l'eroismo non tanto nella manifestazione di potere, quanto nella manifestazione di coraggio. E ad un personaggio di basso livello e quindi più "umano" serve una dose maggiore di coraggio per affrontare i pericoli. Il mio sogno sarebbe quello di giocare un DnD (inteso come tipo di gioco, come tematiche) con meccaniche adeguate a portare il "brivido" dei primi livelli anche ai livelli superiori. Un bel gioco dove un uomo rimane un uomo: forte, potente, dotato di poteri magici... ma sempre passibile di ammalarsi mortalmente o di essere trafitto fatalmente dalla spada arrugginita di un goblin (per quanto debba essere molto fortunato). Agli alti livelli comunque, se raggiunti tramite interpretazione ed impegno, hanno il pregio di vedere il personaggio sviluppato secondo una strada incredibilmente profonda e vissuta. Il che, al di la del potere crudo, è una soddisfazione eccezionale!
  11. Grazie per il contributo! E' molto interessante e soprattutto è ottimo materiale per stimolare la fantasia ed evitare quindi di creare PG/PNG piatti o privi di spessore personale. Thumbs up!
  12. Come sempre D'L si dimostra grande proprio a partire dal lavoro dello staff. Ottima la razionalizzazione dei gruppi, ottima l'idea degli scudi colorati (più facile capire dove si è collocati), buone nuove per la reputazione (anche se a mio avviso avrebbe potuto non cambiare il nome, che era anche adeguato) ma soprattutto approvo la creazione del gruppo "Soci", soprattutto perchè rende manifesta la natura di Associazione di D'L, incentivando gli utenti ad associarsi. Anzi, oggi come mai sono ancor più fiero d'essere un socio D'L!
  13. Metodo 1. buono per evitare gradi supereroici, si può fare ed è molto semplice. La progressione rimane lineare e si evitano stilemi complicati. Le abilità possono essere lasciate libere di lavorare come s'è sempre scelto. Questa opzione è contemplata dai "consigli per il narratore" sparsi qui e la per il manuale. Metodo 2. devo ammettere di averci capito poco o nulla, complice anche il fatto che sto rubando sporadiche e frammentarie manciate di secondi al mio lavoro, oggi un po' concitato. Trovo comunque che una regola di distribuzione basata su una "tabella" o la cui dinamica lineare o meno che sia, costringa il giocatore ad attenti conti, sia da evitare come la peste. Il pregio di T20 è l'immediatezza: perdere l'immediatezza significa esulare dalla natura del motore di gioco. IMHO. La soluzione numero 1 inoltre, l'avevo già congegnata io inizialmente ma poi m'era parso di capire che si mirasse non solo ad un livellamento delle abilità verso il basso, ma anche ad una razionalizzazione differente dalla "lista finita", che tutti sappiamo essere uno dei "problemi" del D20 System.
  14. Arguto!!! Ci penso ma così a colpo d'occhio mi sai che hai ragione!
  15. Hiade Airik

    Cyberpunk - True 20

    Se servono informazioni sulle reti di calcolatori, è il mio lavoro. Rimango disponibile e lurko sempre questo topic, anche se ho il tempo tirato!
  16. Mmmmh... verissimo! Ricordo inoltre che evitare il minmaxing è un effetto collaterale, ma non il nostro obiettivo, visto il target "maturo" del T20. A questo punto mi chiedo a cosa servano i gruppi, visto che vincolare le abilità tra di loro non ci interessa particolarmente. Il punto qui dovrebbe essere quello di capire come non "sforare" oltre un certo limite. Dobbiamo trovare una regola che, a parità di grado di sfida, possa usare il limite massimo come parametro (quindi qualcosa di aggiustabile dal master come i punti spesi per il personaggio all'inizio) per caratterizzare il setting in cui si gioca: supereroico, eroico, normale... insomma, il problema rimane quello di non uccidere il drago starnutendo. Ciò premesso mi chiedo se è necessario poi mettere dei paletti per far si che i giocatori non spendano punti abilità senza aver interpretato l'acquisizione della stessa. Se il veto del master funziona per il minmaxing, funziona ancora meglio per la spesa dei punti...
  17. Sembrano ottimi. Per capire meglio le scelte ho dovuto fare del "reverse engineering", sulle tue intenzioni. Ecco il mio risultato. Confermi i criteri di raggruppamento? Se questi criteri sono corretti, credo che la scelta sia ottima!
  18. Così a occhio mi pare di si. Ragioniamo: secondo il manuale T20, se non ricordo male, una sfida di CD 45 è un'impresa supereroica (con questo si intende che senza poteri speciali e immensi, è pressochè inaccessibile). L'idea è che un Personaggio di 20° livello trovi questa sfida ancora ardua? O che al 20° si arrivi ad ottenere un successo sul 45 tirando un 10 con il d20? (sfida normale) Sto sbagliando qualcosa nell'approccio?
  19. Esatto Beld! Anzi, ne approfitto per calcare la mano su una questione: riformare il sistema delle CD è inutile oltrechè dannoso. La CD è solo un numero imprescindibile finchè si mantiene il concetto di Check sull'abilità! Il suo valore massimo non interessa, basta poi commisurare la scala, la progressione delle abilità. Cambiare questa scala forza a rimaneggiare il materiale disponibile, e questo darebbe un duro colpo all'adozione di questo sistema di abilità. Lo slogan dovrebbe essere: gioca lo stesso materiale di prima, meglio!
  20. WOW! Spiega, spiega!!! Vorrei capire meglio!
  21. Al contrario, come il True20 ci dimostra in modo lampante, non è la proliferazione degli elementi ad aggiungere flessibilità. Un qualsiasi elenco, per quanto lungo, sarà sempre finito. La flessibilità di raggiunge dando la regola generale e lasciando al gioco il compito di calcolare il singolo evento. Se questo è lo scopo, si può ragionare in questa direzione!
  22. Scusate, entro solo ora nel topic perchè ne sono venuto a conoscenza di recente e ho avuto poco tempo... Premetto che ho letto tutto il topic e ci vedo un discreto problema alla radice (nel topic, non nelle soluzioni): nessuno ha detto cosa significa "migliorare le abilità". Capisco che il bilanciamento di Livello+3 non piace (e non funziona), ma... la direzione che volete prendere qual'è di preciso? Non permettere ai giocatori di fare "minmaxing" con le abilità? Evitare valori supereroistici agli alti livelli che facciano passare le sfide in secondo piano? (CD 45 agevolmente superata al 15° livello, ad esemio) Aumentare il realismo delle prove d'abilità, magari considerando che se uno è un ottimo acrobata sarà forte e sciolto e gli sarà più facile nuotare o sfuggire ad una costrizione? Questa cosa non si capisce, non riesco a capire dove volete arrivare. Se l'intento è quello da pt. 1, ovvero una maggior omogeneità, allora forse nel T20 ci si fascia la testa per nulla: come più volte Crisc ripete, l'arbitrio e il veto del master la fan da padroni, quindi nessuno vieta che il master impedisca l'acquisizione di abilità non interpretate o che pretenda una forzatura della distribuzione dei punti abilità. E questo è citato anche nel manuale, se non ricordo male... Se il punto è il 2, allora si sta facendo il discorso all'inverso: prima andrebbero definiti i limiti oltre il quale un'abilità non deve salire (il metodo originario di Zand sul tiro del d20 mi pareva interessante, da elaborare) per non essere considerata inumana. Per me ad esempio, questo è il problema fondamentale del sistema di abilità: una sfida dichiarata impossibile non dovrebbe essere possibile solo perchè si è di alto livello. Ci dovrebbe essere un limite al cumulo di bonus che un personaggio può avere, pur in un avanzamento lineare. Se sommiamo il caso 2 al caso 3, la divisione in gruppi verrebbe in aiuto, associata ad un limite massimo non basato sul livello. Ad esempio si potrebbe immaginare di dividere le abilità in gruppi e di non permettere che tra più abilità dello stesso gruppo di sia una differenza maggiore a +4 gradi. D'altronde è improbabile che l'esercizio di un'abilità prescinda dall'esercizio di TUTTE quelle a lui simili! Utilizzare (ed incrementare) la tua diplomazia, ti porterà esperienze dove dovrai agire "a muso duro", e questo significa che intimidire si deve alzare in grado. O magari dovrai fare la faccia di bronzo, ed ecco che raggirare non può stare indietro. La cosa funziona anche per le conoscenze... comincia a studiare informatica e presto ti serviranno nozioni di logica. Con quelle ti serviranno nozioni di matematica e filosofia. Con esse nozioni di storia. Prova a studiare genetica. Per farlo ti servirà studiare biologia, e con essa chimica. Con la chimica la statistica e la termodinamica, e con essa la matematica. Prova a studiare lettere e ti serviranno filosofia, storia e folklore... ecc, ecc, ecc. Con il concetto di distanza, non dal livello ma tra l'abilità più bassa e più alta di un gruppo, si ottiene l'effetto collaterale di eliminare anche il minmaxing. Si può introdurre anche una massima distanza tra gruppi, basato magari sul ruolo (il guerriero può lasciare da parte le conoscenze, mentre l'adepto può ignorare le applicazioni fisiche. Lo skilled, per sua natura, cercherà una distribuzione abbastanza omogenea, ma si potrebbe permettergli di decidere un numero di gruppi "svincolati" pari al suo bonus di caratteristica primaria, scelto come da ruolo. Che ne dite?
  23. Più che di parte lo ritengo un post ironico da parte di un giocatore maturo. D'altronde per quanto si ruoli è difficile prescindere dalla componente "Gioco", poichè in una sessione, l'impianto regolistico, per quanto violentato, rimane sempre. Nessuno lo ignora a piè pari. La componende "Ruolo" invece, spesso se ne va facilmente a quel paese lasciando solo lo scheletro giocabile. Con un'automobile senza carrozzeria puoi andare in giro lo stesso, prendendo un sacco d'aria. Con la carrozzeria di un'automobile non fai proprio nulla. Ma è la somma delle parti che fa un'automobile intera. Per questo (a mio avviso) si denuncia ironicamente in questo elenco di definizioni, chi se ne dimentica a scopo prettamente funzionale. Comunque sto con Shade: tu voglia fare Rally, gare di Modding, esposizioni di auto d'epoca o amplessi sul sedile posteriore, non conta. Basta che se hai una macchina in mano ti diverti senza ammazzarci nessuno!
  24. EDIT: Battuto da Leonard!!! Zandramas e Leonard hanno percepito lo spirito che intendevo mettere nella discussione. In particolare, faccio notare che un sondaggio non si configura come una discussione ma come una votazione, con la differenza che puoi esplicitare i motivi del tuo voto. Ad esempio, posto che tutti i commenti di jls-sensei sono stati ben accetti, credo che disquisire se la cosa si possa fare o non si possa fare qualcosa di simile esista già o meno il master abbia o meno la responsabilità del risultato il sistema di DnD si adatti o meno ad un simile progetto non ha senso. Infatti, posto con le dovute accortezze si può fare tutto, posto che ho specificato che non mi interessano raffronti con l'esistente (peraltro trovo Eberron l'antitesi di quanto da me descritto: Kalamar è certamente più vicino al concetto), posto che un coltello in mano ad un bambino è pericoloso, i primi tre punti non rientrano nell'argomento del sondaggio. Per quanto riguarda l'ultimo punto, il sondaggio chiede appositamente se una simile ambientazione sarebbe gradita con o senza il sistema di regole di DnD 3.5. (il tè con o senza zucchero? ). Questo non per invalidare i commenti di jls, ma per puntualizzare che non è quello il piano di discussione su cui intendevo muovermi. Il sondaggio tenta di far emergere i gusti più narrativi, meno tecnici del DnD. Proprio sulla tecnica mi pare che DnD si sia impantanato e un post come quello di jls, ne è una delle dimostrazioni. Non perchè non sia utile, anzi!!! E' un'ottima analisi del perchè tecnicamente non ci sia necessità di materiale simile. Un po' come sulle auto di fascia alta non ci sia necessità di cruscotti in radica... chiaro l'esempio? A volte il feeling prevarica il contenuto tecnico. A volte lo fa al punto da incalzare ed aiutare master e giocatori a vedere il gioco sotto una certa ottica. Si dice che non è il sistema o l'ambientazione che possono, ad esempio, evitare il powerplaying. Ed è vero, non puoi evitarlo. Ma se lo si disincentiva, probabilmente chi lo vuole fare sceglierà altri lidi in cui manifestare questa tendenza. Viceversa, un'ambientazione piena di eroi epici e semidivinità, disincentiva i giocatori che cercano più semplicità e più eroismo... chi salverebbe mai un mondo pieno di persone invulnerabili? Zandramas e Leo hanno capito cosa intendevo: ingegno, eroismo, narrazione, avventura pura e semplice... D'altronde chi di voi (voi come persone, non come PG) salterebbe dentro un muro di cinta dentro al quale scorrazzano tre grossi cani da guardia molto incattiviti? Sarebbe già un'avventura, no? Recuperare una dimensione più umana e meno "manga" dell'avventura può essere anche compito dell'impianto narrativo, e ambientazioni come DragonLance sono ottimi esempi. Grazie a tutti per l'apporto.
  25. EDIT: Non c'è di mezzo alcun venerdì!!! Sono sabato e domenica, quindi ritiro tutto il mio precedente post. Rimane da vedere se non ho un impegno già preso (ho un vago sentore ma non riesco a ricordare). Se non è così, Piri, sarò il tuo campione!
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