Tutti i contenuti pubblicati da Hiade Airik
-
Verso la 4a edizione... Design&Development tradotti
Perdonatemi l'OT ma io un partito come la LIPU lo fonderei eccome... Duneons&Demons è la definizione più azzeccata che trovo per le recenti tendenze Tieflinghiane (non me ne vogliate) del mercato del mio GdR preferito. La userò spesso. In ogni caso, il problema è sempre lo stesso: a pare la potenza, la tattica e il grado di sfida, il drago è stato relegato in un angolo dell'immaginario molto poco in vista. Perchè? Perchè è vecchio!!! Una volta i bambini volevano tutti fare i calciatori, ora vogliono fare "la persona famosa"... grazie al Grande Fratello (non quello Orwelliano che quasi rimpiango), il pallone è stato messo in sordina a favore di Costantino&C. Il drago mi pare aver seriamente fatto la stessa fine. Prima di pensare alle regole, pensate a quando vi arriva una forte pallonata sulla faccia... i vostri riflessi vi fanno alzare le braccia fulmineamente facendo una smorfia per riparare il più possibile occhi, naso e denti, giusto? Ed è un pallone! Ora pensate al muso di una simile bestia che saetta verso di voi... ecco, quando avrete abbassato le braccia, rilassato gli zigomi e pulito le mutande, parleremo delle regole. PS: "Devi dare un po' di reputazione in giro prima di darla di nuovo a Celya"... augh.
-
Wild Saky's drawing
GRANDE SAKY!!! Concordo con Drumboy, ti manca l'allenamento e l'occhio sull'anatomia ma hai stile ed attenzione per i particolari... intuito! ... Talento?! Ma si! Talento! Sei come quei batteristi che non sanno tenere in mano bene le bacchette ma hanno un sacco di groove! Se impari anche la tecnica diventi un disegnatore very yeah!!! Bravo ragazzo, non vedo l'ora di vedere altro!
-
MethyrFall
Non c'è l'emoticon del profondo inchino... Non avrei mai saputo esprimere altrettanto chiaramente le mie sensazioni a riguardo. Leggendo capisco che sono identiche alle tue e sono felice che il tuo accento si sia appoggiato su qualcosa che avevo trascurato: i motivi che sottendono MethyrFall. I suoi moventi per essere precisi. Ho sempre detto a Celya che se il disco che sto realizzando con il mio gruppo donasse all'ascoltatore metà delle emozioni che (su un altro piano) MethyrFall ha donato a me, potrò sapere d'averci messo tutto me stesso!
-
Musica per D&D
In realtà sei stato chiarissimo ed esaustivo!!! A me bastava sapere molto meno ma qui c'è tutto ciò che serve a chiunque voglia usare questo tool per i suoi scopi! Geniale ed intelligente! GRAZIE MILLE!!!
-
Musica per D&D
Scusa Vento... mi parleresti in maniera più approfondita di questo toolset? Considera che io ho videogioco manco col solitario, quindi se devi riferirti a qualcosa non dare per scontato io lo conosca! Grazie mille!!!
-
Passaggio da D&D3.5 a D&D 4a edizione
A quanto ne so io non è vero.
-
Il pesce palla
Sami, devo dire che mi hai stupito. E' il primo che leggo, tra i tuoi racconti veri e propri e... hai stile! Al di fuori della storia (peraltro molto carina), il racconto ha ritmo, carattere e un discreto melange di emozioni ben mescolate tra riso e amarezza. La ricorsività del finale è un tocco di professionalità che eleva il racconto da esercizio di stile a vera e propria operetta letteraria. Promossa a pieni voti (per quel che vale una promozione da me! )
-
Passaggio da D&D3.5 a D&D 4a edizione
Plauso per questa ultima uscita!!! Il problema non è il motore nè la strada. La differenza la fa l'autista!
-
Passaggio da D&D3.5 a D&D 4a edizione
Elayne, io ho dato la mia esperienza riguardo a come vidi il passaggio tra la 2nd e la 3rd, com'era stato chiesto. Non ho la presunzione che le mie considerazioni siano da intendersi nè come cronistoria ufficiale, nè tantomeno come una verità tangibile. Concordo con te sul fatto che la 3.5 (e anche la 3rd in linea meno marcata) abbiano sancito il termine dell'eroismo interiore. Ecco perchè ho detto che la 3rd ha cercato di esaltare FIN TROPPO il lato eroico. Non solo; io non parlo di 3.5, parlo di 3rd, visto che Zodiark ha chiesto come fu il passaggio dalla 2nd alla 3rd e la 3.5 con quell'avvenimento non c'entra nulla! Io stesso ho visto la 3.5 storcendo il naso. Non capivo dove ma sentivo puzza di bruciato e riguardo a questo concordo con tutto quello che dici, soprattutto riguardo all'esaltare il POTERE invece che l'EROISMO. In ogni caso, io personalmente ho considerato la 3rd come un grande passo in avanti rispetto alla 2nd, proprio in quanto sunto armonico e meccanicamente migliore di tutte quelle meccaniche che al tempo stavano sporcando l'esperienza di gioco della 2nd. Le CdP, ad esempio, sono un passo avanti (a mio avviso) nella costruzione del PG. Capisco che le CdP su Planescape non venivano acquistate al supermercato mentre nella 3rd questo è possibile (almeno in linea di principio; nella realtà il master dovrebbe cercare di capire cosa diamine sta facendo il suo PG ed educarlo a riguardo), ma di fatto la cosa non è un male in sè, imho; semplicemente la meccanica delle CdP 3rd Ed. è molto più razionale, semplice e flessibile rispetto ai kit dei quali condivide lo scopo ultimo. Per quanto riguarda lo stregone nella 2nd, io a dire il vero non lo ricordo ma non nascondo che non sono mai stato un master nella 2nd, salvo rare, sporadiche occasioni, quindi dal mio angolino di giocatore non ricordo di un incantatore spontaneo inteso in senso stretto. Per chiudere, ecco quello che credo essere il punto di giunzione tra i nostri due interventi: capisco e condivido l'impressione che la 3.5 (e via, anche la 3rd) siano già orientate verso le stesse inclinazioni che non capisco della 4th, ma credo fermamente che solo la 4th stia promuovendo ad alta voce un approccio completamente differente al modo di giocare Dungeons&Dragons! La 3rd ha solo dato una pennellata alle pareti. Ora mi pare d'avere in casa un muratore che mi gira le pareti del salotto! Buona strada!
-
Passaggio da D&D3.5 a D&D 4a edizione
Personalmente ho preso in pieno l'avvento della 3rd otto anni fa, quando Hiade era un personaggio di AD&D, descritto con le famose "Opzioni del Giocatore" e i manuali accessori di classe (copertina bordeaux per chi se li ricorda). Ricordo che al tempo io fui immediatamente stregato dalla 3rd, vuoi per l'aspetto dei manuali, per l'evocatività dei disegni, dalla miglior gestione delle regole (il d20 nasce con la terza, prima c'erano il TACH0 e i tiri salvezza contro Soffio/Paralisi, Bastoni, Veleni e rospi parlanti)... Le CdP erano finalmente l'idea che spingeva un po' più in la quelle cose che una volta venivano chiamate "kit", il tentativo (fallito) di accontentare con lo stregone chi gridava alla necessità di rendere la magia più liberamente fruibile fu comunque accolto come un successo e la reintroduzione del monaco diede a tutti la possibilità di creare un genere di personaggi nuovi, anche se non prettamente "Sword & Sorcery" (d'altronde i draghi in oriente non possono mancare )... Insomma, io ricordo che presi la 3rd come un grande passo in avanti e non sono nato nella 3rd. Giocavo da cinque anni ad AD&D e il mio PG del cuore passò sette livelli in quel sistema. Oggi guardo la 4th e non riesco ad esserne convinto al 100%. Non tanto perchè temo il motore non funzioni e nemmeno perchè credo che si orientino troppo ad un genere di gioco piuttosto che ad un altro. Sono le scelte arbitrarie come "eliminare gli gnomi e i monaci dal manuale base per inserire i Tiefling perchè la maggior parte della gente vuole fare i Tiefling"... Questo approccio "mercenario" al mio gioco preferito, per quanto legittimo, non mi suona felice. Hiade è un mago umano e non avrà mai problemi, ma se il mio PG del cuore dalla 2nd edition fosse stato Sneerbling, gnomo monaco... cosa combinavo con la 4th edition? Mi sarei sentito frustrato e tradito. Inoltre personalmente trovo che la 3rd abbia esaltato (fin troppo) il lato eroico del DnD, che è ciò per cui DnD esiste: un gioco per EROI! Inserire una stirpe mezzo-abissale per fomentare la voglia dei giocatori di fare campagne malvagie (spesso "per far impazzire il master", non l'avete mai letto qui sul forum?) non mi pare qualificante per il gioco che per ben tre edizioni abbiamo imparato ad amare. Che poi la maggior parte del pubblico oggi voglia fare tiefling negromanti CM... per carità, la WoTC deve vendere. Ma in questo modo sta s#uttananto un prodotto che vive da 35 anni sui tavoli di mezzo mondo, nei cuori, nei libri, nelle risate, nelle amicizie... Sarà il caso? Boh! Vedremo! Buona strada!
-
Passaggio da D&D3.5 a D&D 4a edizione
Per questa questione ci sto quasi litigando con mio fratello Megres... il problema non è tanto ciò che DnD diventerà ma quanta percentuale di adattabilità a differenti modi di giocare manterrà. Ora come ora, non senza qualche compromesso, io gioco campagne molto interpretative e poco sboròòòne con DnD 3.5, per quanto i livelli di potere siano altissimi per un contesto non prettamente ludico. Ciononostante dalle informazioni carpite qui e la sulla rete (e sulle traduzioni del buon Crisc) mi pare di capire che in realtà la WoTC non stia deliberatamente ignorando il lato più romantico del gioco. Semplicemente sta scegliendo un target simile a quello della musica pop, composto dai ragazzini di oggi (soprattutto americani) più proni a cercare nel DnD l'azione prima dei sentimenti... E d'altronde se penso a me stesso a 14 anni... certo, guardavo il motorino e i cuji delle donne ma alla fin fine mi emozionavo ancora ad avere per le mani un transformer!!! ^__^ Boh, io sono fiducioso sul fatto che alla fin fine, fatto lo strumento ognuno lo userà come vuole: DnD è sempre stato un martello, prima di legno, poi di metallo, oggi forse pneumatico... ma quantomeno non sta diventanto una sega o un trapano, quindi credo che il problema del motore non si ponga.
-
Verso la 4a edizione... Design&Development tradotti
Il mio più grande dubbio (o la mia preoccupazione) riguardo a questa 4th edition rimane la percentuale di ludismo che verrà inoculata nel gioco, non solo a livello di regole, a scapito della parte più ruolistica. Pare che la simulazione, l'approccio contenutistico e persino l'illustrazione accessoria. Leggendo questi articoli osservo invece che più di un tentativo volge al portare l'interpretazione delle azioni puramente ludiche ad altri livelli. E' come volersi focalizzare solo sul gioco ma approfondendone le meccaniche in modo da renderle meno scontate. Non so dove si finirà. Spero che DnD conservi quella sua generale adattabilità perchè in tutte queste considerazioni, trovo che gli sviluppatori WoTC parlino un linguaggio sempre più lontano dal mio e più vicino ad un target che (con un parallelismo musicale) mi sembra il medesimo dei produttori di Avril Lavigne! Buona strada
-
Passaggio da D&D3.5 a D&D 4a edizione
In generale credo che il passaggio alla 4th edition "prima o poi" avverrà per tutti. Non so quanti di noi giocavano la 2nd ma credo che la maggior parte di loro ora giochi la 3rd... siamo in un mondo molto più intercorrelato che 10 anni fa, grazie ad internet e alla convergenza di molte forme di intrattenimento. Il GdR non è da meno e spesso ci si trova a "doversi adeguare ai tempi". Anche questo fattore secondo me sarà determinante nelle varie filosofie "passaggio si, passaggio no". In linea di principio per la prima volta da quando gioco mi trovo piuttosto scornato da molte delle decisioni prettamente editoriali che la WoTC sta prendendo. La qualità del prodotto finale sarà alta, come sempre, nonostante come sempre molte scelte saranno opinabili... ma non è il corpus di regole o di risorse della 4th che mi spaventa, quanto il fatto che su alcune scelte mi pare che la WoTC stia spudoratamente abusando della sua posizione di quasi-monopolista nel mondo del GdR. E questo lo dico più da "attivista" che da giocatore... Sembra che alla fin fine la WoTC faccia il suo gioco anche a potenziale discapito da quanti l'hanno fatto fino ad oggi. Forse poi sbaglio, forse sono un vecchio bilioso... forse il dissenso che Merin e esprime e che mi trova partecipe, anche se per differenti ragioni, è proprio degli over-enta. Boh! Fatto sta che non ho l'arroganza di dire che rimarrò fuori dal cambiamento con stoica caparbietà. E perdonatemi se avanzo una divinazione per la quale la maggior parte di coloro che hanno votato "rimango alla 3.5", prima o poi si troverà qui a discutere delle sue campagne nella 4th...
-
MethyrFall
DarkNight, se hai Artefici e ti piace, ti consiglio vivamente di prendere il manuale d'ambientazione. Come scritto nell'incipit di Artefici, l'accessorio stesso non è che il tassello di un grande mosaico che si compone a partire dal manuale d'ambientazione. MehtyrFall è l'unica ambientazione che si dipana come un racconto, sia per il giocatore, sia per il master. Meglio ancora: al master Cyphelas viene presentato con un tale senso del mistero e dell'avventura che persino a lui verrà voglia di far giocare i suoi giocatori per scoprirne i segreti più nascosti! Considerato che le pubblicazioni R'Dice sfiorano solo oggi quota TRE e che i prezzi non sono disallineati dalla media, io consiglio a tutti l'acquisto del materiale in interezza. - L'ambientazione permette di calarsi in Cyphelas interamente: è necessaria per cogliere nelle regole aggiuntive, nei racconti leggendari, nella struttura del gioco in tutte le sue sfaccettature, la profonda e complessa opera creativa che gli autori hanno voluto mettere al servizio di coloro che amano l'interpretazione e la profondità del gioco; senza per questo penalizzare gli avventurieri più impulsivi e scavezzacollo, i quali però potrebbero "perdersi" molto del bello di MF. - Artefici della Maree è ovviamente la prima pennellata di questo affresco del quale il manuale d'ambientazione fornisce un adeguato schizzo preliminare. - Luna da Cacciatori, per quanto la più accessoria ed omissibile tra le pubblicazioni di MethyrFall ha il grandissimo pregio di fornire un esempio eccezionale di cosa è un'avventura su MethyrFall e in cosa differisce rispetto ad un'avventura su un'altra qualsiasi ambientazione! Soprattutto l'opzione "Narrare i retroscena" è fondamentale per imparare a sfruttare al meglio la pletora di novità che l'ambientazione fornisce. Su Artefici inoltre, possiamo trovare una cosa meravigliosa che sentivo mancare da tempo (e Celya lo sa), ovvero la magia "rituale". Pensate ad un romanzo scritto per narrare le sessioni di un gruppo di DnD: questo romanzo soffrirà quasi per forza della pesante impronta ludica propria di ogni campagna. Incantatori e chierici servono, la magia sarà manipolata da determinati personaggi ed entrerà in gioco secondo schemi precisi e difficilmente prescindibili... a meno che la magia non sia una forza di più ampia portata che qualsiasi persona può con sforzi eccezionali e rischi altissimi, tentare di manipolare. Ecco che in MethyrFall, grazie all'approccio narrativo che la caratterizza, è possibile giocare probabilmente intere campagna con un gruppo privo di incantatori o comunque non composto secondo i classici clichèe del gioco che ben conosciamo. Questo a tutto vantaggio anche di chi ama giocare DnD ma non riesce a trovare giocatori a sufficienza (problema a molti di noi ben noto!!!). Su MethyrFall una campagna per tre giocatori - azzarderei anche solo due - non è una cosa impossibile o lunariana, anzi!!! Potrebbe portare a storie splendide ed ancora più avventurose! Con l'uscita di Artefici credo che MethyrFall abbia dimostrato di non essere un'ambientazione per DnD, quanto un vero e proprio gioco a parte, basato su di esso!!! Ragazzi, dovrei fare l'ufficio marketing per la R'Dice credo! Se Celya concorda, mi candiderò per la nomina di MethyrFall Chief Evangelist. Chiudo dando il benvenuto a Leo! Felice d'averti stregato! Vieni a visitare Cyphelas, non te ne pentirai!!!
-
MethyrFall
Purtroppo a Lucca non sono potuto/voluto andare (appunto, Seoman...) per mille motivi. Certamente dall'anno prossimo diventerà un mio appuntamento fisso ma per quest'anno è andata così. Il mio caro fratellino Megres ha presenziato anche in vece mia e mi ha portato a casa una copia di Artefici. Che dire... sono eccitatissimo!!! Il manuale, già dalla prima pagina d'introduzione, è permeato dallo spirito particolarissimo che lo contraddistingue. Attenzioni come il paragrafo che indica ai giocatori quali capitoli leggere per arricchire i propri personaggi e la propria esperienza di gioco, senza incappare in spoiler che rovinerebbero il gusto della scoperta, sono la base di ciò che io credo dovrebbe essere il DnD in senso allargato. Certo, la mia visione è solo una delle possibili angolazioni da cui osservare il gioco e non pretendo - e non credo - sia l'unica valida, ma è bello esista almeno una simile risorsa per il DnD in Italia. Ultimo plauso alla copertina. Online è bella, ma stampata è MERAVIGLIOSA!!! Guardare per credere!
-
Nuovo sito
Beh, visto che devi dire proprio tutto a tutti... tanto vale. Ok, ragazzi: il drago rosso sono io! :lol: Cozzate a parte, un applauso a TUTTI I COLLABORATORI per il lavoro meraviglioso! Parola di professionista Ora vediamo di usare tutto questo nuovo spazio e diamoci da fare col materiale!!!
- MethyrFall
-
-Noi- (IV)
Eddai... dopo che ho postato io esiste ancora il concetto di "vergogna" da qualche parte?! Ho una maglietta con scritto "scusate la faccia", guarda... Spoiler: E non rispondere "nu" che sa di technobimbo malato di chat!!!
-
Manuale dei Livelli Infimi
Uhmmm... no, non direi proprio! Se ce la facciamo in sei giorni significa che Megres ha trovato un camion di cocaina e un grosso 'mbuto e che lo staff al lavoro abbia acconsentito a prendere trenta nerbate all'ora per lavorare giorno e notte senza pause e nutriti via flebo... uhmmm... no, non mi pare d'aver espresso consenso a proposito! EDIT: Ops! Battuto sul tempo! 'nnaggia!!!
-
Manuale dei Livelli Infimi
So che sembra un tipico commento da lancio cinematografico, di quelli che si leggono dietro ai best seller del momento ma... il Manuale dei Livelli Infimi è il progetto più spettacolare a cui abbia avuto la fortuna di collaborare. Incredibile come una battuta di spirito buttata li in un pomeriggio tra amici abbia dato vita a un manuale di queste proporzioni. Personalmente non vedo l'ora di poter giocare la mia prima campagna di livello infimo. E sinceramente, data la mia forte propensione per l'interpretazione e la drammaticità tipicamente romanzesca, non credo di poter più pensare ad una campagna "seria" che non inizi ai livelli infimi o che non tenga quantomeno conto del contenuto di questo manuale all'atto della creazione dei personaggi. Aspetto il primo botto nero.
-
[segnalazione articolo] Il GdR come matrice per ogni gioco
Ops, sorry... Si, in effetti la cosa è ancora al di la da venire, di sicuro. Ciò che mi fa più piacere non è tanto l'idea di trovarmi dinamiche sociali avanzate nei videogames (anche perchè non ci gioco mai), quanto quella che lo studio e l'analisi di queste dinamiche prenda come riferimento il caro vecchio GdR. Molte nuove generazioni di programmatori e game-designer potrebbero in futuro doversi avvicinare al GdR anche solo per poter capire e progettare un videogame. Questo a tutto vantaggio della diffusione del GdR e del suo percorso evolutivo, almeno si spera!
-
[segnalazione articolo] Il GdR come matrice per ogni gioco
Beh, quello esiste da tempo... saranno un paio d'anni. Il primo (il Phisix, mi pare si chiamasse) lo vendevano su scheda separata, poi i produttori di GPU capirono che avrebbero potuto usare la potenza di calcolo spaventosa delle loro macchine per ottenere risultati analoghi e quindi ora se ne parla... ma il discorso è differente: intanto non è PI a fare queste affermazioni ma sono riportate dalla tizia citata in articolo. Inoltre la questione non è tanto quella di usare o no una fisica migliore, ma se progettare o meno giochi che considerano le dinamiche sociali al pari di quelle fisiche. D'altrone da giochi come The Sims ecc. la questione ha preso un certo spessore. Il problema è se la commistione dei due aspetti può creare un genere di giochi nuovo ed apprezzato. D'altronde il GdR come lo intendiamo noi (carta e matita), ha un "motore" che permette di gestire (anche se in modo approssimativo) sia le interazioni sociali, sia la parte più fisica delle azioni. Giochi come Ultima Online o World of Warcraft hanno tanto successo proprio perchè sia la parte fisica (facilmente gestibile da una macchina) sia quella sociale (in questo caso "VERA", in quanto umana), sono spinte all'estremo. Credo sia questa la chiave di volta di cui parlano nell'articolo! Buon lunedì!
-
[segnalazione articolo] Il GdR come matrice per ogni gioco
Oggi su Punto Informatico, nota rivista elettronica del settore informatico, è comparso questo articolo: http://punto-informatico.it/p.aspx?id=2086805, nel quale si fa riferimento a recenti approcci riguardo alla progettazione ed al design di un videogame. Il concetto di fondo è quello di creare modelli di rappresentazione della realtà più incentrati sulle relazioni interpersonali tra esseri senzienti che non sulla fisica del mondo vero e proprio (ormai di motori fisici ce n'è quanti se ne vuole e in linea di massima i giochi già da tempo non hanno bisogno di reinventare la ruota riguardo a "come" il mondo si muove accanto ai personaggi). Quel che risulta ancora artificioso è in effetti la dinamica dei rapporti interpersonali, settore nel quale il GdR cartaceo la fa OVVIAMENTE da padrona con la sua completa libertà di relazione. Ecco quindi che mi fa piacere leggere di sviluppatori che vedono nell'approccio di stampo GdRiistico la chiave per lo sviluppo dei videogames del futuro. Sarò io che ci leggo qualcosa di molto importante per il nostro hobby preferito? Spesso le mode trascinano a galla altre mode. Chissà che tra un po' di tempo i GdR ritorneranno prepotentemente in auge tra i passatempi più graditi! (e magari anche l'heavy metal nelle radio, già che ci siamo eh?! ) Chi vivrà vedrà, ma l'articolo è interessante...
-
MethyrFall
Personalmente sarò lietissimo di vederla! Non escludo che in futuro questo genere di materiale (opportunamente revisionato e stilisticamente omogeneizzato) possa costituire un'ingente fetta dei contenuti del portale su methyrfall.it. Ecco cosa intendevo per portale bidirezionale. La vostra fantasia potrà trovare la giusta collocazione, servire altri giocatori ed esserne adeguatamente tributata. Quindi... manda quando vuoi!!! Le persone per simili progetti latitano sempre. Ci vuole coraggio, dedizione e soprattutto... la pazienza di nutrire grandi aspettative senza la pretesa di vederne alcuna realizzata. Solo puntando sull'obiettivo, senza correre, senza affannarsi ma andando costanti come un trattore, questo si può raggiungere davvero. Un simile sito sarebbe splendido, imho! Nella mia firma c'è un link. Cliccalo, leggi il primo post, poi vai all'ultima pagina e racconta qualcosa di te, del come mai ti senti affine all'iniziativa. Fai mente locale di che firma ti piacerebbe e se vuoi, chiedi espressamente che sia io a farti la firma... Sarebbe un onore. Per quanto riguarda la tua campagna, sarò lieto di sentire tutti i particolari. Non conosco la trilogia dei diavoli marini ma detta così mi pare adeguatissima al contesto che hai scelto. Sono ansioso di sapere come vanno le cose!!! A presto!
-
MethyrFall
Mi permetto di sottolineare che questa pubblicazione sarà molto, molto di più. L'approccio prettamente narrativo tipico di MF sarà il cardine di tutto il lavoro, al punto da creare una coincidenza tra quello che i giocatori potranno reggere in mano, leggendo e un reale libro presente in Cyphelas. Quella che per oggi noi chiamiamo banalmente "Guida al Giocatore" sarà in realtà l'edizione in-real-life di una raccolta di scritti presenti nel mondo di gioco. I giocatori apprenderanno ciò che devono sapere su Cyphelas esattamente come farebbero i loro personaggi. Lo scopo è che al termine della lettura, il giocatore ne possa sapere (basilarmente parlando) ciò che ne sa il suo PG. Ma soprattutto apprendendolo attraverso elementi già propri del mondo di gioco, come leggende, canti popolari, trattati di storia, resoconti e missive... insomma, il giocatore sarà calato in Cyphelas già prima di saperlo! Speriamo davvero che questa pubblicazione colmi quel gap che esiste da sempre nelle ambientazioni per DnD, nelle quali il manuale riporta contemporaneamente informazioni per DM e giocatori, creando ovvi spoiler che obbligano il DM a frapporsi tra i suoi giocatori e le risorse ad essi dedicate, togliendo spesso il senso di magia, di partecipazione e soprattutto di attesa, che spesso (si sa) è meglio della rivelazione. Questo accessorio sarà la lettura perfetta prima dell'inizio di ogni campagna su Cyphelas! Quantomeno se riusciremo a tener fede a quanto ci siamo prefitti. Buona strada