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Sabaudian s'affaccia.
Hiade Airik ha risposto alla discussione di Sabaudian in Disegni e Illustrazioni
Questa è davvero bella! Anche tu sei in rapida ascesa in quanto a bravura. Già rendere delle espressioni è difficile ma farlo senza snaturare un'anatomia così caratterizzata... BRAVISSIMO! A quando esci dal reame della matita e impari a colorare? Secondo me non ti manca molto ad entrare nel circolo di "quelli che lo sanno fare e lo fanno davvero"! -
La Gallery di _Akéiron_
Hiade Airik ha risposto alla discussione di DarthVader in Disegni e Illustrazioni
Fantastico!!! Persino il lavoro di scansione e re-incollaggio è venuto senza una giunta! Scherzi a parte, questo è veramente bello. Da che sono qui sei sempre stato bravissimo a disegnare ma nell'ultimo anno hai ottunuto una crescita incredibile! BRAVISSIMO! -
[Inchiesta] D&D Alternativo
Hiade Airik ha risposto alla discussione di Hiade Airik in House rules e progetti
Riguardo al discorso di Subumloc, credo che le nostre visioni concordino su tutta la linea. Al di la dell'opinione sul True20 o su M&M, che di fondo si tratta poi di una preferenza personale, anche io sono convinto che il DnD abbia delle caratteristiche strutturali imprescindibili. Da qui il mio commento a Lopippo riguardo al True20. Ad ogni modo, visti anche i commenti di Airon e di Megres, credo d'aver esagerato (e sbagliato) con il discorso nella chiusura del post di presentazione, e Sub mi ha aperto gli occhi. Con AD&D o la scatola rossa, il gioco non era meno super-eroico ma meno efficace nel farci capire quanto lo fosse, come saggiamente afferma Sub. Come effetto collaterale, complice anche una differente maturità culturale del pubblico e la natura dell'immaginario che andava di moda negli anni 80 e 90 (si, sono convinto che anche la fantasia viva di mode), si è avuto un modo di vivere il gioco molto differente, da un'edizione all'altra. Non potrebbe essere altrimenti, visto che siamo a oltre trent'anni dalla sua prima comparsa. Ciò premesso, rimane un fatto che un certo tipo di immaginario, veicolato da DnD per questioni (innegabilmente) anche di successo editoriale e di "fama", sia oggi perduto. Non ho affermato sia colpa di DnD, né che il merito ne fosse quando si giocava in un'altra maniera. Rimane soltanto il fatto che una volta il gioco aveva un altro sapore. Non migliore o peggiore, semplicemente un po' differente. E credo che questo nessuno possa negarlo, sebbene sia pressochè impossibile abbracciare tutti i perchè o i percome e trovare una vera causa. Per fare un parallelismo, visto che sono cresciuto a pane e cartoni giapponesi, se oggi guardo una puntata di Mazinga o Harlock, quasi mi metto a ridere constatandone il contenuto e la realizzazione. E mi rendo certo conto che se fossero stati fatti oggi sarebbero certo differenti, pur mantenendo la loro natura. Cionondimeno, ricordo in modo molto vivo le sensazioni che provavo da piccolo immaginando di pilotare il Mazinga o l'Arcadia. O di essere un tenebroso pirata dello spazio. A cambiare da trent'anni fa ad oggi non sono stati QUEI cartoni animati, bensì IO. Cionondimeno un remake di Harlock, ai giorni nostri, mi ha riportato alla mente le sensazioni di una volta, vive come allora. E senza farmi sorridere di sufficienza ma appassionandomi come un film dei nostri giorni. In questi termini la situazione si pone: hanno snaturato Harlock? O ne hanno raccolto una parte dell'eredità, togliendo da esso il peso di un approccio adatto solo ad un bambino? La cosa è a mio avviso praticabile anche con i giochi di ruolo. Prendi una struttura ben migliore di quella di OD&D (il DnD 3.5, ad esempio) ed estrapolane gli elementi proni ad adattarsi ad un modo di vedere il gioco proprio di chi ad OD&D ci giocava. In soldoni, accontenta le voglie dei giocatori di un tempo. Ma anche dei giorni nostri, visto che il target di un prodotto è la maggioranza quando va bene; la totalità pressochè mai! I giocatori che cercano queste sensazioni si sentiranno a loro agio in questa nuova situazione, senza pensare che in realtà differisce molto da quella originaria, perchè quel che interessa a loro è vivere le medesime emozioni, non avere lo stesso gioco, che sembrerebbe soltanto "vecchio". - Il D&D alternativo di cui parlo, sarebbe da paragonare ad un remake di Harlock o Mazinga, pensato per risvegliare certe emozioni in un target nostalgico o anche solo più cosciente di se, al prezzo di rendersi magari anche inappetibile alle nuove leve. - Il D&D 4a edizione si colloca, a mio avviso, nella posizione di un cartone animato moderno: pensato per un certo target come sono SEMPRE stati i cartoni animati, ma per questi inappetibile a chi in quel target ci cadeva in pieno trent'anni fa. NOTA BENE: Ricordo a tutti che questo discorso vale solo come esempio e parallelismo!!! Il mio post non va preso come "Vi piacerebbe un DnD per nostalgici?", bensì come "Vi piacerebbe un DnD con le caratteristiche sotto elencate". Eventualmente una variante più prossima della questione è "Se DnD 4th Edition avesse subito le variazioni qui riportate, vi sarebbe piaciuto di più della 3rd Edition?" Spero che ora la questione sia più chiara. Ricordate che non sto facendo una guerra di religioni, nè sto cercando di trovare/sviluppare/giocare il sistema definitivo! Sto solo cercando di capire chi sente la necessità, il bisogno o la gola per un sistema più orientato nella direzione specificata. Sub, Megres... voi due siete analisti capaci e regolisti di alta levatura. Non conosco Sub di persona ma posso dire che Megres non è quasi più in grado di prescindere dalla sua analisi "da sviluppatore". La maggior parte dei commenti precedenti ai vostri sono però di giocatori per nulla novellini che comunque vedono il gioco dalla parte del target. E dai loro messaggi si percepisce una modalità di analisi completamente differente, ma non per questo meno approfondita, che non cerca soluzioni ma esprime necessità. E' questo genere di considerazioni che cerco soprattutto: non tanto se prenderete la macchina e le segherete il tettuccio piuttosto che pedalare, quanto se quando siete in macchina (e magari non potete scenderne) sentite o meno il bisogno di aria aperta. Spoiler: Questo è un OT poichè riguarda un parere molto personale: Credo che la cognitività non dovrebbe mai sopraffare le sensazioni al punto da generare un post come quello di Megres, dove la valutazione è stata condotta su un punto meramente tecnico e filologico, tanto da estrapolare alcune chiare sottolineature dal mio post, smontato pezzo a pezzo come fosse una versione di latino. Il senso di un discorso non sta sempre nel particolare e questo modo di vedere le cose, soprattutto da parte di chi questi giochi li fa, porta prima o poi a situazioni al limite del ridicolo come quella dove Mike Mearls afferma: "Comunque, chi si immaginava che a così tanta gente non piacesse il sistema di lancio incantesimi Vanciano? Tutto il pubblico al seminario di ieri ha acclamato e applaudito quando abbiano annunciato che (per la maggior parte) era stato eliminato." Questo genere di cose fa rabbrividire se si considera che il sistema di Magia di D&D non è certo stato messo in discussione soltanto negli ultimi tempi; anzi!!! Credo che gli sviluppatori migliori siano quelli che sanno allontanarsi ogni tanto dalla loro opera come fa lo scultore dal pezzo di marmo per guardarlo nella sua interezza e proporzione, saggiandone la bontà con occhi scevri da tecnicismi e con il cuore di chi la guarderà SOLO nel suo insieme. Che poi è il 90% del pubblico! E con questo discorso non sto misurando nessuno! E' un discorso generale che spero non scateni un putiferio di flames OT. -
[Inchiesta] D&D Alternativo
Hiade Airik ha risposto alla discussione di Hiade Airik in House rules e progetti
Rispondo velocemente in ora molto tarda perchè domani sarò impossibilitato per motivi di lavoro. Ringrazio per ora tutti quanti per gli apporti, stupefacenti nella loro profondità analitica! Siete veramente preziosi e tanto per cambiare DL si dimostra la grande comunità che è. Prima di esprimere una sintesi di ciò che avete messo finora sul piatto attendo ulteriori pareri. Ne approfitto però per segnalare a Lopippo e a chiunque fosse rimasto colpito dalle sue ottime proposte, che le maggiori revisioni da lui proposte sono state armonicamente sintetizzate nel True20, un sistema di gioco che consiglio di leggere a tutti coloro che sentono il bisogno di una maggior attinenza con la realtà ed una maggior modularità (si Leonard, corri!!! ) Personalmente sono un grande fan del T20, che considero ben fatto e molto più attinente al mio modo di intendere il GdR. Cionondimeno non posso negare, a discapito del mio entusiasmo, che il True20 risulta meno attraente ai giocatori meno smaliziati o inesperti. Le classi del DnD, con le loro magagne e la loro costruzione forzosa (che ormai sono giunto ad odiare) portano però con sè una forte connotazione stilistica che "prende per mano" il giocatore novizio e ne guida i passi verso l'interpretazione di un suo personaggio. Non a caso esse si rifanno ad archetipi realtivamente standard nella nostra cultura, tanto che alcuni assunti che paiono arbitrari sono invece spesso legati proprio a questa cultura; non ultimo (o forse al primo posto) proprio la taumaturgia e l'esorcismo della non vita, storicamente appannaggio dei sacerdoti e dei religiosi. Pur conoscendo l'esistenza di altri validissimi sistemi di gioco, parlo qui di una versione del DnD che ne mantenga i caratteri strutturali, ma che ne bilanci i pesi e le misure per allontanarlo dalla tendenza attuale, che sembra assoggettare (comprensibilmente) la fantasia al marketing. I commenti per ora sembrano emergere una preferenza per l'inversione di rotta, ma per ora il campione è veramente troppo ristretto (e forse pilotato). Chiederei un commento a Subumloc, che ho visto per ora essere l'unico ad aver votato "Non mi interessa affatto!". Il tuo parere è forse il più importante, sempre vi sia qualcosa al di la del puro gusto personale. Per ora grazie a tutti! Buona strada. -
Per motivi di curiosità analitica sto conducendo un'inchiesta in due parti che ritengo adeguato postare nella sezione Progetti, visto che il risultato rientra negli scopi di un progetto che ho in corso su un piano del tutto personale. Questa è la prima parte dell'inchiesta, formulata come sondaggio e riguarda un'ipotetica versione di Dungeons&Dragons alternativa alla 3.5 (o anche alla 4) che si basa su questi principi: Sempre basato sul D20 System Ridimensionamento dei livelli di potere e alla gestione di personaggi che anche ad alti livelli rimangano "eccezionali mortali" e non "divinità mancate" Alta interpretabilità dei ruoli e delle situazioni Maggior coerenza contestuale Maggior orientamento ai contesti realistici e non estremi Tali risultati sarebbero raggiunti attraverso questo genere di accortezze: Scrematura e pulizia delle regole: una bella sistemazione di tutte quelle piccole magagne regolistiche che nella 3.5 hanno mostrato il fianco negli ultimi anni, come -ad esempio- il colpo senz'armi del monaco, gestito diversamente dalle armi naturali. Bilanciatura del sistema di abilità: mirato ad evitare che ad alti o altissimi livelli le prove di abilità siano per lo più una formalità e ad aumentare il realismo (PG con 25 gradi di base riescono automaticamente nella maggior parte delle prove "quasi impossibili") Revisione delle classi: per aumentare la loro coerenza. Ad esempio, il druido rispetto al chierico dovrebbe essere colui che ha il dominio maggiore sulle cure e sulla non-vita essendo per definizione il custode delle forze della natura e della vita. Inoltre dovrebbe essere un caster spontaneo, data la sua vicinanza istintuale alla sua fonte di potere. Revisione o apmpliamento delle razze: come l'introduzione degli orchi come razza giocante, o dei mezzosangue non solo elfici ed orchesci, allo scopo di aumentare le possibilità narrative non convenzionali senza dover per questo introdurre elementi estremi come mezzi-demoni o stirpi extraplanari. Possibile revisione di parte del sistema magico: per rendere più sensata ed interpretabile la magia spontanea rispetto a quella nozionistica e creare un vero e proprio progresso di tutti gli incantatori spontanei lungo l'avanzamento di livello. Possibile introduzione di alcune regole di contorno: mutuate da varianti o altri sistemi di gioco allo scopo di aumentare interpretazione ed epicità, come ad esempio, l'uso di punti azione/convinzione o l'introduzione di regole per la reputazione. L'ipotetico gioco dovrebbe essere comunque compatibile (con pochi o a volte nessun adattamento) alla maggior parte del materiale di DnD 3.5, e un giocatore esperto dovrebbe riuscire a giocare in dieci minuti. La mira di tali manovre sarebbe quella di creare una versione alternativa di Dungeons&Dragons che restituisca al gioco il sapore originario tipico della scatola rossa o della versione Advanced; un sapore fatto di gesta epiche ma non supereroiche, di stereotipi culturali e non arbitrari, con una forte componente storica a sostegno di quella fantastica e dove gli avventurieri possano sentirsi persone verosimili, di un mondo verosimile, impegnati in imprese eroiche e fantastiche. In soldoni, lo scopo sarebbe quello di invertire una rotta che giustamente sembra essere stata presa dagli autori di D&D verso un fantasy di stampo molto accattivante e (mi si passi il termine) hollywoodiano. Posto che gli ultimi due punti del secondo elenco siano opzionali, il sondaggio serve a determinare la percentuale di giocatori di Dungeons&Dragons che gradirebbe un simile tipo di revisione o che ne sente strettamente il bisogno. La seconda parte sarà pubblicata tra poco e riguarderà una eventuale ambientazione legata ai concetti fin qui espressi. Ripeto, il sondaggio è promosso per un mio progetto personale di analisi dell'evoluzione dei GdR, quindi non voglio con quanto scritto sopra esprimere giudizi o polemiche riguardo alla 4th edition. Lo scopo anzi è esattamente opposto! Ringrazio fin d'ora tutti coloro che parteciperanno e lasceranno commenti. Sono a disposizione per eventuali chiarimenti necessari anche ad esprimere un voto più ragionato. GRAZIE!
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dnd 4e Passaggio da D&D3.5 a D&D 4a edizione
Hiade Airik ha risposto alla discussione di neurone in Dungeons & Dragons
Beh, non mi permetto di pensare che la 4a sarà meccanicamente peggiore della 3a ma non è poi detto si parli di sistematizzazione: anche la 3rd edition nacque come una scrematura dei troppo inflazionati sistemi della 2nd e fu certo un passo in avanti, ma non così sistematico. Il pastone che siamo arrivati ad avere dopo 8 anni di 3rd è la dimostrazione del fatto che il sistema non è così modulare come si pensa. La mia sensazione è che dopo questi anni, la 4th sarà una scrematura, certamente evolutiva, del sistema attuale ma che tra otto anni soffrirà dei medesimi problemi di cui oggi soffre la 3rd/3.5. Questo perchè se non si "scollano" le regole dal contesto, ogni variazione di contesto rischierà di mettere in discussione le regole. Avete presente quando la iarda (misura di lunghezza bretone) era definita come la distanza tra la punta del naso del re e il suo pollice alzato a braccio teso davanti al viso? Ecco, ad ogni nuovo regnante si rifaceva un sistema metrico. La regola era sempre quella, ma l'effetto era che al cambio di contesto cambiava tutto il circo, sebbene "formalmente" non cambiasse nulla. DnD è fatto così: non potreste mai usare il motore di DnD per giocare un cyberpunk senza pesanti adattamenti e (soprattutto) scarnificazioni. Potreste invece usare il T20 o il D20 Modern per giocare un gioco fantasy che abbia le caratteristiche "contestuali" di DnD, al solo prezzo (se necessario) di creare un contesto adeguato ed eventualmente delle meccaniche addizionali proprie per il contesto in questione. Faticaccia? Ecco perchè credo che gli autori stessi del gioco potrebbero prendere la direzione del farla una volta per tuttI... Ad ogni modo, ribadisco: non credo e non affermo che la 4a edizione sarà un passo indietro, per nessun motivo. Se sarà come penso e verrà considerata un passo avanti, significa che avrei preferito un passo di lato, tutto qui! -
dnd 3e Indovinello da un master psicopatico
Hiade Airik ha risposto alla discussione di VincentUkikiMonkey in Dungeons & Dragons
interessante questione... non ci avevo pensato! Queste cose mi aiutano a ricordare quant'è bravo il mio master! Bella li! -
dnd 3e Indovinello da un master psicopatico
Hiade Airik ha risposto alla discussione di VincentUkikiMonkey in Dungeons & Dragons
In effetti il padre dell'elettrodinamica quantistica Richard Feynman, diceva ai suoi allievi negli anni 70 qualcosa di molto simile a "Si, questo modello non ha senso nè logica, ma fa previsioni aderenti al 100% dei casi e questo ci può bastare!". D'altronde l'approssimazione che la logica aristotelica fa della realtà è decisamente meno aderente del principio della sovrapposizione degli stati. In definitiva che s'evince? Che il master di Vince è contemporaneamente sia un demente, sia un borioso! No, scherzi a parte... torno a ripetere che l'errore non ci sarebbe se il principio di indeterminazione e la sovrapposizione degli stati fossero concetti tanto diffusi quanto il teorema di pitagora. D'altronde credo che qualsiasi master potrebbe usare un indovinello basato sul teorema in questione e dire "Cavoli, ma hai un mago con 40 di intelligenza, non ci hai pensato?"... senza ricordare che per scoprire ciò che un normale alunno di seconda media oggi DEVE conoscere, Pitagora è morto! Augh! -
dnd 3e Indovinello da un master psicopatico
Hiade Airik ha risposto alla discussione di VincentUkikiMonkey in Dungeons & Dragons
Concordo con MIR e purtroppo devo andare contro a quanto affermato da Elayne, mio malgrado. Il problema non è la radioattività, nè la fisica quantistica. Il gatto di Schroedinger non è né un indovinello, né un paradosso, bensì un esempio "nel mondo reale" di un fenomeno quantistico che è effettivamente verificato. E' un fenomeno che di fatto si potrebbe esemplificare anche con la questione filosofica dell'albero caduto nella foresta, ovvero: se un albero cade nella foresta senza che nessuno lo vedo o senta cadere, l'albero è caduto davvero? I folosofi ragionano da tempo sul problema di come la realtà e l'osservazione della realtà si influenzino e ci sono mille risposte a questo problema. In realtà (non nella realtà filosofica, in quella fisica) a livello quantistico parrebbe esistere effettivamente una sovrapposizione di stati. Infatti anche il principio di indeterminazione di Eisenberg (che mi pare sia legato al fenomeno descritto dal gatto di Schroedinger, che Dusdan mi fulmini se sbaglio), afferma che non puoi conoscere uno stato quantistico senza osservarlo ma non puoi osservarlo senza variare lo stato stesso. In realtà non c'è modo di sapere in che stato è DAVVERO un sistema quantistico perchè ne cambi lo stato quando lo osservi. Ma tutto questo è OT. Quello che volevo dire è che non è con la radioattività che c'entra l'indovinello, nè con la fisica in sè. D'altro canto concordo con Elayne nel dire che un principio che non ha risposta in termini di logica arisotelica (la base della nostra cultura) e che quindi prevede una formulazione proveniente da un sistema di pensiero di elevata raffinatezza e modernità (e peraltro legato ad una particolare branca del sapere), non ha senso in una sessione di DnD. E' un signor invito al metagame, al barare e (da un certo punto di vista), è anche il primo atto "amorale" della sessione, seguito dal chiedere consiglio sul forum per evitare di morire. Tutto ciò premesso, se davvero il master si è rifatto al fantomatico gatto, credo che la risposta giusta non sia "Non lo so finchè non controllo", bensì, "Se non apro la scatola è sia vivo che morto". Questo perchè la prima formulazione non evidenzia il principio alla base del esperimento di Schroedinger, ovvero il principio della sovrapposizione di stati. Dire solo "sia vivo che morto", senza aggiungere "se non apro la scatola", inoltre, non accenna al corollario del principio, ovvero che l'osservazione modifica lo stato del sistema. Scusate la pappardella, ma una volta trovato il principio credo che la formulazione sia molto molto importante per far si che il master non faccia le pulci su questioni che sembrano opinabili. Che ne dite Jack, e Mr. Atomic, voi che conoscete il principio del gatto? -
dnd 4e Passaggio da D&D3.5 a D&D 4a edizione
Hiade Airik ha risposto alla discussione di neurone in Dungeons & Dragons
Boh, dai commenti a me non sembra. Diciamo che ho letto spesso cose come "il ladro sarà più ladro e il guerriero più guerriero". Il problema è che un Guerriero, un Paladino, un Warlord e un Ranger non servono se hanno una progressione base e si arricchiscono con i feats, soprattutto se poi devi inventarti la boiata (non me ne vogliate, mi pare una boiata) dei "ruoli" per dire chi è il leader, chi il caster, chi il joker e chi il mago Galbusera... Satira a parte, non capisco il perchè di questo attaccamento alle classi "prefabbricate ma personalizzabili" che secondo me sono il VERO cardine che impedisce a DnD di diventare un gioco modulare e diritto. O le inchiodi, e allora ben vengano le classi inchiodate (comode, semplici, chiare ai novellini, caratteristiche per i vegliardi, peraltro spesso nostalgici), oppure lasci le classi personalizzabili, ma questo significa lasciarle anche aperte e archetipiche. Prendetela così: se vi dicono che la vostra nuova macchina si può arricchire con gli optional in modo da farne quello che volete (dal veicolo commerciale all'utilitaria all'ammiraglia) ma poi vi impongono COME BASE un allestimento già caratterizzato per "auto di lusso", non vi pare un controsenso in termini? A me per ora non pare che l'intenzione dei designer sia quella di rinnovare un sistema, quando di rifare il belletto alla vecchia bambolina. Un cambiamento mi farebbe gridare al miracolo, non allo scandalo. Se la revisione si limita a girare i tiri salvezza (sai che cambiamento... li tira il master al posto mio ma di fatto non cambia nulla), allungare le classi e spalmare i tratti raziali lungo i livelli... beh, mi pare sempre la solita minestra ma con un po' di peperoncino per nascondere l'odore di cibo vecchio. Non vorrei essere troppo critico, ma l'evoluzione di un sistema di regole dovrebbe andare verso una sistematizzazione, cosa che non mi pare stia avvenendo. Avevano il D20 modern da spingere... perchè non hanno sistemato per bene quello e non ci hanno poi basato DnD? La Green Ronin ha fatto così con Blue Rose. Da BR al T20 e poi hanno riscritto BR usando il T20 perchè andava meglio. C'è voluto poco, funziona e gli acquirenti erano felici già all'annuncio. Chissà perchè invece l'annuncio della 4th ed. ha suscitato molti scetticismi... Staremo a vedere. Magari è solo un punto di svolta nel quale la WoTC si è concentrata di più sul migliorare e ammodernare i canali editoriali che non i prodotto editoriali in se. Magari questo tipo di cambiamenti al motore arriverà tra sette/otto anni attraverso il D20 Insider, raccogliendo pareri e voci da ogni dove, chi lo sa? In ogni caso, mai e poi mai sono convinto che la 4th Edition sarà un passo indietro. Trovo però che il T20 sia un passo nella direzione che io volevo, quindi non escludo che mi butterò su quello staccandomi da DnD per la prima volta in più di 12 anni di gioco... -
Ragazzo, se non finisci il disegno dell'avventuriero all'ingresso del dungeon vengo personalmente a prenderti a pedate nelle costole!!! Credo di non aver mai visto uno schizzo così realistico già solo dalle prime linee! E devo dire che il consiglio di Celya, tanto per cambiare, è perfetto! Drumboy, forse con quest'affermazione finisce che faccio gelosi parecchi disegnatori, ma se sei "agli inizi" della tua carriera di disegnatore fantasy, sei destinato a diventare una stella del settore!!! Un piccolo aneddoto: avevo un allievo di batteria che era partito come autodidatta da qualche tempo, prima di venire a prendere lezioni. Questo ragazzo non era capace di tenere in mano le bacchette nel modo giusto e aveva seri limiti sulle dinamiche. In pratica, mancava della tecnica. In compenso tirava già ad orecchio i migliori grooves di Porcaro e aveva un timing da invidia! Alla fin fine, dopo due anni di studio in cui aveva acquistito e metabilizzato le giuste nozioni per mettere a frutto il suo innato talento... ha smesso di suonare. E secondo me è stato uno spreco allucinante. Se ti fai demoralizzare da chi è più bravo di te... beh, è un insulto a chi vorrebbe esserlo bravo come te! E poi arrivare in vetta è una gran palla! Poi puoi solo scendere. Preferisco fare la strada per sempre, anche senza arrivare mai ma... godendomela nel frattempo!!! Dai, che sei grande! Attendo di vedere i progressi di quella tavola!!!
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dnd 4e Passaggio da D&D3.5 a D&D 4a edizione
Hiade Airik ha risposto alla discussione di neurone in Dungeons & Dragons
Io ho di recente scoperto il True20 e mi son chiesto come diamine ho fatto finora senza! Non che sia "il sistema perfetto" ma se DnD davvero necessitava una quarta revisione, sono dell'idea che questa sarebbe dovuta andare in una direzione più simile a quella presa dal T20: più modularità, un motore/sistema più generalizzato e "diritto", ma soprattutto un meccanismo di costruzione dei personaggi MENO e non PIU' pasticciato e predefinito. DnD sta diventando sempre più appetibile ai newbie (e questo è un bene, come si evince anche dal discorso di Aza, che capisco) ma mi pare che per far questo stiano scegliendo deliberatamente di rendelo meno "profondo" di quanto necessario a/richiesto da i giocatori più esperti o di vecchia data. Il True20 è veramente un gran sistema e se non esente da magagne, sinceramente non mi pare averne più di DnD, anzi! -
Le sculture di _Akeiron_
Hiade Airik ha risposto alla discussione di _Akéiron_ in Giochi di miniature
Ake, se davvero è uno dei tuoi primi lavori con l'argilla devo ricoprirti interamente di complimenti!!! Vorrei averne uno in camera dei tuoi lavori di plasmatura!!! E' bellissimo!!! La dinamica è favolosa! COMPLIMENTI e (se posso chiedere tanto) impiega un po' di tempo ogni tanto per darti a questa pratica! Rendi parecchio!!! -
Quoto Celya: un paio di piccole corna e il soggetto è perfetto! Ake, ma ce la fai a farlo giocare un po' il povero Drumboy, così entra in atmosfera e eleva la sua bravura di altri millemila gradini?! Ragazzo, sono impressionato!!! COMPLIMENTI!
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Wild Saky's drawing
Hiade Airik ha risposto alla discussione di Selvaggio Saky in Disegni e Illustrazioni
Mi unisco al coro di voci entusiaste: sei davvero bravo. Di mio ti posso dire che secondo me la postura dell'orco è sbagliata in merito alla posizione del bacino e del torso. In teoria un affondo di lancia del genere vede le gambe e il bacino orientate in avanti e solo le spalle girate in modo da portare (in questo caso) la sinistra verso il bersaglio, in allungo. Un consiglio che ti do per l'anatomia è quello di studiare il tuo corpo "sentendolo". Mettiti nella posizione dell'orco e dell'elfo che schiva (schiena inarcata? Ginocchia piegate? Braccia in avanti o indietro?). Mimando le posizioni e cercando di capire COSA ti permette di stare in equilibrio dovresti percepire molto meglio come disegnare le posture. Ancora meglio che usare un libro e un manichino. Io almeno faccio così... Non vedo l'ora di vedere altro! -
dnd 4e Verso la 4a edizione... Design&Development tradotti
Hiade Airik ha risposto alla discussione di Crisc in Dungeons & Dragons
Perdonatemi l'OT ma io un partito come la LIPU lo fonderei eccome... Duneons&Demons è la definizione più azzeccata che trovo per le recenti tendenze Tieflinghiane (non me ne vogliate) del mercato del mio GdR preferito. La userò spesso. In ogni caso, il problema è sempre lo stesso: a pare la potenza, la tattica e il grado di sfida, il drago è stato relegato in un angolo dell'immaginario molto poco in vista. Perchè? Perchè è vecchio!!! Una volta i bambini volevano tutti fare i calciatori, ora vogliono fare "la persona famosa"... grazie al Grande Fratello (non quello Orwelliano che quasi rimpiango), il pallone è stato messo in sordina a favore di Costantino&C. Il drago mi pare aver seriamente fatto la stessa fine. Prima di pensare alle regole, pensate a quando vi arriva una forte pallonata sulla faccia... i vostri riflessi vi fanno alzare le braccia fulmineamente facendo una smorfia per riparare il più possibile occhi, naso e denti, giusto? Ed è un pallone! Ora pensate al muso di una simile bestia che saetta verso di voi... ecco, quando avrete abbassato le braccia, rilassato gli zigomi e pulito le mutande, parleremo delle regole. PS: "Devi dare un po' di reputazione in giro prima di darla di nuovo a Celya"... augh. -
Wild Saky's drawing
Hiade Airik ha risposto alla discussione di Selvaggio Saky in Disegni e Illustrazioni
GRANDE SAKY!!! Concordo con Drumboy, ti manca l'allenamento e l'occhio sull'anatomia ma hai stile ed attenzione per i particolari... intuito! ... Talento?! Ma si! Talento! Sei come quei batteristi che non sanno tenere in mano bene le bacchette ma hanno un sacco di groove! Se impari anche la tecnica diventi un disegnatore very yeah!!! Bravo ragazzo, non vedo l'ora di vedere altro! -
Non c'è l'emoticon del profondo inchino... Non avrei mai saputo esprimere altrettanto chiaramente le mie sensazioni a riguardo. Leggendo capisco che sono identiche alle tue e sono felice che il tuo accento si sia appoggiato su qualcosa che avevo trascurato: i motivi che sottendono MethyrFall. I suoi moventi per essere precisi. Ho sempre detto a Celya che se il disco che sto realizzando con il mio gruppo donasse all'ascoltatore metà delle emozioni che (su un altro piano) MethyrFall ha donato a me, potrò sapere d'averci messo tutto me stesso!
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In realtà sei stato chiarissimo ed esaustivo!!! A me bastava sapere molto meno ma qui c'è tutto ciò che serve a chiunque voglia usare questo tool per i suoi scopi! Geniale ed intelligente! GRAZIE MILLE!!!
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Scusa Vento... mi parleresti in maniera più approfondita di questo toolset? Considera che io ho videogioco manco col solitario, quindi se devi riferirti a qualcosa non dare per scontato io lo conosca! Grazie mille!!!
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dnd 4e Passaggio da D&D3.5 a D&D 4a edizione
Hiade Airik ha risposto alla discussione di neurone in Dungeons & Dragons
A quanto ne so io non è vero. -
Sami, devo dire che mi hai stupito. E' il primo che leggo, tra i tuoi racconti veri e propri e... hai stile! Al di fuori della storia (peraltro molto carina), il racconto ha ritmo, carattere e un discreto melange di emozioni ben mescolate tra riso e amarezza. La ricorsività del finale è un tocco di professionalità che eleva il racconto da esercizio di stile a vera e propria operetta letteraria. Promossa a pieni voti (per quel che vale una promozione da me! )
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dnd 4e Passaggio da D&D3.5 a D&D 4a edizione
Hiade Airik ha risposto alla discussione di neurone in Dungeons & Dragons
Plauso per questa ultima uscita!!! Il problema non è il motore nè la strada. La differenza la fa l'autista! -
dnd 4e Passaggio da D&D3.5 a D&D 4a edizione
Hiade Airik ha risposto alla discussione di neurone in Dungeons & Dragons
Elayne, io ho dato la mia esperienza riguardo a come vidi il passaggio tra la 2nd e la 3rd, com'era stato chiesto. Non ho la presunzione che le mie considerazioni siano da intendersi nè come cronistoria ufficiale, nè tantomeno come una verità tangibile. Concordo con te sul fatto che la 3.5 (e anche la 3rd in linea meno marcata) abbiano sancito il termine dell'eroismo interiore. Ecco perchè ho detto che la 3rd ha cercato di esaltare FIN TROPPO il lato eroico. Non solo; io non parlo di 3.5, parlo di 3rd, visto che Zodiark ha chiesto come fu il passaggio dalla 2nd alla 3rd e la 3.5 con quell'avvenimento non c'entra nulla! Io stesso ho visto la 3.5 storcendo il naso. Non capivo dove ma sentivo puzza di bruciato e riguardo a questo concordo con tutto quello che dici, soprattutto riguardo all'esaltare il POTERE invece che l'EROISMO. In ogni caso, io personalmente ho considerato la 3rd come un grande passo in avanti rispetto alla 2nd, proprio in quanto sunto armonico e meccanicamente migliore di tutte quelle meccaniche che al tempo stavano sporcando l'esperienza di gioco della 2nd. Le CdP, ad esempio, sono un passo avanti (a mio avviso) nella costruzione del PG. Capisco che le CdP su Planescape non venivano acquistate al supermercato mentre nella 3rd questo è possibile (almeno in linea di principio; nella realtà il master dovrebbe cercare di capire cosa diamine sta facendo il suo PG ed educarlo a riguardo), ma di fatto la cosa non è un male in sè, imho; semplicemente la meccanica delle CdP 3rd Ed. è molto più razionale, semplice e flessibile rispetto ai kit dei quali condivide lo scopo ultimo. Per quanto riguarda lo stregone nella 2nd, io a dire il vero non lo ricordo ma non nascondo che non sono mai stato un master nella 2nd, salvo rare, sporadiche occasioni, quindi dal mio angolino di giocatore non ricordo di un incantatore spontaneo inteso in senso stretto. Per chiudere, ecco quello che credo essere il punto di giunzione tra i nostri due interventi: capisco e condivido l'impressione che la 3.5 (e via, anche la 3rd) siano già orientate verso le stesse inclinazioni che non capisco della 4th, ma credo fermamente che solo la 4th stia promuovendo ad alta voce un approccio completamente differente al modo di giocare Dungeons&Dragons! La 3rd ha solo dato una pennellata alle pareti. Ora mi pare d'avere in casa un muratore che mi gira le pareti del salotto! Buona strada! -
dnd 4e Passaggio da D&D3.5 a D&D 4a edizione
Hiade Airik ha risposto alla discussione di neurone in Dungeons & Dragons
Personalmente ho preso in pieno l'avvento della 3rd otto anni fa, quando Hiade era un personaggio di AD&D, descritto con le famose "Opzioni del Giocatore" e i manuali accessori di classe (copertina bordeaux per chi se li ricorda). Ricordo che al tempo io fui immediatamente stregato dalla 3rd, vuoi per l'aspetto dei manuali, per l'evocatività dei disegni, dalla miglior gestione delle regole (il d20 nasce con la terza, prima c'erano il TACH0 e i tiri salvezza contro Soffio/Paralisi, Bastoni, Veleni e rospi parlanti)... Le CdP erano finalmente l'idea che spingeva un po' più in la quelle cose che una volta venivano chiamate "kit", il tentativo (fallito) di accontentare con lo stregone chi gridava alla necessità di rendere la magia più liberamente fruibile fu comunque accolto come un successo e la reintroduzione del monaco diede a tutti la possibilità di creare un genere di personaggi nuovi, anche se non prettamente "Sword & Sorcery" (d'altronde i draghi in oriente non possono mancare )... Insomma, io ricordo che presi la 3rd come un grande passo in avanti e non sono nato nella 3rd. Giocavo da cinque anni ad AD&D e il mio PG del cuore passò sette livelli in quel sistema. Oggi guardo la 4th e non riesco ad esserne convinto al 100%. Non tanto perchè temo il motore non funzioni e nemmeno perchè credo che si orientino troppo ad un genere di gioco piuttosto che ad un altro. Sono le scelte arbitrarie come "eliminare gli gnomi e i monaci dal manuale base per inserire i Tiefling perchè la maggior parte della gente vuole fare i Tiefling"... Questo approccio "mercenario" al mio gioco preferito, per quanto legittimo, non mi suona felice. Hiade è un mago umano e non avrà mai problemi, ma se il mio PG del cuore dalla 2nd edition fosse stato Sneerbling, gnomo monaco... cosa combinavo con la 4th edition? Mi sarei sentito frustrato e tradito. Inoltre personalmente trovo che la 3rd abbia esaltato (fin troppo) il lato eroico del DnD, che è ciò per cui DnD esiste: un gioco per EROI! Inserire una stirpe mezzo-abissale per fomentare la voglia dei giocatori di fare campagne malvagie (spesso "per far impazzire il master", non l'avete mai letto qui sul forum?) non mi pare qualificante per il gioco che per ben tre edizioni abbiamo imparato ad amare. Che poi la maggior parte del pubblico oggi voglia fare tiefling negromanti CM... per carità, la WoTC deve vendere. Ma in questo modo sta s#uttananto un prodotto che vive da 35 anni sui tavoli di mezzo mondo, nei cuori, nei libri, nelle risate, nelle amicizie... Sarà il caso? Boh! Vedremo! Buona strada!