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Knefröd

Circolo degli Antichi
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  1. Nimdhel, elfo mago, Locanda La Botte Piena Osservo Tane disegnare fantasiosi ingranaggi accanto al problema che avevo scritto per lui. 'Peccato, mi aspettavo qualcosa in più. È un bambino come tutti gli altri e forse è meglio così'. La conversazione con l'uomo al bancone sembra promettente: "Thodil il Costruttore...mmm... sapevo che avesse costruito i Cancelli Parlanti del Sottomondo, ma non che si fosse spinto a creare Forgiati. Vi ha forse aiutato lui a costruirlo e ad attivare quella Gemma dell’Anima, visto che dite di aver creato qualcosa che sfugge alla vostra comprensione?" sono colpito, il mio interlocutore sembra intendersi di incantesimi e costrutti. "No, ho costruito Holzshild da solo. Il suo corpo è in grado di utilizzare l'energia della Gemma dell'Anima; per essere precisi è la pietra ad utilizzare il corpo. È a questo che mi riferivo quando ho detto che la sua tecnologia sfugge alla mia comprensione: non avendo informazioni sulla Gemma dell'Anima ho costruito Holzshild procedendo per tentativi fino a quando ho ottenuto un dispositivo in grado di interagire con la pietra. Ma ancora molti segreti si celano in quella antica roccia". L'uomo sembra colpito da me e Holzshild e decide di presentarsi: "Io sono Cederic Dunhall, Attendente di Lucian Vrees, Governatore della città. Potrei avvalermi del vostro aiuto, elfo Nimdhel, nonchè sicuramente della vostra discrezione, che do per scontata. Potreste venire con me ora? Purtroppo non posso chiedere la stessa cosa a voi, mirabile prodigio delle Arti Superiori, e vi chiedo scusa, ma sappiate che sto agendo secondo la Prassi Imperiale. Potreste attendere qua il vostro amico ora che ve lo porto via per una candela, oppure fare un giro della città, al mercato o al Tempio delle Profezie: chissà che il Veggente non dispieghi il vostro futuro ...o il vostro passato?". L'idea di separarmi da Holzshild non mi piace ma sono molto curioso di scoprire di quale sia il problema che dovrei risolvere; inoltre tramite Cederic potrei parlare con il Governatore e magari ottenere l'autorizzazione per poter studiare l'Orologio. "Preferirei portare Holzshild con me, tuttavia se il protocollo non lo permette verrò da solo. Sono ben disposto ad aiutarvi ma ho una piccola richiesta per voi: vorrei avere accesso alla Torre dell'Orologio, io ed Holzshild siamo qui per condurre delle ricerche sulle Gemme dell'Anima ed alcuni manoscritti della Biblioteca di Orizzonte affermano che una di queste pietre anima l'Orologio Astronomico della torre".
  2. Grazie @Marco NdC per le precisazioni, hai perfettamente ragione i trigger delle mosse sono come li descrivi tu. Possiamo trasformare il tiro di Parlamentare in Sfidare il Pericolo su Car, ed lo Sfidare il Pericolo su Des in Taglia e Spacca. Sei il pugnale d'argento di Alec Crane ha il tag Preciso lo spoiler diventa:
  3. Gideor (Chierico Umano) Il palmo della mia mano risplende della luce di Talos. Utilizzo il potere concessomi dal Dio della Tempesta per guarire le ferite del dragonide verde che subito riprende conoscenza. "Riesci a sentirmi? Tu e il tuo amico avete combattuto valorosamente ma i coboldi erano troppi perchè poteste sconfiggerli da soli, quando siamo arrivati eravate entrambi a terra. Dopo aver messo in fuga il nemico vi abbiamo trasportati qui dentro. I tuoi compagni e Flitchbatter sono andati a controllare cosa succede lì su" dico indicando la scala infondo alla stanza. "Non ho modo di curare il tuo amico, ma forse tu potresti dargli una mano. Ho visto l'incantesimo che hai lanciato su di lui prima di correre oltre la vegetazione, sei anche tu un guaritore ed è per questo che ho scelto di curare le tue ferite per primo". Flitchbatter e gli altri non sembrano tornare. 'Qualsiasi cosa stia succedendo devo dar loro una mano'. "Facciamo in fretta, voglio capire cosa sta succedendo tra le mura di questa fortezza".
  4. Gandissir, Prescelto di Björun, decimo giorno d'Inverno a Melcar Le parole di Lothar sono chiare, ci sarà una sfida tra la Spada del Nord e Sigurth. "Non umiliare te stesso Sigurth, richiama le tue guardie e combatti con onore". Rimango in attesa che Sigurth segua Lothar, in quanto messaggero degli dei mi assicurerò che il duello possa svolgersi nel migliore dei modi.
  5. Daleor, stregone umano, Prigioni dell'Accademia Devo agire in fretta, tra poco il Templare di ronda ispezionerà questo blocco di celle. "Ho bisogno dell'aiuto di tutti voi: organizzeremo un imboscata. Vi prometto che se resterete al mio fianco usciremo di qui sani e salvi¹". Osservo i sette incantatori, sono tutti stanchi e denutriti ma forse insieme possiamo farcela. "Tu rimarrai qui alla fine del corridoio, voi sei tornerete nelle vostre celle. Al mio segnale uscirete e cercherete di colpire il Templare con le torce che illuminano il corridoio. Abbiate fiducia in me, fratelli!". Prendo posizione insieme a Xel sul fondo del corridoio, sul lato opposto rispetto l'incantatore che farà da esca. Quando sento chiaramente i passi del Templare inizio a correre verso il prigioniero. Supero l'imboccatura delle scale proprio quando il Templare scende l'ultimo gradino. "Templare! Fermalo stà cercando di fuggire!" urlo rivolto al guerriero che grugnisce e si getta verso l'uomo nudo infondo al corridoio. Quando la bestia di carne e acciaio mi passa di fianco allungo la gamba per farlo cadere². Il Templare è così pesante che sento la gamba torcersi. "Ora!" grido disperato.
  6. Nimdhel, elfo mago, Locanda La Botte Piena Seduto al bancone della locanda cerco di ascoltare i discorsi tra gli avventori. Una conversazione mi colpisce, quella tra l'oste ed uno strano uomo dalle vesti appariscenti. Sembra che qualcosa di misterioso stia avvenendo in città, l'uomo dalle scarpe a punta accenna alla sparizione di alcuni bambini e - a giudicare dall'espressione dell'oste - si direbbe che la famiglia seduta al tavolo in fondo sia coinvolta. Uno dei bambini corre fino al bancone e chiede all'oste un biscotto. Ottenuto il prezioso dolcetto rimane vicino al bancone per gustarlo. Il volto di Holzshild si muove di scatto verso i due uomini sul lato opposto del bancone, capisco che c'è qualcosa che non va dal rumore secco di ingranaggi bloccati. 'Deve essere colpa gli attuatori, eppure sembravano funzionare correttamente quando li ho rimontati qualche giorno fa'. L'uomo con le vesti variopinte si accorge che lo stiamo osservando, rimane in silenzio per qualche istante. Il rumore metallico degli ingranaggi di Holzshild attira nuovamente la mia attenzione, questa volta il collo ha compuito mezzo giro e il volto punta dal lato sbagliato, in pochi secondi però torna al suo posto. "Tutto bene vecchio mio? C'è qualcosa di strano in questa città, da quando abbiamo lasciato Orizzonte si verificano strani incidenti. Più tardi ispezionero gli attuatori del collo" sorrido verso l'automa cercando di celare la mia preoccupazione. L'oste ci da il benvenuto invitndoci a rivelare qualcosa di più sul nostro conto. "Buongiorno, io sono Nimdhel di Orizzonte e lui Holzshild. Il vostro intuito non vi inganna, sono uno studioso ma sull'identità del mio amico sbagliate: non sono stati i nani a forgiarlo, l'ho costruito io stesso sebbene la tecnologia che lo anima sfugga alla mia comprensione" l'uomo dalle vesti appariscenti rimane in silenzio ma l'oste continua con le sue domande, sembra interessato a sapere mi intendo di macchine. "Vuole il caso che sia proprio quello il mio campo di studio, e prima ancora di occuparmi di ricerca sono stato apprendista di Thodil il Costruttore". Sono così preso dall'enunciare tutti i miei titoli che il bambino, con ancora in bocca il suo biscotto, mi sfila il taccuino dalla borsa. Per qualche secondo rimane sotto al bancone, intento a sfogliare le pagine del mio libretto. Il piccolo non ha più di quattro anni e mi stupisce che sappia già leggere. Holzshild recupera prontamente il taccuino sebbene nel farlo i suoi occhi cambiano colore, diventando completamente rossi. 'Mmmh strano, non ricordavo di aver implementato una funzione simile. Deve essere dovuto alla Gemma che controlla il suo animo. Dovrò indagare anche su questo...'. Sollevo il bambino con facilità e lo appoggio delicatamente sul bancone "La curiosità è la più nobile delle intenzioni, ma come dice Holzshild bisognia chiedere il permesso prima di prendere un oggetto. Come ti chiami?" "Tane" risponde con un po di imbarazzo il piccolo umano. "E comunque te lo avrei restituito il libretto". Il bambino mi è simpatico, è molto sveglio per la sua età. "Ha trovato qualcosa di interessante nel mio taccuino?" dico sorridendo. "Si! C'erano un sacco di ingranaggi, mi piacciono molto! Però alcune lettere erano strane, non le avevo mai viste". Voglio metterlo alla prova, magari ha la stoffa per diventare uno studioso: "Ti piacciono le sfide? Su questo foglio scriverò un enigma, se riuscirai a risolverlo entro domani te ne darò un altro e magari potrei farti vedere come si costruisce un piccolo meccanismo". Gli occhi di Tane si accendono, sembra motivato a completare l'enigma. Il bambino prende il foglio e corre verso uno dei tavoli liberi. Guardo l'uomo con le scarpe a punta e aggiungo "Avete forse bisogno di una mano? Ci sono problemi con la Torre dell'Orologio?"
  7. Daleor, stregone umano, Prigioni dell'Accademia La gemma verde risplende nella mia mano, Xel attende una mia risposta. Nella mia mente affiora il ricordo di quando siglai il patto con Ansell, allora ero solo un ragazzino disperato, ora sono un uomo ma la vita ha trovato di nuovo il modo di mettermi sotto scacco. "Accetto" dico sussurando, una piccola ferita si apre sul palmo della mia mano e una goccia di sangue viene risucchiata all'interno del prisma verde. 'Sono stato liberato da queste catene di metallo, ma sono nuovamente uno schiavo...'. Non ho tempo per pensare, devo agire in fretta se voglio lasciare le segrete vivo. Quando sono stato trascinato in cella legato e bendato ho avuto l'impressione che le prigioni si estendessero su tre livelli sotterranei. "Aiutami a spogliare l'Inquisitore, ho bisogno di abiti". Grazie a Xel indosso in pochi minuti le vesti insanguinate di Crane e uno dei suoi pesanti guanti di maglia¹. Il mio travestimento non reggerà, chiunque si accorgerebbe della mano tagliata all'altezza del polso, 'Al passare inosservato penserò più tardi'. Esco dalla cella e attraverso il corridoio, alla mia sinistra ci sono dieci stanze con altrettanti uomini reclusi. 'Forse scatenare un evasione di massa potrebbe aiutarmi ad uscire di qui!'.
  8. @Crees stavo aggiornando la scheda prima di prcedere con il post, per quanto riguarda l'incantesimo me ne avevi concesso uno ogni due livelli. Devo aggiungere lo stesso qualcosa? Se si un incantesimo di quale livello?
  9. Gandissir, Prescelto di Björun, decimo giorno d'Inverno a Melcar Con il suo comportamento Sigurth offende me e la Dea che rappresento, non intendo tollerare ulteriormente la sua presenza e rispondo alle sue parole sferzanti con un tono perentorio «Non intendo sprecare ulteriormente il mio tempo con te, dopotutto non sei l'uomo che cercavo e forse le tue azioni condanneranno anche il tuo popolo! Addio Sigurth, da uomo libero sono venuto e da uomo libero andrò via, ordina ai tuoi uomini di spostarsi». Ma prima che Sigurth abbia modo di reagire Lothar entra nella tenda, le due guardie non sembrano minacciose al cospetto dell'enorme guerriero. Le parole della Spada del Nord sono brevi e dirette. Sigurth impallidisce ma la sua espressione non tradisce alcuna emozione, sembra di osservare il giovane guerriero che anni prima aveva guidato il suo popolo verso Sud guadagnansi il nome Sigurth il Crudele. @willyrs @Crees
  10. @luisfromitaly ho segnato con un punto interrogativo i nomi di cui non conosco la traduzione, se mi segnali quali sono quelle corrette aggiorno il post.
  11. Nimdhel, elfo mago, porte di Vallebona Giunti a Vallebona - mentre ispeziono uno dei miei bauli - noto che uno degli almanacchi è scomparso, forse caduto quando il giunto della ruota si è spezzato. Le due guardie all'esterno delle mura ci trattengono fuori dalle mura per l'intera notte, lasciandoci soggiornare nel barbacane ad est delle porte della città. Per tutta la sera continuano a fare battute su Holzshild e sulle condizioni del nostro carro. Una volta all'interno della città rimango incantato dalle splendide mura di Vallebona, non ero riuscito a cogliere i dettagli della struttura la notte precedente per via della poca luce. Gli intricati cammini di guardia, la posizione delle merlature, nulla è lasciato al caso. Il mio sguardo si sposta sulla Torre dell'Orologio, le decorazioni del quadrante formano un cielo stellato, probabilmente di oro su un fondo di lapislazzuli; le lancette sono tutte diverse, sia nel materiale che nella forma ma è il loro numero ad essere sorprendente. Una per i secoli, una per i lustri, una per gli anni, una per i mesi, una per i giorni, una per le ore e all'ultima lancetta non riesco a dare un significato: si muove lentamente ed in senso anti-orario. "Guarda Holzshild! Il famoso Orologio Astronomico di Vallebona" esclamo pieno di entusiasmo rivolto al grosso costrutto che sembra assorto nei suoi pensieri "Chissà cosa si nasconde all'interno della Torre. Prima di poterla ispezionare credo che dovremmo parlare con qualcuno, magari il Governatore. Che ne dici di fare un salto alla locanda per chiedere qualche informazione?" Mentre camminiamo per le strade di Vallebona apro il mio taccuino, scorro velocemente le pagine alla ricerca di informazioni sulla Torre¹ poi con una penna di falco aggiungo nuovi appunti. Sebbene sembri molto preso dalle mie note scorgo un uomo sul bordo della strada. Mi avvicino per chiedere informazioni "Salve, il mio nome è Nimdhel. Io ed il mio amico Holzshild siamo alla ricerca di una taverna, saprebbe dirci dove possiamo trovarne una?" l'uomo storce il naso quando mi rivolgo ad Holzshild come ad una qualsiasi creatura senziente ma ci fornisce le indicazioni per raggiungere la locanda. "Non prenderla male vecchio mio, sono solo dei bifolchi" cerco di confortare l'automa, ho bisogno che sia nella migliore delle condizioni, sia fisiche che psichiche se voglio aiutarlo a recuperare la memoria. Entro nella locanda nel modo più rumoroso possibile, cercando di attirare l'attenzione di tutti i presenti "Buongiorno!" esclamo, con troppa enfasi e un troppo forte "Veniamo da molto lontano e siamo piuttosto assetati". Non molto tempo dopo sono seduto al bancone a sorseggiare una dolce birra dai riflessi bianchi. Cerco di intromettermi in tutte le discussioni tra gli avventori, Holzshild non sembra particolarmente contento della mia strategia, ma la sua espressione artificiale trasmette rassegnazione ed una punta di divertimento. @luisfromitaly
  12. Gideor (Chierico Umano) 'Dannazione! Cosa sta succedendo? Questo tunnel è il posto peggiore per cadere in un imboscata'. Mi avvicino alla guardia e gli strappo la chiave di mano. "Allora, hai sentito la domanda di Flitchbatter? Perché la porta era aperta?".
  13. @luisfromitaly fantastico il post introduttivo! Mi metto al lavoro sul mio.
  14. @luisfromitaly direi che Nimdhel e Holzschild arrivano insieme in città. Mi piacciono sia l'idea di @Bagi che la tua, potremmo combinarle così: Nella biblioteca di Horizon ho trovato riferimenti riguardo delle pietre conosciute come Gemme dell'Anima. Le proprietà di queste rocce sono leggendarie, alcuni affermano che in esse scorra un energia misteriosa capace di controllare i sogni di una persona. Nulla di tutto ciò è stato dimostrato vista la rarità di questo materiale ma una di queste pietre alimenta l'orologio della torre di Vallebona. Io e Holzschild siamo diretti lì, per studiare la pietra e progettare un dispositivo capace di catalizzare il processo di riacquisizione dei ricordi del costrutto. PS: Non riesco a postare prima di sera, ma se @Bagi vuole andare avanti può muovere entrambi i personaggi, magari utilizzando quello che ho scritto qui sopra .
  15. @luisfromitaly ho aggiunto anche io la scheda, non mi ero accorto dei post perchè non avevo ancora il follow su tutti i topic della gilda! @Bagi cosa ci inventiamo per giustificare la nostra presenza a Vallebona?
  16. Gandissir, Prescelto di Björun, decimo giorno d'Inverno a Melcar Attraverso le strade innevate del villaggio camminando lentamente, sono in molti a fermarmi per scambiare qualche parola. Mi dirigo verso la tenda di Sigurth che sorge al centro di Melcar. Non sono molti i capi delle Tribù del Nord che dimorano in una tenda così sfarzosa, la tradizione suggerisce che la dimora di un condottiero debba essere imponente ma spartana per ricordare le battaglie combattute per conquistare quelle terre. Per un istante i miei occhi incrociano quelli di Lothar, riesco a vedere in lui la furia ed il coraggio di Kharnath stesso. Non ho tempo per parlare con la Spada del Nord e devo ancora capire con esattezza quale sarà il suo ruolo nei piani degli Dei. Sposto il pesante telo che chiude la tenda. Nonostante le varie visite al villaggio sotto forma di corvo non ho mai visitato la dimora di Sigurth. Quello che vedo all'interno della tenda mi sorprende: quattro guerrieri sono seduti vicino ad una delle pareti intenti a tracannare birra da corni di montone, uno sembra troppo ubriaco per potersi rimettersi in piedi. Sul lato opposto due uomini giacciono insieme da una ragazza su delle pelli di volpe. L'accoglienza che Sigurth mi riserva è consona all'ambiente in cui dimora. Reagisco alle sue parole con uno sguardo glaciale, poi aggiungo: "Vedo che il tempo ti ha reso più debole ma non più saggio! Gli Dei ci osservano Sigurth e, a giudicare dai corvi che ho visto volare sul Melcar, il loro sguardo è puntato su di noi. Non è questo il modo di accogliere un ospite, forse dovrei portare i miei consigli a qualcun altro. Ho sentito molto parlare di un certo Lothar, la Spada del Nord" Quando pronuncio il nome del guerriero tatuato il sorriso ebete sul volto di Sigurth scomapre, alzo il cappuccio sulla testa e cammino verso il telo che separa la tenda dall'esterno.
  17. @Bagi fantastico, mi piace molto! Vada per la 2 + 3. Quindi Nimdhel mentre cercava di costruire l'intelligenza dell'automa ha applicato in modo errato la Teoria dei Linguaggi e l'anima del nano è stata infusa nel costrutto .
  18. @luisfromitaly @Bagi Punire il Male può essere usato una volta per battaglia, più un numero di volte pari al mod di carisma al giorno. Da quello che capisco puoi usarlo in ogni battaglia, la prima volta è gratis poi spendi uno degli usi (che sono pari al mod di CAR).
  19. Dato che lapo non funziona ho scritto un tiradadi, è ancora da sistemare ma funziona. Se volete lo trovate a questo indirizzo. Per ora c'è un piccolo bug nella generazione del link di conferma ma entro sera dovrei sistemarlo . PS: se doveste incorrere in bug potete segnalarmeli.
  20. Gideor (Chierico Umano) Superata la vegetazione osservo i coboldi dirigersi come avvoltoi affamati sui due Dragonidi morenti. I miei compagni sembrano volersi avvicinare attraverso la boscaglia, quindi dovrò muovermi in fretta se voglio sperare di salvarli. Mi sposto fino a quando i coboldi possono vedermi chiaramente. Sollevo la mano sinistra verso il cielo finchè dal palmo emette un bagliore accecante che si riflette sullo scudo. Porto la mano sinistra sul petto e lascio che la luce del lampo di Torag mi pervada¹. Impugno saldamente il martello fiammeggiante e scatto in direzione dei coboldi, finisco la corsa al centro del gruppo. "Fuggite o sarete schiacciati!²" esclamo verso creature pronto a ricevere i loro colpi³. @Beppe63
  21. @willyrs conosco l'uomo con la barba? Direi di si perchè ho studiato il villaggio sotto forma di corvo. Si tratta di Sigurth?
  22. @Bagi allora ti propongo qualche idea: Ho scritto il mio background con l'idea che il lettore si immedesimi nel costrutto che Nimdhel sta costruendo. Quell'automa potrebbe essere Holzschild? Nimdhel ha riparato Holzschild? Holzschild è un automa talmente avanzato da essere oggetto di studio da parte di Nimdhel? Sono apertissimo ad ulteriori proposte .
  23. Non è inutile, credo che l'intenzione di @Marco NdC non fosse di puntualizzare le regole perchè tu modificassi il post . In genere discutiamo le regole per capirle meglio, è istruttivo per tutti al di là che poi in gioco si applichino in un modo o nell'altro . @Crees forse mi sono lasciato trasportare un po . Sono ancora in tempo per modificare se ci sono problemi .
  24. Daleor, stregone umano, cella Mi sveglio in una cella umida e buia, sono necessari divesi minuti prima che i miei occhi si abituino all'oscurità. Sono incatenato alla parete nord, delle gocce scendono dal soffitto colpendo il mio corpo nudo come lame di ghiaccio. Il moncherino - dove un tempo sorgeva la mia mano - è stato chiuso con dei punti di sutura; un lavoro ben eseguito ma in una cella così sporca il rischio che si infetti è molto elevato. Una sinistra voce si insinua tra i miei pensieri. Se non fossi certo di essere solo, giurerei che proviene dall'agolo più buio della cella. Mi deride e mi conforta, mi condanna e mi perdona parlando con la voce di infiniti uomini che ripetono la stessa frase, ognuno in un istante diverso creando un indefinito sussurro poitonale. Eppure il significato delle loro parole risulta chiaro alla mia mente ormai in bilico tra lucidità e follia. Per un intervallo indefinito di tempo la voce interrompe il suo delirio, cerco di ritrovare la calma e di riflettere su quanto accaduto durante l'ultima giornata¹. Riacquistata la piena consapevolezza di me stesso capisco che devo trovare un modo per lasciare questa prigione, sò che l'Inquisizione non va per il sottile con chi è accousato di servire il Caos. Provo a concentrarmi su un incantesimo ma mi è impossibile richiamare alla mente anche quelli più semplici. Il rumore dei passi di due uomini annucia il loro arrivo. Un grosso Templare apre la pesante porta della cella senza difficoltà e nella stanza si fà strada un uomo dai capelli bianchi in una sfarzosa veste di pelle, si presenta come l'Inquisitore Alec Craine e mi chiede di rivelargli quanto accaduto durante la scorsa notte. "Vorrei davvero darle una mano, ma temo di averla persa ieri per le strade di Castelfranco" l'Inquisitore non sembra aver capito la battuto e mi colpisce con il pesante guanto di maglia in pieno volto. Riverso a terra cerco di tornare seduto mentre sputo sangue. "Sappi che parlerai, che tu lo voglia o meno" commenta brevemente Alec Craine. Sono assalito dal dubbio: dovrei confessare? supplicare per essere graziato? No, sarebbe tutto inutile, il mio destino è già scritto. Le mille voci tornano a popolare la mia mente con una risata isterica. "Destino? Cos'è il Destino? E chi è il suo scrittore? È forse una commedia scritta per dilettare gli Dei? E in quel caso qual è il tuo ruolo? Rifletti, Daleor" sembra dire la voce. Forse non tutto è perduto, come venticinque anni fa la mia vita è nelle mani di qualcosa di più grande di me. 'Sigvald, se il Destino è una commedia allora concedimi un favore così che io possa recitare la mia parte. Non te ne pentirai². Permetti che il Templare diventi il mio Servitore' "Attento Daleor, perchè tutto è possibile ma a quale prezzo?" rispondono le voci nella mia tesa. Sigvald sembra aver accolto la mia richiesta, dall'armatura del Templare fuoriesce una nube rossastra, il metallo della corazza fonde e si modella sulle forme più esili della creatura che ora è al suo interno. La parte superiore dell'elmo ha una sezione più ampia della parte inferiore, segno che qualsiasi cosa ci sia al suo interno ha delle corna. L'essere sguaina la spada e con uno scatto si porta alle spalle di Alec, la spada penetra il suo corpo da un lato all'altro. L'uomo geme debolmente e cade a terra in una pozza di sangue. La creatura solleva l'elmo rivelandosi. Il suo volto femminile ricorda quello di Ren, ma i lineamenti e la sua espressione sono più duri ed i suoi occhi vuoti. "Il sono Xel, Sigvald ti osserva". Chiedo al demone di liberarmi dalle catene ma lei si avvicina scuotendo la testa, mi consegna una pietra ottaedrica e aggiunge: "Tutto ha un prezzo, Sigvald mi ha chiesto di darti questa".
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