Britt fa del proprio meglio per mantenere l'assetto della nave nonostante le forti correnti e anzi, sfruttando le raffiche di vento più intense, riesce a ridurre sensibilmente la velocità di caduta della Nova. Apparentemente il pianeta deve però avere una massa importante - forse dovuta ad un nucleo metallico particolarmente denso - perché i soli razzi di manovra si dimostrano insufficienti a far prendere quota all'astronave anche se, in condizioni normali, dovrebbero essere adatti a garantire il volo atmosferico ad un vascello di taglia così ridotta.
Ad ogni modo la situazione migliora sensibilmente ad una quota di appena 1.500 metri dal suolo quando, quasi in contemporanea con il devastante schianto della sfera Borg al suolo, i motori ad Impulso riprendono vita grazie al piccolo miracolo congiunto effettuato da Vila e Thob. Per quanto siano efficienti solo al 15%, i motori ad Impulso riescono a fornire a Britt la spinta extra necessaria ad invertire la caduta della nave, che con lentezza estrema, quasi fosse un aeroplano terrestre di secoli prima, solleva finalmente la Sezione a Disco verso il cielo e comincia a riprendere quota.
Vi trovate ora al di sotto dello strato di nubi acide e, mentre sotto di voi una grande fetta di terra si sgretola (forse sollecitata dall'impatto della Sfera) creando un nuovo lago di magma ove lentamente affondano i resti del relitto Borg, la nave è investita da una pioggia fitta, probabilmente acida e certamente venefica.
@Britt
@Helin, Reix
@Thob, Vila