*Jonathan Whitehand [Paladino umano (archetipo: ospedaliere)]*
-Forza: 18+4
-Intelligenza: 10
-Saggezza: 14+2
-Destrezza: 13+1
-Costituzione: 15+2
-Carisma: 16+3
-Classe armatura: 16
-Bonus attacco base: +3
-Punti ferita: 30
-Livello: 3°
-Allineato alla legge
-Monete: ho preso la media, (175) spero vada bene.
>>Tiri salvezza:
-tempra: +3; +2; +3(grazia divina)
-riflessi: +1; +1; +3(grazia divina)
-volontà: +3; +2; +3(grazia divina); [+2 Contro paura]
>>Talenti:
-(1°)Fey foulding
-(1°)attacco poderoso
-(3°)imposizione delle mani extra
>>Tratti: (non sapevo se metterli o meno, in ogni caso gli ho aggiunti)
-tocco sacro
-coraggioso
>>Abilità:
-Guarire(saggezza), 3 gradi: +8
-Conoscenze nobiltà(intelligenza), 3 gradi: +6
-Diplomazia(carisma), 3 gradi: +9
>>Privilegi di classe:
-Aura di bene
-Individuazione del male
-Punire il male 1/giorno
-Imposizione delle mani 6/giorno [1d.6+2(fey foulting)]
-Aura di coraggio
-Salute divina
-Indulgenza: rimuove dalla condizione scosso
>>Armi: [costo: 50 mo / carico: 4kg]
-spadone
>>Armature: [costo: 50 mo / carico: 15kg]
-Corazza di scaglie
>>Oggetti: [costo: 72 mo crk. / carico: 23,5 kg]
-acciarino e pietra focaia,ago da cucito, boccetta x3, borsa da cintura, bottiglia di vetro, carta di riso (10 fogli), carboncino (3 pezzi), chiodo da rocciatore x8, coperta, corda di canapa, corda per armi, fischietto di segnalazioni, giaciglio, lampada comune, martello, olio (3 litri), otre, punta di metallo x2; razioni (7 giorni di provviste), 2 sacchi, spago (15 m.), tappi per orecchie, zaino, pala, simbolo sacro di legno, borsa del guaritore (10 utz.).
-spesa totale: 172 mo / -carico totale: 42,5 kg (leggero)
>>Crede fermamente in Iomedae (se le divinità sono le medesime in questa ambientazione).
>>Background:
Nella lontana cittadina di Rickeldown vi è un piccolo convento, conosciuto principalmente per la reliquia che esso ospita, fonte del peregrinare dei viandanti ed’ orgoglio di coloro che si sono ritirati nel convento: una (presunta) piuma di santa Limiryn, nota servitrice della potente dea guerriera Iomedae. All’ interno di questo convento vi era anche una suora, che oltre a risplendere di bellezza emanava una luce pura, immacolata, un luminoso raggio di vera fede che rischiarava le anime di coloro che vi stavano attorno. L’evento che avvenne dopo però, spezzò l’ idillio di questa piccola realtà rurale: Samantha, così si chiamava la monaca, rimase incinta, senza alcuna spiegazione apparente, senza aver mai toccato uomo. La madre superiora, non volendo creare scandali che potessero nuocere al convento, decise di farla partorire in segreto, ritirandola in una cella per nove mesi, seguita solo da una fedele serva della priora, forse non credendo alle parole della ragazza. Alla nascita del bimbo, che ella chiamò Jonathan, ella dovette, con profondo malincuore e pentimento, affidare il figlio alla tutela di un orfanotrofio della città vicina, e, da li in poi, Samantha non rivedrà mai più il suo fanciullo. Cresciuto in un ambiente duro e ostile, Jonathan avrà un’ infanzia difficile, costellata di soprusi e violenze, che tuttavia non riusciranno mai a piegare il suo animo, orgoglioso e con uno spiccato senso dell’ onore, ma anche così caritatevole e colmo di bontà. Unico ricordo della madre, un piccolo simbolo sacro di Iomedae, lasciatogli di nascosto nella culla da sua madre, simbolo che farà partorire in lui uno spiccato interesse verso il mondo religioso, affascinato dai rituali e dalla forza del credo, così eterea ma al tempo stesso così presente nell’ animo degli uomini. Uscito quindi da un’ infanzia travagliata che lo temprerà sia nel corpo che nello spirito, si unirà alla chiesa della sua dea sin da giovanissimo, scappando dalla casa che malamente lo accoglieva, per unirsi ad una causa maggiore. Passato ogni singolo rituale, egli poté infine fregiarsi del titolo di paladino e quindi di poter levare la spada nel nome dell’ erede per sconfiggere i nemici dell’ ordine, compito che porterà a termine sempre con molto zelo e soddisfazione. Preso dunque da questo slancio di fede, si arruolò durante la crociata del santuario derelitto, per la riappropriazione, di luoghi di culto sottratti alla chiesa per mano di popolazioni barbare, vili uomini senza Dio. Fu in questo periodo che conobbe gli orrori della guerra, orrori che lo segneranno per la vita, ma che lo renderanno, per l’ ennesima volta, ancora più forte, senza fargli perdere quella fiducia nel credo che sentiva in lui fin dal primo istante di vita, così come la vivace parlantina risaltata dallo splendore che gli si accende negli occhi ogni qual volta cita gli Atti di Iomedae. Durante queste truci battaglie scoprirà inoltre la sua vera vocazione, non tanto propensa nello spaccare le ossa, ma quanto più nel raggiustarle, atto che svolge con grande perizia e, a suo parere, con estrema facilità. Terminata la guerra, Jonathan si voterà alla cura dei malati e alla difesa dei bisognosi nei conventi, itinerando da una parte all’ altra del mondo conosciuto, non solo per operare del bene, ma con la speranza rintanata nel cuore di trovare, un giorno, qualche indizio sulle sue origini e sul suo passato.
>>Aspetto:
-età: 20 anni
-altezza: 1,83 m.
-peso: 84 kg (di puri muscoli e potere divino)
-capelli: lunghi, neri e un po’ mossi, sempre raccolti in una coda. Gli piace portare la barba.
-occhi: celesti (paladino please… deve essere faigo)
Spero di aver messo tutto e di essere stato abbastanza accurato