Ishatar

Sarei curioso di sapere se anche alla wizard abbiano studiato legge per avere una proprietà del linguaggio legale, pari alla tua. Io certamente non ce l'ho, quindi mi appello al comune senso, che nel caso mi fa coincidere i due concetti. Ti darò un dolore, ma non ho mai pensato che dietro la legge ci fosse la verità (e neanche la giustizia, ma questo è un altro discorso). Ciò non toglie che la tua visione sia argomentata in modo corretto e quindi non confutata, solo mi sembra che lo stesso si possa dire della mia. Ci vorrebbe il giudizio di un giudice con la competenza e l'autorità necessaria.

E il fatto di avere scritto il talento sulla scheda tu come lo chiami?

Dipende dagli ambiti. Io faccio riferimento al possesso della causa (la verga, il talento ecc.) tu fai riferimento al possesso degli effetti che da questi ne deriva. Per me conta avere la disponibilità di fatto della causa. Che nel caso del talento viene garantita soltanto dall'avere scritto tale talento sulla scheda del PG.

Il possesso della causa implica il possesso dell'effetto, ma non è vero il viceversa.

Non mi pare. Non è esatto: ho detto soltanto che qualora fosse possibile, quello per me sarebbe il giusto modo di procedere. Non ho mai avvalorato la tesi: ho ragionato per assurdo.

Disponibilità di fatto di cosa? Della causa o dell'effetto? Scusa: se applico l'effetto del talento all'incantesimo lanciato grazie alla capacità dell'incantatrix, la stessa richiede di pagare un numero di cariche extra pari al normale aumento dello slot che richiede il talento +1.

E qual'è questo significato? Comunque sia se si può fare occorre spendere 9 cariche in più in entrambe i casi e non le 4 e 5 dei rispettivi esempi postati da Gueridan.

Ci credo: era alquanto criptico nella sua prima stesura. Mah: capisco l'esegesi letterale, ma gli ambiti sono talmente diversi che non mi sembra una grande prova a favore della tua posizione. E' come paragonare il possesso di un determinato QI a quello di un orologio. Ti hanno mai rubato il tuo QI a Napoli? A me l'orologio sì. Comunque anche volendo seguire il tuo ragionamento il possesso di un oggetto in D&D è legato all'utilizzo: si veda l'impedimento legato al voto di povertà di utilizzare oggetti prestati, in quanto tale utilizzo è l'attuazione del possesso. Non sono un esperto dell'ambito legale (come qualcun altro che partecipa alla discussione ), ma a me pare che in D&D per gli oggetti il concetto di possesso sia più simile all'usufrutto e non alla nuda proprietà. Mentre il possesso di caratteristiche e talenti è inequivocabile. Resta inoltre valida l'obbiezione che due talenti di metamagia non possano essere applicati al medesimo incantesimo grazie a quella capacità e che senza di essa, di norma, i talenti di metamagia non possano essere applicati agli incantesimi lanciati da oggetti.

E come altrimenti potresti applicare l'uso del talento concesso dalla verga, all'incantesimo lanciato da bacchetta? Ti sfugge forse che la verga concede un utilizzo normale del talento e i talenti di metamagia non possono essere applicati agli incantesimi lanciati dagli oggetti (di norma).

Veramente il "possess" a cui io facevo riferimento è quello della descrizione della capacità dell'Incantatrix, che permette l'applicazione dei talenti di metamagia posseduti agli incantesimi lanciati dagli oggetti. Dal momento che le verghe non concedono questo tipo di "possesso"(not confer the associated feat on the owner), per me le loro capacità non possono essere utilizzate in congiunzione con la suddetta capacità di classe.

Io interpreto così. La parte sottolineata è doppiamente importante: perchè implica che normalmente non si possa utilizzare le verghe di metamagia con gli oggetti (in quanto normalmente con i talenti di metamagia non è possibile fare ciò); e perchè chiarisce che non concede il talento a chi la impugna, ma solo un certo numero di usi giornalieri dello stesso. Per me ciò è sufficiente per dire che non possono essere utilizzate con la capacità dell'Incantatrix: Metamagic Spell Trigger (su). Capacità che permette di applicare i talenti di metamagia posseduti agli incantesimi lanciati da oggetti. EDIT: Inoltre anche se si potesse fare la stessa capacità dice che è permesso applicare "un talento di metamagia", uno e uno solo per me.

Quello che intendevo io è che non può utilizzare le verghe di metamagia con gli oggetti. E la capacità dell'incantatrix non gli viene incontro. Effettivamente mi sono espresso male, ma il passo postato deriva dalla descrizione delle verghe di metamagia e queste fanno proprio riferimento agli incantesimi castati.

A e B non possono essere fatte perchè le verghe di metamagia possono essere utilizzate solo con gli incantesimi effettivamente lanciati e no con gli incantesimi provenienti da oggetti. Ad esempio: Metamagic, Empower: The wielder can cast up to three spells per day that are empowered as though using the Empower Spell feat. Per C: A caster may only use one metamagic rod on any given spell, but it is permissible to combine a rod with metamagic feats possessed by the rod’s wielder EDIT: Editato su indicazione di Dark Megres, per rendere il concetto più chiaro.

Generalmente in numero di volte in cui si può cadere in ira durante il giorno è limitato.

il warlock è su il perfetto arcanista. Se l'arciere infallibile è il peerless archer si trova sul modulo geografico dei forgotten realm: Marche d'argento. Ma è un manuale dell'edizione 3.0. Non so se è stato ripubblicato nell'edizione 3.5: nella player's guide of faerun non l'ho trovato.

Esatto.

? Non ti confondere, in teoria tutto un turno di iniziativa (dal primo che agisce all'ultimo) sono gli stessi 6 sec. In realtà è evidente che non è così. Figuriamoci se è un problema il fatto che la cavalcatura si muova e poi il cavaliere attacchi.

Perchè? Non dovendo guidare la cavalcatura il cavaliere ha a disposizione tutto il suo round quindi può effettuare il suo attaco completo, a meno che non dichiari di voler caricare. (Potrei sbagliarmi non posso consultare la guida del DM e da noi non abbiamo mai giocato cvalcature).

Nella guida del DM è suggerito per gestire le cavalcature intelligenti di tirare l'iniziativa e far ritardare chi fra cavaliere e cavalcatura ha ottenuto il punteggio più alto in modo che possano agire insieme. Dal momento che la cavalcatura non deve essere guidata (no cavalcare), ma che si deve solo accordare col cavaliere, entrambi hanno a disposizione il proprio round completo per agire. Poi bisogna guardare come applicare i vari talenti per il combattimento in sella.

Pescare una carta in più al turno spesso ti fa vincere la partita. Gli effetti collaterali si possono limitare: finchè c'era Lamigawa con una cappa del sensei eri già apposto (ora ci sarà qualcos'altro in T2). ovviamente mazzi con carte dal basso costo. Generalmente Aggro, ma anche un counter con le creaturine o scarto.

Perfetto arcanista

Non ho seguito la discussione per bene quindi spero di sbagliarmi: Vuoi fare un personaggio con voto di povertà armato di un'arma d'oro? Se è così: Ragazzi! Giocate meno PP e ruolate un po' di più - cuttata, aggressione inutile -

Infatti se ci fai caso io ho proposto tutte trappole che non farebbero danni (a parte la fossa: limitata a 2d6 di danni + al limite le punte (attacco +10/1d4 punte/danni +1d4+2)). Inoltre ci sono alcune limitazioni che le rendono meno efficaci: possono essere individuate da tutti con osservare (che prevede l'uso reattivo, quindi tutti hanno diritto ad un tiro per accorgersene). Le CD sono basse molto basse. Queste cose secondo me bilanciano più che a sufficienza

Direi che gli effetti più ovvi possono essere: Caduta (6 m massimo, sfido chiunque a fare una buca più profonda senza l'ausilio di tecniche di costruttive per il rinforzo delle pareti) con eventuali danni da perforazione. Intralciamento (con eventuale possibilità di movimento limitata o azzerata). caduta e caduta più intralciamento. ingabbiamento (ovvero impossibilità di muoversi da un quadretto, senza altre penalità però).

Si può possedere una qualsiasi arma semplice non perfetta.