Salve a tutti,
apro questa discussione per proseguire una conversazione iniziata in chat con Azar Pinkur e Codan, e per coinvolgere anche gli altri utenti.
Nelle mie abituali sessioni di gioco mi sono ritrovato ad avere tra le mani un personaggio decisamente da power play. Se all'inizio la cosa poteve avere un suo fascino, mi sono accorto che giocando ho perso un po il piacere di usare questa mia creatura. Il mio pg è un guerriero/barbaro di 11, presto Berserk Furioso, e, quando ci troviamo in combattimento (ovviamente spesso) detta le regole (il più delle volte). Al pari di altri guerrieri/personaggi del gruppo sono, senza vanto, un gradino più in alto. Vuoi le caratteristiche, vuoi i miei pf, vuoi i miei talenti, vuoi che forse so usarlo etc etc. Ovviamente ho i miei difetti (ho saltato il combattimento finale di un avventura per aver subito Dito della Morte con successo), però rimango una mucca da guerra.
Ora io a questo punto ci sono arrivato giocandomelo da anni questo personaggio. Non ho iniziato una campagna, programmandolo. Diciamo che nel PP ci sono finito per caso. Proprio per questo mi è venuto da chiedermi quanto sia facile cadere nel PP con il sistema di regole di D&D.
Mi spiego, nel modo più conciso che posso: D&D ha un sistema di regole decisamente statico (intendo avanzamento per livelli e classi) e molto complesso. Non è un mistero per nessuno che giocando a D&D spesso i membri "saccenti" del gruppo si ritrovino a discutere se quell'azione permetteva o no di usare l'azione movimento di 1,5 metri garantendo al pg una copertura da 1/2 a 3/4, influendo sulla sua CA con un bonus di +2 o +3... etc etc
Quando si gestiscono ambienti che prevedono diverse regole (e con diverse intendo tante), il rischio maggiore è quello di trovarsi in situazioni non previste generate dall'utilizzo simultaneo di alcune di queste regole/indicazioni. In sostanza ci si trova a scoprire delle "combo" che alterano l'equilibrio del gioco: è così che esce il Power Play. O almeno, così io l'ho sempre visto nascere.
E' chiaro che, se ci si diverte a giocare PP allora il problema non sussiste ma se il PP diventa un motivo di disarmonia nelle sessioni di gioco è giusto porsi la domanda: quanta colpa ha il giocatore e quanta colpa ha Dungeons& Dragons.
Voi che ne pensate?
Per favore, non voglio risposte su come risolvere il mio caso personale e neppure sentirmi dire "non è colpa tua, ma del tuo DM" Parliamo del problema