Vai al contenuto

Laburno

Utenti
  • Conteggio contenuto

    13
  • Registrato

  • Ultima attività

Informazioni su Laburno

  • Compleanno 10/01/1986

Informazioni Profilo

  • Località
    Lvcca

Obiettivi di Laburno

Novizio

Novizio (2/15)

  • Primo messaggio
  • Collaboratore
  • Iniziatore di conversazioni
  • Prima settimana con noi
  • Un mese dopo

Insegne recenti

4

Punti Esperienza

  1. Riuppo questo topic perchè ho visto che la Pinnacle ha cambiato setting di regole e dal d20 è passata ad un misterioso Savage World Settings (sviluppato ad hoc).. chi ne sa di più?
  2. eh Di solito si dovrebbe partire proprio da li... per capire chi è il tuo personaggio, il suo carattere, la sua storia: ti serve appunto per interpretarlo (gioco di ruolo). Dipende dal DM se te lo devi scrivere oppura ti basta pensarci e renderlo noto "a voce". Ecco cosa intendenevo quando ho detto:
  3. Sono ancora convinto che il d20 puro non aiuti, ma con l'intervento di Merin prima e IcarusDream dopo, ho cominciato a rendermi conto che parte della colpa stia anche nello stile di gioco adottato. Detto questo, dalla prossima settimana reinizio a masterizzare Star Wars: ne approfitterò per sperimentare in questo senso.
  4. Ebbene, la tua risposta mi soddisfa pienamente. Grazie.
  5. No per l'amor del cielo, non è che ci divertiamo meno per colpa mia. Sono io che mi diverto meno per colpa mia Nel gruppo ci sono i personaggi fortini, ma ci sono anche quelli normali non sono io che sbilancio paurosamente. Il mio problema esula dalle avventure che gioco e dal mio personaggio (l'ho voluta solo portare ad esempio per parlare del PP).
  6. Si ma io non ci sono arrivato ad avere un personaggio del genere perchè volevo fare PP! Anzi, ora come ora sto cercando di concentrarmi sull'aspetto prettamente gidierristico (background, carattere etc). La mia non voleva essere una critica su tutto il D&D, ma volevo puntare solo il dito contro il d20 puro e il suo rapporto con il PP. Per farti capire, di recente ho iniziato a masterizzare a SWd20. Il gioco nel regolamento non presenta particolari differenze dal d20 classico, ma ha un punto particolarmente incentrato all'antiPP: il sistema dei punti ferita wounds/vitality. I ragazzi che giocano con me vengono da D&D, quindi ad ogni scontro che si presentava non hanno mai perso tempo a pensare alla strategia giusta etc. Non a caso spessissimo hanno rischiato la vita (e l'avrebbero pure persa, se non stessimo ancora giocando per "ambientarci"). Un sistema del genere, con una mortalità tanto alta, costringe i giocatori a pensare realmente a cosa fare prima di picchiarsi come in un videogioco. Questo è molto più GdR, secondo me, che il pp picchia-spacca a cui D&D abitua.
  7. Sbaglio o esiste anche una versione d20?
  8. E' proprio questo il punto, c'è sempre il DM a porre un freno, si, però il sistema di gioco, il d20 puro, non lo aiuta. Il DM si trova troppo spesso a dover fare il "tappabuchi". Perchè, ad esempio, non esiste il PP nello Storytelling System del World of Darkness? Quello su cui mi preme avere dei pareri è in fondo questo: non avete la sensazione che andando avanti, D&D diventi sempre più un gioco da tavolo e sempre meno un GdR?
  9. Salve a tutti, apro questa discussione per proseguire una conversazione iniziata in chat con Azar Pinkur e Codan, e per coinvolgere anche gli altri utenti. Nelle mie abituali sessioni di gioco mi sono ritrovato ad avere tra le mani un personaggio decisamente da power play. Se all'inizio la cosa poteve avere un suo fascino, mi sono accorto che giocando ho perso un po il piacere di usare questa mia creatura. Il mio pg è un guerriero/barbaro di 11, presto Berserk Furioso, e, quando ci troviamo in combattimento (ovviamente spesso) detta le regole (il più delle volte). Al pari di altri guerrieri/personaggi del gruppo sono, senza vanto, un gradino più in alto. Vuoi le caratteristiche, vuoi i miei pf, vuoi i miei talenti, vuoi che forse so usarlo etc etc. Ovviamente ho i miei difetti (ho saltato il combattimento finale di un avventura per aver subito Dito della Morte con successo), però rimango una mucca da guerra. Ora io a questo punto ci sono arrivato giocandomelo da anni questo personaggio. Non ho iniziato una campagna, programmandolo. Diciamo che nel PP ci sono finito per caso. Proprio per questo mi è venuto da chiedermi quanto sia facile cadere nel PP con il sistema di regole di D&D. Mi spiego, nel modo più conciso che posso: D&D ha un sistema di regole decisamente statico (intendo avanzamento per livelli e classi) e molto complesso. Non è un mistero per nessuno che giocando a D&D spesso i membri "saccenti" del gruppo si ritrovino a discutere se quell'azione permetteva o no di usare l'azione movimento di 1,5 metri garantendo al pg una copertura da 1/2 a 3/4, influendo sulla sua CA con un bonus di +2 o +3... etc etc Quando si gestiscono ambienti che prevedono diverse regole (e con diverse intendo tante), il rischio maggiore è quello di trovarsi in situazioni non previste generate dall'utilizzo simultaneo di alcune di queste regole/indicazioni. In sostanza ci si trova a scoprire delle "combo" che alterano l'equilibrio del gioco: è così che esce il Power Play. O almeno, così io l'ho sempre visto nascere. E' chiaro che, se ci si diverte a giocare PP allora il problema non sussiste ma se il PP diventa un motivo di disarmonia nelle sessioni di gioco è giusto porsi la domanda: quanta colpa ha il giocatore e quanta colpa ha Dungeons& Dragons. Voi che ne pensate? Per favore, non voglio risposte su come risolvere il mio caso personale e neppure sentirmi dire "non è colpa tua, ma del tuo DM" Parliamo del problema
  10. Hai ragione, anche se in parte. Dipende tutto da quello che PalinMajere vorrebbe arrivare a fare. Se vuole avere un idea dei costrutti base, presenti in molti linguaggi, allora il Pascal può essere utile. Se invece, da come ho capito io, vuole imparare a programamre in maniera hobbistica, per togliersi una voglia, allora il Pascal non gli serve assolutamente a niente. Al di la della didattica non porta veramente da nessuna parte, anzi, anche didatticamente parlando può essere pericoloso in quanto spesso lascia al programmatore dei brutti vizi di scrittura. PalinMajere, se il tuo vuole essere un hobby, è brutto a dirsi, ma datti al Visual Basic. Te lo impari in un volo e ti permette di realizzare cose concrete col minimo sforzo.
  11. Posso infiltrarmi nella discussione? Evita il Pascal come la peste
×
×
  • Crea nuovo...