Mìa
"So benissimo dove sono. Nell'Impero. E mi risulta che Sigmar sia il dio patrono del culto imperiale ufficiale, no? In Estalia, come a vostra volta saprete bene, non esistono chiese ufficiali di Sigmar, ma ne esistono del Lupo Bianco, seppur non con la stessa considerazione con cui è venerata la mia dea", rispose Mìa, studiando i sacerdoti con apprensione.
"D'altronde, molti culti hanno diversa forza, in base ai luoghi. Nel vostro Impero, Myrmidia è una dea minore, ma non me ne rammarico. Così come è giusto che a Middenheim il culto principale sia quello di Ulric", proseguì la sacerdotessa, curiosa di scoprire le reazioni dei suoi interlocutori a quel discorso, impeccabile da un punto di vista formale. Mía non ignorava il disprezzo di molti ulricani nei confronti dei sigmariti e aveva quindi desiderio di valutare meglio da che parte pendessero quei collaboratori delľAr-Ulric.
"In ogni caso, sono rammaricata, ma non possiamo consegnare la missiva a nessun altro, che non sia ľAr-Ulric in persona. L'incarico che ci è stato dato parlava chiaro e mi sono impegnata, su tutto ciò che è sacro, a non deluderlo".