George Drake
"Come tutti i luoghi antichi, anche questa città ha storia e leggende che si accavallano", sospiro.
"Le intuizioni di Oisin mi hanno assicurato che il rito è legato alla fertilità e fu ampiamente impiegato in tempi di paganesimo. Alcune mie irrequiete fonti mi hanno confermato quanto già detto sul suo fallimento odierno.
Ma c'è altro. Oltre a questo pirata-protettore, di cui noi abbiamo solo udito il nome, purtroppo", aggiungo, cercando conferme negli sguardi dei commensali.
"Pare che il rito fosse originariamente legato a uno specifico Nume del Mare, a sua volta associato alla leggenda della città affondata di Ys, sprofondata negli abissi in seguito alle azioni sconsiderate di Dahut, la figlia del re. Si dice che l'anima di questa principessa sia ancora prigioniera sotto il mare e che cerchi un modo di liberarsi, vagando lungo la costa nei suoi vani tentativi. I racconti locali parlano anche di una grotta sottomarina proprio presso Saint Malò, in cui l'anima di Dahut va a cercare tuttora ristoro, quando raggiunge questa zona.
Avremmo voluto indagare ancora in tal senso, ma si è fatto tardi.
Tuttavia, abbiamo sentito anche di un certo, preciso interessamento dei nazisti, durante l'occupazione bellica, nei confronti della antica cittadella e di Dahut di Ys.
Provate a immaginare, quindi, cosa ciò possa significare".