Shen Yun-Chow
Trascorro il poco tempo libero osservando il ragazzo indigeno, incuriosito dai suoi modi e dalle sue reazioni: per certi versi, mi ricorda me stesso, da ragazzino, quando ogni cosa era apprendimento, necessità di compiacere e desiderio di sopravvivenza.
Dopo averlo visto prepararsi, a modo suo, per l'uscita nel mondo là fuori, il suo immenso terreno di caccia quasi sacra, mi avvicino a lui e, aiutato dal congegno traduttore, gli domando: "Vorresti mostrarmi come ti hanno insegnato a difenderti? Prova ad assalirmi, giovane Kho Ghan. E non avere timore di farmi male: ho curiosità di capire cosa ti è stato insegnato".
Gli allungo un semplice bastone, mentre io sono disarmato. Non deve e non vuole essere una lotta all'ultimo sangue.
Ma voglio non soltanto comprendere ciò che ha appreso. Voglio anche che si senta coinvolto. Che inizi a costruirsi quella fiducia di cui abbisogniamo tutti quanti, sia lui, che noi.
"Quando ti dirò di fermarti, tu lo farai. Ci siamo intesi?".