Ghal Maraz

Dieter Halb "Scansafatiche? Perché dobbiamo sbrigarci a fare il vostro lavoro?", Dieter abbozzó un ghigno, prima di assumere un'espressione seria, la sua voce che risuonava abbastanza chiara da essere udibile anche all'interno del carro. Sapeva che stava rischiando, perciò voleva il supporto di tutti, soprattutto della guardia del corpo della nobildonna. "Io e gli altri non scendiamo, finché voi non vi decidete a fare le cose in maniera sensata: qui c'è della gente morta, quasi certamente ammazzata in malo modo, ed io non ho intenzione di rendere tutti noi dei facili bersagli. Se voi volete che noi lavoriamo, benissimo, ma allora state in guardia che non arrivi nessuno. Quella gente lì sgozzata è finita così perché non aveva prestato la giusta attenzione. Ed io non voglio fare la loro fine. Meglio la prudenza della fretta!", aggiunse, cercando di toccare le corde giuste. Quei quattro stolti avidi ed incapaci erano certo dei cani sciolti, forse persino peggiori dei briganti, ma erano anche dei bastardi che tenevano alla loro inutile pellaccia. Ed un animale va toccato nel suo istinto più profondo, quello della sopravvivenza. Si sarebbero arrabbiati? Dieter stava giocando col fuoco, ma contava anche sulla intelligenza dei suoi compagni, certo più furbi di quei rognosi guardastrada. Probabilmente non c'erano altri pericoli imminenti, ma il Bravaccio era ancora al mondo perché si era sempre preoccupato di avere le spalle parate.

Sandrine Alamaire Nella pazza folla

Guillaume Bastonne Guillaume fischiò. Un suono breve, tremante. "O siamo arrivati troppo tardi o qui qualcuno ha nascosto un passaggio. Io scommetterei quasi quasi per una botola", disse poi, iniziando ad avanzare per cercare un accesso mascherato. DM

Victor "Bah, se resta buono lì... però volevo coprire le nostre tracce prima di andarcene. Vabbè, non credo che su questo letamaio di pianeta abbiano dei grandi geni delle indagini...", concluse Victor, per poi avvicinarsi al mezzo arretrando, in modo da tenere sotto controllo la situazione.

George Banks "Ca**o!!! Cos'è? Cos'è?", esclamò George, non riuscendo a credere ai propri occhi, quasi convinto di avere una allucinazione o una visione provocata dall'oppio. Il ragazzo estrasse comunque il coltello che teneva nascosto sotto il vestito e lo agitò davanti a sé, quasi a voler tenere distante quella lingua oscena. Sempre che fosse vera. AdG

Talien Myrrin "Beh, se Anardilango è in grado facilmente di mutare forma, tu non potresti poi comunque renderla invisibile, Taylor? Per maggiore sicurezza... altrimenti, posso lanciare io una malia di cambiamento, ma non so se altrettanto efficace", faccio ulteriore seguito alle considerazioni del mio compagno.

Yskandr A palazzo (senza Jean)

Lexander Artoris "Dobbiamo evitare che il capo ci faccia lo scherzetto dell'altra volta, però...", ragiono, estraendo l'arma ed affiancandomi ai compagni. "Andiamo a prenderli".

Victor "Ma scherzi? Lo lasciamo lì?", Victor chiese ad Omar, mantenendo la mira sulla strana bestia.

Guillaume Bastonne "Floki, amico mio... direi che è ora di far cantare quei due magli che tieni al posto dei pugni!", Guillaume suggerì al Nano, visto che non sembrava il tempo né per la magia, né per il sotterfugio.

Arn "Sono schiavisti senza un briciolo di umanità. Feccia della feccia. Non credo nemmeno cercassero noi, anche se potrei certo sbagliarmi. Forse hanno visto dei bersagli apparentemente facili... o sono in qualche modo collegati coi Goblin. A questo punto non mi sorprenderebbe", Arn espose il suo punto di vista su tutta quella situazione.

Shen Yun-Chow "Non ho mai udito di glorie ottenute cadendo da un albero. Ma se ci si può conquistare una medaglia per una gamba spezzata, allora credo che presto ne avremo tutti parecchio", dico in risposta a Friedrich. Forse anche scherzosamente. Forse.

Guillaume Bastonne "Che dite, signorine e signori? Usiamo il grimaldello o i pugni? Scassiniamo o bussiamo?", Guillaume interrogó i compagni, stanco di stare perdendo tempo.

Sandrine Alamaire Nella pazza folla

Aggiungo un dado.

Lady Blackbird "Una sfida leggendaria? Ancora meglio!", esclamo, piacevolmente sorpresa dalla notizia. "Dottorino pacifista, mi sa che se temi questo genere di pericolo, hai sbagliato ciurma!". Sorrido poi, per stemperare quella che vuole solo essere una battuta rivolta al nostro nuovo arrivato. Ma cosa sa una Nobile Imperiale, ricca di Istruzione ed amante della Storia, di questo Porto Oscuro? E che Contatti può esercitare, eventualmente arrivando a spacciare il nome del Casato Blackbird o elargendo qualche celata Ricchezza, per trovarlo? AdG

Caranthiel "Perché il vostro cuore possa essere tranquillo sulla affidabilità delle nostre parole, sappiate che lo Stregone ci ha affidato anche un segno di riconoscimento...", aggiungo, mostrando la piuma dataci da Radagast. "Sebbene mi pare che adesso le vostre vere preoccupazioni siano altre: che accade? Possiamo in qualche modo esservi d'aiuto?".

George Banks "Scusate, eh... se lo dovete affettare un po', non è meglio fargli prima ingollare un po' di whisky? Non fate così, voi segaossa?", chiese allora George, guardando con ribrezzo l'uomo steso sul letto.

Jasmine Al-Alrae "Che... strano. Ho sempre pensato che chiunque crede in qualcuno o qualcosa. Anche quelli che affermano il contrario. Anzi... soprattutto loro. Spesso sono i più fanatici nella loro convinzione", rifletto, i miei pensieri condivisi a partire dalla spiegazione di Ma'.

Sturm "E sono anche inaffidabili, codardi e traditori"", Sturm puntualizzó meglio il suo punto di vista, mentre ancora aspettava una eventuale indicazione da parte di Tanis.

Jasmine Al-Alrae I fanatici 5

Yskandr A palazzo (elucubrazioni personali)

Sturm Erano giunti all'ennesimo bivio (se non ben peggio), sia per quanto riguardava il loro percorso, sia relativamente alle loro scelte di azione. Sturm si mosse di guardia, limitandosi a sussurrare: "Solo un hobgoblin potrebbe avere la stupidità di fidarsi di altri hobgoblin, tenendoli come guardie". Era chiaro a chi, con quella affermazione, stesse facendo riferimento il guerriero di Solamnia.

Talien Myrrin "È inutile proseguire così!", esclamo, cominciando a sentirmi io stesso tra lo spossato ed il demoralizzato. "Dobbiamo assolutamente trovare un riparo. E ci serve del calore, possibilmente!", aggiungo, avvolgendomi stretto nel mantello.

Sandrine Alamaire Avere nuovamente un pubblico, la possibilità di esibirmi ed il terreno sotto i piedi sarebbe già sufficiente per trasformare la mia giornata. I complimenti del nostro ospite sono poi la ciliegina sulla torta, sebbene mi suonino esagerati. Non che mi dispiacciano, ma... "Reginald, non esagerate! Non c'è bisogno di chiamare in causa nessun angelo... anche perché sono certa voi stessi nascondiate maestrie ben superiori alle mie!", mi schernisco. Guardo poi la folla, estasiata e (lo ammetto!) colpita dalla luce nei loro occhi. Faccio un passo avanti ed un inchino, più teatrale che regale: "Signore e signori di Daron, il mio nome è Sandrine Alamaire, e sono qui grazie alla squisita cortesia di ser Reginald". Abbraccio poi con un gesto di presentazione tutti gli altri viaggiatori dell'Ovest. "Mi accompagnano i miei straordinari compagni di viaggio, uomini al comando del qui presente capitano Besnik, detto il Fortunale per il suo leggendario e pacato comportamento!", concludo, la mia testa ad indicare il nostro personale signore delle tempeste. Ed intanto mi gusto quel sottile velo di imbarazzo che devo certamente stargli causando: suvvia, signor Aghendor, un poco di leggerezza, nella vita!