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Ghal Maraz

Circolo degli Antichi
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  1. Asvig è il pezzo della scacchiera, sì, questo te lo confermo io.
  2. Carter Carter si gustò l'ottimo pasto, ben oltre le aspettative del luogo e le abitudini alimentari cui era solito, fatte di cibi riscaldati su fuochi da campo. Salutò Rosen, ringraziandolo per l'esperienza (che si auguró mentalmente di non dover ripetere) e si accomodó sul loro trasporto, ben imbacuccato tra capello, sciarpa, guanti e cappotto. Speró che il dondolio fosse abbastanza dolce da permettergli di chiudere un poco gli occhi, lasciandosi alle spalle le ombre di quel luogo.
  3. Shaun Draconis 'Diamine!', pensò istintivamente Shaun, sgranando gli occhi, 'Quell'Elfa... lei... lei... ha le orecchie troppo lunghe!'. Passò poi oltre, rassegnato alla mancanza dei panini, con un deciso: "Il meglio è prosciutto di St. Cuthbert e squaquerone, altroché!". Si servì di un po' di sbobba, fermandosi a leggere gli annunci: soldi ne aveva pochi, aveva appena investito la paghetta di due mesi negli strumenti musicali e non poteva permettersi granché. Del resto, comunque, la sua stanza non era male (a parte il letto taglia Halfling, in effetti...), il suo gioiello di famiglia gli andava bene così ed i cimeli altrui non gli interessavano. E neppure le cose strambe che odoravano di Gnomo lontano un miglio. Pensò se cercarsi un lavoro, ma non aveva la più pallida idea di cosa avrebbe dovuto fare un talent-scout ed essere la cavia per strani esperimenti non gli suonava bene: gli sovvenne di quando lo zio Trull lo aveva messo in guardia dal frequentare i Poldolmi sbagliati... qualunque cosa fosse un Poldolmo. Preso in questi pensieri, rispose con un sorrisone a Luke (a cui evitó di dare il cinque per non disarticolargli la clavicola, come era già successo una volta, quando erano a Firedrakes...), poi si mise a guardare la squadra di Orcbowl; lui giocava da sempre a livello amatoriale, ma passare nella squadra della scuola, magari... Sarebbe stato un sogno! Aveva deciso. Prima le selezioni per il draft (!!!), poi avrebbe, forse (molto, molto forse), contattato quella Natalya: i voti di Shaun facevano proprio un po' schifo...
  4. Andrej Tars La situazione non mi piace: cerco di entrare rapidamente, per poter eventualmente depositare a terra il mio carico e ritornare in supporto a Ceredic. Mi fermo un attimo, indeciso se provare a sostenere l'intervento della nostra guida con una ispirazione delle mie, ma temo che gli Orchi non reagirebbero bene a sentirmi canticchiare qualcosa, in questa situazione, nel loro assurdo tempio...
  5. Shaun Draconis Shaun si scoprí nuovamente perso a rimirare il cielo fuori dalla finestra, il mento appoggiato ai palmi delle mani. Ormai cercava di frequentare quanti meno corsi possibili, annoiato e svogliato: avrebbe voluto essere lì fuori, a giocare ad orcbowl, ma non poteva permettersi un'altra punizione, quella settimana. Attese (molto poco) paziente che mancassero cinque minuti alla fine della lezione, poi chiese il permesso di andare in bagno: trigonometria teorica applicata ai vettori direzionali spazio-temporali (o, per dirla come zio Bjorn: Celeste) non faceva proprio per lui. Scivolò fuori dall'aula con un sorriso un po' sornione e molto riconoscente, poi si diresse alla mensa, prima che si riempisse di matricole mezzo-minotauro col verme solitario e di Gnomi adolescenti strafatti di qualche pianta oppiacea. Si guardò intorno e cercò un posto tranquillo. O, in alternativa, una bella rissa.
  6. Caranthiel Intuizione da Elfa pluricentenaria? Non so, ma mi lancio comunque all'inseguimento del Sanguinario, più rapida che posso, pronta a scagliargli contro uno strale alla prima occasione utile.
  7. Sturm "Tika? Bene, allora", sentenzió Sturm, tirando infine un sospiro di sollievo.
  8. Victor "Sorella Judith, è stato un onore. Possa la luce del Dio Imperatore illuminarti sempre", aggiunse Victor, in tono di rispetto. "Non posso dire di comprendere l'agire di un Inquisitore: ho cambiato più compagni di squadra in un mese - e senza nessun caduto in battaglia - che in anni di servizio da Arbitrator...".
  9. Mía "Contro l'acciaio, le mura e l'oscurità, una manciata di mendicanti senza abilità, forza o conoscenza non potrà nulla, amico mio. Ma questo non significa che non possano aiutarci... dopo aver cessato di profanare, magari", ragionó Mía.
  10. Jasmine Al-Alrae Aspetto che tutti, delegati, invitati e compagni, siano giunti: li accolgo con un sorriso ed un inchino. "Spero che la notte vi sia stata amica gentile e che abbiate trovato conforto anche nel sonno, oltre che - me lo auguro - nel desco. Mangiate, ora, nuovamente, ve ne prego. E lasciate casa nostra come ospiti benvenuti! Perché le nostre porte sono sempre aperte, a chi ci tende la mano!". DM Quando poi i convitati hanno preso posto, richiamo nuovamente la loro attenzione: "Spero perdonerete la mia pochezza, in un'arte che la dolce Lily sa padroneggiare incommensurabilmente meglio. Ma l'alba è ancora nell'aria e la mia Signora Radiosa, che mi onora di servirla, mi insegna anche a mettere da parte l'imbarazzo, per consacrare la vita che risplende, tramite le parole, le azioni ed i modi. Che la Luce del Fiore vi raggiunga e vi accompagni!". Faccio un cenno ad una coppia di musici, liberandomi della ampia cappa in cui ero avvolta. Nello spiraglio che entra dalla finestra, rifletto la luce del sole sulla lama dorata di una perfetta scimitarra e, vestita di morbidi colori serici, muovo una danza di piedi, braccia e metallo nel mezzo della sala imbandita. DM
  11. Sandrine Alamaire Mi mordo la lingua, totalmente inconsapevole della reale sorte accaduta al mio Lord Protettore, ma mi affaccio sul ciglio della discesa, allargo le ali, aguzzo lo sguardo e resto pronta a lanciarmi in picchiata all'interno della tana del drago.
  12. Andrej Tars Continuo a sfruttare l'iniziativa di Ceredic per seguire gli altri miei compagni verso la porta che conduce alla nostra "uscita sotterranea".
  13. Mía Mía guardò Luthor preoccupata, cercando di capire se dovesse mettermi in mezzo oppure no. "Noi non siamo legati alla famiglia che governa queste terre!", disse poi la sacerdotessa, "Né desideriamo togliervi cibo dalla bocca; ma questo è un luogo sacro ed una tomba: voi lo state profanando e ciò non è bene, soprattutto per voi e la vostra salvezza".
  14. Talien Myrrin, Mezzelfo Bardo "Il che, forse, rende un suicidio collettivo tentare di forzare una ribellione? Non potremmo provare a sopraffare ľimp che viene ad aprire le gabbie? Facendolo avvicinare con l'inganno, magari?", chiedo, non ancora così disperato da voler rischiare ciecamente la vita mia ed altrui.
  15. Ghal Maraz

    Creazione PG

    Shaun Draconis https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=2056715 Shaun è un bel ragazzone di quasi un metro e novanta, con l'aria di chi non ha paura di nessuno: capelli ramati, striati d'argento, sempre naturalmente e perfettamente scompigliati; profondi occhi verdi col riflesso dei colori primaverili; qualche scaglia metallica lungo il corpo. Sebbene quasi coetaneo di sua sorella Azuria, Shaun si sente innegabilmente il più grande tra i fratelli Draconis, anche e soprattutto nel senso di responsabilità verso la famiglia (inculcatogli a forza da Calixtria, che lo vuole "pronto ed all'altezza di Vassilixia"). Un po' troppo costretto in un ruolo ed in una proiezione matrimoniale che lo soffocano, d'altra parte, Shaun ha sempre cercato di passare quanto più tempo possibile lontano da Acquastrino: a Lagocristallo, dalla sua madre naturale; nei Fiordi, dallo "zio" Bjorn, seguendo le orme della leggendaria (almeno a stare a sentire papà) Protettrice del Nord; a Firedrakes, da "zia" Chandra e la sua corte dei miracoli; ad Huruk-Rast, a casa di Trull, che per lui è quasi un secondo padre. Studioso meno della metà di un quarto di suo padre, Shaun, già costretto a sorbirsi le milleduecento imposizioni di Calixtria (per cui lui porta rispetti, certo, oh, ma però, che noia...), ha quindi trovato una strada sua, in ogni momento libero, modellando inconsciamente se stesso in un altro schema, ben diverso da quello paterno. Molto meno riflessivo e razionale, molto più istintivo e reattivo, Shaun ha anche scoperto che, se mischi sangue di drago a sangue di fata, esce fuori una strana miscela: magia draconica naturale da tutti i pori e la capacità di piacere un po' a tutti, senza nemmeno aprire bocca. Shaun è il primo a cercare di evitare le lezioni di scuola, al suono di "Ma quanto tempo c'è bisogno di studiare questi maledetti incantesimi? Tanto, io, o li so fare o non li so fare! A cosa serve imparare a tirare di fioretto? Zio Bjorn mi ha già insegnato come tagliare le teste delle immagini speculari in maniera efficace! Cosa mi importa della storia dei re di Huruk-Rast? Meglio i racconti di zio Trull! Arti diplomatiche? Non fai prima a ringhiargli in faccia?". Ma è anche il primo ad intervenire se gli sembra che qualcosa vada per il verso sbagliato: ad Acquastrino era famoso per le sue risse coi bulletti di strada e coi monelli del porto. Risse inspiegabilmente terminate quando gli sono spuntati gli artigli di famiglia. Shaun, poi, è particolarmente protettive verso le sue molte e strane sorelle: per loro e per "preservare il loro onore" ha rimediato più contusioni, ossa rotte, graffi e bruciature di ogni altro allievo del Von Gebsatell, nonché qualche richiamo e punizione di troppo, che hanno fatto rizzare le orecchie di Calixtria. E qualche sorridente rimbrotto da parte di Clint. Ultimamente, si è fatto trascinare da Ragnar in una nuova avventura, mettendosi a studiare liuto e chitarra. Shaun considera Ragnar il suo migliore amico da sempre, anche se non apprezza molto il suo comportarsi sempre da cascamorto (e hanno anche litigato parecchio, per questo...); la cosa sembra far sorridere particolarmente babbo Clint. L'altro miglior amico di Shaun è un candido gufo delle nevi, che il ragazzo ha richiamato a sé durante una delle visite al Nord: il gufo ha dimostrato di avere un retaggio ancestrale particolare e Shaun (in un guizzo di intuizione?) lo ha prontamente chiamato Isilvar. A parte i richiami degli insegnanti, la vita a Covo del Tarrasque sembra andare a genio a Shaun: è molto più vicino alla casa della mamma, che va a trovare più o meno tutte le settimane; non c'è Calixtria attorno tutto il tempo, mentre papà Clint lo viene a trovare regolarmente, avendo meno incombenze di governo; sta con i suoi amici tutto il tempo libero. Ora che lo hanno raggiunto anche tutte le sorelle, in effetti, e con molta meno palude attorno, Shaun potrebbe proprio abituarsi a questa nuova vita a Glantria...
  16. Jasmine Al-Alrae Apro gli occhi di scatto, guardandomi attorno con un misto di sorpresa ed inquietudine. Mi perdo un minuto a fissare la finestra annerita, poi mi alzo, andando ad accarezzare Rajah con dolcezza. Non ho molto tempo, per cui spalanco i vetri che trattengono la luce del mattino e saluto Sarenrae con devozione, mormorando una preghiera di ringraziamento per avermi aiutato a superare un altro ciclo del buio. Poi, indosso le mie vesti, due strati di colori: uno più pratico, leggero e dolcemente vaporoso; l'altro, più pesante e coprente, una ampia tunica da cerimonia arabescata. Mi reco al catino, dove verso acqua pulita, con cui rinfrescarmi il volto ed il collo. Un velo di trucco, azzurro bianco oro; una tonalità di rosso sulle labbra. Muovo i piedi nei calzari e sciolgo i muscoli di gambe e braccia. Poi, raccolgo la lama dorata donatami dai Cavalieri del Chiodo e mi reco nella sala da pranzo, a farla preparare per la colazione. Nel frattempo, studio la disposizione delle finestre e cerco di capire il movimento del sole. Sono soddisfatta: attendo amici compagni ospiti, una piccola padrona di casa in un grande, sconosciuto mondo. Adesso non ho tempo di pensare alle preoccupazioni di ieri. DM
  17. Sandrine Alamaire Il mio intervento deve ancora tardare: scendere allo scoperto, ora, significherebbe soltanto farsi scoprire e svelare la nostra posizione e le nostre azioni. Attendo nervosamente che lo chef faccia la sua parte, mentre i miei occhi cadono, inevitabilmente e senza posa, sul drago.
  18. Andrej Mi sembra di poter contare le gocce di sudore sulla mia fronte. E molte di esse non sono dovute a questo stramaledetto caldo infernale. Confido nelle capacità di Ceredic, ma decido comunque di arretrare qualche passo, costeggiando il bordo del pazzo, col mio carico ancora in spalle.
  19. Caranthiel "ĽOmbra è già scesa completamente su di te, Oderic? Hai tradito te stesso, il tuo villaggio, l'uomo che ti ha accolto e, soprattutto, quella che chiamano tua sorella, ma che il tuo cuore chiama altrimenti? Tradisci anche il tuo signore Beorn, che vi ha accolti e protetti? Se così deve essere, che ľinfamia ti accompagni!", scaglio parole dure contro il ragazzo, ora, sul ciglio della nostra morte. Che siano maledizione o salvezza, per lui o noi, solo la provvidenza ce lo dirà: io attendo, certa che, se abbiamo rallentato il tempo dei nemici, ne abbiamo anche regalato a Beorn.
  20. Caranthiel 0. Come avevo scritto, avevo preparato un bellissimissimo post in cui la nostra Elfa rompiscatole preferita si rivolgeva al ragazzo, ma l'ho perso. Vedo se recuperare quella azione o meno.
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