Clint Draconis
Solo la naturale curiosità di Clint gli aveva permesso di tollerare quei tre giorni di inazione ed inutilità senza eccessivo fastidio: spersi in un continente distante, separati da casa da un intero oceano, con alle spalle una missione incompleta e nella prospettiva di una irritante vaghezza, l'adepto si ritrovò spesso a pensare a casa - qualunque essa fosse, ormai -, alla sua (confusa ed improbabile) famiglia, alle tante vicende che li avevano condotti lì, alle storie incompiute ed alle speranze infrante.
Quando infine si riunirono, tutti incredibilmente sani e salvi, Clint si costrinse a seguire il discorso, che però, come era ormai abitudine, lasciava quasi più domande che risposte.
"Spionaggio? Infiltrazione? Cioè, dobbiamo indagare e basta, onorevole Shogun?
Perdonate la franchezza, ma si tratta solo di questo?
O dobbiamo, piuttosto, danneggiare la produzione?
Perché, altrimenti, non capisco la necessità di inviare noi...", domandò Clint, tagliando dritto al punto.