Clint Draconis
"Non fare idiozie, Thorlum... Non più del solito, almeno. Sono certo che Trull ed Oceiros ti avessero avvertito... se sono stato un ingenuo io, tu sei stato un perfetto folle. Non esserlo ancora di più", sentenzió Clint, il suo volto che scivolava dal sorpreso, allo sconfortato, al - incredibilmente - divertito.
"Non c'è bisogno del collare o del guinzaglio, Demicia. Non sono un cane, né mai lo sarò. Posso essere un ingenuo, ma non ho intenzione di mettermi contro gli Inevitabili... tra due spade sospese sopra la testa, scelgo la meno letale. O, meglio, quella che, adesso, appare meno letale.
Ma per quanto tu possa far valere lo scritto del contratto, non sarò uno schiavo, soggiogato al tuo cappio. Rispetterò i termini, però ciò non significa che mi potrai costringere ad essere ciò che non sono...".
Clint si passò una mano tra i capelli, smuovendo le striature argentee, che parvero riflettere, in un turbinio ipnotico, lo schema iridescente declinato dalle luci di quel posto senza senso.
"Ci vediamo al Manto, con voi. Preparate ciò che ci serve, per domani.
Scelgo i giardini pensili, Demicia. Andiamo, forza".
DM