Clint Draconis
'Ma cos-? No no no no no!', pensò Clint, allarmato, quando si rese conto che aveva, come dire, attirato fin troppe attenzioni, ma, per il momento, solo di quelli sulla pista da ballo.
La proposta lasciva della succube bionda rimbombò come un campanello d'allarme nella sua testa: loro erano tutte prede, lì in mezzo, ed ogni azione significativa comportava conseguenze dirette, spesso apparentemente - o concretamente - piacevoli, ma potenzialmente letali.
Guardò la bellissima creatura, mordendosi le labbra e pensando al perché si fosse creata, in pochi minuti, tanta attenzione, quasi parossistica, nei suoi confronti, per uno stupido ballo: una gara per ghermire una preda diventata, all'improvviso, molto ambita.
Niente di più.
"Mi dispiace, tesoro, ma sono un tipo discreto. E già impegnato, direi", disse Clint alla succube inginocchiata, rivestendosi e scivolando via dalla pista meglio che potè. Avrebbe potuto cambiare forma e dimensioni, per riuscirci, ma preferí non esagerare con lo spettacolo.
Cercò, per rassicurazione, la posizione di Bjorn e Trull in mezzo alla ressa, poi si diresse, soffocando un brivido, al divanetto dove stava seduta la lilitu con cui aveva ballato poc'anzi.
"Mi chiamo Connor. E no, non sono io, il meglio, qui, oggi. Come tu ben sai.
Sono appena arrivato, ma ho capito subito chi è la regina. Non so resistere alle sfide, nemmeno a quelle impossibili.
Forse ho osato troppo? Non so. È la prima volta che vengo al Decadente, ma non mi piace stare in ombra.
Parlavi di un regalo, se non sbaglio?".
Clint sorrise, aspettando un invito a sedersi.
DM