Wilhelm
L'Imperiale si congedò, finalmente, dal Nano con un cenno di saluto.
Si affacciò, quindi, al parapetto, studiando, come poteva, la coltre della notte, in attesa del momento propizio per calarsi lungo una corda, fino al suolo immerso nel buio.
Era ora di tornare a danzare il balletto incostante del Grande Mutatore.