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Ghal Maraz

Circolo degli Antichi
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  1. Non è vero. È che, nel frattempo, io ho scuoiato Minsc: per questo non collabora. Comunque, io sono a Praga e vado a rilento: ti chiedo scusa, mi ero scordato di dirtelo prima!
  2. Vedi, Fezza, come ci sono delle cose che Randal considera sbagliate e/o aprioristiche nel ragionamento di Fortunale e Sandrine, lo stesso si applica dall'altra parte (ed è per questo che parlo di condivisione di torto e ragione da ambo le parti). Ad esempio, la storia del medaglione: Sandrine sentiva la chiamata del medaglione fin da quando la Speranza era ancora in alto mare, perché il medaglione custodisce parte del potere dello Scacchista. L'altra cosa è esattamente la questione dello Spirito della Vendetta: Sandrine temeva proprio l'influenza dello Spirito, soprattutto con Tiberius. La spiegazione di Randal, che tu indichi, è giunta tardiva, nell'ottica degli altri personaggi. Poi, è chiaro che a Fortunale e Sandrine importa più di Tiberius (membro dell'equipaggio già da mesi) che di Uthen (ai loro occhi, responsabile del perpetrarsi della maledizione) o di suo fratello Abelas (perfetto sconosciuto). Comunque, direi di chiudere la conversazione OT, che secondo ma serviva per rendere meno "assolute" le posizioni da un punto di vista esterno. Quando ho tempo, posto poi anche in gioco... saluti da Praga!
  3. Caranthiel "Intanto, palesiamoci all'Hobbit. Andiamo avanti io e Wraith, visto che ci conosce già. Questo dovrebbe aiutarlo a restare calmo", suggerisco, in un sussurro. "Inoltre, dovesse esserci qualche altra guardia nascosta, non sveleremmo ľinterezza delle nostre forze".
  4. Wilhelm ĽImperiale lodò in silenzio il Grande Mutatore, che gli aveva suggerito, prima di rientrare, di sfamarsi a dovere: Wilhelm sapeva essere stato un suggerimento del suo patrono, conscio che la mente ragiona meglio, quando supportata dal corpo. Al calare della sera, si fece trovare pronto. Non vedeva l'ora di lasciarsi quello sgradevole Nano alle spalle.
  5. Knochen Johann intuì cosa potesse essere successo e, invece di unirsi ai compagni ed avanzare nel vicolo, decise di restare di retroguardia e controllare le reazioni della gente. Avrebbe reagito solo se avesse notato qualcosa di pericoloso o sospetto. In un senso o in un altro.
  6. Arn "Vel! Possibile che siano non-morti?", grugnì Arn, di nuovo pronto a combattere. DM
  7. Ma infatti, come ha cercato di mediare Sandrine, entrambe le parti erano convinte di essere nel giusto. Ed io sono convinto che, comunque, entrambe le parti avessero torto e ragione allo stesso tempo. Ciò detto, segnalo che da domani fino al 26 sarò in vacanza, quindi potrei cincischiare un attimo di più coi post.
  8. Io dico Orco 1. Ne approfitto inoltre per avvisare che da domani sino al 26 sarò via, quindi potrei avere qualche ritardo nei post.
  9. Io da domani sono via. Credo di riuscire a postare, ma se manco qualche checkpoint è per via delle ferie.
  10. Veramente, non ha mai spiegato l'utilità di uccidere Tiberius. Poi, Randal non ha proprio brillato nelle spiegazioni lineari. Soprattutto all'inizio. Una serie di nomi senza senso, per gli altri PG, non aiutava. C'era anche il fattore del medaglione, che per Sandrine le apparteneva eccome. Ciò che ha spinto Sandrine ad agire è stata la combinazione di tre fattori: - la battaglia in corso - le palesi promesse di morte di Uthen - la violenza su Tiberius.
  11. Sandrine Alamaire "Ah. Adesso mi ritrovo, sì. Randal, di certo esistono potenti incanti capaci di riportare in vita le persone, ma essi vanno ben oltre i limiti della stragrande maggioranza degli arcanisti, dei chierici e degli sciamani", rispondo, con le idee più chiare in testa. "Avevo inteso che tu possedessi un qualche asso nella manica. Ti consiglio, allora, di conservare una parte del corpo di Sigbjorn, tenendola al sicuro".
  12. Clint Draconis Prima di scendere in pista, l'adepto dei draghi assicurò di nuovo il proprio impegno al portavoce della Savana. Acquastrino aveva dei doveri morali, per quanto lo riguardava. Non appena passó accanto alla cugina, poi, Clint osservò attentamente la reazione di Calixtria e sorrise, di nascosto, sotto la maschera. Non gli piacevano alcuni atteggiamenti dei Draconis, non gli piaceva la neutralità dichiarata rispetto alla Xorvintaal, non gli piaceva la sbandierata superbia della donna. E non avrebbe accettato quel matrimonio, finché non fosse stato chiaro il mancato coinvolgimento della sua famiglia nell'attentato. Inoltre, per il momento, la congiura doveva essere il primo pensiero. Quella. Oltre a scoprire qualcosa di più sui Velleri e sulla sorte del loro rampollo. La magnifica e vanagloriosa entrata in scena di Marie Antoinette accentuò il ghigno dell'adepto. Clint si tolse la maschera, sorrise al regnante, lo accolse con un saluto ed un invito a "... mostrarci come si danza a corte, mio signore!", poi fissò attentamente la Ivarstill, limitandosi ad un breve saluto con una riverenza. Ma ebbe cura di mostrarsi in viso abbastanza a lungo da permetterle di riconoscerlo, qualora ella avesse avuto abbastanza memoria del loro diverbio a Firedrakes. Era ora di contrattaccare. Non gliela avrebbe lasciata passare liscia. Infine, ricompostosi, Clint si posizionó sulla pista, giusto in tempo per sbiancare (fortunatamente al riparo dell'anonimato visivo) al comprendere il significato di quelle note. 'Un... tango?!? Che sadico maestro d'orchestra!!!', si lamentó, nel silenzio della sua mente, prima di abbracciare la dama nella posizione di partenza. 'Bene. Che inizi questa guerra'. Clint lasciò scorrere le prime note, il tango non certo un ballo adatto alla conversazione. Ma andava tentato tutto, senza posa. "Siete una magnifica ballerina, mia signora. La sfarzosità di questa festa, adesso lo capisco, è giustificata dalla eccellenza dei suoi invitati. Io, come ho detto, purtroppo non sono certo all'altezza! Cerco di difendermi come posso... Ma voi, lady Velleri... e la vostra famiglia! Credo che meritereste molto più riconoscimento, a corte. Ho rilevato in lord Ivarstill un atteggiamento quasi... rancoroso nei vostri confronti. Me ne dispiaccio assai... E, ditemi, come mai non ho notato la presenza di vostro fratello, se posso chiedere? Credevo che questo fosse l'avvenimento mondano dell'anno... spero che egli non sia indisposto, madamigella!". DM
  13. Sandrine Alamaire "Provando a fare ciò che abbiamo smesso di fare, Randal", rispondo. "Fidandoci l'uno degli altri. Abbiamo tutti commesso degli sbagli, anche se in buona fede. Credo. Beh, almeno lo spero... Ma non lascerò che questo ci annienti. Vedete... io sono abituata a... perdere le persone. Mia madre. Mio padre. Quello stupido di Kiltus". Guardo tutti. "Io... continuo a far finta di avere la forza. Continuo a lottare. Non perderò anche voi. E, Randal... se c'è modo di salvare Sigbjorn... fallo. O dimmi quello che devo fare, se possibile. Quando ho scelto il nome della nave, il nome della Eurus... ho scelto Speranza dell'Est perché ci credevo. E ci credo. Ancora. Adesso. Sigbjorn è la Speranza del suo popolo. Non accetto di averla persa".
  14. Clint Draconis "Per Bahamut... una dracolich? Il Flagello Blu è una draghessa non morta?", sbottó Clint, spaventato, all'udire le parole del felinide. L'adepto prese a pensare, istintivamente, cercando di ricostruire le storie che aveva sentito sulla Wyrm della Savana, nella speranza di connettere i punti. "Mi... rincresce apprendere che mio... zio... non abbia ancora potuto liberarsi di alcune forze di Acquastrino, per prestarvi soccorso, nobile Ja'Zhar. Ma vi assicuro che di me potete fidarvi: presenterò la vostra causa, personalmente, alla corte dei Draconis. E non esitate, ve ne prego, a condividere con me qualsiasi altra questione vi arrechi turbamento. Come vi dicevo poc'anzi, sono anch'io nuovo al balletto di queste corti e sto cercando una direzione, ma vi assicuro, almeno, il mio impegno. Chissà, mi domando, se la deliziosa lady Velleri saprà essermi da guida, nella mia inesperienza?", concluse quindi Clint, in un repentino cambio di discorso, dando la destra alla sua dama, a cui andava rinnovando l'invito per il ballo che stava per iniziare. DM
  15. Sandrine Alamaire "Randal, lui... non ci avrebbe lasciato andare. Io capisco le colpe di Tiberius. Ma Uthen non mi avrebbe mai consegnato il medaglione. Tu credi che io abbia semplicemente agito avventatamente. Il che... beh, ha senso: io sono io, in fondo", provo a spiegarmi. "Ma, vedi... io non ho tentato di imporre niente ad Uthen, quando parlavamo. Gli ho soltanto chiesto di porre fine a tutto, senza violenza inutile. E lui... lui ha deciso che dovevamo morire anche noi, a prescindere. Quando Tiberius è intervenuto, arrivando qui in volo... io ho chiesto a Fortunale di disarmarlo. Forse nemmeno lo avete sentito. Io volevo che si fermassero entrambi. Ma non tollero che nessuno minacci i miei amici, Randal. Soprattutto quando tendo una mano in cerca di tregua. Può darsi che io abbia sbagliato. Oppure può darsi che ci sia altro, qui, in ballo, che noi non conosciamo. Forse gli Spiriti - tutti - e Tiberius ci hanno fregato alla grande. O forse c'è ancora qualcosa di diverso. Ed ho intenzione di scoprire cosa. Ora, però, parlando d'altro: il Tressym sarebbe Arrigo? E, un'ultima cosa, Randal, per piacere: noi siamo gli Arconti, loro sono gli Spiriti".
  16. Mogmurch Ridacchio peggio del solito, mentre saltello avvicinandomi alla Cannibale! L'acido frigge dentro la boccetta e lo scaglio in testa a Vorka, con un tiro fortunato che devia direzione all'ultimo per caderle DRITTO DRITTO SULLA SUA TESTACCIA FETENTE! Odore di carne Goblina cattiva che frigge!
  17. Caranthiel Sono una guaritrice ed una studiosa. Tutto questo mi è alieno e doloroso. Sono Orchi, in fondo. La degenerazione fatta da Morgoth della mia stirpe primigenia. Provo a convincermi di questo. Ma uccidere dalle tenebre è assassinio, seppure fatto per sopravvivenza e con il fine di salvare una vita innocente. Ingoio il mio malessere e penso alla luce dell'Ovest oltre il mare, mentre incocco una freccia e miro. MdS
  18. Victor "La porta più raggiungibile?", suggerì Victor, indicando quella di fronte all'ingresso. Tutti
  19. Potremmo provare ad attirarli verso di noi con un diversivo? Giusto per provare a farli secchi più lontani dalla loro tana?
  20. Sandrine Alamaire "Scusa, Randal... a cosa serviva la morte di Tiberius?", domando all'improvviso.
  21. Andrej Tars "Io mi chiamo Andrej, amico. Cantastorie, lama al soldo e curiosone di professione. Ed ora che ci siamo presentati, ci puoi dire, in fretta, come mai sei ancora vivo e dove sono i ragazzi?", chiedo, onestamente sorpreso dalla rivelazione sulla identità del prigioniero. "I barbari... che definizione interessante per dei mutapelle. Interessante, anche se formalmente accettabile".
  22. Mía "Sì, bene... Ma domattina presto. Ora rischieremmo soltanto, uscendo col buio incipiente", commentò a sua volta Mía, con voce stanca. "Accatastiamo i corpi in una stanza chiusa e spranghiamo la porta. Non possiamo esporre i cadaveri alle carogne notturne, se dormiamo qui, poiché potremmo avere bisogno di esibire i resti dei Goblin, qualora ricevessimo visite impreviste dalle autorità cittadine. Ma non voglia che la puzza di morto si diffonda in tutta la torre, finché ci siamo. Partiremo comunque all'alba, se siete d'accordo". Tutti
  23. Sandrine Alamaire Parlo in Elfico antico, quella strana lingua di Barusha. Parlo, e poi canto. Un piccolo, indegno epitaffio. In Elfico Infine, lo sguardo fisso su Sigbjorn. Una frase nella parlata della Selva:
  24. Mogmurch Vorka!!! Col cavolo che mi prende! Io più veloce di Vorka. Bevo pozione superfica e raspo tra le mutande ed i vestiti. Boccetta ďacido! Chissà come profuma Vorka mentre frigge nell'acido???
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