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Ghal Maraz

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Ghal Maraz

  1. Clint Draconis Un elegante inchino ed un sorriso di rimando. Clint concluse così quella sua prima danza da nobile, figlio estraneo di una società che pareva attirarlo e respingerlo, di volta in volta, senza soluzione di continuità. L'adepto lasciò che Calixtria si ricongiungesse col padre ed attese che si mettesse a parlare con lui. Ora le aveva dato alcuni argomenti di conversazione e, se aveva ben valutato il carattere della donna, quegli argomenti non sarebbero stati tenuti per un secondo tempo: il desiderio dei Draconis di perpetuare la stirpe, internamente e celermente, sembrava dominare i loro pensieri. Allora Clint mosse alla volta di Vixenia, accostandosi a lei e porgendole il braccio, in un gesto di formale intimità che avrebbe, presumibilmente, reso soddisfatti e tranquilli, allo stesso tempo, Constantin e Calixtria. "Passeggiamo, cugina: volete?", la incoraggiò Clint, con un leggero sorriso. "La musica sembra rimandare le danze a dopo, pertanto riscuoterò il mio ballo più tardi. Devo ammettere, però, che sono rimasto sorpreso dal non vedervi già in mezzo alle coppie: possibile che nessuno aspiri al vostro cuore, mia signora? Sì, sì, vi anticipo... so già che sono intessuti intrecci matrimoniali, dietro le quinte di questo proscenio, eppure sono certo che anche altri gradirebbero condividere un momento di affollata solitudine con voi. È sempre stato così, nelle corti, in fondo... e voi siete bella, elegante, colta, raffinata e dai modi gentili. So che vi dilettate di arte e che, allo stesso tempo, affinate altre maestrie. Scusate, forse sono troppo indiscreto, ma, dacché ci siamo improvvisamente scoperti parenti e poiché ben presto, a quanto mi risulta, questa parentela verrà raddoppiata, sono curioso di conoscervi un minimo, così come già ho avuto occasione di conoscere il buon cuore di vostro padre e l'affascinante intelligenza di vostra sorella. Il tempo è sempre poco e, se posso permettermi, ho avuto l'impressione che la vicinanza a Calixtria vi spinga ad una maggiore discrezione. Spero quindi di non offendervi, con queste mie questioni, e se lo sto facendo, ve ne prego, ditemelo!". DM
  2. Arn Di nuovo, il rumore bianco della battaglia. L'adrenalina in corpo. Il sussurro della Morte. Attacco e difesa. Attacco e difesa. Attacco e difesa. Questo era ciò che Arn sapeva fare. Ed era ciò che stava, nuovamente, facendo. DM
  3. Hai scritto mentre stavo completando la prima frase...🤪 Scusate, giornata al Play di Modena con le figlie.
  4. Sandrine Alamaire Un'orda sterminata. Ripeto il trucco appena utilizzato, cercando di ridurre ulteriormente il fronte da cui i non-morti possono assalire il lato debole della nostra formazione. DM
  5. Victor ĽArbitrator fece cenno ai compagni di raggiungerlo, con cautela, ed attese che fossero tutti arrivati, prima di attivare il meccanismo di apertura delle porta. AdG
  6. Mía Mía, infine, uscì barcollante dalla stanza. Alla vista del massacro, e resasi conto che i compagni stavano sostanzialmente bene, cercò con lo sguardo la Herzen: vederla ridotta così fece preoccupare ancora di più ľEstaliana, consapevole che, forse, solo da quella strega avrebbero potuto ottenere le tanto agognate risposte.
  7. Sandrine Alamaire Il punto debole dello schieramento è il retro: ora che Fortunale ha aggredito ulteriormente il fronte della formazione nemica, evoco nuovamente il potere della Creazione e convoco uno strato oleoso sotto i piedi dei morti ambulanti che mirano a minacciare Barbara. Nel frattempo, fluttuo sopra le teste dei combattenti. DM
  8. @Pippomaster92 Non fare il power-player munchkin!!! 🤣
  9. Clint Draconis 'Battesimo del fuoco per battesimo del fuoco...', si trovò a pensare Clint, mentre si metteva in posizione. 'Un valzer, ovviamente. Giusto per non farsi mancare nulla'. Mano destra a stringere la sinistra, così peculiarmente a scaglie, della cugina. Mano mancina a condurre i movimenti di Calixtria, con dita distese, appena appoggiata sulla schiena di lei. Morbida, delicata. Braccio e palmo impegnati a condurre con decisione e cura. Il battere e levare della musica, un ritmo ad innescare passi cadenzati che iniziarono timidi, forse troppo impacciati, inesperti, fuori allenamento. Busto eretto, la giusta distanza. Uff, quante regole... Clint si concesse qualche istante in silenzio. Calixtria era molto più a suo agio, in quella sala. Clint doveva tornare con la mente alle lezioni di ballo di Antoine e Claudette, presso ľAccademia dei Piccoli Orfani, per rispolverare un minimo di tecnica e coordinazione. Per fortuna che la magia aiutava anche in quel senso, lui prima ancora che i suoi compagni... I secondi iniziali sfilarono via come trame di cachemire libere sul collo. Clint recuperò un poco di fiducia e lasciò che la compostezza venisse naturale. I volteggi sono il vero tesoro del valzer. Bellissimi, eleganti, impossibili. Il movimento dei piedi pestati. Evitato. Fino a quel momento, per fortuna, nessuno sbaglio, nessun callo schiacciato. "Forse è un domanda appena un poco indiretta ed indiscreta, cugina, ma... sapevate già del matrimonio? Cosa ne... pensate?", le questioni scomode vanno fatte senza troppi giri di parole, soprattutto quando si può contare sui giri di valzer. "Nel caso ve lo stiate chiedendo, io non lo sapevo. E non avevo alcuna ambizione dinastica, quando ho contattato vostro padre... in realtà, non l'ho nemmeno adesso. Oggi sono qui a seguito del Principe di Firedrakes. Non che possa lamentarmi, certo! Ma voi... voi, cugina mia? Posso chiedervi cosa desiderate? Com'è possibile, peraltro, che non abbiate avuto altre proposte, finora? Siete nobile, potente, bella, fiera, intelligente, educata, ricca, di antica stirpe e, persino, imparentata col Re... davvero mai nessuno ha avuto il coraggio o la capacità di domandarvi in sposa? Mac-Tir è senza eredi e la famiglia Draconis è legata alla sua casa: mi sembra incredibile che nessuno, finora, abbia mai aspirato alla vostra affascinante perfezione, cugina... O ci sono fili sottesi sopra tutti noi, che io ancora non vedo, nella mia inesperienza?". Indagare, adulare, chiedere, concedere, corteggiare, nascondersi. Una battaglia difficile, quella per la verità. Più difficile ancora, se solfeggiata su un ritmo ternario. DM
  10. Mi sembra che sia più vicino Randal, a quel risultato... Dì la verità, che è dai tempi dell'avventura di Rock 77 che tu e Pentolino avere una tresca!
  11. Sandrine Alamaire Non posso dire di avere capito cosa sia esattamente successo. Ma la battaglia ancora infuria. Mi sposto verso lo scontro ad ali spiegate ed evoco un incanto, richiamando il potere della Ghenesis. DM
  12. "Hanno tratto ispirazione" mi sa che è una affermazione quasi riduttiva! Mi risulta che gli autori di Eclipse Phase considerino la trilogia di Kovacs come la loro maggiore musa (soprattutto Altered Carbon). Sicuramente non c'è bisogno di un gdr ufficiale di AC, tuttavia il discorso è sempre quello: i fan del franchise (come si dice oggi) vorrebbero sempre il prodotto ufficiale, potendo, e questo, se ben fatto, ha maggiori probabilità di lasciare il marchio rispetto a un gdr generico o con un setting proprio. In questo senso, l'unica eccezione storica è sempre stata D&D (ed i suoi derivati, come PF), per il quale il brand del gioco-padre ha una forza propulsiva che supera comunque il prodotto su licenza. Il problema della licenza resta, però, che spesso è stata calibrata su aspettative economiche irrealistiche e che il tentarla in un settore di nicchia estrema come il gdr è un rischio che solo pochi editori con le spalle un po' più coperte e/o particolarmente competenti su quel tipo di prodotto si possono accollare efficacemente (ad oggi, per esempio, Modiphius, Cubicle 7, Green Ronin e pochi altri qua e là, con solo uno/due titoli licenza in catalogo). Poi, oh. Di gdr transumanisti non ne esistono poi molti (soprattutto Eclipse Phase, appunto, e Mindjammer, più qualche "incursione" di sistemi più generici o sandbox come Stars Without Number), quindi un altro, con un background peraltro già forte e definito, ben venga.
  13. Clint Draconis "Non date troppo merito alla mia oratoria, cugina, perché non lo merita. Ma apprezzo la gentilezza! E spero, invero, di tenere almeno una misurata decenza nel ballo, sebbene io sia passato dalla polvere del contado a quella delle biblioteche, senza soluzione di continuità. Conto che sarete una giudice permissiva come vi siete dimostrata finora, mia signora!", si schermí Clint, prima di accettare il brindisi con lo zio. "So anche ascoltare, zio. Quando mi ricordo di non parlare", rispose (senza dare una reale risposta) l'adepto al duca, riguardo una indagine di Derbel su Vixenia. "Non sono un consigliere politico o matrimoniale del Principe, però le vostre parole di prima erano abbastanza chiare, zio, ed il sovrano di Glantria è certamente uno straordinario esempio delle difficoltà politiche di questi tempi, lette in chiave dinastica". La conversazione prosegui in maniera sufficientemente chiarificatrice e sembrò ribadire nell'adepto la convinzione che Constantin fosse un buon uomo, seppur un po' troppo legato ad una ossessione per la famiglia. E che famiglia. Clint si annotó gli elementi derivati dal dialogo, iniziando a formulare un piano di azione. E di indagine. Puntualmente interrotto sul nascere dalle prime note da ballo dell'orchestra. Clint si scusò allora con lo zio, recandosi dalle cugine: "Vixenia, cugina, vi domando perdono, ma sono costretto a sottrarvi vostra sorella. Si tratta di un incomodo temporaneo, però. Sebbene io conti di riuscire a condividere una danza anche con voi, più tardi (con il permesso di Calixtria, ovviamente). Mi auguro che non mi farete sfigurare troppo e che portiate nei miei confronti quella pazienza che risalta nel vostro sguardo! Calixtria, mia signora, è per me il momento di riscuotere una preziosa promessa ottenuta poc'anzi. Spero solo che la vostra grazia e bellezza distolgano l'attenzione dei presenti dalla mia scarsa familiarità a queste musiche! Sulla vostra clemenza conto già, invece", concluse Clint con un inchino, porgendo la mano destra aperta a coppa per invitare formalmente la cugina.
  14. Sandrine Alamaire "Oνομα. Remph", ripeto, senza più remore, mentre stringo il bastone appartenuto all'ex Primo Arcanista della Loggia. Questo Spirito sta massacrando i miei amici, senza che abbiano colpe. Non mi importa nemmeno più quale fosse la soluzione prospettata da Randal, dopo che l'ho visto pugnalare inutilmente Tiberius a morte. Mi concentro solo sul bastone, sul medaglione, sulla Parola di Potere e sul Vero Nome. E senza sapere come fare, per la prima volta in vita mia, provo a sigillare uno Spirito. Le mie ali sbattono ancora una volta. Più in alto, Sandrine. Più in alto.
  15. Victor "Diamo prima un'occhiata a quella che probabilmente è una armeria?", chiese Victor, indicando la porta raggiungibile seguendo il cornicione. "Riesci a passare da lì, sorella?", aggiunse poi ľArbitrator, rivolto a Judith.
  16. Knochen "Decidete voi. Io vi seguo", disse Johann, triste, mentre si soffermava a guardare Grugno. "Spero che cambi idea, Grugno. Mi mancherai".
  17. Mogmurch Trotto allegramente fin verso la scalinata/passerella, chiedendomi se i cani (e la nave! Diamine, la nave!) bruceranno bene come il cavallo!
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