I Senzapatria
Il nascere di nuove visioni di governo, esemplificate dalla Repubblica di Kydonia e dalla Confederazione Issarica, ha dato nuova linfa a idee politiche relegate, fino a pochi decenni fa, ai circoli culturali illegali e a società segrete definite come facinorose dai vari Stati mondiali.
Negli ultimi cinque anni, tuttavia, è stato tutto un affiorare di pamphlet politici, di comizi improvvisati e di assembramenti non autorizzati, in cui circolano concetti mai visti, come quello di voto libero e universale, legislazioni liberali e sciopero.
Se già questo è visto con preoccupazione dal potere consolidato, l'apoteosi della minaccia è rappresentato da un recente "non-gruppo" di rivoluzionari armati, che si definiscono "I Senzapatria".
Il loro ideale è quello di una popolazione mondiale priva di qualsiasi forma di controllo governativo e di qualsiasi forma statale, nella convinzione che gli uomini e le donne siano naturalmente portati a regolarsi, quando posti in uno stato di libertà "naturale".
Per ottenere ciò, i Senzapatria sono disposti a ricorrere a qualsiasi forma di dissenso, apartire dai gruppetti di resistenza che predicano la loro ideologia, per arrivare fino ad attentati, rivolte e omicidi.
Nonostante la dichiarata mancanza di una organizzazione centralizzata - che sarebbe considerata contraria alla visione politica dei Senzapatria-, pare che tutto parta e ruoti attorno agli scritti del filosofo kydoniano Selenius Ager, entrato in clandestinità quindici anni fa, dopo una breve carriera accademica.
Un altro mistero è legato a chi finanzi tutte le complesse attività e mantenga la ampia - ma lasca - rete di contatti, che suggerisce una capillare infrastruttura, invisibile e internazionale. Inoltre, i Senzapatria paiono essere in grado di impiegare armi militari ed esplosivi, a dimostrazione sia di competenza bellica, sia di una preoccupante capacità di rifornirsi ben oltre gli standard delle organizzazioni criminali o sovversive.