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Ghal Maraz

Circolo degli Antichi
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  1. Clint Connor "Quindi, ricapitolando... a livello tattico, una volta ingaggiata battaglia, il nostro primo obiettivo sarà o atterrare o, sperabilmente, abbattere i due draghi", iniziò a rimuginare Clint, che aveva bisogno di tenere la mente focalizzata su qualcosa di pratico. Per non pensare. Per non ricordare. "Per quanto questo esercito possa provare ad affrontarli alla distanza, il volo, il soffio ed il loro mero effetto sui cuori e sulle menti li renderebbero terribilmente efficaci. Truppe appiedate schierate ed ammassate... per quanto si possa pensare di proteggere le forze con degli incanti, sarebbe comunque una mossa disperata ed azzardata. E sappiamo che, assieme, per quanto vigliaccamente, essi hanno già dimostrato di essere una minaccia... Andranno impegnati con il nostro supporto volante... e col fuoco. Seline potrebbe essere la nostra arma migliore, contro di loro. Per quanto ciò significhi tenerla nella retrovie finché i Bianchi non si manifesteranno. Il che, presumo, dipenderà in gran parte dalla loro capacità di iniziativa autonoma. Se è la Regina a dettare le regole di ingaggio, potrebbe aspettare di avere già indebolito le nostre forze, per saggiarne capacità e consistenza... Non dimenticandosi che Velleri, a questo punto, si sarà presumibilmente ricongiunto con la Regina. E ne sappiamo già, ormai, la misura di comando e pianificazione. Normalmente, non mi aspetterei grande disciplina o flessibilità da un'orda di giganti e Bugbear, appoggiati da una coppia di Grandi Vermi nivei, ma stavolta dobbiamo considerare un nemico potenzialmente organizzato. Volo, fuoco e incanti contro il gelo per affrontare i draghi; attacchi mirati, rapidi e - temo - terribilmente a rischio per intercettare ed eliminare la Regina e Velleri. Dobbiamo capire dagli Jarl se hanno una stima delle quantità nemiche e delle loro composizioni". Clint si guardò poi attorno, rendendosi conto di avere, al solito, sproloquiato senza sosta. "Ah, sì, scusate... pensare a voce alta mi aiuta a focalizzare...", aggiunse, prima di mettersi zitto, a gambe incrociate sulla neve, come se stesse aspettando qualcosa. Con Trull "Un... Wendigo? Affascinante... Ma meglio per te e per voi tutti che ci fossero delle menti sveglie come quella del Molto Onorevole Zhuge e di quell'Oceiros che mi è tuttora di fatto ignoto, con mio rammarico. Ne ho già sentito parlare bene da più voci, la tua in primis. Dovrò rimediare. Se sopravviveremo. Ma adesso pensiamo a quelle ustioni da fuoco. Sebbene io non possa farti ricrescere la barba, purtroppo, amico mio. Temo ti toccherà sembrare una sbarbatello di appena dieci lustri ancora per un po'...", spiegò Clint a Trull. Cure (DM, Trull)
  2. Clint Connor (prima - o dopo - le domande alla Mammadraga) "Il metallo ha il potere che i popoli decidono di dargli ed il conio ha un valore intrinseco ed estrinseco... in generale, le monete sono di materiale prezioso stemperato ed appesantito da leghe o metalli più scadenti... Ma il cuore del singolo pezzo è quanto gli dà vera forza e difficilmente un pezzo simile verrà rifiutato in toto. La moneta è il valore fungibile per antonomasia", provò a spiegarsi Clint, soppesando la moneta mostrata da c Trull, partorendo però un monstrum di spiegazione che pareva più sottrarre che aggiungere. "Non crucciarti delle tue comunicazioni, amico mio... esse sono state sufficienti al loro scopo... e mi felicito di avere conferma diretta del vostro successo... mentre noi abbiamo marciato verso, attraverso e lontano dal fallimento più nero. La storia del marchio mi suona e, sebbene la cosa vi abbia portato giovamento, comincio a dubitare. Ma ora, su, dimmi... c'era più che il solo freddo a piagare il tuo corpo? Posso in qualche modo aiutarti ancora? Necessiti di nuove cure?".
  3. Sandrine Alamaire "Avremo molto di cui parlare, capitano, mi sa...", commento, seguendo Besnik. "Perché cerchiamo lady Tamara, ora?".
  4. Sandrine Alamaire Seguendo il cenno di Fortunale, getto un'ultima occhiata attenta a quel bracciolo, per poi produrmi in quello che è un incrocio tra un inchino, un movimento di danza e una giravolta sui tacchi, primo passo della mia uscita dalla sala dei troni. DM
  5. Clint Connor Prima che Bjorn si allontanasse con Havard e Seline, Clint pensò a curare anche i geloni e le ustioni da freddo del nordico, grazie alle magia delle bacchette. Cure (DM, Ian Morgenvelt)
  6. Clint Connor Clint arrivò al campo con il cuore ancora gonfio di orrore e malinconia. Il freddo dell'aria che congelava il fiato dei suoi compagni era nulla, confronto al gelo che serrava il suo cuore. Sentiva lo scricchiolio del permafrost sotto i suoi stivali e calcolava in silenzio l'immensità del paesaggio attorno a loro, misurando con dolore le forze dislocate attorno alle tende. Quante altre vite sarebbero state presto perdute... e chissà in quali altri modi osceni. Non osò rispondere alle domande speranzose dei nordici, lasciando alla oratoria di Chandra o alla capacità drammatica di Ariabel il compito di provare a dare un po' di fiducia a quegli uomini ed a quelle donne, coraggiosi, determinati e folli. Si preoccupò invece di controllare la salute dei suoi compagni più segnati dalla bassissima temperatura, che pure, a lui, sembrava una brezza appena accentuata. Da anni, ormai, Clint aveva dimenticato il concetto stesso di freddo. Gli occhi non gli lacrimavano, la pelle non tremava, i piedi non si intirizzivano, le labbra non si screpolavano e spaccavano. Mai. Niente di niente. Lanciò quindi una serie di incanti su Ariabel, prima, e su Flurio, poi; a loro che, invece, quel clima lo pativano fino al midollo. In quel mentre, sentì forte il fischio del vento che si infrangeva come schiuma di risacca sugli scogli, l'aria che esplodeva in un rombo, spostata con violenza da un corpo gigantesco. Clint udì le ali schioccare, piegando muscoli e tessuti, allontanando e poi imprigionando le correnti. L'adepto alzò gli occhi, simili a stiletti nel viso, come per scavare tra ľaccecante riverbero della neve e ľincipiente tenebra. Riconobbe il rumore e identificó la sagoma prima di chiunque altro ed il suo cuore, momentaneamente, si alleggerí, addolcito dalla comprensione di quanto stava accadendo ed estasiato, nonostante tutto, dalla magnificenza della antica draghessa. Clint mosse verso il punto che riuscì ad identificare come probabile luogo dell'atterraggio, facendosi addirittura sfuggire un sorriso nel vedere Trull e Celeste salvi, per quanto palesemente sconvolti dal clima. Non fece però in tempo a salutarli che, subito, quel loro nuovo, piccolo mondo di tensioni, paure e speranze reagì, imprimendo a sé stesso un moto di novità innescato, ancora, dalla stessa Anzalisilvar. Clint seguì il discorso, pensando con orrore, ma anche con odio, ai due sciacalli in forma di Verme Bianco, ed una lingua di fiamma esaló tra le sue labbra serrate. I suoi compagni giunti in volo erano però la prima preoccupazione, mentre la vendetta sui due draghi traditori avrebbe dovuto attendere... attendere un momento migliore e dei piani seri di battaglia. Havard, però, avanzò subito la sua richiesta di mettere in campo il peso del passato: allora, Clint lasciò che le prime ferite fossero curate dal caldo dei fuochi e dal ristoro dei pasti, rimuginando in testa quello di cui bisognava velocemente discutere con la ritrovata Protettrice del Nord. I suoi pensieri vaganti furono interrotti dal "saluto" di Seline, a cui Clint rispose nella lingua comune, poiché non aveva nulla da nascondere: "Non bene... e come potrebbe altrimenti? Come può qualcosa andare ancora bene, finché questa maledetta storia non è conclusa?". Clint raggiunse poi, finalmente, Trull e Celeste, avvolgendo la ragazza, praticamente congelata, nel suo mantello, per poi ricoprirla anche con la coperta estratta dallo zaino: "Iniziamo da voi... dèi, non eravate pronti! Amico mio, fratello... ma soprattutto tu, bambina... gli incantatori non potevano proteggervi?". Clint, poi, li toccó, attivando un primo incanto taumaturgico su di loro ed invitando chiunque altro ne avesse bisogno a chiedere aiuto. A Celeste prestò particolare attenzione, in effetti. Solo a situazione già un poco migliore, Clint si avvicinò alla sagoma umanoide assunta da Anzalisilvar, facendo una riverenza nella sua direzione: "Protettrice del Nord, mi dispiace disturbarvi. Il mio nome è Clint Connor, compagno dei vostri salvatori... pur se decisamente meno capace di loro... È un onore conoscervi, anche se le circostanze sono... le peggiori. Ma mi conforta sapervi di nuovo tra noi. Come ho detto, non vorrei disturbare, vista la vostra recente rinascita al mondo, ma mi chiedevo se, non appena ve ne fosse possibile, sareste in grado di aggiornarci al meglio delle vostre conoscenze sui nostri avversari... immagino che anche gli Jarl siano interessati a ciò, oltre a sperare in altri rinforzi che mai, purtroppo, avverranno... Credo sia tempo di iniziare a progettare la guerra. L'assalto finale. Ora che voi siete qui, la Regina del Gelo - qualunque cosa ella sia diventata - non tarderà molto a tentare di spezzare l'assedio. E questo è il suo terreno di battaglia, non il nostro. Persino questi uomini dei Fiordi, per quanto abituati al gelo, patiscono temperature simili. E la strega lo sa, mentre il suo stesso esercito ignora gli effetti negativi di tutto ciò". Cure (DM, shadizar, pyros88, PietroD, Organo 84):
  7. Sandrine Alamaire "Se vorrete assistere ai pieni poteri dall'Arconte, dovrete però attendere qualche giorno... le sue capacità sono diverse. Ed una di esse mi richiede del... tempo, per essere utilizzata nuovamente. Se poi, davvero, voleste vedere tutto... allora dovrei ottenere ľaccesso anche al terzo medaglione, che ancora io non ho raggiunto, ma che voi avete poc'anzi posto al centro della vostra proposta iniziale", controbatto di rimando, nuovamente, già risucchiata in questo audace e pericoloso nuovo gioco.
  8. Tesorini belli, avendo Andrej colpito con la manovra Vanguard's Strike, avete tutti un ulteriore +4 a colpire il simpatico mannaro, sino all'inizio del mio prossimo turno. In aggiunta al +3 di Ispirare Coraggio.
  9. Andrej Tars La malia di inganno visivo scema ed io decido di planare a terra in un semicerchio, assestando un fendente alle spalle del capobranco, con un movimento del polso che serve a renderlo più vulnerabile agli attacchi dei miei compagni. Poi, nuovamente, mi ammanto. DM
  10. Sturm "Benvenuto, figlio di Qualinesti", si limitò a salutare Sturm, confortato dalla familiarità mostrata da Tanis a quell'Elfo.
  11. Sandrine Alamaire "Gli uomini liberi sono tali. Sigbjorn è un uomo libero e non una merce. La legge del mare non condona la schiavitù a prescindere. La legge di Vaudemont e di Chateaux-Blanc, da decenni, ha abolito la schiavitù. La legge del mio cuore non tollera la schiavitù. Non c'è offesa, ma ragione e spiegazione. La conoscenza non è, necessariamente, comprensione. Per quanto mi riguarda, Ventura è libera di concedere ciò che ha realizzato. Il capitano reggente è libero di considerare e disporre dei beni lasciati dal suo predecessore. O dei diari, se egli lo ritiene opportuno. Ma io non oso e non voglio disporre degli amuleti. Però, una cosa posso controproporre. Immagino che voi conosciate la mia musica, ma... l'avete mai veramente udita? Conoscerete i passi delle mie danze, ma le avete mai veramente viste? Se lo desidererete, io posso cantare, suonare e danzare per voi. Fino anche allo sfinimento. Perché io sono la Figlia dello Zefiro e del Tulipano e l'Arte è la Sapienza della mia vita. Gli Uomini hanno vite brevi e, perciò, ricche e passionali. La brevità comporta necessità di degustare ed amare fino alla follia. Io posso darvene un assaggio. Uno squarcio sulla mia anima. Altrimenti, se la cosa non è di vostro interesse... beh... come non detto!", sorrido, in un inchino sornione e divertito che suggella la mia contrattazione.
  12. Sandrine Alamaire "La mappa. I libri di Kiltus. Sigbjorn. I diari delle precedenti spedizioni. Gli amuleti dello Scacchista. Non è solo la conoscenza o il potere che essa dà. Si tratta anche del suo tramite. Punti focali che fanno da trasmissione. E, per di più, niente di tutto ciò ci appartiene. La mappa è di Ventura. I libri sono di Kiltus e, in mancanza del suo testamento, appartengono alla Loggia o alla sua famiglia. Che è un po' la stessa cosa, in effetti. Sigbjorn appartiene solo a sé stesso. I diari sono indiscutibilmente della Loggia. Gli amuleti mi sono stati concessi, per fare da mezzo. Ma essi non mi appartengono. Sono uno strumento per un legame che sarebbe possibile infrangere solo con la morte. E tutta questa è conoscenza", dico, senza scompormi.
  13. Caranthiel "Non ho simili capacità taumaturgiche, giovane Lifstan... sono in grado di curare i corpi, ma i cuori... essi richiedono tempo e pazienza"", rispondo al Bardiano. "Che accade dunque, signori? Calmatevi, orsù!", mi rivolgo poi all'assemblea. MdS
  14. Clint Connor "In effetti, i cavalli potrebbero essere a rischio, senza protezioni adatte", concordó Clint, mentre si metteva, automaticamente, a guardia di Ariabel. Un'altra lunga marcia nel nulla più assoluto. Almeno avrebbe avuto tempo e modo di comunicare con Trull. DM
  15. Sandrine Alamaire 'Ecco il costo della conoscenza'', penso, guardando con un fascino sublimato quelle due creature, che paiono così lontane dal mondo. "Domandate pure ciò che desiderate sapere, Regina delle Stelle e Re del Mondo. Cercheremo di soddisfare le vostre giuste curiosità con i nostri pochi mezzi", rispondo, cercando Fortunale con lo sguardo. DM
  16. Clint Connor Con Ariabel "Sì, Chandra, ci avevo già pensato. Non preoccuparti, sono in contatto con Trull. Ma resta il fatto che Havard ci ha raccontato solo una parte della storia. E non riesco a capire perché lo abbia fatto, visto che nessuno può ipotizzare chi di noi sopravviverà. Si è praticamente contraddetto. Tanto per cambiare", rispose Clint alla Barda
  17. Sandrine Alamaire Mi inginocchio dove sono, colpita dalla indifferenza che Chronepsis pare avere donato ai suoi Emissari. "Regina delle Stelle, Re del Mondo, voi ci fate onore; il mio nome è Sandrine Alamaire e vi porto in dono la mia Conoscenza: la Conoscenza della Musica, la Conoscenza delle Parole e la Conoscenza del Mondo Oltre il Grande Oceano".
  18. Sandrine Alamaire "Niente sogni particolari, che io possa ricordare... e sì, questo luogo è un incanto. Speriamo di incontrare presto i regnanti", dico, ispirando a pieno polmoni.
  19. Sandrine Alamaire "Buongiorno, capitano! Come state?", saluto, godendomi la meraviglia del luogo. Quanto mi mancava la terraferma... e la civiltà!
  20. Wilhelm "Il loro dio non è il mio, nano. Ed io adoro impugnare le armi, quando il mio interlocutore sa manipolare il Vento color ametista in questo modo", rispose Wilhelm, di tutto rimando, non nascondendo un sogghigno. "Di che patto vai cianciando, comunque?".
  21. Sandrine Alamaire Stanza della Vedova
  22. Arn Caduto il primo avversario, Arn incalzò il secondo, cercando di schiacciarlo contro il muro con lo scudo, mentre tentava un fendente alla testa. DM
  23. Visto che avete lungamente discusso, considerate pure che la chiacchierata tra Clint ed Ariabel possa essere conclusa, anche se a livello di scambi io e shadizar forse ne abbiamo ancora un paio.
  24. Concordo con Minsc sulla questione orchi. Non mi è nemmeno passato per la testa di tirare Conoscenze, perché la situazione era talmente tanto sbilanciata, da non farmi venire alcun dubbio. Cioè, posso capire il tuo ragionamento, Dmitrij: provate, chiedete, non fatevi scrupoli. Però, nel contesto, il mio ragionamento è stato molto semplice: questi non rispettano un accidenti di patto, figuriamoci cosa accade se ci azzardiamo a pretendere delle spoglie di guerra! Per l'ingresso nel vulcano, probabilmente ci sarebbe stato, invece, un po' più di lateral thinking: d'altronde, questo è, per me, il primo pbf veramente tattico e quindi, a quanto pare, mi ci vuole un po' di tempo ad entrare nella giusta forma mentis!
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