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Ghal Maraz

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Ghal Maraz

  1. Clint Connor Senza guardare nessuno in particolare, Clint disse: "Prendiamo anche l'ultima arma, inutile lasciarla qui. Potrebbe usarla il capo dei Falchi o Korthavio. Capisco il desiderio di andarsene da qui, ma siamo sicuri non possa esserci altro di utile, in questa valle? Non ci torneremo mai più". Era il discorso più lungo da lui fatto nelle ultime ventiquattro ore. DM
  2. Victor Victor guardò con aria interrogativa la Sororitas. Era ora di agire, evidentemente.
  3. Kurt Pilger Kurt fece un cenno di assenso, poi sollecitò Bernardo a muoversi. Il ragazzo lo divertiva sempre, anche e soprattutto quando faceva delle stupidaggini da bulletto. Avrebbe fatto strada o sarebbe finito con un coltello piantato in gola in un qualche.vicolo melmoso.
  4. Clint Connor Clint, travolto dal pugno di Bjorn, non aveva fatto in tempo a fermare la furia del drago. Aveva sentito il terrore, aspro e doloroso, quando questi aveva soffiato. Non appena raggiunse Ariabel, mise il suo stesso corpo tra quello dell'elfa e quello del drago, schermandola e osservando, preoccupato, i segni della zampata. E.R. Ariabel Trascorse il resto della giornata e tutta la nottata in silenzio ed in disparte. Clint ebbe, netta, l'impressione che l'intervento del drago avesse creato più problemi di quelli che aveva risolto. Forse sulla lunga li avrebbero anche superati. Chissà. Prima di lasciare definitivamente la torre, mise nello zaino quella strana padella e la tela arrotolata, che denotava un certo qual gusto, anche se la mano era un po' da autodidatta. Solo le ricerche del giorno successivo sembrarono destarlo dal suo laconico torpore. Lottando contro tutti gli stereotipi delle cacce al tesoro e delle cascate, recuperarono infine le armi nascoste della Terra Santa, con una brillante intuizione conclusiva di Edriust. Finalmente qualcosa di buono. Clint studiò le armi, selezionando subito l'arco, che diede ad Ariabel. Non prese nulla per se, però, sul momento. Non avrebbe saputo cosa farsene. Infine, semplicemente, disse: "La decisione di Chandra è anche la mia. Facciamo ciò che lei suggerisce". DM, Shadizar
  5. Andrej Tars Sbocconcello il mio pane ed annuisco. Questa volta ce la stiamo andando proprio a cercare. Mi avvolgo nel mantello, mentre un brivido mi trafigge la schiena. Non è il freddo, però. 'Occhi aperti, Andrej. O questa volta finisci a far compagnia ai vermi'. "Gli orchi ti lasciano passare, Pennrossa? Normalmente, intendo?".
  6. Sandrine Alamaire Tremo e vacillo, mentre il cuore inizia ad esplodermi nel petto ed un potere straordinario sublima le note del mio canto in Creazione. Ora capisco la paura di Tiberius ed allo stesso tempo trovo, finalmente, dopo mesi e mesi, uno scopo. Uno scopo mio. Sento Asvig che mi sorregge, come sempre, fedele e silenzioso. Questa volta, anche fisicamente. Gliene sono grata. Vedo la sorpresa e l'orgoglio negli occhi di Barbara. Sorrido, debolmente. La luce in quegli occhi è pura riconoscenza, per me. Percepisco l'entusiasmo sfrenato della mia piccola lady. E parlo, la mia voce uno strumento di speranza. Ho ottenuto il mio più grande desiderio di sempre. Ho consentito alla mia arte di creare. Di costruire. "Mía dolcissima Ventura... tu hai avvistato l'isola, a te l'onore di scegliere il nome del suo porto". 'Papà, maman... questo è per voi'.
  7. Clint Connor Clint sentì l'impatto dell'enorme pugno di Bjorn deformargli il volto, mentre il setto nasale scricchiolava, si infrangeva ed esplodeva, riempiendogli gola e bocca di sangue. Si trovò a faccia sul pavimento, la vista un riverbero di luci, le mani artigli sulla pietra. Le orecchie fischiavano, le parole attorno a lui suoni alieni. Sentì a malapena qualcosa premergli con delicatezza sulle narici, mentre boccheggiava, espirando un terreo rosso dal sapore metallico. Cercava di guardarsi attorno, stordito. Riconobbe, a fatica, l'odore di Celeste. Nel rumore bianco delle sue orecchie e nel bianco latte del suo sguardo, intravide uno strano bagliore negli occhi della giovane albina. Clint ripensò alle parole orgogliose di Ariabel, al freddo che era tornato nella sua voce. Guardò dove pensava che lei fosse, cercando lo sguardo dolce che le aveva incoronato il viso negli ultimi due giorni. Sapeva cosa stava succedendo. Quello fu il dolore più grosso. Più della verità, più del naso rotto. La sensazione di perdere quella meravigliosa trasformazione. L'unica trasformazione non dovuta ad una maschera o un incantesimo. Arrancó nella direzione dell'elfa, le gambe che ancora tremavano. Aveva paura di quello che lei avrebbe potuto dire o fare, nuovamente orgogliosa e gelida. Di nuovo ľalgida futura regina di sempre. Avrebbe potuto fare infuriare il drago. E lui non era lì a proteggerla.
  8. Mía "Al piano di sopra dovrebbe esserci il loro capo... proviamo ad attirarlo giù o lo andiamo a prendere?", chiese Mía, tenendo d'occhio la scala.
  9. Andrej Tars "Mi sento come se avessi un post-sbornia. Ma senza la sbornia, diamine! Quanto odio svegliarmi presto, la mattina...", commento, mentre controllo le mie cose e mi preparo a questo maledetto viaggio.
  10. Victor Victor fece cenno ai compagni di stare fermi ed in silenzio. Era curioso di sapere come avrebbero agito, quelle due figure. Le armi erano comunque ben pronte in mano.
  11. Clint Connor Clint serrò i pugni, abbassando istintivamente il capo e sbuffando fumo. Il drago aveva ragione. Avrebbe potuto scegliere un altro modo, certo. Ma aveva ragione. Che cosa era diventato? Che cosa si era illuso di ottenere? Si inchinò davanti ad Ariabel, ponendo fine ad una illusione che aveva coltivato fin da quando l'aveva vista, così bella, due sere prima, sotto i riflessi delle torce: "Kir... No. No. Dame Ariabel. Dame Ariabel, vi prego di perdonarmi. So che ho ben poco motivo di chiedervelo. Ne ho ben poco merito. Avrei dovuto vegliare su di voi, sulla vostra incolumità, ma non ho vegliato sulla persona che maggiormente poteva danneggiarvi. Non ho vegliato su me stesso. Vi domando scusa, per quel poco che vale, e mi assumo la piena responsabilità della cosa. Perché ho mancato a voi ed ai miei giuramenti. Ho creduto che avrei potuto... no. Non ha importanza cosa io pensassi. Ho sbagliato. E tanto basta. Sebbene mi renda conto di non averne più diritto, se voi me lo chiederete, io continuerò a pensare alla vostra incolumità, durate il cammino e la guerra. Lo farò, anche se non me lo chiederete. Nei limiti del giusto. E del lecito. Sempre ammesso che io porti ancora la testa sulle spalle". Clint mosse verso Bjorn, gettando solo uno sguardo fugace a Seline. Ciò che doveva dirle, glielo aveva già riferito, la sera prima. Quello era stato il primo passo. Era giunto il momento del successivo. Si fermò davanti al gigante del Nord: "Bjorn Skaldsson, sei un uomo di azione, perciò non ci girerò attorno. Ciò che ha detto Emercuryadar è vero. Ho giaciuto con Seline, con la tua donna, mentre eri a Firedrakes. La cosa non mi fa vanto, né onore. Te lo avrei confessato comunque, ma tanto vale farlo ora. La mia fedeltà al principe è dovuta solo alla lotta contro la Xorvintaal. Ma con te ho condiviso il campo di battaglia. Ben più grave la mia colpa, dunque. Ho sbagliato, uomo del Nord, pertanto, nelle usanze del tuo popolo, ti offro la mia testa. Recate il mio saluto a Trull, per favore", concluse, chinando il capo ed inginocchiandosi di fronte a lui, il collo completamente scoperto ed alla sua mercé. Perlomeno, sapeva che sarebbe stato veloce. Quel falchion era veramente affilato.
  12. Ma no! Ma una volta che c'è una spada parlante, la devi distrugge per forza? Secondo me, è anche simpatica!
  13. Scusa, @shadizar, sono stato poco chiaro. Kiria ha +5 totale al test di costituzione, non +2.
  14. Ovvio. 😎 E poi, comunque, è vero. Clint ci ha appena discusso, con Seline. E si è allontanato.
  15. È sufficiente cancellare la finestra di spoiler, dopo averla selezionata. Anche da Android, perlomeno.
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