Sturm
"Certo... lasciamo Solace... lasciamo casa nostra in mano ai nemici, senza nemmeno provare... per gli dèi, Majere, mi auguro tu stia scherzando!", sbottó Sturm, pur senza alzare la voce.
"L'unica cosa sensata che hai detto è di cercare di contattare qualcuno del villaggio, prima di agire.
E, di certo, tra di noi, gli unici che possono muoversi con un minimo di anonimato o furtivitá sono Tanis e Tass... forse anche Flint...
Correggetemi se sbaglio".
Lui, Caramon e Riverwind erano troppo grossi per non essere notati, mentre la strana pelle e gli occhi impossibili di Raistlin erano un campanello d'allarme per chiunque. Forse Goldmoon avrebbe potuto accompagnarli, ma i suoi vestiti da abitante delle pianure, peraltro condivisi dal suo compagno, stonavano coi colori degli abitanti di Solace: inoltre, era completamente sconosciuta alla maggioranza dei locali.
Sturm guardò Tanis ed attese un suo parere: era certo che né il Kender, né il Nano avessero bisogno di essere interpellati, riguardo la loro disponibilità ad agire, ma, al solito, l'ultima parola spettava al Mezzelfo.