Ghal Maraz

Dieter Il trio

Korshek "Non sono certo degli uomini, che temiamo", dico. "Questo traditore aveva consorterie con esseri ben più temibili".

Arn Arn attese che il mago fissasse l'estremità della fune, ma intanto si premunì di armarsi con l'arco e una freccia già incoccacata.

Graeme Al tavolo

Leonardo Pieri, il Professionista Finalmente posso mettermi il cuore in pace, convinto che Guerra stia davvero bene. Le ore passano relativamente veloci, anche se appesantite da gravose minacce di apporto calorico e alcolico. Schivo diversi assalti di camerieri intraprendenti e di matrone in cerca di futuri generi, anche se addocchio con soddisfazione qualche bellezza locale. Mi riprendo dal mio parziale isolamento quando sento la proposta di Benedetti, che sembra creare un'opportunità interessante anche per me: in fondo, sono rimasto qui non solo per Michele. "Mi unirei volentieri a voi", intervengo.

George Drake Il tempo stringe. Corro a più non posso, cercando di sfruttare le indicazioni fornitemi dagli altri per farmi largo tra la folla e orientarmi al meglio nel dedalo di viuzze sconosciute. Narratore

Korshek Emetto un fischio, sentendo le parole e il tono della donna, come di sorpresa, ma in realtà c'è un sottotono ironico. "Va bene, va bene, stai calma. A noi importa solo che la condanna sia sicura. Non vorremmo che avesse dei compari nascosti pronti a cercare di liberarlo lungo la strada", dico, studiando la situazione con una certa perplessità.

Graeme Mensa

Lexander Brutta situazione

Victor "Se possibile, quindi, con una certa urgenza", Victor fece eco ad Omar. "Perché, non so se ve ne siate accorti, ma le morti sono sempre più ravvicinate e frequenti...".

Mìa "Sentiamo se hanno dei cavalli decenti a un prezzo ragionevole. Altrimenti, faremo come facevamo in passato: a piedi, senza troppa fretta", disse Mìa, valutando dove potessero acquistare qualche bestia decente.

Lexander

Knochen "C'è un tizio che ci guarda. Sicuro che capite chi è, non appena lo vedete", spiegò allora Johann: "Ha sul naso quelle cose di vetro... gli ogg... occr... occ... occhiali".

Dieter Là, coi due compari

Korshek "Non so comunque cosa potremmo vedere, riguardo l'esecuzione del capitano. La condanna verrà eseguita in un luogo isolato e disabitato, praticamente irraggiungibile. Cioè, io potrei, probabilmente, ma mi domando quanto senso abbia", spiego, mentre ci incamminiamo.

Leonardo Pieri, il Professionista "Michele, mi raccomando: mangia anche qualcosa, che solo caffè più vino rosso è una combinazione impegnativa", faccio presente a Guerra, per poi ringraziare nuovamente la mamma di Volpe: "Sicura che non creo disturbo?". Mi rivolgo poi a Lorenzo stesso, con un sorriso sulla bocca: "Bene... come funziona? È vero che andrà avanti per giorni e giorni?"

Guil Guil si avvicinò al monaco incappucciato, mostrando però interesse per altro, poi invocò una Luce incantata sulla sua stessa mano, che mosse proprio per illuminare il volto nascosto. Nell'altra mano, era già pronta la lama.

George Allento il collo della camicia, mentre già mi volto nella direzione indicata. È parecchio tempo che non impiego la forza e l'autorità del Leone di Bretagna, ma questo è il momento giusto. "Allora andiamo, ognuno come meglio può. Non c'è tempo da perdere!", incito i miei compagni, attingendo al loro cuore e al loro potere. Poi, scatto senza esitare, provando ad accorciare le distanze e pregando che non sia già troppo tardi. Master

George "Scusate, ma... Wilhelm è, prima di tutto un combattente. Non sarebbe più indicato che rimanesse qualcun altro, qui, con lei?", faccio presente.

Arn "Illius... pensi poi di essere in grado di preparare quelľincanto? Sarebbe davvero utile", Arn interrogò il mago.

Graeme Doccia, poi mensa

Io direi "supercazzolato".

George "E dove dovrebbe essere?", chiedo, incerto.

Leonardo Pieri, il Professionista Decido, alla fine, di aggregarmi davvero a questo improbabile codazzo di invitati dell'ultima ora, curioso non solo di indagare ulteriormente sugli strani eventi del giorno, ma solleticati - anche - dalla curiosità di vedere coi miei occhi uno dei leggendari ricevimenti nuziali del Sud, che i miei compagni di Università fuori sede amavano tanto decantare con una commistione di malinconia, timore reverenziale e orrore. Solo, mi premuro di salire sulla stessa auto di Guerra, ancora preoccupato per il suo mancamento di poco fa.

Guil "Per tutto ciò che è sacro...", Guil quasi imprecò, per poi mettersi ad abbaiare ordini, come il più irascibile dei sergenti istruttori: "Sbarrate ogni accesso, salvo uno solo, da cui poter tendere un eventuale agguato. Qualcuno salga in alto e faccia da sentinella. E lanciate qualsiasi incanto di individuazione vi venga in mente, ché non ha mai fatto male a nessuno!".