Sandrine Alamaire
"Ebbene...", espiro.
"Io ho sognato di essere imprigionata in una qualche segreta, da un essere chiamato Scacchista. Il quale, beh... mi ha sfidato a scacchi.
Due volte.
La prima volta a scacchi tradizionali, apparentemente per insegnarmi una lezione sulle scelte, la responsabilità ed il sacrificio. La seconda, agli scacchi dei maghi, per... beh, credo, per decidere se liberarmi o meno.
Lo avevo già incontrato, in passato, e mastro Tiberius lo aveva scacciato. Ma ero stanca di essere protetta. Tutti vogliono sempre proteggermi... tranne quelli che dovrebbero amarmi di più. E, per di più, dalle cose che mi minacciano davvero.
Ho scelto di continuare ad affrontare la sfida a scacchi, anche e soprattutto quando Tiberius è intervenuto, per poi essere imprigionato dal mio avversario. Solo quando lo Scacchista si è dovuto arrendere - spero che abbia dovuto! -, Tiberius è stato liberato (fatto svegliare?) e lo Scacchista mi ha spiegato qualcosa su quegli oggetti.
Oggetti connessi a Parole di Potere che Tiberius pare conoscere. Ma la contessa Sandrine è troppo stupida, bambina ed ingenua, per meritare altro che qualche contentino, diversi rimproveri ed alcune spiegazioni a posteriori.
Io rispetto la vostra conoscenza, Tiberius, ed anche il vostro senso della missione e del sacrificio. Capisco anche che lottiate continuamente per fare del bene... o almeno credo.
Ma voi mi trattate con sufficienza, dando l'aria di sapere come sono fatta, salvo puntualmente disattendere questa cosa.
Insegnatemi, Tiberius. Insegnatemi!
Perché ho, finalmente, di nuovo, una piccola speranza...".