Ghal Maraz

Leonardo Pieri, il Professionista Guerra incespica ancora nella sua totale asocialità e mi trovo quasi costretto a spingerlo in avanti, per partecipare al dialogo: "Michele! Non hai sentito? Un collega ricercatore e studioso, che indaga un qualche manufatto particolare! Non vorrai perderti questa, no?". Poi, notando che la ragazza smunta si sta infilando in un cul de sac, decido di provare a intervenire, per aiutarla a gestire la situazione: poveretta, sembra non avere idea di come rapportarsi con un carabiniere! "Controlli di routine, Chiara, no? Scena di un crimine, che sarebbe potuto degenerare; il tuo intervento che il militare, qui, potrebbe anche a ragione reputare inopportuno, se non sospetto; tu, che sei un volto nuovo... tutti elementi che possono spingere a qualche cautela. Stai serena, è tutto regolare", dico, pronto a fornire eventualmente i miei, di documenti. Questa ragazzina ha la faccia di una che si accende, probabilmente, qualche canna di troppo, ma è di certo estranea alla vicenda. Oltre a essere un pesce fuor d'acqua. Aver colto il suo nome, quando ho scoperto che è bolognese, potrebbe essere la classica ciliegina sulla torta.

Knochen "Controlliamo che non hanno nascosto qualcosa nel loro accampamento, già che ci siamo", mormorò Johann, cupo.

Sturm Gruppo più ampio

George il Rosso Non ho alcuna intenzione di farmi divorare da questo mostro! Sfrutto la distrazione causata dal suo arrivo per cercare di sfuggire alla sua vista. Master

George Al tavolo

Leonardo Pieri, il Professionista Strade che si intrecciano? Forse. Forse c'è davvero un mistero, dietro questa sfuriata? E il manufatto è stato solo una strana coincidenza... Vado a recuperare Guerra, mentre gli animi si accendono e si forma un capannello attorno al ragazzo con lo strano oggetto. "Michele, vieni, tranquillo. Le cose sembrano a posto, ora. Ma cerchiamo di capire meglio che succede, perché pare che ci sia ancora qualcosa di interessante", gli dico, trascinandolo praticamente in avanti, mentre solletico la sua insaziabile curiosità.

Io aspetterei il ritorno di Alonewolf, prima di decidere, se per te non è un problema.

George il Rosso Approfitto della confusione per saltare addosso al nemico, immobile, confuso e ferito, cogliendolo alle spalle. Gli pianto la lama tra le scapole: sebbene il metallo penetri poco, la spinta lo butta a terra, come una statua sbilanciata. Mi avvento di nuovo su di lui, notando il collo scoperto, e gli infilo l'arma con violenza alla base del cranio, trapassandolo da parte a parte. Resto io stesso sorpreso, quando mi accorgo che la carne non fa resistenza e il sangue comincia a zampillarmi addosso con forza. Estraggo la lama e guardo l'essere morire, incapace persino di rantolare, ancora vittima della preghiera di Catherine. Che puzza che fa. Peggio del letame nei campi.

George "Entriamo?", chiese allora George, portandosi già un pezzo di stoffa su naso e bocca.

Dieter No Lulu e Andimus

Guillaume "Anche? Maledizione. Facciamo pure anche questa ennesima scocciatura...", si lamentò Guil. "Ma diamoci una mossa. La mancanza di pattuglie è sospetta".

Knochen "Ti aspetta solo Morr. Per riderti in faccia", commentò Johann, frustrato. Quel tizio era un fanatico e ucciderlo era la loro unica possibilità, ormai.

Arn Arn soffocò un grido, barcollando per lo squarcio causatogli dal mostro. Un altro colpo così e sarebbe certamente morto. Imbracciò lo scudo e si preparò di nuovo all'attacco. DM

Leonardo Pieri, il Professionista Davvero una bega di paese. Un marito cornuto che se la prende col prete: per un istante, mi chiedo anche, incuriosito, il perché. "State tutti bene?", chiedo, poi. Sono il classico pesce fuor d'acqua, qui, perché non conosco praticamente nessuno, ma è una buona occasione per inserirsi e cercare un gancio relazionale.

Arn Arn provò ad avanzare qualche passo, per avvicinarsi al grifone di fronte a lui, ma sempre nel timore che il ponte cedesse improvvisamente, sotto tutto quell'improvviso aumento di peso: i mostri alati erano ben in grado di volare, ma loro no! Comunque, lasciata andare la corda, estrasse la spada e tentò un fendente contro la spaventosa creatura. DM

Lexander "Chi è che riesce a spostarsi velocemente?", chiedo, di riflesso alle considerazioni di Tariam.

Guillaume "Allora andiamoci. Ma mi auguro che, almeno stavolta, possiamo rivolgerci a qualcuno di veramente fidato e non all'ennesimo traditore...", fece presente Guil, non del tutto convinto.

Sturm Senza i tre dispersi

Knochen Johann mantenne la guardiaguardia, aspettandosi una qualche reazione violenta dello sconosciuto alla vista dell'anello: d'altra parte, a quel punto, anche lui stesso avrebbe agito come stava facendo Markus.

Victor No Omar

Yurdu Lascio Wurzzag all'ingresso del luogo maledetto e mi aggiro sul campo di battaglia, scrutando il metallo dei pellerosa: non saranno grandi guerrieri, ma sono di certo piuttosto abile nella lavorazione. Identifico diverse componenti di armature che fanno al caso mio, poi le accumulo e le bagno con il mio sangue, invocando gli Spiriti e richiamando il loro potere. Poi, inizio a modellare il metallo, che ormai ha assunto la consistenza di una massa liquida, e lo faccio scivolare sul mio corpo, esorcizzando ogni residuo del lavoro umano e plasmandolo alle mie esigenze. Al termine del rituale, non c'è più alcuna traccia della natura precedente della corazza, che è invece divenuta una estensione quasi intelligente del mio corpo. Soddisfatto, raggiungo il resto del clan, cercando con la sguardo l'inconfondibile massa del Colosso.

George "Capitano, non è che magari sei più bravo tu, a colpire un bersaglio?", chiese allora George, sornione come suo solito.

Mìa Mía decIse di restarsene in silenzio, lasciando che fosse il furfante di Marienburg a gestire la trattativa, che peraltro, in quel momento, pareva abbastanza tranquilla e sicura.

Talien "Il diavolo volante ci ha visti. Sa che siamo stati noi. Lasciamo questa povera gente al suo disastro, per ora, e proviamo piuttosto a portarci dietro il nemico. In modo che non si vendichino su questi innocenti", ragiono. "Che tanto non ci seguirebbero. Per loro, siamo noi il vero pericolo, adesso".

George Drake Al tavolo