Sandrine Alamaire
Soffoco un gemito e conto mentalmente fino a dieci, osservando quell'hin con uno strano sentimento, una torbida commistione di disgusto e curiosità. Questa volta, però, decido che tocca a me interromperlo e mi reco a passi misurati verso di lui, mentre solfeggio mentalmente una sorta di mantra. La mia mente misura sé stessa e trova conforto nella calma.
All'improvviso, la mia voce risuona cristallina, quasi sorprendendo perfino me stessa: "Buongiorno, hin, e ben trovato. Come stai?".