Sandrine Alamaire
Oggi ho scelto la sobrietà. D'altronde, contessa o meno, signora delle serate mondane o sogno proibito della nobiltà locale, in questa sede il mio nome é solo Sandrine ed il mio unico titolo è quello di Pioniera.
E tuttavia, Pioniera della Settima Spedizione pare comunque essere una qualifica di un certo prestigio, come assaporo anche ora, misurando ad intuito quel conturbante misto di delusione, aspettativa e curiosità che inonda l'aria del corridoio antistante lo studio di Kerberos Fuinur.
Soffocati i sensi di colpa e celate nuovamente le debolezze, confermata nel mio ruolo dal silenzio seguito al mio ultimo incontro col Gran Maestro, sbatto studiatamente i corti tacchi dei miei stivali sul pavimento ormai consumato. Sobrietà non significa anonimato, miei cari spettatori, e laddove sono a mancare paggi e maggiordomi, la Figlia dello Zefiro e del Tulipano sa annunciarsi da sé, persino nel vuoto totale delle parole.
Nascondo il sorriso soddisfatto dietro la maschera vellutata della compostezza ed inondo improvvisamente gli spazi silenti con un saluto vibrato sul do maggiore: " Egregi signori. Gentili signore. Con permesso...".