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Ghal Maraz

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Ghal Maraz

  1. Angelica Angelica guardò i resti miserevoli di quell'uomo con aria al contempo dispiaciuta e disgustata, poi si coprì la bocca col mantello ed uscì dalla stanza, senza più guardarsi indietro. Ruvida e diretta, ma non totalmente insensibile o incapace di provare empatia, la bella pastorella capì che restare ulteriormente in quella stanza di dolore non era cosa fatta per lei, incapace com'era di sopportare quel lezzo di morte imminente, che nemmeno ľafrore dolciastro, acidulo e penetrante del loto poteva nascondere.
  2. Mía "Gli dei sono generosi con chi li onora", commentò la sacerdotessa.
  3. Carter "Mi sembra doveroso", assentì semplicemente Carter.
  4. Knochen Knochen guardò interdetto Grugno, poi lasciò che le parole di Will e Ralf gli scorressero addosso. "No, Willebrod... tu non vai in giro a farti ammazzare, perché io ho giurato davanti alla Dea che facevo delle cose e tu non mi fai diventare uno spre... sperguir... spregui... uno spergiuro, diamine! Perchè tu che viaggi da solo, finisci che ti fanno la pelle tutti i buoni a nulla da qui a Pfeildorf. Vuoi stare chiuso nella tua stanza tutto il tempo perchè non vuoi passare altri giorni nella fogna della mia vita? Va bene, basta che non ti rompi il collo a leggere tutta quella robaccia che ti riempie la testa di strani vermi! Tu sai cose che noi non sappiamo o capiamo. Nemmeno a Ralf le sa, tutte quelle cose strane lì... E poi il lavoro diceva chiaramente che dobbiamo aspettare la barca, non andare in giro a farci i fatti nostri ed attirare guai... E lo sai quel é il mio ruolo, Messer Ralf? Mangiare tutto il fango, tutta la mèrda e tutto il guano del mio schifo di vita e sperare che non mi ci strozzo, così vivo un altro giorno... ma io non rompo un giuramento! Neanche se mi scorticano la pelle con un ferro rovente! Nossignore!". Tutti
  5. Nayrell Etienne du Landerian "Mio nobile signore, come potrei evitare un invito tanto caloroso? Evidentemente oggi i Dodici mi sono propizi, dacchè, sebbene temessi un pasto sciapo ed insulso, cattiva compagnia e incommensurabile noia, ho trovato tanta graziosa beltade, cibo curato e saporito ed una compagnia pregiata, amabile e raffinata. Lasciate che mi presenti, eccellenza, poichè io già conosco il vostro pregiato nome, ma voi ancora non sapete il mio, e ciò solo a causa di una mia colpevole fallacia”, dico, per poi esimermi in una studiata riverenza, la mano destra sul cuore, ben lontana dall'arma. "Ho il pregio di chiamarmi Nayrell Etienne du Landerian, figlio tanto della splendente Horasia, quanto delle inarrivabili Radure Elfiche". Master
  6. Angelica "Quell'uomo non mi tocca, Madame", intervenne la pastorella, non senza una nota di sarcasmo sul "Madame", "oppure gli mozzo la mano, gliela faccio ingoiare, lo prendo a calci nei gioielli di famiglia e gli cavo gli occhi a ditate, perché non si dimentichi di me... Se qualcuno vuole perquisirmi -che sono sicura essere il vero significato di quel visionare -, deve essere una donna. Oppure io sto fuori, per quell'accidenti che mi frega".
  7. Knochen Johann scoppiò improvvisamente a ridere, un'evidente nota di isterica follia nella sua voce. "Io? Pagato per combattere? IO? Davvero? Ma dico, scherzi? Ma se non avevo mai ammazzato nemmeno un cane, fino ad una ottimana fa!!! E nessuno, nemmeno io, ti ha mai chiesto di andare a farti ammazzare in prima linea... non sai combattere? Chissenefrega! Dici sempre che hai testa ed hai studiato tanto... e allora? Faccelo vedere! Per tutti gli dei, faccelo vedere... Cosa accidenti vuol dire che non sei il nostro fottùto capo? Ma se hai appena detto che questa sciagurata spedizione è sotto la tua responsabilità! E quindi sì, che sei il nostro fottùto capo! Usa quella testa che hai attaccata al collo! Mia mamma è morta quando sono nato io, mio padre si è rotto la schiena in miniera finchè non c'è rimasto secco... e voleva farmi fare la stessa fine! Io sono solo un maledetto straccione che raccoglie mèrdosi resti dai fossi delle strade... ma tu no! Tu hai studiato e il tempio di Verena decide che sei abbastanza sveglio da darti una missione e delle guardie del corpo buone solo a sgozzare Goblin o a farsi sventrare se sono troppo lente... Non sei fuggito solo dalle battaglie. Non me ne importa nulla se fuggi dalle battaglie. Davvero. Nessuno vuole vederti ammazzato come una bestia, impalato da uno stupido Goblin che puzza più delle latrine di Pfeildorf... ma facci vedere che sei davvero sveglio e sai fare il fòttutissimo capo, quando c'é bisogno della tua zucca piena di libri... Abbiamo avuto bisogno di te, tu non c'eri e adesso ti arrabbi pure! Andiamo a farci fare la ramanzina da quel simpaticone di Weill, per la miseria, che mi si rivolta la colazione nella ma stupidissima pancia!". E se ne andò, come se per lui il discorso fosse finito.
  8. Wilhelm Wilhelm avanzò senza fretta attraverso l'osceno ed improbabile varco, saturandosi le narici con l'aspro, ferrigno, assurdo olezzo della carne maciullata. Estrasse compostamente la spada, decidendo di tenere libera l'altra mano, almeno per il momento. Guardò i suoi compagni ed un brivido di disgusto gli sconquassò per un istante la spina dorsale. 'Bestie in forma d'uomo. Grotteschi amassi di pelo ferino scompostamente selvaggi. Furie sanguinolente irrefrenabili. Dov'è la gloria immortale in tutto ciò?'. Non c'era il pregustare della battaglia, lo splendore osceno della morte data e ricevuta, il fascino sublime della sfida, l'imprevedibilità illusoria e cangiante di una volontà superna capricciosa ed incostante. C'erano solo l'ombra del massacro, il terrore della notte cupa cieca cadaverica, le grida innocenti, la sospensione dell'onore. Il Caos danzava nella testa di Wilhelm come un'amante volubile, seduttiva, vacua e vana.
  9. Knochen "Sì, certo... finchè non c'è rischio, vero?", commentò Knochen, con una nota allo stesso tempo ironica ed acre nella voce. "Vuoi essere il capo? Fai il capo, allora".
  10. Nayrell Etienne du Landerian Presto attenzione allo scambio tra i due. Mi sembra di percepire una qualche strana, inspiegabile, impalpabile e, a mio avviso, ingiustificata tensione che si sottende tra il signorotto ed il suo interlocutore. Guardo anche le sue guardie del corpo, in attesa di percepire un movimento aggressivo. Senza scollare gli occhi di dosso dalla scena, faccio un cenno alla gioviale cameriera, invitandola ad avvicinarsi il più possibile.
  11. Arn "No...", intervenne, cupo, Arn, "lui vale molto di più vivo e presente, che un Goblin. Lui può darci altre informazioni, anche se è convinto di averci già detto tutto. Io voglio sapere ogni singola cosa su quella donna. Chi è, se è una maga, come e dove si sposta, con chi è affiliata... i suoi contatti, le sue abilità, i suoi amici e nemici, ogni quanto cambia luogo... Ogni. Singola. Cosa".
  12. Carter Grant Carter ridiscese la piramide, insoddisfatto e preoccupato allo stesso tempo. Non appena Lockly si fu allontanato, l'archeologo si avvicinò al dottor Franklin e gli sussurrò: Narratore
  13. Angelica "Ed ecco la quarta... questa mi mancava", commentò, sarcastica, Angelica.
  14. Victor Victor si mosse, silenzioso, al di fuori dell'area sacra. Guardò verso l'abate e cercò di capire se ci fosse qualcun altro con lui o se stesse comunque parlando con qualcuno.
  15. In italiano. Non basatevi su una sola Disciplina, però, ma piuttosto sulla combinazione di skill, trait e Disciplne, se volete aiutarvi nella scelta del nome.
  16. BG a vostra scelta, secondo la tipologia dell'archetipo, ovviamente. I Kai sono da considerarsi Novizi in odore da svezzamento da battaglia, ma a parte questo, piena libertà, fatto salvo il dato indispensabile che siano almeno parzialmente di sangue sommerliano.
  17. Angelica "Oh, per l'amore di tutti gli dei...", sussurrò Angelica, essendo riuscita più o meno a comprendere il tipo di posto in cui si stavano andando a ficcare.
  18. Mìa "Parrebbe trattarsi di qualcosa di ufficiale... e significativo, considerata la morte di quella bestia", ponderò Mìa a voce alta, mentre studiava lo stemma.
  19. Nayrell Etienne du Landerian Faccio un mezzo inchino ed un sorriso alla cameriera... almeno un barlume di fascino questo paesino pare mostrarlo. La ringrazio con un cenno per la sua cordialità e mi dirigo, rapido e silenzioso, ad un tavolo solitario. Scrollo le spalle quando denota la mia specularità razziale in quel contesto rurale, optando per il cervo, le verdure e la birra... preferirei del buon rosso horasiano, ma talvolta bisogna accontentarsi! Seppur non inconsapevole degli sguardi dei locali, non do troppo peso alla cosa; se hanno di che lamentarsi o parlare con me, che vengano a farlo di persona, alzando il loro sedere da quelle sedie!!! Descrizione
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