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Ghal Maraz

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Ghal Maraz

  1. Wilhelm "Stupide pedine sacrificabili", sentenziò Wilhelm in Reikspiel, per poi sputare a terra in un moto di stizza e frustrazione. "Akhorakil... tu hai più sale in zucce, devi di impedire che si ammazzino come cani rognosi! Bathorax: c'è magia nell'aria?", aggiunse poi, tornando al Vernacolo Oscuro, mentre avanza con improvvisa celerità e si faceva largo nella stanza, pur tenendosi il più lontano possibile dai due Khorniani infervorati. 'Adesso ti stano, sterco di Goblin...', risuonò un pensiero nella sua testa, intonato come una campana suonata a lutto, martellante ed inevitabile. AdG
  2. Victor Montoya Victor approfittò della riservatezza e del lungo periodo di viaggio per farsi raccontare il più possibile dal loro Sapente, Ludovicus, tutto ciò che egli sapeva riguardo la loro destinazione; cercò inoltre di informarsi da tutti loro su quanto avevano già appreso nelle loro precedenti missioni in ruolo di Accoliti. AdG
  3. Wilhelm "Non siate sciocchi, non avrete gloria presso il vostro dio, lottando con un codardo. Non mi vuoi parlare, oh grande e potente Carnera? E allora non farlo, ché dei tuoi insulsi vaneggiamenti e belati non so che farmene", lo derise Wilhelm, ancora incerto se la risposta sarebbero state altre parole vacue o una vera reazione, ma comunque stanco dell'alone di sciocchezze con cui il loro interlocutore ammantava ogni discorso.
  4. Knochen Johann sbuffò, guardando gli altri, in particolare Magnus e Grugno, che aveva identificato come le due figure a cui fare riferimento, per quanto gli concerneva, riguardo le decisioni da prendersi.
  5. Angelica, figlia di Raimondo Angelica si limitò a fare un vago cenno d'assenso, per niente entusiasta all'idea di andare ad indagare tra dei marmocchi pestiferi e pulciosi. Le erano bastati i suoi fratelli adottivi.
  6. Carter Grant Carter fece come suggeritogli da Babcock.
  7. Victor Montoya Victor scattò sull'attenti e arretrò con deferenza, congedandosi tramite il saluto militare.
  8. Wilhelm "Vogliamo le sue spoglie mortali, chè i suoi Oscuri Padroni nell'Aethyr ancora le reclamano", rispose Wilhelm. "E smettila di fingerti superiore a noi, Carnera, perchè sei tu che ti nascondi nelle ombre di un tumulo decorato con i segni di Verena. Chi o che cosa sei veramente, Voce Senza Corpo? Uno Spirito Inquieto che aleggia? Un'ombra del Warp? Un incanto lungamente lanciato? Un... Demone? O soltanto un'effimera chimera, un inganno, un'ingannatore?". Wilhelm si scoprì meravigliato a discorrere con tale padronanza nel Vernacolo Oscuro... e al contempo, realizzò che tutti loro avevano udito Carnera parlare, e che quindi lui stesso non aveva ragionato adeguatamente, ormai abituato alla lingua del Caos, al fatto che non era possibile, o quantomeno plausibile, che un campione di una divinità mortale discorresse così liberamente nella parlata del Warp.
  9. Di Torment venne realizzata una traduzione "amatoriale" italiana, entrata di fatto nella storia dei videogiochi per via dell'immensa mole di lavoro svolto gratuitamente dai fan. Con tutto che il Planescape Cant è una di quelle classiche cose che perde incredibilmente in traduzione. Io l'ho giocato in originale, superando l'impatto devastante del primo approccio (ed uscendone, oggettivamente, con una comprensione molto maggiore e più immediata dell'inglese scritto). Per me, Planescape: Torment è stato praticamente un punto di non ritorno. L'incarnazione di tutto quello di perfetto che si potesse fare in un CRPG, non valutandolo secondo meriti tecnici (l'Infinity non era perfetto e la programmazione del gioco pagava senza ombra di dubbio nelle - comunque rare - scene di combattimento obbligatorio sovraffollato), ma valutandolo in termini di profondità, intreccio, complessità, storia: un'ambientazione straordinaria resa, nei limiti della tecnologia del tempo, con uno stile visivo unico; personaggi letterari, mai scontati o banali, persone vere, ricche, multisfaccettate; uno storia personalissima, imprevedibile, che non costruisce un'epica di alto profilo, ma una vicenda (dis-)umanamente tragica e irripetibilmente terribile; dialoghi sorprendenti, folli, geniali; un sense of wonder ed un gusto della scoperta legati ad un mondo fatto di mondi che si disvelano progressivamente; una filosofia di fondo che costruisce un'affastellarsi di scelte morali ed etiche mai forzate ed ovvie. Personaggi che crescono CON la storia e NELLA storia, in un rapporto ambiguo ed ambivalente. Pur avendo provato quella sorta di epitome del GDR sandbox, che era, allora, Neverwinter Nights, e l'incarnazione forse più famosa e perfetta dei JRPG basati sulla trama - Final Fantasy VII -, l'aver gustato Torment fino in fondo, paradossalmente, mi ha allontanato progressivamente dal mondo videoludico, perchè non trovavo più nulla alla sua altezza. I giochi di produzione occidentale erano troppo banali, retorici, prevedibili, superficiali (ammetto di non aver mai provato la saga dei Knights of the Old Republic); quelli giapponesi mi facevano sentire uno spettatore passivo che assisteva ad un bel film intervallato da lunghe sequenze di combattimenti. E per questo biasimo la scarsità di vedute della Wizards of the Coast nel non concedere ad Obsidian Entertainment la licenza per un altro Torment ad ambientazione Planescape, e a maggior ragione anche ora, col senno di poi del poter valutare sulla carta (sullo schermo?) l'eccellente lavoro fatto con Torment: Tides of Numenera.
  10. Knochen "Scommetto che è stato quel ragazzo che abbiamo incontrato sulla strada... lo abbiamo visto ieri a Todtmoss e ha fatto di tutto per evitarci, quando ci ha visti...", annuì Johann, pensieroso, confermando i sospetti di Willebrod. "Se capisco un po' 'sta gente, sarà meglio provare a salutarli da lontano. Non vorrei che fanno poi arrabbiare Grugno, che poi li spacca tutti a metà". Tutti
  11. Knochen Johann si destò di umore decisamente migliore rispetto a quello dei giorni pregressi, gustandosi la colazione e grato delle comodità. Quando fu il momento di accomiatarsi, ringraziò Agnetha di cuore, raccolse le sue cose ed aspettò gli inevitabili ordini di marcia di Hans. A lui, personalmente, non disturbava la presenza di un compagno di viaggio in più, ma evitò di rilevarlo col mercenario.
  12. Wilhelm "Smettila di cercare di provocarmi, Gaetano Carnera...", lo rintuzzò Wilhelm, "sempre che questo sia davvero il tuo nome. E che tu sia davvero un seguace di Verena... o se non, piuttosto, un inganno. Benchè la cosa possa turbare il tuo ego, nessuno di noi conosceva il tuo nome fino a pochi istanti fa... sempre ammesso, ancora, che esso sia il tuo vero nome. Siamo proseguiti all'interno della tomba perchè, come ti ho detto poc'anzi, è proprio una tomba che andiamo cercando. E sappi che, sebbene fino ad una manciata di mesi fa probabilmente avrei venduto la testa di mio padre per un qualsiasi tesoro, oggi non sono chissà quali ricchezze che mi interessano. Ammesso che il tuo tesoro sia davvero tale. Quindi, pur comprendendo la noia di uno spirito imprigionato quaggiù", esitò qualche istante, prima di giocare la sua carta finale, facendo prima, però, cenno ai compagni di tenersi pronti, "a meno che tu non conosca il nome di Gradivok, lasciaci proseguire la nostra cerca e abbandonare la tua tomba...". AdG
  13. Carter Grant "Lo stesso vale per me. E, a questo punto, mi sentirei molto più a mio agio se ce ne andassimo da qua", spiegò Carter.
  14. Victor Montoya "Signora, se posso...", iniziò Victor, guardando la Giudice ed aspettando un cenno di permesso per parlare, "da un'analisi del diario e dalla situazione incontrata nell'abitazione, l'eretico e traditore Thrungg credo possa essere classificato secondo le seguenti caratteristiche: vanesio, megalomane, ossessionato e con chiari segni di follia. La follia parrebbe non innata, ma generata dal suo trafficare coll'Immaterium. Dotato di enormi risorse finanziarie - possibilmente anche più di quelle stimate dalla Legge Imperiale, dall'Inquisizione e dall'Adeptus Terra, se le annotazioni fatte dal nostro Sapiente corrispondono al vero circa il valore della collezione ritrovata -, l'eretico ha accumulato in maniera ossessiva oggetti di origini diverse, non solo proibita o xeno, ma anche risorse lecite dal valore economico incommensurabile e dal valore intrinseco anche maggiore. L'ipotesi è che lo abbia fatto o per impossessarsi di beni sacri all'Imperium in funzione sottrattiva, o per utilizzarli a fini blasfemi. Inoltre, sebbene risultasse a capo di un giro di eresia, dal dataslate appare abbastanza evidente, escludendo i deliri ed i vaneggiamenti, che il soggetto facesse ampio affidamento ad un individuo terzo, di cui l'eretico aveva enorme stima e di cui si fidava ciecamente. Questo individuo sconosciuto, di cui non risultano riportati elementi identificativi, oltre ad esercitare un chiaro carisma sul traditore, appare portatore o di grandi, proibiti poteri, o di grandi conoscenze, come evidenziato dal commento di Thrungg sul suo imminente destino, che nel dubbio lo ha portato a rafforzare le difese del palazzo. Su questo punto ritornerò a breve. Se il soggetto sconosciuto è dotato di poteri perniciosi, non è chiaro se risultino di origine mutante o se derivati da pratiche proibite; ugualmente, se l'individuo è dotato di conoscenze mondane e contatti, non è chiaro come se li sia procurati, nè quale sia la sua posizione gerarchica, il suo rango, iI suo ruolo, la sua mansione. Peraltro, nel dubbio, Signora, io non escluderei che costui possa assommare tutte queste pericolosissime caratteristiche: capacità psioniche innate, persino forse non registrate; stregoneria diabolica; potere e conoscenze. Il che ci porta alla questione delle difese rafforzate: non solo Thrungg era stato messo in guardia da un potenziale pericolo (e si ritorna alle precedenti congetture), ma l'Imperium stesso aveva, a sua volta, informazioni incomplete. Il che tenderebbe ulteriormente ad avvallare l'ipotesi che questo presunto terzo individuo non solo esista effettivamente, ma che sia anche dotate di capacità e qualità estremamente pericolose. Infine, dando credibilità ai miei ragionamenti ed escludendo per il momento la teoria, comunque considerabile, che l'uomo misterioso, ammesso che di uomo si tratti, non sia solo un truffatore molto credibile e fortunato, bisogna ritenere l'operazione di decapitazione effettuata due giorni fa come incompleta e non perfettamente riuscita.
  15. @AndreaP: ti sei dimenticato di taggare @athelorn, nell'ultimo post di gioco.
  16. Carter Grant Carter si sedette alla scrivania, ritenendo che il materiale ammucchiato su essa fosse il miglior punto di partenza possibile. Non voleva restare lì a lungo e temeva di sprecare minuti, ma decise di effettuare un controllo incrociato a partire dalla guida a Belize e spostandosi poi sui tomi di archeologia. Custode
  17. Wilhelm ”Nè stupidi, né mentitori. Non stavamo cercando, come ho già detto, la tomba di un campione di Verena. La cui presenza qui continua a sembrarmi... inusuale. Stavamo cercando un diverso sepolcro e spoglie di un altro uomo caduto tempo addietro. Sono rimasto sorpreso quando ho visto la civetta, ma ormai eravamo entrati. E bramavamo risposte. Risposte e conoscenza", rispose Wilhelm, temendo una reazione inconsulta ed istintivamente violenta da parte dei Khorniani e quindi provando ad anticiparla. Voleva vederci chiaro, prima.
  18. Carter Grant "Sta bene, già che siamo in ballo... datemi una mano a cercare appunti, diari, taccuini, annotazioni, fascicoli, memoranda...", sollecitò Carter, non desideroso di farsi più di tanto gli affari di Morgan.
  19. Victor Montoya "Pazzo farneticante razzuto bastardo...", commentò Victor, cercando di capire i deliri del datalog di Thrungg. "C'è qualcun altro... una specie di consigliere, almeno, che sembra importante. Ma non si capisce chi sia. Non ci sono elementi per identificarlo. Qualcuno che pare avergli lanciato un vago avvertimento. E' in conseguenza di ciò che abbiamo incontrato tutta questa resistenza: aveva incrementato il numero delle guardie. E questo... mi fa pensare: delle tre, l'una. O il suo consigliere spara a raffica, e quando c'azzecca, c'azzecca, ma solo per il principio del tirare nel mucchio e sperare. O il suo consigliere ha qualche strana capacità da Psionico o da manipolatore del Warp. O il suo consigliere era in qualche modo informato che l'Inquisizione e la Legge Imperiale erano pronti a colpire. Di queste tre, solo la prima non mi spaventa a morte".
  20. Victor Montoya Nelľincamminarsi al seguito di Sorella Judith, Victor tese la mano in direzione di Ludovicus e Salomon: "Se ritenete, posso provare a darci un'occhiata. Forse riesco a ingannare lo Spirito Macchina e ad accedere ai dati criptati". AdG
  21. Wilhelm "Noi siamo nemici solo di chi ci sbarra il passo ed impedisce la via", rispose Wilhelm, con voce misurata, ma stentorea. "Il mio nome è Wilhelm Schrauben, della genia delľImpero fondato da Sigmar", proseguì. Al contrario dei suoi compagni, Wilhelm non provava astio o ribrezzo nel pronunciare il nome del leggendario uomo-dio, forse per via delle sue ancora non del tutto rinnegate origini, o forse piuttosto perché Tzeentch stava tessendo in lui trame stranamente - ed appropriatamente - tortuose. "Ammetto il mio errore e la mia sorpresa nell'aver aperto la porta alla vostra tomba, oh valoroso Gaetano Carnera. Non cercavamo né ci aspettavamo di trovare un sepolcro ad un campione di Verena, in queste terre. E rimango attonito al solo pensiero di una simile costruzione; perché davvero non mi capacito di chi o come possa averla costruita qui, né quanto tempo fa; né, infine, di come possa aver retto così palesemente intonsa tanto a lungo tra le interminabili minacce e sfide delle selvagge terre settentrionali".
  22. Knochen Johann stava finalmente cominciando a rilassarsi, godendo di quelle poche e piccole comodità che pur, a confronto del disagio patito i giorni precedenti, parevano di un lusso inaudito.
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