Ghal Maraz

Arn Arn scosse il capo, cupo. "Io no. Probabilmente vi condurrei nella tana di un orso", disse mestamente.

Mìa In Verena confidando

Knochen Johann ebbe una strana idea. Probabilmente irrealizzabile. "Siamo di più... e se lo tiriamo giù di sella e lo trasciniamo nel circolo di pietre?", provò a chiedere, mentre già serrava la presa sull'arma e seguiva Magnus, pur tenendo un certo spazio vuoto tra loro.

Mìa Tempio di Verena - interni

Chi mi ha ammazzato Sturm? E' sparito dalla mappa e Tanis manco lo cita!

@Landar Sì, mi sembra. E' un post di doppio spoiler (la parte di Knochen non porta avanti la storia, a questo punto), ma secondo me @AndreaP si è sbagliato a taggare.

Angelica, figlia di Raimondo Angelica si limitò a scrollare le spalle: per lei andava bene tutto, non faceva alcuna differenza.

Victor Montoya "Civile sarà sua nonna...", borbottò Victor, mentre cominciava a retrocedere, in attesa che Judith rispondesse a Scipio.

Wilhelm Wilhelm ghignò, mentre. indomito, continuava a cercare di colpire lo spettro. AdG

Wilhelm Avendo visto lo spettro vacillare sotto i colpi del Kurgan ed essendosi appena liberato un varco grazie alla magia del Berciante, l'Imperiale ne approfittò per lanciarsi contro il nemico rimasto, sperando di avere sorte simile al barbaro del Nord. AdG

Mìa Di fronte all'ara della Giustizia

Knochen "Non ho capito perchè dobbiamo seppellirlo dove il cavaliere puo andare e non dove il cavaliere non può... Non è forse un simbolo di terra sacra, questa cosa? Pensate a religioni empiete (o come demone si dice...), ma forse è una roba di Padre Taal e Madre Rhya, no?", ragionò Johann, provando a pensare se avesse mai visto cose simili in giro o se avesse sentito di storie al riguardo. AdG

@AndreaP Mi pare che Gudrod rimanga proprio fuori fuori dal tempio. @Landar La "cittadina" del fabbro razzista era Altdorf!

Knochen "io la tomba gliela scavo anche, ma all'interno del cerchio di pietre...", intervenne Johann.

Mìa Con Gudrod Nel tempio

Ho scritto mentre scriveva Landar. Forse ha più senso considerare il mio ultimo post precedente a quello in cui Gael accetta definitivamente l'incarico, lasciando a poi la definizione della ricompensa.

Angelica, figlia di Raimondo Angelica si trattenne a stento dallo sbuffare. Se questa donna li voleva ingaggiare, allora che venissero compensati coi soldi che ella mai si era sudati. "Chiedo perdono, madame, se userò la mia lingua per parlare ai miei signori, ma la mia conoscenza del Reikspiel è poca", provò a scusarsi la pastorella, con tono ben poco, in realtà, contrito. Poi: "Mio signore, se posso...", ma non esitò a parlare. "Con quali mezzi intendiamo sopravvivere in una città avida come questa, se rifiutiamo i soldi che ci vengono offerti generosamente, senza pretesa da parte nostra? Avete forse intenzione di divorare le vostre cavalcature, una volta terminato il denaro? O di vendere l'armatura dei vostri padri? O di morire non per le ferite e la gloria, ma per la fame, la sete e le malattie portate dalle pulci che infestano i pagliericci?".

Arn "Non mi sembra che abbiamo altra scelta...", aggiunse Arn.

Knochen Johann non attese un momento e si gettò al riparo del circolo di pietre.

Arn "Maledizione, cerchiamo di capire cosa sia meglio fare... magari la creatura conosce qualche parola della nostra lingua... Xeno, come sei messo?", fece Arn, in tono stanco e preoccupato.

Mìa "Sei pronto, oh mio eroico guardiano?", chiese, con tono scherzoso, Mìa a Gudrod. "Luthor, prendo con me tutto il materiale di riferimento".

Wilhelm L'Imperiale si spostò, cercando di frapporsi tra il guerriero spettrale e lo sciamano. Si mise in guardia, provando un affondo, mentre sussurrava: "Tzeentch, mostra la vera conoscenza a Verena...". AdG

Victor Montoya "A cosa serve portarsi dietro quel peso? Togligli tutto ciò che ci serve, poi abbandoniamolo qui...", suggerì Vicotr, in tono pratico.

Knochen "Lascia stare, ci penso io ad aiutare il Mezzuomo...", intervenne Johann, un po' brusco. Per quanto le sue intenzioni fossero buone, Willebrod sarebbe stato solo d'intralcio al lavoro.

Angelica, figlia di Raimondo "Mia signora", intervenne brevemente Angelica, "voi mi date più merito di quello che ho. Io non mi annoio, ma non sono brava a parlare ed il mio ruolo non è quello. Non sono altro che una semplice popolana, al fianco dei miei signori. A loro spetta la parola, a me spetta altro". Non specificó cosa le spettasse. Per il suo gusto, si era già sforzata fin troppo di essere diplomatica.