Victor Montoya
Victor guardò i suoi compagni un attimo, studiando le loro vesti ed il loro equipaggiamento. A parte la Sororitas, i loro ruoli non erano così facilmente comprensibili.
Probabilmente uno di loro era un "Sapiente", uno studioso o qualcosa del genere. Non poteva chiudere la fila. Ma gli altri?
Uno era un... pistolero? Un mercenario? Era lo stesso che aveva aperto bocca prima del Capitano... sembrava di tutt'altra "caratura" rispetto alla rigidità e compostezza della Sorella Guerriera, più spigliato, informale.
Poi, c'era quell'altro tizio, che pareva non avere ancora aperto bocca. Cupo ed ombroso, con addosso, apparentemente, una montagna di armi. E quella tuta nera, che adesso era nascosta sotto la tenuta antiproiettile... lui non era certo uno studioso... un mercenario anche lui? Un... killer? Benchè non fosse di formazione strettamente militare, Victor non aveva mai sentito parlare di soldati di prima linea che se andavano in giro con addosso una sorta di muta nera... Tuttavia, si era subito posto dietro l'Adepta...
L'Arbitrator scosse la testa. Lui stesso, per primo, non era un soldato "da prima linea". Al contrario di molti suoi commilitoni.
Fece le sue valutazioni. Se la Sororitas apriva la fila e, con quella straordinaria armatura potenziata a proteggerla, poteva davvero essere uno scudo per tutti loro (per non parlare dell'assurda potenza di fuoco che brandiva, capace di renderla anche un terribile ariete da sfondamento...) e se il tizio nero era in grado di darle man forte, come appariva probabile, Victor doveva decidere dove posizionarsi in modo da risultare il più efficace possibile.
Fece quindi cenno allo studioso di porsi in mezzo, seguendo il "killer" e si rivolse al "mercenario": "Chiudo io la fila". Nel parlare, fece scattare l'astina del fucile, innescando il meccanismo di riarmo, con quell'inconfondibile rumore sordo che tanto gli era familiare.
Gettò uno sguardo all'ufficiale delle forze del Protettorato di Scintilla: "Non aspettarsi resistenze o guai è un gran bel modo di morire, Capitano. Non esistono missioni facili, nè sicure.
Buona fortuna".