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Ghal Maraz

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Ghal Maraz

  1. Arn Arn continuò ad incalzare sull'avversario rimasto, sperando di cogliere un'apertura.
  2. Johann 'Knochen' "Se avete bisogno di qualcosa in particolare e non lo trovate, dite a me. Magari posso vedere se si trova", intervenne Johann, tentando di apparire utile.
  3. Wilhelm "Il tempo... il clima sta cambiando. Molto rapidamente. Il mutamento è sempre un bene, anche se, questa volta, forse per noi potrebbe essere una prova. La nostra prima prova. Nubi. Sempre più fosche. In guardia", spiegò, tranquillamente, Wilhelm.
  4. Wilhelm "Bene, sta per succedere qualcosa. Potrebbe essere interessante. Gli Dei ci stanno occhieggiando. Vediamo che accade... penso che potrebbero stare per incrociarsi almeno due eventi distinti", riflettè il mutato.
  5. Johann 'Knochen' Knochen rimase sorpreso dal gesto quasi plaeteale del sacerdote, che riversò una quantità notevole di pezzi d'oro in conio imperiale sul tavolo. Johann rimase quasi incantato a guardare il volto di Sua Maestà Imperiale Karl Franz che occhieggiava innumerevoli volte dalle monete, chiedendosi, non meno degli altri, cosa potesse valere tanto denaro. Ma si tenne la domanda per sè. Non amava inimicarsi i sacerdoti, ma non solo per questioni meramente di sopravvivenza: Johann si era molte volte affidata alla sua personale religiosità nei momenti più bui e, pur sapendo che il clero ero permeato di corruzione come qualsiasi altro ambiente di potere, aveva anche trovati molti preti e pretesse degni di fiducia. Attese il suo turno e poi giurò, siglando la parola data con un'anonima croce, a cui, immaginò, il sacerdote avrebbe poi affiancato il suo nome. Restò ancora in silenzio: il senso di disagio ed inadeguatezza non era ancora sparito, unendosi nel frattempo alla paura di dire qualcosa di sbagliato, di fuori luogo, che avrebbe potuto rivelare ai presenti la sua pochezza. Johann ripensò a suo padre ed alla fatica che gli spaccava ogni giorno la schiena, per una misera fetta di quell'anticipo avanzato quasi con noncuranza dall'adepto di Verena: cosa avrebbe detto, quell'uomo tanto cupo e pessimista, in una situazione del genere? Forse gli avrebbe consigliato di prendere quei soldi e fuggire. Ma Johann... Johann non l'avrebbe mai fatto. Aveva giurato. E sapeva bene che gli Dei punivano mortalmente gli spergiuri. Ed inoltre... c'era una vocina nella sua testa che gli spiegava chiaramente quanto ciò sarebbe stato sbagliato. Aveva imparato a fidarsi di quella vocina.
  6. Arn Senza perdere ulteriore tempo a riflettere, Arn si scagliò contro gli assalitori, preparando un fendente ascendente già mentre caricava. DM
  7. Non si può ragionare sensatamente sui costi degli utensili: il 98% dei contadini non li comprava. Se li costruiva o li otteneva in eredità o li barattava. Cose così.
  8. Johann 'Knochen' Johann provò a contare quanti soldi fossero la paga di una corona al giorno, per cinque persone, lungo il corso di due intere ottimane... Ma ben presto rinunciò, fulminato dai limiti della sua scarsa educazione, consapevole comunque che si trattasse di molto più di quanto lui avesse mai visto tutto in una volta. Soppesò impercettibilmente il borsello che teneva al fianco e riflettè su quanto gli aveva fruttato dover vendere il suo carretto... e capì che non poteva tirarsi indietro, nonostante ancora non gli fosse affatto chiaro cosa potesse beneficiare Herr Mossbauer dai suoi servigi. 'Potete certo contare su di me, Vossignoria', disse poi, ossequiosamente. 'Knochen' provava un sano senso di rispetto e timore reverenziale nei confronti dei sacerdoti e raramente mancava di rimarcarlo.
  9. Arn Arn imprecò in silenzio, ma, in ossequio al suo lungo addestramento, subito si ricompose, imbracciando dapprima lo scudo, indispensabile sotto la pioggia di strali, estraendo poi, in secondo tempo, la spada. Udì gli ammonenti di Xeno, ma decise di concentrarsi sull'individuazione dei nemici, dacchè il peso dell'armatura che indossava non era certo congeniale alla calata in acqua. DM
  10. Wilhelm "E questo è un posto ideale per un'imboscata!", sogghignò Wilhelm, mentre giocherellava distrattamente con una fibbia della cintura. Continuava ad avanzare brandendo la lama nella mano destra, ma teneva la sinistra libera, pronta per ogni evenienza; sembrava però irresistibilmente propenso a manipolare in continuazione qualcosa, una cosa a cui non era mai stato uso... ci riflettè un attimo sopra, concludendo con un vago: 'Tzeentch ci cambia in continuazione ed imprevedibilmente'.
  11. Johann 'Knochen' Bertholdsson Johann rimase completamente interdetto alla proposta del prelato: una intera Corona al giorno? Una follia... che razza di avventura assurda e pericolosa stava presentando loro? D'altra parte, era forse nella condizione di rifiutare? Non solo i soldi gli avrebbero certo fatto comodo, ma c'era anche la questione che difficilmente sarebbe rientrato nelle grazie di Frau Renate, se avesse rifiutato... e per lui, perdere anche quel poco di protezione che la sacerdotessa poteva garantirgli, significava forse dover cambiare zona. Rimase quindi muto a sentire le domande di Willebrod e Magnus, decisamente molto ragionevoli. Ascoltò ed aspettò.
  12. Pagato. Ora però Sturm andrà a scrocco di Tass fino alla fine dell'avventura...
  13. OK. Non ho capito niente... (Prevengo commenti inopportuni: come al solito, sì, lo so, grazie... Dov'è la novita, Ghal? Sì, so anche quello...) Mi devo riprendere la gemma... ma quanto vale? 50 o 100? @shadizar Me la devi ridare tu?
  14. Ma quante volte Tass ha 'liberato' Sturm di tutto quello sgradevole peso? Perché all'inizio dell'avventura, la gemma se l'era ripresa... Comunque, Sturm così non ha abbastanza soldi per pagare la sua quota.
  15. Wilhelm Wilhelm si fece avanti, accostandosi ai Khorniani cercando di non dare nell'occhio, ma di risultare naturale. ”Non abbiate troppa fretta: se andate così veloci, il nostro amico là distante, più uomo o più bestia che sia, può solo starci a guardare, pensando chissà cosa", disse, con tono di voce appena ribassato e gesticolando verso i Kurgan, le sue mani nascoste alla boscaglia superiore dal corpo di uno dei massicci cavalli. @chiunque possieda Secret Language (Battle Tongue)
  16. Johann 'Knochen' Bertholdsson Johann era intimorito. Intimorito, nonchè perplesso e dubbioso. Molto dubbioso, in effetti. Per gli Dei, che accidenti ci stava a fare lui lì? Fintanto che si era trattato dell'Halfling e del miliziano, tutto sommato, non c'erano stati grandi problemi: Johann talvolta si era trovato dal lato non proprio 'pulito' della legge, ma sempre per questioni di sopravvivenza, più che per avidità o mero calcolo. Inoltre, sapeva che Herr Rudiger era uno dei pochi membri della milizia realmente onesti, e per questo lo rispettava. Anche se preferiva non mettersi troppo in mostra, con lui presente. Non si poteva mai dire. Ralf, invece, lo aveva messo proprio di buon umore, come solo gli Halfling sanno fare. I tre non sapevano cosa aspettarsi esattamente, ma la parola di Fraü Renate era un buon motivo per trovarsi lì... O almeno, lo era stata fino all'arrivo di Hans Graubak: quell'uomo era una spada al soldo, non vi potevano essere dubbi al riguardo. 'E le spade al soldo portano sempre guai'. Non fece nemmeno in tempo a finire di formulare il pensiero, grattandosi riflessivamente la cicatrice che attraversava l'arcata sopraccigliare, che arrivarono il loro preannunciato contatto ed i suoi due contrastanti, inaspettati compari. Johann quasi si strozzò, mandando di traverso la birra ('La prima da settimane!'): dapprima l'occhio cadde sul giovane, apparentemente poco più vecchio di lui, con quegli strani occhiali sul naso e l'aria di uno che - addirittura! - sapeva leggere e scrivere bene... praticamente una rarità. Fu però il Nano a gelargli il sangue nelle vene... Si trattava, semplicemente, dell'essere vivente più terrificante che Johann avesse mai visto; si scoprì addirittura intento a guardarsi intorno, per cercare di capire se fosse ancora in tempo ad andarsene via alla chetichella... 'Fraü Renate deve essersi di certo sbagliata... Cosa può volere questa gente da me?!?'. Mandò giù quel sorso che gli si era bloccato in gola e provò comunque a presentarsi, senza farfugliare: "Il mio nome è Johann. Johann Bertholdsson, per essere precisi. Ma potete chiamarmi 'Knochen'. Lo fanno tutti". @Tutti
  17. Wilhelm L'Imperiale si guardò attorno, con curiosità, poi decise di lasciare la scelta del percorso ai seguaci di Khorne. 'Un sentiero vale l'altro, tutte le strade portano da qualche parte e la meta è sempre la stessa e sempre diversa', riflettè, prima di girarsi su sè stesso e mettersi di guardia contro eventuali pericoli provenienti dalle loro spalle. AdG
  18. Arn Il guerriero, mezzo assopito a causa del debole rollio dell'imbarcazione, si riscosse di colpo con un sobbalzo e, non appena ne fu in grado, corse con una certa qual celerità verso prua, dove immaginò potesse essere l'origine della botta sentita.
  19. Per chi già lo conosce... Johann Bertholdsson, detto 'Knochen' (cioè: 'Ossa'), non è originario dell'enclave di Eppiswald, ma di un paesino minerario non tanto distante, chiamato Scharmbeck. Si è allontanato dal suo paese natale per vicende familiari e personali e da allora ha preso mezzo a vagabondare, mezzo a vivere di piccoli baratti, raccogliendo cose qua e là e rivendendo o scambiando quel che trovava in modo da riuscire a sopravvivere fino ad adesso. Sta ad Eppiswald da qualche tempo e ha stretto un po' di relazioni col tessuto locale, non necessariamente nella sua forma perfettamente legale, pur dimostrandosi una persona tendenzialmente onesta e rispettosa degli dei. È così che si è fatto conoscere, riuscendo, pur con scarsi mezzi e nonostante la giovane età, a notare l'attenzione di chi cercava qualcuno dotato di imprevedibili risorse (si fa per dire, è comunque un Bone Picker sedicenne ignorante come una capra e con un passato da ragazzino di miniera!).
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