Ghal Maraz

Arn Magnus La mente di Arn, spesso così incerta ed insicura, si svuotò dei molti, inutili pensieri che lo facevano tanto dubitare, lasciando il palcoscenico solo all'stinto primitivo, all'addestramento spasmodico e ad un ultimo scampolo di riflessione guidata, sopravvissuta alle tante ore dedicate alle lezioni di strategia e tattica. Avevano, quasi miracolosamente, aperto un varco. I suoi compagni si erano già allargati quasi a ventaglio sulla destra, tenendo variamente impegnati, a stretta posta o a distanza, gli avversari rimasti. La sguardo di Arn scivolò sulla schiavista rimasto in piedi lungo la parete meridionale, apparentemente immobile, forse colto di sorpresa, forse in preda alla codardia, forse tramante qualcosa di imprevedibile. Arn assorbì vagamente tutte queste nozioni nel tempo di un respiro, quel respiro che andava dal momento in cui la sua spada si era allontanata dal corpo morente del capitano nemico all'istante successivo in cui il suo corpo aveva recuperato equilibrio. La fine del fendente un'inspirazione, il riassestamento un'espirazione. Arn ruotò sul posto, facendo slittare la suola delle sue calzature sul freddo pavimento, riavvicinando il braccio dell'arma al busto, caricandolo per un affondo verso la testa dello schiavista, che esplose in avanti nel momento stesso in cui le gambe del guerriero si rimisero in moto verso il nuovo nemico. Il ritmo del respiro di nuovo fermo tra un'inspirazione e l'esportazione successiva.

Mìa Aguilar Là, oltre il fiume, al buio, in amena compagnia. GM

Mìa Aguilar Gudrod scomparve ed ora anche Alrik si è dileguato!

Arn Magnus 'Nella tana del serpente', riflettè Arn, ingoiando il dolore. Nonostante tutto, dovevano entrare. Diversamente, sarebbero rimasti prigionieri tra due fuochi. Pregò silenziosamente il suo dio, mentre si gettava dentro, levando la spada in una parabola ascendente verso il corpo del comandante nemico.

Mìa Aguilar

Mìa Aguilar Ma... E Gudrod?

Arn Magnus In quel momento, Arn capi molte cose. Che stava fissando uno dei tre uomini di cui aveva appena udito le voci. Che quell'uomo non sarebbe stato tanto facile da ingannare quanto i suoi scagnozzi. Che la loro raffazzonata copertura stava per saltare. Che la fortuna non dura per sempre. Che forse sarebbero morti tutti. Che ormai era inutile fingere. Che, in fondo, quello davanti a tutti era lui. Che sapeva fare poche cose nella sua vita, una delle quali era impugnare una spada. Che aveva una buona arma serrata in un fodero al suo fianco. Che era ora di sfoderarla ed usarla. DM

Arn Magnus "A questo punto, o aspettiamo di capire perchè sono entrati questi, cosa vogliono e se poi si allontanano, oppure entriamo dentro e cerchiamo di farli fuori in fretta... A meno che qualcuno non abbia un'idea su un qualche diversivo sensato!", sussurrò Arn.

Mìa Aguilar Gudrod si è perso, si è perso!

Giusto, così non si intasa il thread.

@AndreaP Leggi il post sopra questo!

@Zaorn Attingendo da cosa? Quale pubblicazioni? Se non ho capito male, sarebbero scontri uno contro uno? Facendo un Paladino, sarebbe troppo in difficoltà (mancanza di avversari malvagi?)? Bisogna ottimizzare il combattimento? O fare PG bilanciati?

Mìa Aguilar Tutti, tranne Mr G.

Le voci sono tre in totale o ne abbiamo distinte tre in modo particolare?

Solo per segnalarvi che, dato che Ocram mi ha spiegato il perchè dell'appellativo "Imperatrice", ho cambiato il mio ultimo post. Tanto non aveva ancora postato nessun altro!

Mía Aguilar Quasi tutti...

Arn Magnus Arn si rivolse a Nikolai, sempre con un sussurro: "Mastro Nikolai, riconoscete forse la voce di qualcuno in particolare?".

Mìa Aguilar Riva orientale della chiusa

Mìa Aguilar Mìa attese che i compagni si avviassero, mentre si rivolgeva a Liza: "Dobbiamo provare a passare di là... te la senti di tentare? Anche appoggiandoti sulle mani, se ti fa sentire più sicura...".

Arn Magnus Arn si morse la lingua e tenne a freno la mano... anche se la voglia di far partire un sonoro manrovescio contro la guardia ubriaca era forte. Attese che lo schiavista varcasse l'ingresso dietro cui, almeno a suo dire, stavano i suoi compagni, poi prese per l'altra porta.

Mìa Aguilar Mìa si frappose a Gudrod. "Che accidenti pensi di fare?. Lo stiamo seguendo sperando che non ci veda...".

Mìa Aguilar "Liza... stesse, solite regole. Se succede qualcosa di brutto, scappa... Se tu dico di andartene, scappa... Altrimenti, resta sempre in mezzo a noi, ma non intralciarci, se vedi che siamo... indaffarati. Diamoci una mossa, per quanto possibile. Forse riusciamo a scoprire dova sta questo maledetto granaio rosso...", rifletté la sacerdotessa.

Arn Magnus "Consegna speciale per Aurelian e Tiberian. Roba schifosa da stregoni maledetti", Arn disse, accompagandosi con un gesto scaramantico. "Il vecchio, qui, ha persino ricevuto un aiuto speciale, hanno radunato un altro paio di topi da biblioteca per aiutarlo e fare in fretta... Io li scorto, quella roba lì non la voglio nemmeno toccare! Ma come? Non ne sapevi niente? Non sarai mica già stato ubriaco quando hanno comunicato gli ordini?". Arn era sempre più disgustato dalla quantità di menzogne che stava affastellando, ma fino a quel momento il suo travestimento pareva aver funzionato. Inoltre, sperava che, confondendo la guardia sbronza con tutte quelle chiacchiere, qualcun altro potesse approfittarne per portarsi in una posizione per colpire, qualora si fosse reso necessario.

Arn Magnus Arn aspettò che il gruppo si ricompattasse, poi guardò Vassilij con aria interrogativa.

Arn Magnus "Sta bene. Io e Vel apriamo la fila, con Nikolai poco dietro. Se qualcuno ci chiede qualcosa, possiamo sempre contare sulla sua presenza per inventarci una scusa vagamente plausibile...", aggiunse Arn.