Ghal Maraz

Yurdu Speravo che questo branco di caproni ignoranti facesse strage dei nemici più in fretta. Richiamo ancora il potere degli spiriti e provo a flagellare un pellerosa. DM

Carl figlio di Mark, Beth, George il Rosso Beth Sono tutta ricoperta di sangue. Per il momento non mio. Ormai non vedo più niente, ma non fa importanza. Cerco di colpire, finché non mi ha ancora strappato le braccia. George il Rosso Un altro frate maledetto che finisce con il cervello spappolato! E adesso posso scappare via! No, ma cosa? Carl mi ha appena spinto contro quel demonio! E adesso che faccio? Mi tocca pure cercare di colpirlo...

Darwyn Kent Estraggo le lame gemelle, richiamando su di loro l'antico potere della mia fratellanza segreta. Non avranno la Corona. Narratore

Il Vagabondo Come se avessi potuto aspettarmi altro. Arretro, imbracciando il fucile, e faccio partire una scarica contro il gigantesco mon-keigh, riversandogli addosso anche una serie di impulsi mentali. DM

Darwyn Kent Faccio un cenno di assenso rivolto a Natalia, poi scatto verso la stanza in cui è custodito l'oggetto al cuore di tutti i nostri attuali problemi. Scatto e scarto, cercando di sfruttare gli anni di addestramento e l'istinto sviluppato nel tempo per evitare persone in fuga, assalitori, ostacoli fissi e spaccature improvvise nel terreno. Narratore

Korshek

Talien Myrrin "Ascolta, amico. Puoi restare qui a tremare o puoi provare a darci una mano. La scelta spetta solo a te", gli dico, con la voce più calma e accogliente del mondo. "Però, fatti una domanda, per quanto difficile: davvero credi che vi lasceranno in pace, vivi e in salute, una volta che avranno terminato le loro diaboliche faccende qui?".

Sturm La strada suggerita da Tanis sembrava la più sensata. Sturm annuì e attese la risposta dello spettro solitario.

Andrej Tars Già. Beh, quando non c'è molta scelta, è inutile perdere tempo. E allora annuncio tutti noi, aspettandomi di vedere di nuovo comparire quello strano e ruvido maggiordomo.

George Banks "Ecco. Quell'isoletta lì, tutta rocce... ti ci puoi avvicinare?", chiese allora George, che non perdeva alcuna occasione, istintivamente, per provare a contare le dita di Abdullah, colpito dal suo soprannome.

Darwyn Kent Mi precipito fuori senza pensarci due volte, anche se, prima di uscire dalla stanza seminterrata, butto un'ultima, lunga occhiata al disegno nel pavimento, cercando di imprimerlo nella mente. Non si sa mai.

George Drake

Mìa A Mia non piaceva per niente quell'uomo e ancora di meno le piacevano i suoi discorsi, per quanto possibile. Ma, almeno per il momento, continuò a mordersi la lingua e restare in silenzio.

Knochen Certo, tirarsi indietro, a quel punto, dopo aver lamentato stanchezza e bisogno di quiete, sarebbe stato strano. Johann si limitò ad annuire, mentre provava a contare i soldi nella sua testa.

Victor "Anche perché la stanza va abbandonata e sigillata, per evitare di inquinarla con elementi estranei ai fatti", Victor si ricollegò al discorso di Omar, in modo da offrirgli supporto davanti a possibili obiezioni delle guardie.

Arn "Cosa ci faceva qui questa gente? E dove sono andato gli Gnoll?", chiese Arn, ancora più preoccupato di prima.

Guil "Almeno questo scioglie ogni dubbio sul fatto che possiamo essere nel posto giusto...", sussurrò Guil, osservando incuriosito le scie sul terreno, mentre aspettava che Mary valutasse la direzione delle tracce.

Caranthiel "Beh, i buoni consigli sono sempre accetti, anche se uno poi decide di fare diversamente!", rispondo, in tono leggero.

Yurdu Mi tocca intervenire, sprecando preziose energie spirituali per accelerare questo stupido conflitto da quattro soldi. Richiamo quindi la benedizione dei miei guardiani per causare danno tra i nemici. DM

Il Vagabondo "Pavida larva umana puoi dirlo a qualcun altro, folle mon-keigh", sibilo, infastidito. Temo che, ormai, la battaglia sia inevitabile. DM

Yskandr Rivolto a Eunice, sottovoce

Carl figlio di Mark, Beth, George il Rosso Beth "Aaaaaah!", urlo, piangendo, e provo disperata a tirare un altro colpo. Ma il mio coltello passa lontano dal corpo del mostro. George il Rosso 'Ecco, maledetto figlio di una vacca!', penso, vedendo il monaco con la testa spaccata, che crolla al suolo. Allora tiro un colpo anche all'altro 'frate' rimasto, sentendo il soddisfacente scricchiolio di qualche altro osso che si rompe. Se adesso, almeno, questi altri inetti, stupidi basta*di mettessero a segno qualche colpo... Intanto... Carl, invocando il nome di Dio a sua protezione, si fa timidamente avanti tra i cadaveri e cerco di recuperare l'arma inastata che è rotolata via dalla mano ormai immobile di William.

Jasmine Al-Alrae "Benvenuto, messere", dico, rivolta al tiefling. "Credo che mi conosciate già. Ma io non conosco voi. Poco importa, però. Fate discorsi impegnativi e, a mio avviso, pericolosi. Mi domando come mai. E mi domando quale sia il vostro ruolo, qui. Perché, come forse ben saprete, ho un regno da difendere e lo faccio con impegno". Non c'è dolcezza, nel tono. Solo ruvide parole, accatastate in metafore, non molto difficili da comprendere, per chi vuole.

Andrej Tars "Bene. Salve. Eccoci qui di nuovo. Mi sembra che stiate tutti bene", dico, studiando i ragazzi. Parrebbe tutto a posto. "Abbiamo fatto ciò che dovevamo. Come funzionano adesso le cose?".

Il Vagabondo "La mia gente ha imparato, a sue spese, che fin troppo spesse le reliquie sono armi a doppio taglio", decido infine di dire la mia. "E che non è realistico esigere giustizia dopo troppo tempo. O anche solo sperare che possa arrivare".