Ghal Maraz

Almeno come lettore, questa volta mi candido. Se poi riesco a creare un mio gruppo live, come avevo in progetto, ancora meglio.

Caranthiel È incredibile come un piccolo sollievo, una minima vittoria - certo fugace e passeggera - riesca a restituire speranza nella difficoltà. Ringrazio la luce di Arda per i doni che ha trasmesso alla mia stirpe e riprendo il cammino, appena un poco più leggera.

Il Vagabondo "Sono d'accordo. Il Marine è ancora - incredibilmente - vivo. Cerchiamo di raggiungerlo, evitando scontri inutili", commento, prendendo nuovamente posizione fra le ombre.

Knochen Alla richiesta del loro prigioniero, Johann guardò i compagni con aria interrogativa; d'altronde, non comprendeva perché continuassero a portarselo dietro, considerando che poteva essere un imprevedibile pericolo. Tanto, a questo punto, qualunque opinione avesse su di loro doveva essersi solidificata. Inoltre, il ragazzo immaginava che un cacciatore di streghe non basasse poi tanto il suo giudizio sulla gentilezza o sulla pietà mostrata a un avversario, soprattutto se quella stessa pietà produceva un tornaconto verso chi la mostrava.

Mìa Mìa trovava quell'uomo, con i suoi sgherri schierati in campo come per una parata militare, una fonte inesauribile di irritazione e disgusto. Lasciò quindi che fosse Jacob a gestire tutta la conversazione, limitandosi a un cenno di saluto.

Yurdu Che la marmaglia si scagli contro il nemico come la massa senza cervello che è. Io resto vicino al Colosso e studio l'inizio dello scontro, cercando un punto da cui accedere senza rischiare di farmi infilzare, in maniera stupida e inutile, dal tiro fortunato di un qualche difensore dall'occhio di rapace.

Darwyn Kent "Penso io al primo", ringhio, scagliandomi contro il costrutto che protegge la donna, mentre chiudo entrambe le lame contro di lui.

Dieter Shallya

Darwyn Kent Non sono del tutto sicuro che la donna possa prestare attenzione alle parole dei miei compagni, quindi sfrutto comunque il vantaggio del buio, della sorpresa e della distrazione per guadagnare una posizione di immediato intervento.

Yskandr Meglio che mi affretti a dileguarmi da qui finché c'è ancora confusione e i miei passi e movimenti sono coperti dal rumore. La baronessa mi aveva dato un compito, che ho disatteso, perciò dovrò inventarmi una scusa, meglio se assieme a Vivienne: mi tocca, mio malgrado, di preavvertirla dell'arrivo del drappello.

William lo Svelto, Carl figlio di Mark, Beth, George il Rosso William lo Svelto "Dov'è il sud?", chiedo, ma stando attento a farlo in un sussurro, per non fare arrabbiare la faccia oltre la porta. Beth "A-a-a-apriamo q-q-quella?", chiedo, indicando l'ultima porta con un dito tremante.

Sturm Sturm mollò quindi la presa e restò fisso sul posto, non volendo far scattare altri congegni magici. Era incredibile, quanti incantamenti contenesse quel posto.

Mìa "D'accordo, procedi", Mía annuì a Jacob, per poi rispondere a Ludwig: "Non ne sappiamo molto. Ma sono sicuramente dei guai. Guai grossi. E, con buona probabilità, corrotti".

Victor "Non sparate a vuoto! Non sappiamo come potrebbero reagire!", ordinò Victor alle guardie, mentre lui stesso lottava con sé stesso, portato istintivamente a fare fuoco.

Talien Mi poso per un attimo sulla spalla di BBB, stando bene attento a non forargli inutilmente le carni con gli artigli simili a rostri. Poi emetto un verso stridente e riprendo il volo.

George Banks "Quel ragazzino. Quel maledetto ragazzino...", commentò George, ricambiando lo sguardo di Mehmet. "Secondo me, se andiamo stasera, non combiniamo nulla. Ma tanto siamo qui a girare a vuoto da ieri".

Guil "Forza, vediamo che altre imprevedibili meraviglie ci attendono...", Guil invitò a procedere, impaziente di togliersi da quella terra di nessuno.

Andrej Tars "Ecco. Ci mancavano giusto dei simpatici nemici in più!", commento, facendo un fischio sarcastico. "Posso chiederti cosa pensi di fare, adesso, con il contenuto di quella anfora?", proseguo, rivolto al coboldo. "Quella... cosa... che la tua tribù adesso adora è veramente tosta: raramente ho visto, in passato, una creatura ad essa paragonabile".

Sturm "Allora, Majere, dobbiamo continuare a tenere tirata questa corda?", chiese Sturm a Raistlin, guardando preoccupato i compagni che sparivano e ricomparivano in un altro punto.

Andrej "Altre tre pietre, se non ricordo male", intervengo, rivolto al coboldo. "E non mi pare proprio di ricordare male, in effetti".

Il Vagabondo Ľazzardo della donna ha pagato, ma la deflagrazione conseguente pare averla portata oltre il suo limite. Frugo nel mio zaino e lancio a De Plano un kit medico istantaneo; certo, non un congegno Eldar, ma un più rozzo sistema Tau, recuperato anni fa su un campo di battaglia. "Usa questo, dovrebbe funzionare", dico al Mercante Corsaro, mentre mi rimetto di guardia.

Caranthiel Sento già il peso di queste lande corrotte sul mio cuore; non pensavo che l'influenza del Verme e dell'Ombra si estendessero fin qui. Ricorro quindi a un rimedio medicamentoso per prepararmi al resto del viaggio, ma solo al termine di una notte che, seppur condotta sfogliando a fatica le pagine del libro dei Nani, mi ha permesso di trovare informazioni forse importanti. Tuttavia, la stanchezza si solleva lieve, grazie ai dolci biscotti che Germonth condivide con noi: in essi, scorre il miele portentoso del sire Beorn, le cui capacità taumaturgiche sono decantate persino da Mithrandir stesso.

George

William lo Svelto, Carl figlio di Mark, Beth, George il Rosso William lo Svelto Poiché sono il migliore di tutti, mi prendo la picca. Così, se devo combattere da vicino, uso la spada; da lontano, la lancia lunga. Ovvio, è meglio se non combatto. 'sti stupidi, maledetti villici ci faranno ammazzare tutti. Mi hanno portato all'inferno... "Forse è meglio chiudere la c**zo di porta", sussurro ai miei compagni, quando vedo e sento un muro parlare. E si lamenta pure che lo abbiamo disturbato. Figli di una buona donna di monaci corrotti. Più corrotti dello sceriffo. Beth Sento che impazzisco. Non c'è più niente da fare. O divento tutta matta o mi fanno secca. Non posso nemmeno alzare la sottana per cavarmi di impiccio, come ho sempre fatto.

Lexander 'Ah, diamine! Battuto sul tempo: avrei tanto voluto dire che sì, avremmo volentieri accettato un loro volontario come tributo di sangue, per evitare uno scontro!', penso. Ma tant'è. È tempo di far parlare le armi.