Pyros88

Daisy (warlock umana) "Sono pronta." dico dopo aver completato i preparativi.

Riverwind (umano barbaro/ranger) master

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Certo, Jelad. Se avessi bisogno di me o degli altri ad affiancarti durante i colloqui con Waterdeep non esitare a chiamarci." concludo soddisfatto di vedere l'ostinazione di Jelad andare riducendosi.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Credo sia una mossa molto saggia da parte vostra. Non inimicarsi i nani priverà perlomeno Pollingart dell'opportunità di schierare in campo dei potenti alleati ed allo stesso tempo ci permetterà di tenere aperti i rapporti commerciali con i nani; il commercio parte importante della economia della città al pari dei rapporti con Waterdeep. A tal proposito penso che la cosa migliore sia sedersi al tavolo e proporre qualcosa che possa accontentare Waterdeep, dimostrarle che non siano una minaccia né un problema per i interessi, commerciali ovviamente. Se Pollingart non vuole sfigurare agli occhi dei concittadini mercanti e non essere ricordato dai posteri come una figura negativa o perdente allora basterà trovare un espediente diplomatico e di comunicazione che riesca a far passare una resa come un pareggio concedendo quel tanto che basta per lasciar credere all'opinione pubblica che Pollingart abbia contribuito alla pace ed al cambiamento in meglio della città e dei suoi concittadini." commento cercando di convincere Jelad che cio non significhi rinunciare ai propri ideali ed al sogno di una Dawnstar migliore per la gente comune.

Daisy (warlock umana) "Va bene. Assicuriamoci di organizzare la fuga degli abitanti; dobbiamo convincerli a lasciare tutto quello che hanno con sé. Non siamo certi per quanto tempo riusciremo a mantenere il varco prima che gli Inevitabili agiscano, in particolare contro di me, quindi è bene che corrano al di qua della barriera il più in fretta possibile. Avvertitemi prima di iniziare, così da lasciarmi il tempo di attivare alcune protezioni per me e completare il rituale per attivare il campo di antimagia." commento asciutta.

Daardendrien Shamash (platino stregone) Ci coordiniamo alla perfezione, memori del combattimento nel piazzale del castello contro il pretendente al titolo di Portavoce Nero; nel casino di caccia di Talis; e di tanti altri combattimenti precedenti. I miei compagni sono talmente rapidi e precisi da riuscire ad abbattere il drago senza che egli riesca quasi a reagire e senza che alcuni di noi riescano nemmeno a contribuire. La danza di morte imbastita da Silver, Bhalasar e Bidreked è qualcosa di spettacolare, tremendo e divino allo stesso tempo. "Per Bahamut! Ce l'abbiamo fatta e per giunta tutti interi! Quasi non lo credevo possibile; temevo sinceramente che fosse un azzardo e che questo potesse trasformarsi nel nostro ultimo giorno di vita. Siete stati portentosi!" dico ai miei compagni plaudendo alla loro prodezza. Di seguito ci rendiamo conto che il drago custodiva il tesoro sotto un spesso strato di ghiaccio; con tutta probabilità un modo per proteggerlo dalle mire di qualche furtiva mano lunga che osasse addentrarsi nella sua tana in sua assenza. Il frutto delle razzie del Culto è un tesoro davvero notevole e fra le tante ricchezze spuntano pure degli oggetti che potrebbero essere incantati. Il ghiaccio però ci separa, freddo e duro, dal poter accaparrare tutto ciò. Decidiamo quindi di provare a scioglierlo, un modo più discreto ed efficace di iniziare a picconare il ghiaccio. "Io posso lanciare Palla di Fuoco ed abbiamo il Bastone del Fuoco sottratto a Rath Modar che potrebbero fare davvero al caso nostro. Dobbiamo però stare in guardia, sarà una faccenda lunga ed il drago stava dicendo che era appunto in attesa del suo pasto. È quindi probabile che a breve i cultisti od i servitori di Blagothkus vengano qui con quanto dovutogli."

Emmett Lathrop (gnomo artefice) Non capisco bene cosa si stiano dicendo ed è davvero doloroso sentire la punizione che la sacerdotessa di Gond impartisce per dargli una lezione esemplare. Povero Nim, penso fra e me me rivolgendogli uno sguardo molto dispiaciuto. Una volta seguita la dragonide du nuovo nel suo studio, strabuzzo nuovamente gli occhi persino gettandomi in avanti sulla sedia e poggiando le mani sulla sua scrivania. "Questo è ancora più stupefacente, forse il suo creatore gli ha trasmesso le conoscenze per farlo, o le ha apprese guardandolo oppure è una capacità intrinseca frutto della sua particolare natura." commento sovraeccitato. "Vi scongiuro, ditemi chi è il genio che lo ha creato.". Di seguito la sacerdotessa ci chiede di ritrovare l'automa impazzito prima che rovini irrimediabilmente l'opinione della gente sui costrutti e che ciò arrechi un danno significato all'immagine del suo tempio e, più in generale del culto di Gond. Se non fossi già fin troppo interessato ad avere per le mani un altro costrutto senziente, avrei comunque accettato per il rispetto e la devozione che ho per Gond ed i suoi sacerdoti/inventori; ed inoltre avremo una fantastica ricompensa. "Ma certo, è il minimo che possiamo fare per il Sacro Creatore di Tutte le Cose, Nebelun." dico citando il nome gnomico con cui il dio è conosciuto e venerato fra la mia genia. L'aggeggio, inventato da Nim per trovare la sua invenzione, è alquanto curioso ed interessante. "Posso studiarlo e provare a migliorarne il raggio d'effetto, ma mi servirà un po' di tempo." dico un poco riflessivo rivolgendomi sia alla sacerdotessa che ai miei compagni mentre me lo rigiro per le mani e lo premo già per osservarlo meglio.

Avviso anche io che da oggi sono in ferie fino alla fine di settimana prossima; potrei non riuscire a postare. Nel caso ci sia bisogno, il master può prendere le redini del mio personaggio.

Riverwind (umano barbaro/ranger) Con Flint e Goldmoon

Emmett Lathrop (gnomo artefice) Se si tratta di tornare da Nim, non mi lascio sfuggire l'occasione. Seguo a ruota la sacerdotessa, convinto che anche gli altri faranno lo stesso e per i miei stessi motivi.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Certamente più facile che con l'accordo irricevibile pervenuto da Waterdeep. Piuttosto con Pollingart come è andata?" chiedo moderatamente incuriosito.

Daisy (umana warlock) "Che altra scelta abbiamo? Sconfiggere fli Inevitabili per forzare la interruzione del patto? Non è che però così ci attireremmo le ire dei loro simili?" commento preoccupata dalle poche opzioni che ci si pongono davanti.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) La domanda di Oghman un po' mi offende, avendogli spigato non più di un'ora prima che questo tipo di automi già esistono; semmai dovrebbe chiedere se conosca la presenza di automi come Nim in città o se ne abbiano creati loro stessi per qualche facoltoso cliente. Di certo sono informazioni riservate, soprattutto nel caso si tratti di loro prodotti, ma spero che spiegandogli la situazione la dragonide sciolga la lingua anche se non facciamo parte della Vigilanza Cittadina. Per il momento mi limito ad ascoltare mentre comunque il mio interesse e pensieri rimbalzano fra la conversazione in atto e Nim nel laboratorio.

Daisy (umana warlock) "Io posso solo sperare che Kalana sia sotto gli effetti di un qualche mesmerismo oppure che stia subendo una tremenda ed ineludibile coercizione da parte del Conte. Detto ciò non intendo uccidere gli abitanti del villaggio o voi né tantomeno morire io." dico molto turbata per lo shock di aver appena sentito la cinica risposta di Kalana.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "È già nelle loro pretese mantenere tutti gli accordi commerciali in essere. Ridiscuterli credo sia impossibile, potremmo allettarli solo con condizioni ancora più vantaggiose per Waterdeep o con accordi ulteriori ma penso che questo metterebbe la città ancora più in difficoltà." commento un po' scettico. "A mio avviso dovremmo andare direttamente a Waterdeep a trattare, la delegazione può discutere e venire a patti ma questi possono essere ratificati soltanto dal Consiglio dei Lord. Tanto vale andare direttamente a Waterdeep a discuterne."

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Non sono contrario a ciò, beninteso, però vorrebbe dire voltare le spalle ai Coltelli del Popolo con il rischio comunque che gli interessi prevalenti ed i legami di sangue dei mercanti di Dawnstar con quelli di Waterdeep rendano il governo della città, all'atto pratico, del tutto simile a quanto finora avvenuto. Se proprio si deve riportare tutto nelle mani di Waterdeep, Dawnstar non può essere considerato solamente una colonia ma parte integrante della città con la stessa legislazione ed un ordinamento amministrativo e politico perfettamente integrati in quelli della Città degli Splendori. In particolar modo servirebbe che le Gilde della città prendano piede e sede anche qui in modo da tutelare i lavoratori e le attività allo stesso modo." commento pensieroso.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "Ehm... ma certo, ma certo." commento sbrigativamente ed un po' in imbarazzo per aver completamente scordato il nocciolo della questione e della nostra presenza qui. Segui quindi gli altri con estremo dispiacere per dovermi allontanare da una tale mirabilia e per non aver ancora ricevuto risposta riguardo a chi ne sia il creatore.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "È stata più che altro un incontro fra amici fraterni; io e lui siamo cresciuti assieme fin dalla tenera età. Mi ha detto che c'è una minoranza dei lord Velati che hanno sempre pensato Dawnstar fosse diventata troppo indipendente, vogliono sfruttare l'occasione per rimetterla fermamente sotto controllo. Dobbiamo fare attenzione a come agiamo e parliamo per non dare loro il pretesto per convincere il resto del lord ad allinearsi alle loro posizioni. Charles non ci è ostile, favorirà una conciliazione diplomatica come potrà ma è pur sempre qui per curare gli interessi di Waterdeep, non può quindi tornare a casa a mani vuote e con la coda fra le gambe." commento serio e pensieroso.

Riverwind (umano barbaro/ranger) Con Flint e Goldmoon

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Io non ero presente, stavo avendo un colloquio da solo con Charles Sulphontis, il capo delegazione." dico facendo spallucce al membro del consiglio e guardando anche io Ealadha in attesa della sua risposta.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "Strabiliante!!! Meraviglioso!!!! Eccezionale Veramente!!!" dico con estrema enfasi ed esaltazione allontanandomi dall'automa ma continuano a guardarlo trasognante ed incuriosito. "Scusami Nim, non immaginavo. Piacere di conoscerti, io mi chiamo Emmett Lathrop, vengo da Lantan e sono un artefice. La tua esistenza è un sogno che prende vita per me ed i miei colleghi. Chi è il tuo creatore o creatrice che possiamo in effetti chiamare tuo padre o tua madre?" dico con gentilezza e cortesia, porgendogli la mano e guardando lui ma più che altro la dragonide in cerca di una risposta, verbale.

Più che una risposta era una interazione, giusto per non fare due post di seguito ma non mi ero accorto avessero già postato dopo il mio ultimo (ora penultimo) post.

Daisy (umana warlock) Ci rifletto un attimo e poi dico agli altri:l riunendoli da parte e parlando loro a bassa voce: "Sentite, se tutto questo finirà se non ci saranno più persone all'interno della barriera allora avrei un'idea per evadere. Useremo l'orbe ma per poterlo fare mi servirà giusto un giorno per entrare in sintonia e focalizzare il suo campo antimagia. Lo attiveremo qui a ridosso della barriera per creare un varco da cui potremo fuggire tutti. Però nelle prossime 24 ore servirà setacciare tutto il territorio ed essere sicuri che non vi sia più nessun altro oltre a noi, per non lasciarlo indietro. Di contro, il Conte probabilmente scoprirà che abbiamo questa carta da giocare contro di lui e ci giocheremo l'effetto sorpresa e lui prenderà delle contromisure."

Attendo solo la replica di qualcuno per intervenire.

Io inizio a focalizzarmi sull'orbe magico. Ho un piano, lo ruolo appena poasibile.