Pyros88

Willebrod Brewster (umano studioso) Porto

Flurio Pascolari (umano cavaliere) "Il mio nome è Flurio Pascolari, cavaliere della Lega degli Auleri che opera presso la Lega di Ilitar della Garnia. Vi giuro sul mio onore che quanto detto corrisponde al vero. Vogliamo sconfiggere la Regina del Gelo ed i due draghi bianchi che l'appoggio, liberare i Fiordi dalla loro tirannia e restituire agli elfi le loro terre usurpate. Volete voi concercerci fiducia ed offrirci il vostro aiuto e la vostra saggezza?" dico in tono perentorio e rispettoso, facendo un breve inchino alla figura per poi ergermi di nuovo sul mio cavallo osservandolo intensamente.

Posso accompagnarti e darti aiuto così fai la prova con il mio +3 ed il bonus di predisposizione.

Flurio Pascolari (umano cavaliere) Il cavaliere stette ad ascoltare le parole dei suoi compagni ed infine quelle di Ariabel che gettarono ulteriore luce e dettagli su quanto accaduto alle Colline Cremisi. Attese che altri aggiungessero al suo racconto o fornissero risposte alle questioni da lei sollevate o perlomeno delle supposizioni ulteriori. In seguito la promessa regina di Firedrakes chiese a Flurio se poteva tenere il suo destriero assieme a Saltapicchio: "Non ho nulla in contrario, sembra una buona idea dopotutto. Fate pure. Magari già che ci siete chiedete ad Ambrogio se può aggiungere qualche ciocco al focolare per tenerlo vivo e trovare dell'altra legna da tenere vicino per asciugarla. Se poi fosse possibile tenerlo a guardia dei nostri sue amici e continuare a tenere in buono stato il fuoco, potremo farci entrambi una sana dormita senza preoccupazioni."

Gilthead Kiirnodel (elfo della luna, bladesinger, arpisti) "Allora la mia supposizione era giusta." dico ancora con la faccia sbiancata dall'emozione vissuta. "Si è trattato di una qualche difesa magica, quel posto ci mostrava una scena terrificante, con sangue corpi ovunque ed ho sentito l'urgenza irrefrenabile di scappare per avere salva li vita. Credo sia successa la stessa cosa anche agli altri."

Gilthead Kiirnodel (elfo della luna, bladesinger, arpisti) "Non mi era mai capitato di vedere nulla del genere. È stato sconcertante. Terribile." dico cercando di calmarmi.

Jack Daniel (umano barbaro) "Niente alcool?!? Ma è inaudito!!! Dannazione, nemmeno le basi del vivere civile ci forniscono per questa missione oltre a spedirci in mezzo a luoghi selvaggi! Vabbeh vorrà dire che dovrò pensarci io, spilorci!" dico alquanto indisposto di fronte alla lista di cose forniteci. "Ah, ma alla fin fine questo beneamato carico cosa sarebbe?" chiedo al comandante, quasi con disinteresse.

Jack Daniel (umano barbaro) Un senso di soddisfazione, quasi inebriante ma certo non come lo sarebbe stata una bella e sana bevuta, lo pervase quando venne assolto con così un così largo plebiscito. Il popolo aveva capito, perché lui era del popolo, ed il popolo era come lui. L'alcool era un sacrosanto diritto, sancito dalla sua stessa invenzione e distribuzione in tutte le società civili. L'alcool era vita, gioia, conforto, cura e quant'altro. Tutti avevano il diritto di poter bere in pace senza venir molestati da criminali e canaglie, anche mentre ci si dirigeva per bere e persino dopo, quando si era alticci e si camminava scomposti e si biascicava. Ero felice di poter dimostrare il mio valore alla cittadinanza, così accettai di buon grado la missione a Waterdeep anche se non era proprio quello che avevo proposto io. Speravo ad ogni modo che lungo il tragitto avremmo sempre trovato un luogo dove fermarsi per bere la sera, ma in ogni caso con quelle 50 monete mi sarei fornito di una adeguata scorta di alcool per il viaggio. Giammai potrei intraprendere un viaggio simile da sobrio. "Secondo me, dovresti comprarti dell'alcool per il viaggio. Dona energia ed è potabile, a differenza dell'acqua che potremmo trovare o persino non trovare lungo il viaggio se non avremo la fortuna di giungere ogni notte presso una locanda lungo il tragitto. E beh ovviamente del cibo, ma soprattutto dell'alcool, dammi retta." dissi al mezzorco mago quando ci chiese consiglio su come spendere i propri soldi.

Flurio Pascolari (umano cavaliere) Un clima davvero inospitale accolse Flurio ed i suoi compagni in quelli che sono i Fiordi, la terra d'origine di Bjorn. Il cavaliere si chiese come la gente potesse vivere in un territorio tale? Coltivare era impossibile, vivevano dunque di sola caccia e pesca? Sicuramente avranno avuto delle carenze nutrizionali notevoli senza poter accedere a frutta, verdura e cereali. Flurio penso subito che avrebbe dovuto parlarne con la Lega al più presto: se essa fosse riuscita ad estendere la propria influenza anche lì si sarebbe potuto pensare di assistere queste popolazioni, inviando loro derrate di cereali, che si conservano facilmente e magari anche qualche conserva di frutta o verdura sotto zucchero od in salamoia, frutta secca e quant'altro per cercare di integrare e favorire la loro alimentazione, ricevendo in cambio carne essiccata, pesce affumicato, pellami del nord e quant'altro i nordici avessero avuto da offrire. Man mano che avanzavano e soprattutto durante le molte ore di buio che si avevano lì al nord più che nelle terre di Garnia e Glantria, le temperature divennero sempre più rigide ed inclementi, per fortuna il cavaliere aveva ascoltato i consigli su come attrezzarsi per la spedizione già a Firedrakes, dove aveva preso dei pesanti indumenti da viaggio adatti al clima invernale con le loro imbottiture e gli inserti in pelliccia e lo stesso aveva fatto per Saltapicchio, facendo confezionare delle coperture per il corpo e soprattutto le gambe affinché restasse al caldo anche durante il tragitto La devastazione a cui assistette all'arrivo del villaggio di Stavanger, dove avrebbero dovuto fare tappa, lo intristì. Perché in guerra doveva essere sempre necessario prendersela con gli abitanti? Perché non potevano seguire un codice onorevole e combattere solo in campo aperto o comunque solo fra fazioni armate? I civili non andrebbero mai coinvolti e sicuramente non bisognerebbe prendersela con loro. Aiutò gli altri ad occuparsi dei corpi e nell'allestire l'accampamento all'interno degli unici due edifici ancora in piedi ed utilizzabili per ripararsi. Dato che non vi era una stalla o niente di simile, si arrangiò ad usare una delle case diroccate per creare un riparo, più dal vento tagliente che dal freddo inclemente, al povero Saltapicchio a cui accese comunque un grosso falò per cercare di dargli calore nonostante il tetto distrutto ed aperto al cielo non aiutasse a trattenere il calore, ma almeno avrebbe mitigato un po' le temperature nella notte. Lo spazzolò con cura anche per dargli calore frizionandolo con la spazzola, in particolare alle gambe e zoccoli e poi gli appese sul muso la mangiatoia portatile magica in cui apparvero granaglie ed altri alimenti energetici e caldi per il destriero. Quando fu poi sazio gliela tolse e tornò dagli altri, riuniti per parlare delle prossime mosse verso la città od il tempio, ascoltandoli in silenzio dietro quella perenne cortina di metallo che, impenetrabile, celava il suo volto.

La piazza quanti accessi ha? C'è un punto dove poterli controllare o ci sono troppe bancarelle? Arrivare ai tetto sarebbe difficili? Le case d iwusnti piani sono? Zisanie potrebbe eventualmente Percepire la malvagità o meno del maggiordomo direttamente sopra di lui se si mettessero accanto ad un edificio e questo fosse alto meno di 9 metri, quindi diciamo massimo 3 piani.

Direi nella stanza del capo dopo aver tirato fuori i corpi del bugbear e del mutaforma e del lupo. Ci sono un sacco di pelli di lupo od animale a rendere più morbido e caldo il pavimento dove metteremo i giacigli, ha una porta serrabile funzionante ed anche delle feritoie da cui controllare l'esterno. Il letto lo possiam dare a Gundren.

In che punto piazzarvi parlare con Elframb, una locanda dove fermarvi ma che abbia una via di fuga secondaria od un angolo appartato o dove Zisanie possa nascondersi anandtanza vicina da capire se è malvagio senza essere notata o comunque dove sia meglio mettersi per tenere d'occhio la piazza e con delle vie di fuga chiare

Aspetta non si era detto di fare un sopralluogo alla piazza del mercato? Certo forse già la conosciamo, ma avendola guardata di passaggio e senza interesse.

Medardo Corlinn (umano nobile guerriero) "La foresta è immensa, chissà dove li avranno uccisi, e nel frattempo non abbiamo nemmeno la certezza che non siano stati trovati da altri loro compagni e portati via senza la testa. Daremo degna sepoltura a quel che rimane di loro qui. Forse potresti assistere Roryn nel rito funebre e levare qualche preghiera ai vostri dei elfici. Poi dovremo partire al più presto, bisogna fermare Ragno Nero ora che sa dove si trova l'accesso per la Caverna dell'onda Tonante." spiego all'elfo.

Dimmi quanto tempo perdiamo per quello che vado a fare prima di partire. Se è poi tardi ci fermiamo al castello per quella notte.

Medardo Corlinn (umano nobile guerriero) "Dannati hobgoblin!" penso inorridito do fronte alle teste mozzate, quel macabro trofeo sicuramente da esibire al bugbear loro capo per dimostrare il loro cruento valore. "Occhio per occhio, dente per dente." dico fra me e me, mentre una luce spietata di accende nel mio sguardo. Afferro una delle loro grezze armi e con dei colpi decisi mozzo anche a loro le teste, poi accompagnato da Airell vado a prendere delle lance dal deposito/armeria del forte, infilzo le teste sulle lance e le pianto a terra nel terreno fra le due scalinate che conducono all'accesso principale del forte. "Su aiutatemi a farlo anche con il resto dei goblin. Che sia da monito alle altre creature malvagie che vogliano appropriarsi del castello e fare del male da queste parti. Qui c'è un Corlinn ed i suoi fidati compagni, che non glielo permetterà.". Faccio quindi lo stesso con i molteplici cadaveri dei goblin, esponendo le loro teste infilzate sia di fronte all'entrata secondaria che abbiamo utilizzato per introduci nel forte diroccato sia di fronte all'accesso che non avevamo notato lungo il muro parzialmente crollato a nord-est. "Roryn, aiutami con queste." dico al nano indicando i sacchi nelle quali sono contenute le teste mozzate. "Meritano di tornare alla terra con rispetto." dico mentre mi avvicino al limitare del bosco ed inizio a scavare delle piccole fosse dove mettere una per ognuna le teste per poi ricoprirle con la terra e mettervi sopra delle pietre raccolte dal forte diroccato; lascio quindi la parola al nano affinché possa benedire le loro anime e augurare loro la pace eterna.

Orione (mezzelfo intrepido) Castello

Jack Daniel (umano barbaro) Con Sabarax prima dell'udienza "E questa difesa gratuita che ci viene fornita dal vostro padrone, significa che gli siamo automaticamente in debito? No perché non amo dover contraccambiare favori a sconosciuti con cui non ho nemmeno condivido un sorso, non sta bene." chiedo all'avvocato dall'aspetto mellifuo ed un poco inquietante, già presumendo come poi possa essere il suo capo. Alla fine del processo "Giudice, io mi dichiaro innocente, stavo soltanto applicando il mio diritto alla legittima difesa e se vi sono stati dei danni a cose o persone, nessuna che non sia stata partecipe della rissa da esse stesse incominciata. Che siano loro a pagare per le colpe ed i danni, non la povera vittima, me. Che non posso bermi nemmeno un goccio in santa pace senza venir sfidato da gente che pensa di essere più forte di me a fare a pugnj e che mi costringe, con le cattive, a doverglielo dimostrare. Anzi, per quanto violento, il mio può considerarsi un servizio alla città, o perlomeno alle sue locande, perché i malviventi più assennati hanno imparato a girare al largo da me e dai posti dove mi fermo a bere, mentre altri li ho spediti a riprendersi dalle ferite per settimane ed anche più, togliendoli per un po' dalla circolazione. In tutto questo dove erano le guardie, dove stava il loro servizio d'ordine? Perché un comune cittadino deve essere costretto a difendersi da solo perché non può fare affidamento sul braccio della legge che non pattuglia le strade e a cui non può appellarsi nel momento del bisogno? Perché non posso bermi la mia birra in santa pace alla fine di una pesante giornata di lavoro senza essere importunato da certa gentaglia? O prima di iniziare a lavorare per affrontare meglio la giornata... O a metà della stessa per digerire meglio il pranzo mangiato frugalmente e di fretta... Oppure persino durante il lavoro stesso per reggere fino alla fine... Non è giusto! Beh, giudice io vi prometto che se mi liberete, accetterò di dimostrare la mia utilità alla comunità, offritemi un servizio di vigilanza indipendente dei quartieri popolari della città assieme a questi individui! Sapremo fare meglio delle guardie e del Capitano Mike-y Mause-r. Basta che mi...ci lasciate bere in santa pace e ci concediate una paga a servizio reso, un risarcimento che ci permetta di tracannare la nostra doverosa dose di coraggio liquido ogni santo giorno. Ecco."

Master crudele. 😆 Vabbeh Pietro puoi sempre postarlo in privato agli interessati. 😉

Gilthead Kiirnodel (elfo della luna, bladesinger, arpisti) "È come vi dicevo, secondo me è un'altro antico tempio come quello sull'isola del faro. Stiamo attenti ai pericoli che abbia già incontrato. Chissà forse troveremo degli altri manufatti antichi di grande valore archeologico oltre che economico. Un'altra tavoletta scritta in quella strana lingua od in doppia lingua potrebbe aiutarmi a decifrare il linguaggio ed il significato."

Medardo Corlinn (umano nobile guerriero) "Ottimo lavoro compagni. Anche stavolta ci siamo coordinati perfettamente. Non sono nemmeno riusciti a ferirci, sciocchi. Sono felice di averli potuto fare fuori, una minaccia in meno per la zona. Non possiamo permettere che venga usata di nuovo come covo, in futuro servirà riappropriarsi di questa fortezza e ricostruirla oppure demolita definitivamente, anche se mi sembra uno spreco, nonostante i danni la struttura di base è ancora in ottimo stato." mi esprimo mentre mi avvicino ad uno dei sacchi insanguinati per osservare cose vi sia dentro. Spero non delle teste o membra umane, ma solo della selvaggina.

Flurio Pascolari (umano cavalierel Zhuge

Strom Stronoff (umano crusader) Attendo in guardia lo sviluppo degli eventi, in particolare rimanendo vicino ai miei compagni, di fronte a loro per fargli da scudo. "Allora!? Possibile che in questa fortezza siano tutti codardi!?! Nessuno che ci voglia affrontare chiaramente a viso aperto." dico sbuffando irritato.

Flurio Pascolari (umano cavaliere) "Non spergiuro. Ma ti prometto che farò tutto il possibile per soddisfare le tue richieste. Entrambe. A presto." rispondo di rimando ad Oceiros.

Jack Daniel (umano barbaro) Alla fine veniamo davvero scortati dalle guardie, incatenato mani e piedi, in fila indiana verso il tribunale. Quasi fossimo dei pezzi grossi da sfoggiare di fronte al popolo per mostrare il potere della Legge in città. Trovo il tutto alquanto assurdo, si certo ci son istanti danni ingenti alla locanda, ma la colpa è loro che mi hanno aggredito in gruppo, dovevo persino fare attenzione a non usare, bloccali, piatti, sedie, tavoli o finestre come armi nella furibonda lotta contro quella banda di manigoldi?!? Che paghino loro per avermi costretto a difendermi fino a quel punto, mica io. A me questa non pare giustizia! Procedo sconsolato verso il luogo dove verrò giudicato, non che sia qualcosa che non abbia già vissuto e superato. Sono stato espulso tante di quelle volte in altre città del nord del Faerun, ma credevo che qui, a casa mia, dove sono nato e cresciuto, non potesse succedermi. A dispetto di quanto stia accadendo, cammino con una certa fierezza, schiena e spalle dritte, ho pur sempre una reputazione da difendere e devo far vedere di non aver paura delle scuse a mio carico, in un misto di certa innocenza e incrollabile consapevolezza di uscirne fuori scagionato da tutte le accuse. Qualcosa che però, dentro di me, non mi illludevo di poter ottenere, con o senza un legale a difenderlo in dibattimento. Non mi resta che procedere in silenzio e a passo regolare, guardando dritto di fronte a me, senza badare alla folla e a quello che potrebbero dire o lanciarmi. "Però quanto vorrei farmi un goccio, anche due dannazione. Sono troppo sobrio per vivere tutto questo." (*)