Flurio Pascolari (umano cavaliere)
"Ah, quindi siete tutti di Valleverde. Pensavo fosse solo l'origine della compagnia, ma che i membri potessero essere nati anche altrove per poi unirsi a voi. Che nuove mi portate dalla mia terra natia? Qualche notizia interessante riguardo alle varie città stato della Lega di Ilitar o riguardo le azioni intraprese dalla Lega degli Auleri o dal trono di Garnia?" chiese il cavaliere incuriosito. "A proposito, immagino avrete già fatto un poco conoscenza con la spada senziente al fianco dell'orientale, Zhuge Liang. Forse è la prima volta che vi succede, non allarmatevi, può succedere che alcune di queste creazioni magiche acquisiscano una propria consapevolezza o vi venga inserito lo spirito di una persona, come pare appunto sia il caso della signorina Nicolette Valga, di Garnia, il padre si chiamava François. Era un'assistente medico da campo specializzata in psicologia ed adepta del culto di Heroineus, ricorda come ultima cosa, quattro anni fa, di star aiutando un gruppo in una indagine. Voi per caso riconoscete il suo nome o quello di suo padre? O ricordate se quattro anni fa ci sia stato un qualche episodio tragico che abbia riguardato il culto di Heroineus o gente che stava indagando su qualcosa nella nostra regione o limitrofe?"
Riunione alle locanda
Flurio rimase decisamente amareggiato dalle parole seguenti di Tonum, e non potei che volgermi verso Seline e Celeste, quando il chierico addossò le colpe del suo comportamento e della sua decisione alle due che avevano causato tanta sofferenza al suo cuore. Avrei davvero voluto rimbrottare aspramente e con cattiveria verso quelle due sgualdrina dannate, soprattutto la tiefling che era chiaramente parte di tutto questo. L'artefice di un piano diabolico che pian piano si stava concretizzando e mostrando, quasi stesse giocando ad uno Xorvintaal tutto suo. Dannata lei ed il suo sangue corrotto.
Il fatto che Tonum sarebbe rimasto soltanto per la liberazione della città nordica, era una magra consolazione di fronte alla prospettiva di perdere un così valido elemento ed un amico che non avrebbe forse più rivisto. E poi come avrebbero potuto continuare le loro avventure in Cunicoli&Comboldi?! Flurio valutò nuovamente se fosse il caso di continuare con questo gruppo, sempre più in crisi, sempre più spaccato da attriti e conflitti personali, divisioni caratteriali e nemmeno un vero collante a tenerli uniti, nemmeno la prospettiva di salvare il mondo sembrava sufficiente. Sembrava quasi che il gruppo andasse avanti per inerzia, solo perché non avevano meglio da fare, senza una vera motivazione a spingere le loro esistenze verso atti di eroismo come invece era abituato a fare il prode cavaliere. Forse avrebbe accompagnato Tonum per non lasciarlo solo finché non avesse trovato di nuovo la comunione con il tuono ed il fulmine. O forse anche lui avrebbe dovuto intraprendere la propria strada a Garnia piuttosto che a Glantria. Tormentato da quei dubbi e preoccupazioni ascoltò distrattamente la conversazione fra gli altri, gli sembrava tutto futile di fronte ai suoi dubbi ed ai problemi irrisolti e ben più gravi di quella compagnia. "Io sono un cavaliere, e mi pare di capire che per raggiungere la tana della madre di Emercuryadar ci sia bisogno di salire su per una impervia montagna. Non è terreno adatto a Saltapicchio e vi sarei solo di intralcio e peso, meglio che offra i miei servigi in aiuto a chi vorrà liberare la città dal giogo della Regina del Gelo." commentò quando i compagni iniziarono a proporre delle suddivisioni per formare i due gruppi. "Per quanto riguarda il dormire, anche per me va bene la stalla. Non ci sono galli in libertà all'interno o liberi per villaggio vero?" chiese al locandiere quando quest'ultimo spiegò loro che non aveva abbastanza stanze per tutti.