Pyros88

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "In che senso?" gli chiedo strabuzzando gli occhi e preparandomi alla brutta notizia, un di quelle che proprio non ci vorrebbe.

Daisy (umana warlock) "A due chilometri a sud ovest del villaggio." rispondo laconica dovendomi ripetere.

Daardendrien Shamash (platino stregone) Sbloccare la serratura si rivela una impresa più rumorosa del previsto ma ormai è troppo tardi per tirarci indietro. Invoco a bassa voce il noto incantesimo che dona velocità e riflessi aumentati infondendole in Bidreked e Bhalasar e faccio poi segno a Yaldual di aprire la porta e dare una occhiata, mentre io e gli altri ci prepariamo ad intervenire qualora il mago si fosse accorto di noi.

Daisy (warlock umana) "Mi pare di capire che i tremori che avevate sentito fossero di qualcosa in movimento. I tre umanoidi esterni non si sono mai mossi da dove sono comparsi assieme a tre persone che sono poi scomparse subito dopo. Li ho scoperti tramite un rito che mi mette in contatto con la Natura ed alla quale posso porre delle domande riguardo a ciò che si trova attorno a me nel raggio di alcuni chilometri. Se volete posso ripetere il rito e provare a porre delle domande diverse."

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Bene, non ci resta che assicurare al meglio l'ordine e la protezione dei nani durante la loro visita. Non dobbiamo permettere a Pollingart di causare un incidente che possa far propendere i nani per volersi schierare contro di noi." commento con i miei compagni.

Daisy (umana warlock) Vero arrivare i miei compagni, non mi aspettavo giungessero, d'altra parte ormai non nutrivo speranze nell'arrivo dei miei compagni; mi metto quindi in disparte con loro per spiegare la situazione: "Siamo bloccati da un muro di forza enorme, una cupola invalicabile di dimensioni chilometriche. Non penso che le nostre capacita magiche, anche congiunte, siano in grado di dissolverla. Forse soltanto l'area di antimagia creata tramite la sfera potrebbe aprire un varco in questa barriera. Inoltre ho scoperto che ci sono tre potenti esterni, esseri fatti di ingranaggi, a due chilometri a sudovest del villaggio. Credo siano loro la causa di tutto questo, non può essere un caso."

Daisy (warlock umana) Con gli abitanti del villaggio

@Alonewolf87

@Alonewolf87

Emmett Lathrop (gnomo artefice) Seguo l'avvocato nella locanda guardando con apprensione ai danni causati dalla palla di fuoco ed alle ulteriori spese che dovremo sostenere per riparare ai danni. Certo in buona parte si trattava di cose che avremmo comunque cambiato, ma ciò bon toglie che sarà un lavoro più complesso dopo quanto appena successo. "Questa faccenda è molto sospetta. Chiaramente sembrano essere coinvolti gli Zhentarim, lo gnomo però non mi è sembrato essere uno dei loro affiliati. Aveva gli stivali sporchi dei liquami delle fogne, forse è uno della banda di Xanathar? Resta da capire chi li abbia stesi tutti assieme; non gli Zhentarim, forse qualcuno di Xanathar che spietatamente ha deciso di tappargli la bocca non potendo evitare in altro modo che finisse catturato? Oppure un altro attore in campo di cui non conosciamo l'identità. Resta da capire come mai fosse così importante questo gnomo, sempre che c'entri qualcosa come suppongo; tu hai trovato qualcosa di interessante fra i suoi averi?" commento chiedendo poi al sig. Oghman.

Daisy (warlock umana) Con gli abitanti del villaggio

Ho fatto un piccolo editing del mio ultimo post.

Daisy (umana warlock) Con gli abitanti del villaggio

Emmett Lathrop (gnomo artefice) Per fortuna nessuno si accorge di quanto fatto da Oghman ed in breve tempo giungono gli sbirri che transennano in tutte le direzioni l'area bloccando testimoni, forse anche il colpevole, qui assieme a noi. Lascio che gli agenti iniziano a fare le loro verifiche e domande, mi tengo nelle vicinanze di uno di loro ed ascolto quel che chiede e cosa gli viene detto così da carpire informazioni utili al riguardo.

Lifstan (bardiano guerriero) "I tuoi propositi finiscono qui, ti fermeremo che ti abbiamo fermato a Celduin! Il tuo destino è fallire!" commento sfoderando l'arma e gettandomi verso gli uruk-hai.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) Un rapido sguardo a quanto successo ed alla mancanza di odore tipico della polvere nera o di altri preparati esplosivi mi fa dedurre che si tratti di magia; l'incantesimo Palla di Fuoco è quello più ovvio e probabile. Un atto sconsiderato e terroristico da fare in un luogo così affollato di gente ed infatti gli effetti nefasti sono ben chiari e sotto gli occhi di tutti. Nonostante i danni non indifferenti non sembra che l'obbiettivo sia la nostra locanda, come ho inizialmente temuto, ma piuttosto un atto rivolto contro qualcuno sulla strada, e senza alcun riguardo per gli innocenti che sarebbero finiti inevitabilmente coinvolti. La mia attenzione a questo punto viene inevitabilmente rivolta allo gnomo con gli stivali sudici e gli zhentarim. Potrebbero essere un gruppo unico oppure avversari od altrimenti non c'entrare nulla, l'obbiettivo potrebbero essere entrambi o solo uno dei due. Bisognerebbe indagare meglio e frugare addosso a loro, ed infatti non faccio tempo a parlarne con i miei compagni che vedo, lesto, il sig. Oghman chinarsi sul cadavere dello gnomo ed appropriarsi del suo borsello. Osservo i dintorni per indagare se qualcuno lo abbia visto prenderlo o lo stia guardando con particolare attenzione.

Lifstan (bardiano guerriero) "Compagni, dobbiamo agire in fretta; il drago è sempre più vicino. Saliamo tutti alla voliera e caliamoci di fronte alla porta del vento Sud. Robur, tu resta in cima ed accendi una torcia donandogli quella radiosità che tu e Caranthiel sapete padroneggiare ed apri la botola. Attira gli orchi in modo che tutti guardino su e vedano la torcia restandone ammaliati ed attirati, speriamo tutti. A quel punto gli orchi cercheranno di raggiungerla e si dirigeranno verso le scale che portano alla voliera, il che ci permetterà di liberare l'area e guadagnare un po' di tempo prima che tornino. A quel punto dacci un segnale e noi entreremo dalla porta Sud facendoci largo fra i servi dell'Ombra che non siano rimasti attirati dalla luce ed affronteremo il Signore delle Forche ed i custodi della Catena. Tu dacci supporto dall'alto con le tue frecce e non appena gli orchi arriveranno alla voliera calati dalla corda e raggiungici. Non uccidetelo, semmai rendeteli inermi; ogni cadavere potrebbe diventare un nuovo involucro per il loro oscuro signore qualora riuscissimo a debellarlo dall'attuale corpo di cui ha preso possesso. Tutti d'accordo? Siete pronti?" propongo a bassa voce dopo averci pensato su un attimo.

Daardenrien Shamash (platino stregone) "Un piano molto arguto, Bidreked, ma potrebbe funzionare. Voi ve la sentite di correre il rischio?" commento guardando i miei compagni.

Daisy (umana warlock) Con gli abitanti del villaggio

Daisy (umana warlock) Con Almar e Bernard

Riverwind (umano barbaro/ranger) Quando Goldmoon ebbe finito di assistere Tanis e Caramon, morsi dai grossi insetti, Riverwind aspettò che tornasse a prendersi il bastone luminoso che teneva, con difficoltà, fra i denti.

Daardenrien Shamash (platino stregone) "Dato che ci vorrebbe un arcimago assai potente per dominare lo spirito della moglie di Blagothkus, questi non può che essere Rath Modar. Deve essere qui per questo motivo. Attiriamolo nella torre di comando e sconfiggiamolo così da poter addurre a motivazione il fatto di voler fermare il piano del Culto del Drago. Blagothkus non avrà nessun altro a parte il drago da affrontare e con cui prendersela e sarà in debito con noi per aver fermato Rath Modar. D'altronde è meglio liberarci dell'arcimago prima che si accorga della distruzione della vampira." commento, in draconico, pensieroso mentre frugo nella mia borsa e tiro fuori due pozioni di cura che tenevo da parte per i momenti più difficili. "Tenete, le beva chi non si senta ancora pienamente in forze."

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Se le cose stanno così, allora dovremo provare a contattarli quando faranno ritorno verso le loro montagne e provare a spiegare le nostre ragioni ed il nostro punto di vista." commento asciutto osservando con preoccupazione la polveriera in essere con le due fazioni ad un passo dallo scontrarsi in una lotta probabilmente senza quartiere.

Riverwind (umani barbaro/ranger) L'uomo non sapeva che altro fare e teneva, a fatica ,il bastone portogli dalla moglie mordendolo con la bocca.

@Alonewolf87 comunque ho chiesto al capovillaggio quale sia il villaggio più vicino non in mano ai nobili un paio di post fa. Non mi ricordo ci se era stato poi detto.