Gork Abbattituono (mezzorco barbaro)
Riesco ad introdurmi nella stanza, ma al suo interno mi ritrovo circondato. Due lanciato ma anche due arcieri. La mia idea di usare l'ascia bipenne come scudo mi protegge da uno degli affondi dei guerrieri, ma una delle lance mi lacera il fianco così come una delle frecce la gamba, per fortuna entrambi senza gravi conseguenze grazie alla mia resistente costituzione muscolare ed anche ad un pizzico di fortuna. Egut l'avrebbe chiamata divina provvidenza.
Ad ogni modo, i miei avversari sembrano essere sprovvisti sia di una che dell'altra perché i miei attacchi non lasciano loro scampo, così come quelli dei miei compagni che, per prima Mellymnia, mi seguono oltre la porte per darmi manforte e vendicare quel che ha subito Roik.
Giungiamo in quelli che sembrano essere le stanze private di chi forse è a capo dell'insediamento. "Sono al comando di questo gruppo. Accolgo le tue richieste e ti garantisco che io ne loro vi uccideremo se collaborerete. Ora parla! Non abbiamo tempo da perdere." dico in tono fermo, lo sguardo sicuro, la mano che va al petto con un gesto deciso e forte ad avvalorare la mia promessa. Nello sguardo non vi è però nessuna gentilezza o compassione.