Nezu (rattoide ninja)
Saliamo sul tetto, celeri e silenziosi. Riusciamo a non farci notare e scoccare delle frecce contro il nano, la mia fallisce andando a sbattere contro una delle spesse piastre metalliche dell'armatura manica, ma quella di mio fratello si infila abilmente nello spazio fra lo spallaccio ed il collo, uccidendo il nano all'instante. Non faccio in tempo a complimentarmi con lui che un orbe di fuoco appare sopra il villaggio e di noi, esplodendo rilascia una pioggia di fuoco tutto attorno. Io e mio fratello siamo lesto ad evitare il grosso, uscendone sono con qualche bruciacchiatura al pelo, nulla di preoccupante. Ci guardiamo attorno anche gli altri nostri compagni ed abitanti del villaggio sembrano aver evitato le fiamme, tutti tranne uno. Anche noi abbiamo il nostro primo morto. Sapevamo sarebbe accaduto. Speravo solo non accadesse durante il primo assalto, ma solo alle ondate successive.
Con determinazione guardo mio fratello ed imperterriti proseguiamo nel nostro proposito omicida nei confronti dell'evocatore che si è avvicinato al villaggio. Avvezzi a queste manovre, saltiamo facilmente da un tetto all'altro e silenziosamente ci muoviamo, arco alla mano verso il bordo del tetto che sovrasta il punto in cui il nostro bersaglio si trova e cercando di non essere visti dal grosso insetto che ha evocati o dal capo del gruppo ancora distante dal villaggio. Uno sguardo d'intesa e sia io che Zumi incocchiamo, tendiamo all'unisono e non appena il momento adatto si palesa ai nostri esperti occhi scocchiamo verso il nostro ignaro bersaglio. Le nostre frecce volano crudeli e precise piantandosi una in testa ed una sopra la spalla dritta verso il cuore. Il mago stramazza a terra esanime mentre il potere dell'evocazione che stava mantenendo inizia a scemare e con esso l'insetto gigante.
Gli altri gruppi di banditi avanzano verso il villaggio, alcuni già minacciano le barricate e sono tenuti a bada dai contadini combattenti, altri sono ancora indietro, alcuni rallentato od uccisi dalle invocazioni del nostro vecchietto bluastro. Di colpo due creature si innalzano in cielo con le loro ali e voci stridule, altri due strix come il primo che avevamo abbattuto cogliendolo di sorpresa. Stavolta non sarebbe stato così facile, bisognava avvertire subito gli arcieri: "ARCIERI, ATTENTI AL CIELO!!!" grido con quanta più voce ho in corpo. "SCOCCATE ASSIEME NOI!!! ASPETTATE SIANO VICINI!!!! NIENTE COMPAGNI SULLA LINEA DI TIRO!!!" continuo saltando su un'altro tetto assieme a mio fratello ed incoccando un'altra freccia pronto a colpirli non appena siano abbastanza a noi ed agli altri contadini e facendo loro da capo tiratore. "SEGUITE IL LORO MOVIMENTO!!! TIRATE DOVE SARANNO, NON DOVE SONO!!!!" dice mio fratello. Tutti i consigli erano necessari. Non sarebbe stato come tirare a bersagli fermi od in movimento lento, queste erano creature rapide che li avrebbero confusi con movimenti ed una velocità a cui non son istati preparati.