Pyros88

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Quali domande vi ha fatto Ven? E che risposte le avete dato?" chiedo con pacatezza alle guardie cercando di metterle più a loro agio.

Daisy (warlock umana) Al Porto

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Sì, una serie di impronte che entrano dall'ingresso, si fermano a pochi passi dal grano e poi tornano indietro. Può essere tutto come anche niente, ovviamente. Ma vorrei capire se nel turno serale sia entrato qualcuno, anche di insospettabile, nel granaio. O capire anche se le guardie, casomai non ricordassero nulla, siano state soggiogate con la magia a non ricordare oppure a mentire." commento pensoso parlando in disparte con Theo e gli altri miei compagni indicando poi la serie di tracce incriminata.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Sì, ahimè abbiamo bisogno di far loro delle domande specifiche. Non possiamo aspettare che finiscano di riposare, ogni clessidra è preziosa per fermare tutto questo."

Daardendrien Shamash (platino stregone) "No liberare costui è fuori luogo. Meglio consegnarlo al prete ed alla donna ed incaricarli di condurlo alla più vicina città affinché un tribunale giudichi le sue colpe oppure di fargli la guardia finché non saremo tornati e potremo condurlo noi affinché la giustizia faccia il suo corso. Però credetemi, se Talis non è riuscita a strappargli nulla con le cattive, cosa in cui è sicuramente più capace e disposta di noi, allora non abbiamo alcuna possibilità con lo stesso metodo; dovremmo invece usare l'inganno per fargli abbassare la guardia e confidarci qualcosa." insistito cercando di convincerli della ragionevolezza della mia linea d'azione.

Daisy (warlock umana) Al Porto

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Mi avvicino alle impronte per analizzare meglio se siano di stivali o di altra natura e sembrino di una persona piccola, grande, leggera o pesante. Dopodiché torno dalle guardie e chiedo loro: "Dalla sera alla mattina successiva chi di voi è stato di guardia qui all'ingresso?"

Daardendrien Shamash (platino stregone) Flashback "Il palco è già pronto, dobbiamo solo recitare bene la parte e provatelo a carpire qualche segreto. Se fosse stato inutile Talis non si sarebbe presa la briga di catturarlo o di tenerlo ancora in vita. Una volta ottenuto quanto scoperto lo rimetteremo in gattabuia e liberemo gli altri due prigionieri." rispondo cercando di convincerli del mio voler fare un tentativo; dobbiamo saperne di più prima di agire.

Daisy (warlock umana) Al porto

Daardendrien Shamash (platino stregone) Flashback Prima di inoltrarci nelle prigioni dico ai miei compagni. "Il nano è un membro del Culto ed amico dell'attuale Portavoce Bianco. Potremmo fingere di essere venuti a salvarlo per volere del Portavoce e carpire qualche informazione. Che ne dite?" propongo agli altri mentre setacciano la tenuta e raccogliamo tutti ciò che ci potrebbe servire. "Ad ogni modo penso che dovremmo riposarci almeno un giorno prima di partire; è da un po' che non facciano un vero riposo in un letto come si deve." dico in seguito, una volta chiusa la faccenda su come procedere con il nano prigioniero.

Emmet Lathrop (gnomo artefice) "La ringrazio molto per le sue attenzioni nei nostri riguardi. Siamo ben lieti di avervi come vicino. La nostra locanda la accoglierà sempre con altrettanto riguardo." commento con cortesia dopo essermi presentato a mia volta. "Sarà bene rafforzare il numero di buttafuori che vogliamo assoldare, non possiamo correre rischi. Certo agli Zentharim non converrà pestate i piedi di una famiglia nobile della città come i Der Purge. Non pensate?" aggiungo poi indicando Shelatan e cercando un suo parere. Vorrei essere sicuro che la ragazza non corra eccessivi rischi anche se sa benissimo difendersi.

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Va bene. Vediamo cosa salta fuori." rispondo al giovane investigatore cercando a mia volta, assieme agli altri, qualche indizio sospetto. Non ho competenze magiche, ma se fosse qualcosa di davvero anomalo penso lo noterei così aguzzo occhi, naso ed orecchie.

Daardendrien Shamash (platino stregone) Annuisco concorde alle parole severe ma giuste del mio compagno mentre osservo la donna andarsene assieme al troll ed ai coboldi e drachi da guardia. Spero davvero che possa intraprendere una strada diversa pur se devota ai malvagi draghi bianchi. Raccolgo ciò che ha lasciato dietro di sé cercando di comprenderne le proprietà magiche mentre ci dirigiamo nei sotterranei a liberare i prigionieri.

kraken

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Sì, anche se penso non sarà sufficiente ma non vedo altra strada percorribile a parte questa." commento preoccupato.

Emmet Lathrop (gnomo artefice) "Concordo. Meglio essere prudenti e previdenti. Potremmo subire delle ritorsioni." commento preoccupato dalla notizia riguardante gli Zentharim ed la fine violenta del proprietario e del barista Lif.

Daisy (warlock umana) "Avremo la nostra rivincita. Kalana però è meglio che resti qui con le delegazioni, le sua presenza è fondamentale." commento pronta a correre al porto e a farla pagare al Conte.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "C'è differenza fra furto e requisizione, come in questo caso. Abbiamo bisogno di tutto il potere possibile per poter sconfiggere il Culto del Drago e privarti dei tuoi oggetti magici ci rassicurerà anche sul fatto che non farai niente di male, a breve perlomeno. Quando tutta questa faccenda sarà conclusa, ti restituiremo i tuoi oggetti, se ti sarai comportata bene." la redarguisco dimostrandomi comunque clemente e prospettandole una futura restituzione. "Ora abiura e pentiti." la esorto nuovamente e con più veemenza. "Quali prigionieri?" le chiedo stupito di questa nuova informazione.

Emmet Lathrop (gnomo artefice) Al Chiodo Storto "Perfetto, la ringrazio molto. Venga pure quando vuole per un sopralluogo così potremo scegliere la quantità e lo stile adeguato della mobilia. A presto." dico salutandoci per poi proporre a Shelatan di accompagnarmi nelle altre botteghe per sondare il terreno della possibile clientela oltre a bussare a qualche porta del vicinato per sentire il parere degli abitanti.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Ogni tanto bisogna mostrare un po' di compassione e fiducia nel prossimo e d'altraparte si è arresa e ci ha dato tutte le informazioni che ci servivano. Noi abbiamo una missione contro il Culto del Drago; per quanto disprezzi i draghi cromatici, non abbiamo nulla contro di lei al momento."

Emmet Lathrop (gnomo artefice) Al Chiodo Storto "Sì, luminosa e con il calice che fluttua a richiamare il nome. Grazie del consiglio." aggiungo cercando di spiegare con entusiasmo quello che mi piacerebbe venisse realizzato. "Abbiamo già delle idee abbastanza chiare in merito all'indirizzo che vorremmo dare all'attività ma ci interesserebbe comunque il parere di voi vicini; dopotutto siete tutti potenziali clienti abituali. Che tipo di alcolici, pietanze, servizi e prezzi le piacerebbe trovare? E cosa invece vorrebbe proprio non vedere nella nostra attività?" inizio a chiedergli pian piano prendendo appunti sulle risposte che mi darà.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Per me va bene; anche se nutro poche speranze. Abiura la tua affiliazione al Culto del Drago, consegnaci qualsiasi oggetto magico tu abbia con te od in questa residenza e poi ce ne andremo per la nostra strada." commento trovandomi d'accordo con Bhalasar.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Non ci lasci altra scelta. Se sapevi che sarebbe andata a finire comunque in questo modo perché hai deciso di collaborare?" chiedo confuso dal comportamento della donna.

Emmet Lathrop (gnomo artefice) Dal falegname "Ma certo, al Calice Fluttuante avremo un occhio di riguardo per i nostri vicini. Lo stato interno dell'immobile versava davvero in pessime condizioni, avremo bisogno di un allestimento completo sia per la sala comune che per le stanze private. Può occuparsi lei della creazione dell'insegna, giusto? Qui avrei un bozzetto di come vorremmo apparisse, se vuole ne possiamo parlare più nel dettaglio."

Emmet Lathrop (gnomo artefice) "Buongiorno a voi, io sono Emmet Lathrop e costei è la nobile Shelatan der Purge. Siamo due due nuovi proprietari dell'immobile abbandonato, la vecchia locanda, e stiamo procedendo a dargli nuovo lustro e vita. Siamo venuti, chi qui chi là, a fare la conoscenza del vicinato e dato che dobbiamo riallestire l'attività ci sembrava giusto passare da voi per vedere che mobilia offrite." commento con fare allegro tendendo una mano in segno di saluto.